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categoria: Barzellette
Due cow-boys a cavallo devono guadare un fiume in piena. Parte il primo, ma arrivato al centro del fiume il cavallo perde l'equilibrio e il malcapitato cade in acqua. Si aggrappa ad una roccia che spunta dall'acqua e grida al collega: "Buttami la corda!". L'amico gli lancia il lazos che con perfetto stile si aggancia al cow-boy. Questi dal mezzo del fiume allora grida: "e ora tira!". E il cow-boy... estraendo la colt gli spara in mezzo agli occhi.
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categoria: Aforismi
Un nano ha un ottimo mezzo per essere più grande di un gigante: ed è quello di sistemarsi sulle sue spalle
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categoria: Barzellette » carabinieri
Al confine con la svizzera un carabiniere ferma un tizio che sta entrando in Italia a piedi: -Scusi lei, ha niente da dichiarare?- -Sì, mezzo coniglio.- -Vivo o morto?-
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categoria: Barzellette » soldi
Un modesto operaio si innamora della figlia unica di un industriale e quindi si presenta dal padre per chiederla in sposa. Quando il padre gli chiede che lavoro faccia il giovanotto risponde: "Sono operaio".
E il padre: "Bene io sono un democratico e il fatto che lei sia operaio e io industriale non fa differenza, ma vede mia figlia è abituata a un certo tenore di vita, e io non ammetterei che mia figlia passasse a una vita piuttosto modesta.
Lei cosa guadagna al mese?".
"Circa un milione e mezzo".
"Ma giovanotto cosa vuol sposare mia figlia con quello stipendio! Ma ha idea di cosa mi fa spendere con tutti i suoi vizi? Un milione e mezzo mia figlia lo spende in un mese solo in carta igienica! Guardi io non ce l'ho con lei anzi mi è simpatico, se riuscirà a farsi una posizione le prometto che acconsetirò alle nozze tra lei e mia figlia".
Il poverino esce dall'ufficio e incontra la sua sposa mancata che gli chiede: "Allora cosa ha detto il mio papà? Possiamo sposarci?".
E il ragazzo: "Ma va via cagona!!".
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categoria: Barzellette
Un prestigiatore lavora su una nave
in crociera nel Mar dei Caraibi. Il pubblico cambia ogni settimana così
il mago può fare sempre gli stessi trucchi. C’è solo un problema: il pappagallo
del comandante, sempre appollaiato dietro di lui, vede lo spettacolo ogni
giorno e... settimana dopo settimana comincia ad imparare i trucchi. Così,
ogni volta che ne scopre uno, proprio nel bel mezzo dello spettacolo si
mette ad urlare: “ehi! Non è lo stesso cappello!” “ehi! Sta nascondendo
i fiori sotto il tavolo!” “ehi! Perchè tutte le carte sono assi di cuori?!”
Il prestigiatore è furioso come una biscia, ma non ci può far niente,
quello è il pappagallo del comandante... Un giorno scoppia un terribile
uragano e la nave affonda. In mezzo al mare c’è il prestigiatore, abbarbicato
a un pezzo di legno e, lì di fianco, appollaiato... il pappagallo. Si
guardano, silenziosi, per tutto il giorno. Il giorno dopo uguale, silenzio.
Dopo tre giorni, finalmente il pappagallo dice: “OK, rinuncio. Questo
non l'ho proprio capito. Come hai fatto con la nave?”
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categoria: Barzellette » religione
Un missionario viene mandato in un paese sperduto nel bel mezzo dell'Africa a vivere in mezzo ad una tribu'. Passa anni con questa gente, insegnando loro a leggere, scrivere ed i modi cristiani dell'uomo bianco. Una cosa sottolinea particolarmente: il male causato dal peccare facendo sesso. Non si deve fornicare o vivere nell'adulterio... Un giorno la moglie di uno dei nobili del villaggio da' alla luce un bambino bianco. Il villaggio e' sotto choc e la gente manda il loro capo a parlare con il missionario. "Tu ci hai insegnato la malignita' del sesso depravato, ma qui c'e' una donna nera che da' alla luce un bimbo bianco. Tu sei l'unico uomo bianco che abbia mai messo piede nel nostro villaggio, e non ci vuole un genio per capire cosa sia successo...". Il missionario replica: "No, no, mio caro amico, ti stai sbagliando... Quello che abbiamo qui e' un fenomeno naturale - quello che si chiama albinismo. Guarda in quel campo. Ci sono un mare di pecore bianche e tuttavia tra di loro ce n'e' una nera, la natura fa di questi scherzi ogni tanto...". Il capo riflette un attimo e poi dice: "Sai cosa?! Tu non dici niente della pecora ed io non dico niente del bambino...".
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categoria: Barzellette
Alla frontiera
Alla frontiera svizzera si presenta un giovane yuppie tedesco elegantissimo nel suo completo blu, con Rolex al polso ed una valigetta ventiquattrore in mano. I finanzieri decidono di controllarlo: "Apra la valigetta prego!"
Aperta la valigetta vedono solamente sette paia di mutande...
"Mi scusi... ma perché sette paia di slip?"
"Semplice, uno per lunedì, uno per martedì, uno per mercoledì, uno per giovedì, venerdì, sabato, domenica"
Dopo mezz'ora arriva un francese, anche questo elegantissimo con un completo grigio scuro, telefono cellulare e ventiquattrore in mano. I doganieri gli chiedono di aprire la valigetta ed anche qui trovano sette paia di slip: "Ma come mai sette paia di slip?"
"Semplice... uno per lunedì, uno per martedì', uno per mercoledì..."
Dopo un'altra mezz'ora arriva il signor Ametrano emigrante da Matera con un vestito sgualcito ed una valigia di cartone legata con lo spago. I doganieri gliela fanno aprire e trovano dodici paia di slip...
"Mi scusi... come mai ha dodici paia di slip?"
"Semplice... Gennaio, Febbraio, Marzo..."
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categoria: Poesie
La sera del dì di festa
Dolce e chiara è la notte e senza vento,
E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti
Posa la luna, e di lontan rivela
Serena ogni montagna. O donna mia,
Già tace ogni sentiero, e pei balconi
Rara traluce la notturna lampa:
Tu dormi, che t'accolse agevol sonno
Nelle tue chete stanze; e non ti morde
Cura nessuna; e già non sai né pensi
Quanta piaga m'apristi in mezzo al petto.
Tu dormi: io questo ciel, che sì benigno
Appare in vista, a salutar m'affaccio,
E l'antica natura onnipossente,
Che mi fece all'affanno. A te la speme
Nego, mi disse, anche la speme; e d'altro
Non brillin gli occhi tuoi se non di pianto.
Questo dì fu solenne: or dà trastulli
Prendi riposo; e forse ti rimembra
In sogno a quanti oggi piacesti, e quanti
Piacquero a te: non io, non già ch'io speri,
Al pensier ti ricorro. Intanto io chieggo
Quanto a viver mi resti, e qui per terra
Mi getto, e grido, e fremo. Oh giorni orrendi
In così verde etate! Ahi, per la via
Odo non lunge il solitario canto
Dell'artigian, che riede a tarda notte,
Dopo i sollazzi, al suo povero ostello;
E fieramente mi si stringe il core,
A pensar come tutto al mondo passa,
E quasi orma non lascia. Ecco è fuggito
Il dì festivo, ed al festivo il giorno
Volgar succede, e se ne porta il tempo
Ogni umano accidente. Or dov'è il suono
Di que' popoli antichi? or dov'è il grido
De' nostri avi famosi, e il grande impero
Di quella Roma, e l'armi, e il fragorio
Che n'andò per la terra e l'oceano?
Tutto è pace e silenzio, e tutto posa
Il mondo, e più di lor non si ragiona.
Nella mia prima età, quando s'aspetta
Bramosamente il dì festivo, or poscia
Ch'egli era spento, io doloroso, in veglia,
Premea le piume; ed alla tarda notte
Un canto che s'udia per li sentieri
Lontanando morire a poco a poco,
Già similmente mi stringeva il core.
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categoria: Barzellette
Due diti - ci sono tre amici, un laziale, un toscano e un umbro che cercano di magnificare più possibile i loro luoghi di origine. Il laziale: noi laziali abbiamo dei pescatori così bravi ma così bravi che sono capaci di tirar fuori dal Tevere delle trote lunghe un metro. Gli altri due: eh! Buum! Non è possibile. Va be', proprio um metro no ma ci correrà due dita. Il toscano: noi in Toscana abbiamo dei contadini così bravi ma così bravi che ti tirano fuori dai loro campi delle patate lunghe mezzo metro. Gli altri due: eh! Buum! impossibile. Forse proprio mezzo metro no ma cicorrerà due diti. L'umbro non sa cosa sparare quando ad un tratto: noi in Umbria abbiamo delle donne così brave ma così brave che partoriscono col sedere. Gli altri due: eh! Buum! assolutamente impossibile. E va bene proprio col sedere no ma ci correrà due diti!
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categoria: Barzellette » pierino
Pierino entra di corsa in bagno perché deve fare un bisognino. Trova il padre nudo e incuriosito gli fa: - Papa'... che cos'è quella cosa che hai in mezzo alle gambe? Il padre imbarazzato farfuglia: - Niente Pierino... e'... è una spazzola! - Ah si? E quanto l'hai pagata? - Beh... 3.000 lire, perché? - Niente... cosi'! Allora corre nell'altro bagno per liberarsi finalmente, ma trova la madre nuda: - Mamma... che cos'è quella cosa che hai in mezzo alle gambe? La madre anche lei imbarazzatissima: - Vedi Pierino... e'... una spazzola! - Ah si? E quanto l'hai pagata? - Beh... l'ho pagata... mmh... 5.000 lire! - a ma'... te c'hanno fregata... papà col manico l'ha pagata solo 3.000!
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categoria: Poesie
I limoni
Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantano i ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.
Meglio se le gazzarre degli uccelli
si spengono inghiottite dall' azzurro:
più chiaro si ascolta il susurro
dei rami amici nell' aria che quasi non si muove,
e i sensi di quest' odore
che non sa staccarsi da terra
e piove in petto una dolcezza inquieta.
Qui delle divertite passioni
per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza
ed è l' odore dei limoni.
Vedi, in questi silenzi in cui le cose
s' abbandonano e sembrano vicine
a tradire il loro ultimo segreto,
talora ci si aspetta
di scoprire uno sbaglio di Natura,
il punto morto del mondo, l' anello che non tiene,
il filo da disbrogliare che finalmente ci metta
nel mezzo di una verità
Lo sguardo fruga d' intorno,
la mente indaga accorda disunisce
nel profumo che dilaga
quando il giorno più languisce.
Sono i silenzi in cui si vede
in ogni ombra umana che si allontana
qualche disturbata Divinità
Ma l' illusione manca e ci riporta il tempo
nelle città rumorose dove l' azzurro si mostra
soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase.
La pioggia stanca la terra, di poi; s' affolta
il tedio dell' inverno sulle case,
la luce si fa avara - amara l' anima.
Quando un giorno da un malchiuso portone
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni;
e il gelo del cuore si sfa,
e in petto ci scrosciano
le loro canzoni
le trombe d' oro della solarità.
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categoria: Barzellette
La vena poetica
Un uomo prende un rasoio e zac, si taglia una vena.
E da dove doveva sgorgare sangue, provengono invece delle parole: "Nel mezzo del cammin di nostra vita..."
Vi abbiamo presentato: "La vena poetica"
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categoria: Barzellette » uomini e donne
A che ora desidera essere svegliato domattina? Chiede la cameriera dell'albergo ad un cliente. -Alle 7 e mezza, per favore, e con un bel bacio!- risponde scherzosamente l'altro. -Va bene signore- replica la ragazza- lo diro' al portiere!
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categoria: Barzellette » animali
Due capre affamate vagano nel deserto, ad un tratto scorgono la bobina di un film in mezzo alla sabbia.
La prima capra urla: "Guarda! Finalmente qualche cosa da mangiare!" e si divora tutta la pellicola in pochi secondi.
L'altra capra guarda stupita la compagna ed esclama: "Allora, com'è? ".
E la prima: "Mah, ti dirò... era meglio il libro".
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categoria: Barzellette
Due amici pescatori e romani, si vedono il Lunedi' al lavoro. Il primo (Giovanni...) fà vicino al secondo (Romolo...) "A' Romole' ieri ho preso un'orata che pesava 1 chilo e mezzo..." e Romolo risponde... "A' Giova', io ne ho beccata una che ne pesava 2 e un quarto..." e Giovanni... "A' Romole' a prossima vorta er pesce che piji o' dici prima te'!!"
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categoria: Barzellette
Un impiegato dormiglione ha l'abitudine di arrivare in ufficio con almeno una mezz'ora di ritardo sull'orario. Invece un mattino, inspiegabilmente, eccolo comparire solo un quarto d'ora dopo gli altri. Il capufficio lo guarda sbalordito e gli dice: "Congratulazioni. E' la prima volta che lei arriva in ritardo così presto!"
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categoria: Barzellette
Un turista fiorentino è mezz'ora che guarda un pesactore che si sposta continuamente da 'no scoglio all'artro, e alla fine fa: -La mi scusi, signore, o perché la hambia sempre i'ppoosto?- -De', per un fammi rionosce' dà pesci-
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categoria: Barzellette
Alcuni ragazzi prendono un povero gatto, lo imbevono di benzina e poi gli danno fuoco. La povera bestia scappa di corsa poi di colpo si ferma in mezzo alla strada. Perch? Semplice, era finita la benzina.
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categoria: Barzellette
Al Ristorante. "Cameriere, è più di mezz'ora che ho finito di mangiare e ancora non mi ha portato il caffe'..!" - "Si calmi, signore..! Lei lo ha chiesto molto lungo..!".
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categoria: Barzellette
un contadino prende moglie, la prima notte di nozze mezzo addormentato appoggiato col viso sulla spalla della moglie sussurra: "MARIA, MARIA DIMMI CHE SONO IL PRIMO UOMO CHE DORME INSIEME A TE, MARIA DAI DIMMELO
(continuando ad addormentarsi) TI
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