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categoria: Barzellette » animali

Un imprenditore mostra al figlio la sua azienda. "Da quando tuo nonno ha scoperto la ricetta per cucinare un ottimo salame d'asino ne è passato di tempo. Una volta esisteva solo quel capannone là in fondo. L'asino veniva ucciso, squoiato, fatto a pezzi, bollito e insaccato. In un giorno intero si riuscivano a fare 100 kg di salame. Ora per soddisfare la maggior richiesta, ho fatto costruire un macchinario che, inserendovi l'asino, svolge tutto il lavoro in meno di un'ora. Un domani tutto questo sarà tuo, purche' ti faccia venire in mente un'idea redditizia degna di del nome della nostra famiglia" Il figlio ci pensa un po' e poi esclama: "mah, si potrebbe inventare una macchina dove, inserendovi una salame, ne esce un asino". Il padre: "Purtroppo quella macchina esiste gia': è tua madre".

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categoria: Barzellette

Un tizio, non sentendosi molto bene, si reca da un dottore, anzi, potendoselo permettere, va da uno dei più importanti e famosi luminari di medicina e gli racconta: "Dottore, da qualche tempo non mi sento affatto bene; sono stanco, ho mal di testa, non ho appetito, ho nausea, ecc". Il dottore lo visita attentamente e alla fine gli dice: "Non si preoccupi; non c'è nulla di grave. Lei ha solo bisogno di aria pura. Vada in vacanza in montagna in mezzo ai boschi e vedrà che tutti i suoi sintomi spariranno". E il tizio: "Ma è sicuro, dottore?". "Certo, non ho dubbi!". "Ma insisto, dottore, è proprio sicuro?". E il dottore: "Ma certo, glielo ripeto. Sono sicuro. In fondo ho un'esperienza da dottore di più di 20 anni!". E il tizio: "Beh, vede, dottore, io faccio il boscaiolo da più di 30 anni!".

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categoria: Barzellette

Una donna sale su un autobus con in braccio un bambino. L'autista li guarda e sbotta: "Accidenti! E' assolutamente il bambino più brutto che abbia mai visto!" La donna sbuffa, timbra il suo biglietto e si siede in fondo all'autobus. Il suo vicino di posto la vede alterata e le chiede se va tutto bene. Lei risponde: L'autista mi ha offeso come non sono mai stata offesa!" Il signore: "Ma come! E' inaudito! Gli autsti sono al servizio dei cittadini!" La signora dice. "Ha ragione! Sa che faccio? Ora mi alzo e vado a dirgliene quattro!" Allora il signore, gentile: "Brava, buona idea. Vada pure, la scimmia la tengo io!"

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categoria: Barzellette

Due pensionati si incontrano al centro anziani, uno mancava da molto tempo, viene festeggiato dagli amici e, l'altro gli chiede come mai fosse stato lontano tutto quel tempo. -(P1) Caro mio, mi sono fatto tre mesi di galera! -(P2) No! E che hai combinato? -(P1) Beh, ti ricordi Mariella la ragazza che veniva a farmi le pulizie in casa? Un giorno si è messa a strillare, dicendo che l'avevo violentata! -(P2) Ed era vero? -(P1) Ma figurati, e chi gliela fa? Solo che quell'accusa mi pareva un segno di stima nei miei confronti e allora... davanti al giudice non ho negato nulla! -(P2) Accidenti, che storia... e ti hanno condannato! -(P1) Già a tre mesi! -(P2) Beh, in fondo non sono poi tanti tre mesi per una violenza carnale! -(P1) Infatti mi hanno condannato per falsa testimonianza!

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categoria: Barzellette » carabinieri

Una mattina un generale dei carabinieri trovandosi dal presidente della Repubblica, si lamenta del fatto che l'Arma dei Carabinieri è la più soggetta al pubblico ludibrio per via delle numerose barzellette che circolano. Il presidente allora ribatte dicendo che in parte è vero e per provarglielo chiama il giovane carabiniere di guardia in fondo al corridoio e gli ordina: "Vai a casa a vedere se ci sono e torna qui a riferire". Il carabiniere scatta sull'attenti e parte di corsa. Dopo un po' torna dal presidente con la lingua di fuori per la gran corsa e scattando sull'attenti dice: "No, signor presidente, lei in casa non c'e'" a questo punto il presidente congeda il carabiniere e si rivolge al generale dicendo: "Vede, come si fa a pretendere il rispetto quando si fanno di queste figure". Il Generale punto in pieno sull'orgoglio ribatte: "Sì, ha ragione, ma quello è ancora giovane: non ha pensato che poteva telefonare!"

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categoria: Proverbi

Cisi va il mondo:
Chi non sa nuotar, va al fondo

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categoria: Barzellette

Un poveretto dall'aspetto bonario e un po' dimesso sta cercando una via, ma non riesce a orientarsi. Decide di chiedere un'informazione a una ricca signora che sta passando tutta ingioiellata: "Mi scusi, saprebbe indicarmi dove si trova piazza Garibaldi?". La signora lo guarda con sufficienza e poi inizia a indicargli la strada con aria di superiorita': "Allora, faccia attenzione buon uomo. Deve prendere corso Cavour e percorrerlo tutto fino in fondo (e dicendo questo gli sventola davanti al naso una mano pesantemente inanellata d'oro). Li' troverà una piazza. Prenda la prima a destra (indica la svolta con l'altra mano ancora più carica di anelli d'oro). La percorra fino a metà (altro sventolio di mani inanellate davanti al naso), poi giri a sinistra (altra svolta davanti al naso con mano inanellata) e passi sotto un sotto passaggio (e dicendo questo passa una mano dentro una pesante catena d'ora tutta lavorata che porta al collo), quindi giri a destra (e si sistema due grandi bracciali sempre d'oro al polso sinistro) e finalmente si trova in piazza Garibaldi. Ha capito, buon uomo?". Al che il poveretto, scansandosi con un dito il labbro sinistro e mostrando una capsula d'oro, risponde: "Fi. Graffie tanto!".

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categoria: Frasi d'amore » lettere

Per una donna sconosciuta

Mio angelo, mio tutto, mio io. Solo poche parole per oggi e addirittura a matita (con la tua) — Non sarò sicuro del mio alloggio sino a domani; che inutile perdita di tempo è tutto ciò! — Perché quest'angoscia profonda, quando parla la necessità — il nostro amore può forse durare senza sacrifici, senza che ciascuno di noi pretenda tutto dall’altro; puoi tu mutare il fatto che tu non sei tutta mia, io non sono tutto tuo? — Oh, Dio!, rivolgi il tuo sguardo alla bella Natura e da’ pace al tuo animo per ciò che deve essere — L’amore esige tutto e ben a ragione, così è di me per te, di te per me — Ma tu dimentichi così facilmente che io debbo vivere per me e per te. Se fossimo completamente uniti, tu sentiresti questa dolorosa necessità, tanto poco quanto la sento io - Il viaggio è stato orribile. Sono arrivato qui soltanto ieri mattina alle quattro.
Siccome c’erano pochi cavalli, la diligenza ha scelto un altro itinerario; ma che strada orribile! Alla penultima stazione mi hanno sconsigliato di viaggiare di notte, hanno cercato di ispirarmi paura d’un bosco ma ciò non è servito ad altro che a spronarmi — e ho avuto torto.
La vettura ha finito con lo sfasciarsi su quell’orribile strada, un semplice sentiero di campagna senza fondo. Se non avessi avuto quei due postiglioni, sarei rimasto per strada — Per l’altra strada, quella solita, Esterhàzy con otto cavalli ha avuto la stessa sorte che io con quattro — Tuttavia, in un certo senso la cosa mi ha anche fatto piacere, come succede ogni volta che supero felicemente qualche ostacolo — Ora voglio passare in fretta dagli eventi estrinseci a quelli intimi. Confido che ci vedremo presto; ed anche oggi mi manca il tempo per dirti i pensieri che ho rimuginato in questi ultimi giorni sulla mia vita — Se i nostri cuori fossero sempre l’uno vicino all’altro, non mi capiterebbe certo di avere simili pensieri. II mio cuore trabocca del desiderio di dirti tante cose — Ahimè - ci sono momenti in cui sento che la parola è inadeguata — Cerca di essere serena — e sii per sempre il mio fedele unico tesoro, ii mio tutto, come io lo sono per te. Sono gli dèi che debbono provvedere, qualunque possa essere il nostro destino.

Il tuo fedele
Ludwig

Ludwing Van Beethoven

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categoria: Barzellette » scuola

Un coniglio se ne va in giro tutto contento per il prato, perchè sta per finire la sua tesi di laurea.
A un certo punto incontra un lupo, che ovviamente vuole mangiarselo.
Il coniglio almeno vuole laurearsi prima di morire, quindi dice al lupo: "Vieni nella mia tana, ti farò leggere la mia tesi; se non sei d'accordo mi mangerai !".
"Ma qual è il titolo della tua tesi ?".
"La Superiorità dei Conigli su Lupi e Volpi !".
Il lupo, sentito il titolo, decide di accettare. Entra nella tana del coniglio e non ne esce più.
Il giorno dopo una volpe passa vicino alla tana del coniglio, che si sta preparando per il giorno della laurea, e ovviamente comincia a rincorrerlo per mangiarselo.
Il coniglio le chiede di leggere la sua tesi prima di mangiarlo e, una volta sentito il titolo, anche la volpe accetta ed entra nella tana del coniglio.
Anche la volpe non ne esce.
Il coniglio il giorno della laurea esce dalla tana in ghingheri e incontra un suo amico, che gli chiede il titolo della sua tesi.Il coniglietto gli risponde fiero: "La Superiorità dei Conigli su Lupi e Volpi !!".
"Ma non mi pare possa funzionare...".
"Seguimi nella mia tana e ti spiegherò tutto !!".
L'amico segue il coniglio nella tana e si ritrova davanti a un mucchietto di ossa di volpe, un mucchietto di ossa di lupo e, in fondo allo studio, vicino al computer con il mano le varie copie della tesi, un grosso leone.
MORALE: Non importa il titolo della tesi, ciò che conta è CHI è il tuo relatore !!

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categoria: Barzellette » marito e moglie

Durante la cena, la moglie si rivolge al marito: - Ma insomma, da un po' di tempo a questa parte stai assumendo un comportamento che non mi piace proprio! Invece di stare insieme con me la sera, te ne esci sempre con gli amici e torni a notte fonda! - e allora? Cosa c'è di male? Io ho diritto a vivere la mia vita, e poi se la sera voglio uscire con gli amici sono affari che non ti riguardano. La moglie in lacrime: - Ecco... lo vedi come mi rispondi?!? Fino a prova contraria io sono sempre tua moglie... ho bisogno di tenerezze, di coccole... perché stasera non rimani a casa con me che così facciamo l'amore? - Non posso... ho preso un appuntamento con gli amici, ci devo andare per forza! - Ma dai caro... fallo per me... - Non rompere le palle! Se ti ho detto che stasera devo uscire, stasera esco!! - Va bene, allora io stasera faccio l'amore... chi c'e', c'e'!!

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categoria: Barzellette » animali

Un giorno in un vicolo di Napoli passa un turista ed un pappagallo, da un balcone al terzo piano, gli urla:
- Ricchiò, Ricchiò!... Femmnell’!!...(facendo gesti con le ali alle orecchie per scherno). 
Il turista non crede ai suoi occhi ed arrabbiato se ne va. Il 2° giorno la cosa si ripete ed il turista se ne va ancora più arrabbiato. Il 3° giorno la cosa si ripete ancora, ma stavolta il turista è deciso ad andare in fondo. Sale per le scale del palazzo e, dopo aver bussato alla porta del relativo appartamento, chiede alla persona venuta ad aprirgli se il volatile fuori sul balcone fosse il suo. Il signore conferma e, dopo aver sentito le lamentele del turista, riempie di botte il pappagallo in sua presenza. Il 4° giorno il turista ripassa dal vicolo e guarda in direzione del famoso balcone notando che il pappagallo era mezzo spennacchiato, aveva un occhio nero, una zampa ingessata ed un’ala fasciata, ma non proferiva alcuna frase. Il turista a quel punto (per sfottere il pennuto) gli chiede: 
- Allora, come va?... Ti vedo un po’ giù oggi....
Il Pappagallo con distacco fa un verso di superiorità e non risponde. Ed il turista insiste : 
- Come mai non parli oggi?
A quel punto il pappagallo, sentendosi veramente sfottuto, sfiorando più volte l’orecchio con la sua unica ala integra risponde :
- Io con i ricchioni non ci parlo!

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categoria: Barzellette

Nel rifugio dei vampiri è l'ora del ritorno dalla caccia e lentamente iniziano arientrare tutti. Ne arriva uno che ha ancora un filo di sangue che gli cola dal bordo della bocca. "hai fatto buona caccia?" chiedono i compagni e lui, invitandoli ad avvicinarsi alla finestra dice "vedete quel convento in fondo alla vallata?" e tutti "Sì!"
"Era pieno di suore, me le sono succhiate tutte". Nello sbigottimento generale arriva un'altro vampiro con la bocca completamente insanguinata. "E' andata bene anche a te, stasera!" esclamano i compagni. Anch'egli li invita alla finestra e dice "Vedete quell'abbazia sulla cima della collina?" Sì, la vediamo" "C'erano cento Frati li ho seccati tutti" si alza un brusio di invidia che viene interrotto dall'arrivo di un'altro vampiro con la faccia copletamente coperta dal sangue, le ali inzuppate. "Per te è sicuramente andata ancora meglio, racconta!!" Anch'egli chiama i compagni alla finestra e dice "Vedete quel campanile in mezzo al paese?""Certo, lo vediamo"
"Beh, io non l'ho visto!!!!"

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categoria: Barzellette » animali

Un giorno in un vicolo di Napoli passa un uomo ed un pappagallo, da un balcone al terzo piano, gli urla:
- Ricchio', Ricchio'!... Femmnell'!!... - (facendo gesti con le ali alle orecchie, per scherno).

L'uomo non crede ai suoi occhi ed arrabbiato se ne va. Il secondo giorno la cosa si ripete ed l'uomo se ne va ancora piu' arrabbiato.
Il terzo giorno la cosa si ripete ancora, ma stavolta l'uomo e' deciso ad andare in fondo. Sale per le scale del palazzo e, dopo aver bussato alla porta del relativo appartamento, chiede alla persona venuta ad aprirgli se il volatile fuori sul balcone fosse il suo. Il signore conferma e, dopo aver sentito le lamentele dell'uomo, riempie di botte il suo pappagallo in sua presenza.
Il quarto giorno l'uomo ripassa dal vicolo e guarda in direzione del famoso balcone e nota che il pappagallo e' mezzo spennacchiato, ha un occhio nero, una zampa ingessata ed un'ala fasciata, ma non proferisce alcuna frase. l'uomo a quel punto (per sfottere il pennuto) gli chiede:
- Allora, come va?... Ti vedo un po' giu' oggi...

Il Pappagallo con distacco fa un verso di superiorita' senza rispondere se non con un noncurante "Ttss...".
Ed il'uomo insiste:
- Come mai non parli oggi?
A quel punto il pappagallo, sentendosi veramente sfottuto, sfiorando piu' volte l’orecchio con la sua unica ala integra risponde:
- Io con i ricchioni non ci parlo!!!

stelline voti: 5; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Barzellette

Tra vampiri

Nel rifugio dei vampiri e' l'ora del ritorno dalla caccia e lentamente iniziano a rientrare tutti. Ne arriva uno che ha ancora un filo di sangue che gli cola dal bordo della bocca.
"Hai fatto buona caccia?", chiedono i compagni e lui, invitandoli ad avvicinarsi alla finestra dice: "Vedete quel convento in fondo alla vallata?" e tutti: "Sì!"
"Era pieno di suore, me le sono succhiate tutte"
Nello sbigottimento generale arriva un'altro vampiro con la bocca completamente insanguinata. "E' andata bene anche a te, stasera!" esclamano i compagni. Anch'egli li invita alla finestra e dice: "Vedete quell'abbazia sulla cima della collina?" "Sì, la vediamo" "C'erano cento Frati li ho seccati tutti"
Si alza un brusio di invidia che viene interrotto dall'arrivo di un'altro vampiro con la faccia copletamente coperta dal sangue, le ali inzuppate. "Per te è sicuramente andata ancora meglio, racconta!!!"
Anch'egli chiama i compagni alla finestra e dice: "Vedete quel campanile in mezzo al paese?"
"Certo, lo vediamo"
"Beh, io non l'ho visto!!!"

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categoria: Barzellette

Un poliziotto vede un'auto che procede lentamente sull'autostrada e pensando che possa essere di pericolo, data la bassa velocita', la ferma. Alla guida un'anziana signora; sul sedile accanto e dietro delle altre signore la cui caratteristica comune è quella di essere pallide cadaveriche. La donna alla guida, ovviamente confusa, chiede al poliziotto: "Non capisco, in fondo non superavo i limiti di velocita', anzi andavo proprio alla stessa velocità dei limiti consentiti. Dov'e' il problema?". E il poliziotto: "Signora, certo lei non supera i limiti di velocita', pero' anche andando piano si può essere di pericolo per la circolazione". "Ma guardi, signor poliziotto, che io andavo esattamente alla stessa velocità prevista dai limiti... 24 kilometri l'ora!". A questo punto il poliziotto capisce dove la signora si è sbagliata: "Guardi che lei si è confusa: 24 è il numero dell'autostrada e non il limite di velocita'. Comunque per questa volta vada pure... ma prima mi tolga una curiosita'. Le signore che viaggiano con lei mi sembrano spaventatissime e bianche come cenci. E' tutto ok?". E la signora: "Oh, non si preoccupi! Fra pochi minuti staranno benissimo. Abbiamo appena lasciato l'autostrada 151".

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categoria: Barzellette » animali

E' agosto, e in una chiesetta di campagna il parroco sta confessando.
C'è molta gente in attesa della messa quando da un finestrone aperto entra un uccellino che comincia a cinguettare.
Il parroco per un pò fa finta di niente, ma poi, infastidito, sale sul pulpito e rivolto ai fedeli esclama "Per cortesia, chi ha l' uccello esca!".
C' è un attimo di smarrimento, gli uomini si guardano tra loro, qualcuno accenna a uscire, quando il parroco, accortosi del doppio senso di ciò che aveva detto, si rivolge nuovamente ai fedeli: "Cari parrocchiani, cosa avete capito! Cioè sono io che non mi sono spiegato, volevo dire chi ha preso l'uccello esca!".
Questa volte le donne sono sbigottite, ma il parroco cerca di rimediare: "Carissime fedeli, non mi rivolgevo certo a voi, ciò che fate è giusto ... insomma, chi l' ha preso qui in chiesa l' uccello esca!".
Le monache sbiancano e il parroco interviene nuovamente: "Care sorelle, mai mi permetterei di pensare una cosa simile! Cercate di capirmi: chi ha l'uccello in mano esca!".
In fondo alla chiesa c'è una coppietta e lei dice al suo ragazzo: "Hai visto? Te lo avevo detto che se ne sarebbe accorto!".

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categoria: Barzellette

Tre cavalli, tutti amici (due cavalli e una cavalla), vivono felici in un pascolo in altura. La cavalla è fidanzata con uno dei due cavalli, ma un giorno colta dalla libidine lo tradisce con l'altro cavallo. Appena il fidanzato lo viene a sapere, disperato, incomincia a correre e si butta da un alto burrone nel vuoto. La cavalla allora colta dal rimorso pensa: "Ma cosa ho fatto! Ho tradito il mio fidanzato. Lui si è ucciso, non potro' mai perdonarmelo! La mia vita non ha più senso". Prende la rincorsa e si butta nel vuoto anche lei. A quel punto il terzo cavallo pensa: "Ma cosa ho fatto! Ho sedotto la mia amica. Sono io la causa di tutta questa tragedia, la mia vita non ha più senso". Incomincia a correre e si lancia anche lui nel vuoto. Sotto, in fondo al burrone, un torrente e un vecchietto che pesca. Al terzo cavallo che cade nell'acqua, il vecchietto urla: "e allora la smettete di buttar giù dei cavalli?".

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categoria: Barzellette » politica » Berlusconi

Berlusconi va a visitare una scuola elementare, ed entra in una classe proprio nel corso di una discussione sul significato delle parole. La maestra chiede al Presidente del Consiglio se la vuole aiutare a spiegare il significato della parola 'tragedia'. Lui accetta e chiede a uno dei ragazzi che gli faccia un esempio di tragedia. Questo si alza e dice: "Se il mio migliore amico gioca in mezzo alla strada e una macchina lo investe, questa è una tragedia!" "No," replica Berlusconi, "non proprio, questo sarebbe un 'incidente'!". Una bambina alza la mano: "Se un autobus con cinquanta bambini cadesse da un burrone, uccidendo tutti, questa sarebbe una tragedia!" "No, nemmeno questa," risponde il Presidente del consiglio, "questa sarebbe una 'grande perdita'!". La sala resta muta. Nessun volontario. Berlusconi chiede: "Non c'è nessun altro qui che può darmi un esempio di tragedia?"; finalmente un bambino, dal fondo della sala, alza la mano e con voce tranquilla dice: "Se l'aereo presidenziale, trasportando lei e la sua famiglia, fosse colpito da un missile, uccidendo tutti i passeggeri, questa sarebbe una tragedia!" "Ottimo!" esclama Berlusconi "Giusto! E potresti anche dirmi perché sarebbe una tragedia?" "Certo... Perché non sarebbe un 'incidente' e neppure una 'grande perdita'...".

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categoria: Barzellette

Cinque medici (un medico generico, un pediatra, uno psichiatra, un chirurgo e un anatomo-patologo) decidono di andare a caccia di anatre insieme. Ad un certo punto un uccello appare nel cielo e il primo a sollevare il fucile è il medico generico, ma non spara ed esita pensando: "Non sono sicuro che sia un'anatra; è meglio sentire cosa ne pensano gli altri". Nel frattempo pero' l'anatra vola via. Poco dopo compare un altro uccello nel cielo e questa volta il primo a sollevare il fucile è il pediatra. Ma anche lui non spara esitando un po' e chiedendosi: "Non sono sicuro che sia un'anitra e che non abbia un piccolo da sfamare. E' meglio fare prima degli accertamenti". Cosi' l'anitra ha il tempo di fuggire. Poco dopo è lo psichiatra che vede per primo un altro uccello. Non ha dubbi che sia un'anitra, ma si chiede: "So che questa è una vera anitra, ma chi in realtà conosce a fondo le anitre?". E cosi' anche questo fortunato uccello fa in tempo a volar via. Finalmente compare un quarto uccello e stavolta il chirurgo è il primo a vederlo. Alza il fucile fulmineo e spara; quindi si rivolge con non chalance all'anatomo-patologo e gli dice: "Va a vedere se quella che ho preso era un'anitra!".

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categoria: Barzellette

Due tipi camminano in un bosco e trovano
un pozzo grande e apparentemente profondissimo. "Wow... sembra
veramente profondo" "Davvero! Prova a lanciare dei sassi così vediamo.."
Prendono un po' di sassolini, li tirano nel pozzo e... niente, nessun
rumore. Allora ne prendono un paio più grossi, stile pallone da calcio,
li buttano, aspettano e... ancora niente. "Madonna, deve essere VERAMENTE
fondo! Non è possibile. Dobbiamo trovare qualcosa di grosso che faccia
ancora più rumore." Si guardano intorno e proprio lì vicino c'e' una rotaia
abbandonata. Prendono una grossa traversina, la trascinano a fatica all'imboccatura
del pozzo e la lasciano cadere dentro. Due secondi dopo, dal bosco di
fianco, appare un asino che corre come un pazzo verso di loro. Non fanno
a tempo neanche a capire cosa succede che questo arriva al pozzo, salta
e si butta dentro. I due amici si guardano allibiti per quello che hanno
appena visto. Intanto dal bosco esce un contadino che li chiama a grandi
cenni. "Hey voi, ragazzi, avete visto per caso passare di qui il mio asino?"
"Senta, lei non ci crederà ma abbiamo assistito a una cosa sconvolgente.
Un asino è appena passato di qui correndo come un pazzo e si è buttato
nel pozzo!" "No, no" dice il contadino "non poteva essere il mio. Il mio
era legato a una grossa traversina di quella rotaia..."


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