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categoria: Barzellette

La mucca e il Ferrarino

Il cumenda col suo Ferrarino è lì che viaggia ad una buona media, su una strada provinciale.
Ad un tratto scorge una persona sul ciglio della strada che sta facendo l'autostop: è un contadino che porta con se una mucca. "Dov'è che deve andare buonuomo?"
"Io devo da andà in paese! Che me lo dai 'no strappo?"
"Certo agricolo! Sali pure... però ho l'impressione che il ruminante dovremo lasciarlo qui!"
"Tu nun te stà a preoccupà, vai che la mucca ce segue!"
"Ma l'è proprio sicuro?"
"Oh fregate! Vai tranquillo!"
Il contadino sale ed il cumenda parte. Mette la prima e va piano piano. Vede che la mucca lo segue e così comincia ad aumentare il passo... venti, trenta chilometri orari. La mucca lo segue fedelmente al trotto e lui si decide a schiacciare sull'acceleratore... cinquanta, cento, centocinquanta chilometri all'ora. La mucca gli galoppa dietro praticamente incollata al posteriore della Ferrari, è la sua ombra!
Il cumenda si sente decisamente umiliato a sapere che una mucca può seguirlo a quelle velocità, così si decide a spremere la macchina 180, 200, 220, 250 chilometri orari. Guarda nello specchietto e vede che la mucca ha tirato fuori la lingua. "Ah finalmente, sono riuscito a farla stancare!"
"Non è possibile!", replica il contadino.
"Come no? Ha tirato fuori la lingua!"
"Ma dò ce l'ha? A sinistra o a destra?"
"A sinistra, perché?"
"Allora scansate che te deve sorpassà!!"

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categoria: Barzellette

Ii guerra Mondiale. Un tedesco, con la sua berlina ultralucida e veloce, sale una ripida strada di montagna e nel frattempo un contadino sta scendendo sulla stessa strada a bordo di un carretto trainato dai buoi, carico di paglia, di galline, maialetti,... una minifattoria viaggiante, insomma. Patatrack! Una scena terribile, coperta pietosamente da una nuvola di paglia, che a poco a poco si dirada. Il tedesco si riprende dal trauma, e osserva il bue, moribondo, con le corna rotte, le zampe fracassate e dice: "Io non poteRe fedeRe bue soffRiRen ". Prende la pistola e lo finisce con un colpo alla testa. Poi vede le galline, moribonde anch' esse: "Io non poteRe fedeRe gallinen soffRiRen ". Punta la pistola e le uccide. Anche i maialetti: "Io non poteRe fedeRe maialen soffRiRen "; e li finisce. All' improvviso il contadino esce allo scoperto. Ha un braccio amputato, ben legato intorno al collo, una gamba ciondoloni, e vistose ferite alla testa: "Cavolo, che fortuna! Non mi sono fatto niente!!".

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categoria: Barzellette

Due compagni di scuola intraprendono carriera politica presso due partiti diversi. Dopo alcuni anni il primo va a trovare il secondo. Questo vive in una stupenda villa, con piscine e campi da tennis, possiede 5 Ferrari, l'autista per la Mercedes e tante altre comodita'. "Senti.." - chiede - "Ma come hai fatto?" - "Beh..!" - risponde l'altro - "Adesso sono Assessore ai Lavori Pubblici.!" - "Questo non spiega.!" - "No..? Allora, la vedi quella strada laggiù in fondo..? E' bastato farla un po' più stretta.. un po' più corta.." - "Aaah..! Ho capito, adesso..!" - Dopo un paio d'anni si ritrovano a casa dell'altro: una villa grandissima, 10 Ferrari, autisti, piscine e aeroporto privato. "Caspita... sei ancora più in gamba di me...! Ma come hai fatto..? - "La vedi quella strada là in fondo..?" - "No...!" - "Appunto...!" -

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categoria: Poesie

Arsenio

I turbini sollevano la polvere
sui tetti, a mulinelli, e sugli spiazzi
deserti, ove i cavalli incappucciati
annusano la terra, fermi innanzi
ai vetri luccicanti degli alberghi.
Sul corso, in faccia al mare, tu discendi
in questo giorno
or piovorno ora acceso, in cui par scatti
a sconvolgerne l'ore
uguali, strette in trama, un ritornello
di castagnette.
E' il segno d'un'altra orbita: tu seguilo.
Discendi all'orizzonte che sovrasta
una tromba di piombo, alta sui gorghi,
più d'essi vagabonda: salso nembo
vorticante, soffiato dal ribelle
elemento alle nubi; fa che il passo
su la ghiaia ti scricchioli e t'inciampi
il viluppo dell'alghe: quell'istante
è forse, molto atteso, che ti scampi
dal finire il tuo viaggio, anello d'una
catena, immoto andare, oh troppo noto
delirio, Arsenio, d'immobilità...
Ascolta tra i palmizi il getto tremulo
dei violini, spento quando rotola
il tuono con un fremer di lamiera
percossa; la tempesta è dolce quando
sgorga bianca la stella di Canicola
nel cielo azzurro e lunge par la sera
ch'è prossima: se il fulmine la incide
dirama come un albero prezioso
entro la luce che s'arrosa: e il timpano
degli tzigani è il rombo silenzioso
Discendi in mezzo al buio che precipita
e muta il mezzogiorno in una notte
di globi accesi, dondolanti a riva, -
e fuori, dove un'ombra sola tiene
mare e cielo, dai gozzi sparsi palpita
l'acetilene -
finché goccia trepido
il cielo, fuma il suolo che t'abbevera,
tutto d'accanto ti sciaborda, sbattono
le tende molli, un fruscio immenso rade
la terra, giù s'afflosciano stridendo
le lanterne di carta sulle strade.
Così sperso tra i vimini e le stuoie
grondanti, giunco tu che le radici
con sé trascina, viscide, non mai
svelte, tremi di vita e ti protendi
a un vuoto risonante di lamenti
soffocati, la tesa ti ringhiotte
dell'onda antica che ti volge; e ancora
tutto che ti riprende, strada portico
mura specchi ti figge in una sola
ghiacciata moltitudine di morti,
e se un gesto ti sfiora, una parola
ti cade accanto, quello è forse, Arsenio,
nell'ora che si scioglie, il cenno d'una
vita strozzata per te sorta, e il vento
la porta con la cenere degli astri.

Eugenio Montale

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categoria: Poesie

Il carnevale di Gerti


Se la ruota si impiglia nel groviglio
delle stesse filanti ed il cavallo
s'impenna tra la calca , se ti nevica
fra i capelli e le mani un lungo brivido
d'iridi trascorrenti o alzano i bambini
le flebili ocarine che salutano
il tuo viaggio e i lievi echi si sfaldano
giù dal ponte sul fiume
se si sfolla la strada e ti conduce
in un mondo soffiato entro una tremula
bolla d'aria e di luce dove il sole
saluta la tua grazia-hai ritrovato
forse la strada che tentò un istante
il piombo fuso a mezzanotte quando
finì l'anno tranquillo senza spari.

Ed ora vuoi sostare dove un filtro
fa spogli i suoni
e ne deriva i sorridenti ed acri
fumi che ti compongono il domani;
ora chiedi il paese dove gli onagri
mordano quadri di zucchero dalle tue mani
e i tozzi alberi spuntino germogli
miracolosi al becco dei pavoni.

(Oh , il tuo carnevale sarà più triste
stanotte anche del mio , chiusa fra i doni
tu per gli assenti:carri dalle tinte
di rosolio , fantocci ed archibugi,
palle di gomma , arnesi da cucina
lillipuziani:l'urna li segnava
a ognuno dei lontani amici l'ora
che il gennaio si schiuse e nel silenzio
si compì il sortilegio.E' carnevale
o il dicembre s'indugia ancora?Penso
che se muovi la lancetta al piccolo
orologio che rechi al polso , tutto
arretrerà dentro un disfatto prisma
babelico di forme e di colori...)

E il natale verrà e il giorno dell'anno
che sfolla le caserme e ti riporta
gli amici spersi e questo carnevale
pur esso tornerà che ora ci sfugge
tra i muri che si fendono già.Chiedi
tu di fermare il tempo sul paese
che attorno si dilata?Le grandi ali
screziate ti sfiorano , le logge
sospingono all'aperto esili bambole
bionde , vive , le pale dei mulini
rotano fisse sulle pozze garrule.
Chiedi di trattenere le campane
d'argento sopra il borgo e il suono rauco
delle colombe?Chiedi tu i mattini
trepidi delle tue prode lontane?

Come tutto si fa strano e difficile
come tutto è impossibile , tu dici.
La tua vita è quaggiù dove rimbombano
le ruote dei carriaggi senza posa
e nulla torna se non forse
in questi disguidi del possibile.
Ritorna là fra i morti balocchi
ove è negato pur morire;e col tempo che ti batte
al polso e all'esistenza ti ridona,
tra le mura pesanti che non s'aprono
al gorgo degli umani affaticato,
torna alla via dove con te intristisco
quella che mi additò un piombo raggelato
alle mie , alle tue sere:
torna alle primavere che non fioriscono.

Eugenio Montale

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categoria: Barzellette » uomini e donne

Due ragazze venete stanno facendo l’autostop. E’ estate, fa un caldo boia, dall’asfalto sale un’onda di calore insopportabile, e la strada non ha un filo d’ombra, e non passa nessuno. Dopo una lunga ora interminabile, si vede in lontananza un puntolino, e’ una macchina! Si avvicina e le due ragazze vedono che la targa e’ tedesca. A bordo, ci sono due tedeschi. Mi non so parlar el crucco - dice la prima all’altra - Prova un fia’ ti’! - e la manda avanti. La poverina gesticola un po’, fa dei segni, ripete due o tre volte il nome della citta'’ dove devono andare, e alla fine il tedesco al volante fa cenni di aver compreso, e risponde: Jawhol! - Cosi’ la seconda torna indietro dall’amica che vuole sapere come e’ andata la conversazione. - Che xe che te ga dito? - le chiede.? Me ga dito che ja vol - La tizia allora si guarda attorno (il calore dell’asfalto e’ un forno), guarda la strada deserta e ci pensa su un momento... - Beh... se la vol, noi ghe a demo... -

stelline voti: 5; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Barzellette » uomini e donne

Tristezza: in un incontro tra compaesani che non si vedevano da tempo, il primo dice all'altro: perche sei così triste? Il secondo risponde è morto mio nonno! Il primo costernato: ma come è successo? Mio nonno e caduto dall'ultimo piano di casa sua! L'altro; e si è sfracellato? Macche' è rimbalzato sulle corde dello stenditoio di sotto! E si è sfracellato sul selciato? Macche in quel mentre dalla strada sopraelevata passava il camion della spazzatura che gli ha attutito la caduta e lo ha fatto ribalzare! E poi gli è passato sopra schiacciandolo? Macche' dal colpo ha fatto un volo a parabola per abbreviargli l'agonia! Ed è andato a colpire la cima di quell'abete vicino a casa sua! L'abete si è spezzato e lui si è schiantato sulla strada? Macche' l'abete si è flesso e lo ha rilanciato verso il suo palazzo! Ma allora come è morto? Guarda abbiamo dovuto abbatterlo a fucilate per abbreviargli l'agonia

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categoria: SMS pronti » fidanzato-a

Nella mia vita ho incontrato tre strade: la prima portava a te, la seconda al presente, la terza al futuro. Ho scelto te perché sei il mio presente e futuro

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categoria: Barzellette » avvocati

L'avvocato al testimone: "e dove eravate al momento dell'incidente?". "Circa al Km 33 della via Emilia". L'avvocato insiste: "e dove si trova esattamente il Km 33?". "a circa metà strada fra il Km 32 e il Km 34".

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categoria: Barzellette

2 superstiziosi: "sai, ieri mi ha attraversato un gatto nero e ho cambiato strada!!" "ma, non dirmi che sei superstizioso..." "io no! E tu?" "toccando ferro...no!"

stelline voti: 8; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Barzellette » carabinieri

Due Carabinieri scoprono tre granate a mano per la strada e decidono di portarle al comando. "e se ne esplode una..?" - Chiede il più giovane - "Non ha importanza" - Lo rassicura l'altro - "Diremo che ne abbiamo trovate solo due..!"

stelline voti: 37; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: SMS pronti » amici

se un giorno il mio mondo cadra in pezzi guarderò in cielo e la sù ci sarai tu kiara la stella ke mi aiutera a ritrovare la strada..sei la mia migliore amica..

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categoria: Aforismi

I bambini non mostrano la loro innata immaginazione, curiosità e capacità di sognare facilmente. Per ottenere la loro esplicazione bisogna amarli e condurli su quella strada.

Ronald David Laing

stelline voti: 33; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Barzellette » ingegneri

Due amici passeggiano per la strada. Uno, appassionato di statistiche, fa all' altro: "sai che ogni volta che io respiro c'è qualcuno che muore?" e l' amico, gelido: "fantastico, hai provato qualche cura per l' alito?!?"

stelline voti: 4; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Barzellette » uomini e donne

Toscana: mattina presto sulla strada che da Sesto Fiorentino conduce a Firenze.C'e' un automoblista fermo ad un semaforo in coda e gli si affianca un ciclista, che dopo averlo guardato gli dice "Becco!". L'altro fa per rispondere ma quello scompare nel traffico: e questa scena si ripropone per giorni.Una sera l'automobilista di ritorno dal lavoro chiede numi alla moglie ma questa risponde in modo evasivo.La mattina seguente, allo stesso posto e allo stesso semaforo arriva l'automobilsta e, poco dopo, il ciclista.i due si osservano poi il ciclista fa: "Becco..ed anche spione!"

stelline voti: 10; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Aforismi » amore

Ho incontrato per strada un uomo molto povero ed innamorato, portava un vecchio cappello ed un cappotto strappato. L'acqua gli entrava nelle scarpe e le stelle nell'animo.

stelline voti: 4; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Barzellette » indovinelli

In un angolo buio di una strada ci sono alcune persone che contano a voce alta: " 1, 2, 3, 4" ecc.. Sono sicuramente dei drogati; come fai ad esserne sicuro?

risposta:
Sono i fatti quelli che contano!

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categoria: Barzellette » automobilisti

Un carabiniere è in auto con un cucchiaio fuori del finestrino. Cosa sta facendo? Imbocca la strada!

stelline voti: 2; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: SMS pronti » fidanzato-a

I tuoi occhi segnano la via della mia strada, riflettendo la gioia dell'amore! Sei la risposta alla domanda della vita, l'unica stella senza cielo! Vivo per te

stelline voti: 16; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Barzellette

Un signore vede per strada un simpatico vecchietto con un bellissimo cane e si avvicina per accarezzare l'animale quando il padrone del cane lo ferma: -Fermo! Cosa Fa?!? Attento che morde!- -Come mai?- Chiede il passante. -Ora le spiego-inizia il vecchietto- questo é un cane interista, quando l'inter pareggia si lascia accarezzare solo da me, quando l'inter perde non posso toccarlo neanche io!- -e quando l'inter vince?- -Sono 10 anni che aspetto per vedere cosa succede!-


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