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categoria: Proverbi

Chi lascia la via vecchia per la nuova,
Spesse volte ingannato si trova

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categoria: Barzellette

Due amici si incontrano dopo 10 anni: "Beppe! Come stai! Era molto che non ci vedevamo". "E' vero Gino, ma ora stai tranquillo che ci vedremo più spesso, sai da poco tempo abito qui nel tuo stesso palazzo". "Bene e come ti trovi?". "Una meraviglia, c'è la vista sul mare, aria buona, e sopratutto, te lo dico in confidenza, in questo palazzo ci sono 20 donne, ed io ho fatto del sesso con 19". I due continuano a parlare del più e del meno fino al momento di salutarsi. Gino torna a casa la sera e racconta alla propria moglie "Sai Luisa chi ho incontrato oggi? Beppe, un mio vecchio amico che non vedevo da anni. Abita qui nel nostro stesso palazzo, e si trova benissimo. Beppe mi ha fatto una confidenza, mi raccomando pero' non lo dire a nessuno". "Quale confidenza?". "Mi ha detto che ha contato 20 donne nel nostro palazzo e che lui ha fatto all'amore con 19. Con una, meno male, non c'è riuscito". E la moglie: "Sai Gino chi deve essere... quella del terzo piano con il bimbo piccolo!".

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categoria: Barzellette

Un ventriloquo arriva in un paese e vede un contadino seduto con un cane, un cavallo e una pecora: "Che bel cane! Ti spiace se gli parlo?". E il contadino: "Questo cane non parla!". Ma il ventriloquo insiste: "Hei cane, come va?". E il cane: "Bene". Il contadino è un po' scioccato. Il ventriloquo continua: "E' lui il tuo padrone?". E il cane: "Si'". "e come ti tratta?". "Bene. Mi porta in giro e mi dà un ottimo cibo". Il contadino è sempre più sconvolto. Il ventriloquo allora chiede: "Posso parlare al cavallo?". Il contadino risponde: "i cavalli non parlano!". Ma il ventriloquo chiede al cavallo: "Hei cavallo, come va?". E il cavallo: "Bene!". Il contadino è sempre più scioccato. Il ventriloquo chiede al cavallo: "E' il tuo padrone lui?". E il cavallo: "Si'". "Come ti tratta?". "Bene, mi pulisce spesso e mi dà buon cibo". Il contadino ora è del tutto sconvolto. Il ventriloquo gli chiede: "Ti spiace se parlo con la tua pecora?". E il contadino, sconvolto, grida: "Quella pecora è una gran bugiarda!".

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categoria: Barzellette

Un giorno, nel giardino dell'Eden,
Eva disse a Dio... - " Signore, ho un problema " - " Che problema, Eva
? " - " Signore, so che mi hai creata e che hai provveduto per questo
giardino bellissimo, e per tutti questi meravigliosi animali, e quell'allegro
e buffo serpente.. ma io non mi sento davvero felice" - "Come mai, Eva
? " fu l'immediata replica dall'alto - "Signore, mi sento sola. E sono
proprio stufa delle mele..." - "Bene Eva, in questo caso ho una soluzione.
Creero' un uomo per te " - " Che cos'è un 'uomo', Signore ? " - "Questo
'uomo' sarà una creatura difettosa, con molti aspetti negativi. Mentirà,
ti prenderà in giro e sarà vanaglorioso, in pratica ti darà un sacco di
problemi. Sarà più grande di te e più veloce, e ameràcacciare e uccidere.
Avrà uno sguardo scioccamente curioso, ma visto che ti stai lamentando,
lo creerò in modo che possa soddisfare le tue, ehm, necessità fisiche.
Sarà scarso di intelletto e si impegnerà in occupazioni infantili come
la lotta e prendere a calci una palla. Non sarà molto sveglio, e avrà
spesso bisogno dei tuoi consigli per pensare correttamente " - " Sembra
una cosa divertente ! " commento Eva ammiccando ironicamente. - " Dove
sta la fregatura ? " - " Beh... lo puoi avere ad una condizione..." -
" Quale ? " - "Come ti ho detto, sarà orgoglioso, arrogante e autocompiacente...
perciò dovrai fargli credere che e' stato creato lui per primo... però
ricorda... è il nostro segreto... da donna a donna ! "

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categoria: Barzellette » pierino

Carletto e pierino - c'è un bambino, Carletto che è un po' grullo e Pierino spesso gli fa degli scherzi. Una mattina l'incontra e gli dice: Carletto lo conosci Dino? Chi Dino? Quello che ti diceva testa grossa quando eri piccinino. E Carletto piange. Il giorno dopo Pierino aspetta Carletto e stessa domanda: Carletto lo conosci Dino? Chi Dino? Quello che ti diceva testa grossa quando eri piccinino. E così tutte le mattine. Un giorno allora Carletto racconta tutto alla mamma e lei gli dice: Fai così Carletto, appena incontri Pierino digli tu per primo: Pierino lo conosci Alvaro? E lui ti dirà chi Alvaro? E tu risponderai: quello che ti dice che hai le orecchie come un somaro. Carletto tutto contento la mattina dopo come vede Pierino gli dice subito: Pierino lo conosci Alvaro? Chi l'amico di Dino? E Carletto: chi Dino?

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categoria: Poesie

Gia' per l'aula beata a cento intorno


Già per l'aula beata a cento intorno
Dispersi tavolier seggon le dive,
Seggon gli eroi, che dell'Esperia sono
Gloria somma o speranza. Ove di quattro
Un drappel si raccoglie: e dove un altro
Di tre soltanto. Ivi di molti e grandi
Fogli dipinti il tavolier si sparge:
Qui di pochi e di brevi. Altri combatte;
Altri sta sopra a contemplar gli eventi
De la instabil fortuna e i tratti egregi
Del sapere o dell'arte. In fronte a tutti
Grave regna il consiglio: e li circonda
Maestoso silenzio. Erran sul campo
Agevoli ventagli, onde le dame
Cercan ristoro all'agitato spirto
Dopo i miseri casi. Erran sul campo
Lucide tabacchiere. Indi sovente
Un'util rimembranza un pronto avviso
Con le dita si attigne: e spesso volge
I destini del gioco e de la veglia
Un atomo di polve. Ecco sen ugne
La panciuta matrona intorno al labbro
Le calugini adulte: ecco sen ugne
Le nari delicate e un po' di guancia
La sposa giovinetta. In vano il guardo
D'esperto cavalier, che già su lei
Medita nel suo cor future imprese,
Le domina dall'alto i pregi ascosi:
E in van d'un altro, timidetto ancora,
Il pertinace pie' l'estrema punta
Del bel pie' le sospigne. Ella non sente
O non vede o non cura. Entro a que' fogli ,
Ch'ella con man si lieve ordina o turba,
De le pompe muliebri a lei concesse
Or s'agita la sorte. Ivi è raccolto
Il suo cor la sua mente. Amor sorride;
E luogo e tempo a vendicarsi aspetta.

Giuseppe Parini - tratto da Il Giorno. Le odi. Dialogo sopra la nobilta'

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categoria: Barzellette » anziani

Un uomo e una donna, anziani e vedovi, si incontrano spesso al parco. Parlano, ridono e insomma si stanno simpatici. Un giorno l'uomo le chiede se, cosi' tanto per fare qualcosa, gli terrebbe un po' in mano l'arnese tanto per vedere se prova ancora sensazioni. La donna un po' riluttante accetta. Non succede niente, ma stanno cosi' sulla panchina a parlare come sempre. La cosa si ripete ed essendo in fondo innocua la donna continua a tenere in mano l'arnese del vecchio mentre chiacchierano. Un giorno la donna va come al solito al parco sulla solita panchina, ma l'uomo non si fa vedere. Un po' preoccupata lo cerca e lo vede da dietro seduto su un'altra panchina con un'altra anziana signora al fianco. Segue una scenata: "Ma insomma! Siete proprio tutti uguali, anche da vecchi! Non vi si può perdere d'occhio un attimo che correte subito dietro alla prima gonnella che passa! Sono ferita! Credevo di potermi fidare di te... ma insomma! Cos' ha poi quella li' più di me?". "Il parkinson! ".

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categoria: Frasi d'amore » lettere

Per Fanny Brawne - 13 ottobre 1819

Mia cara ragazza
In questo momento mi sono messo a copiare dei bei versi. Non riesco a proseguire con una certa soddisfazione. Ti devo dunque scrivere una riga o due per vedere se questo mi assiste nell'allontanarti dalla mia mente anche per un breve momento. Sulla mia anima non riesco a pensare a nient'altro. È passato il tempo in cui avevo il potere di ammonirti contro la poco promettente mattina della mia vita. Il mio amore mi ha reso egoista. Non posso esistere senza di te. Mi scordo di tutto salvo che di vederti ancora la mia vita sembra fermarsi lì non vedo oltre. Mi hai assorbito. In questo preciso momento ho la sensazione di essermi dissolto - sarei profondamente infelice senza la speranza di vederti presto. Sarei spaventato di dovermi allontanare da te. Mia dolce Fanny, cambierà mai il tuo cuore? Amore mio, cambierà? Non ho limiti ora al mio amore... Il tuo biglietto è arrivato proprio qui. Non posso essere felice lontano da te. È più ricco di una nave di perle. Non mi trattare male neanche per scherzo. Mi sono meravigliato che gli uomini possano morire martiri per la loro Religione - Ho avuto un brivido. Ora non rabbrividisco più. Potrei essere un martire per la mia religione - la mia religione è l'amore - potrei morire per questo. Potrei morire per te. Il mio credo è l'amore e tu sei il mio unico dogma. Mi hai incantato con un potere al quale non posso resistere; eppure potevo resistere fino a quando ti vidi; e perfino dopo averti visto ho tentato spesso "di ragionare contro le ragioni del mio amore". Non posso farlo più - il dolore sarebbe troppo grande. Il mio amore è egoista Non posso respirare senza di te.
Tuo per sempre

John Keats

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categoria: Frasi d'amore » lettere

Per Anna Strunsky - 3 Aprile 1901

Cara Anna,
Ho forse detto che gli essere umani possono essere archiviati in categorie? Allora, se l’ho detto, lasciami fare una precisazione: non tutti gli essere umani. Tu mi sfuggi. Non riesco a classificarti, non riesco ad afferrarti. Posso indovinare, nove volte su dieci, a seconda delle circostanze, posso prevedere le reazioni, quelle nove volte su dieci, dalle parole o dai gesti, posso riconoscere le pulsazioni dei cuori. Ma al decimo tentativo rinuncio. Non ci arrivo. Tu sei il decimo tentativo.
Mai sono esistite due anime così simili e così incomprensibilmente assortite!
Possiamo andare d’accordo, certamente, e a volte capita, ma quando non siamo d’accordo,ce ne accorgiamo subito e immediatamente non usiamo più lo stesso linguaggio. Diventiamo estranei. Dio riderà della nostra pantomima.
L’unico sprazzo di sensatezza in tutto questo è che siamo tutti e due generosi, abbastanza generosi per capirci. Perché è vero, spesso ci capiamo, ma in modi vaghi e confusi, per mezzo di deboli percezioni, come fantasmi, che, mentre noi diffidiamo, ci perseguitano con le loro verità.
E tuttora io, per primo, non oso crederci; perché tu sei sempre quel decimo che io non posso prevedere.
Sono incomprensibile ora? Non lo so, forse sì. Non riesco a trovare un linguaggio comune. Generosità, ecco cos’è. E’ la sola cosa che ci tiene uniti. Qualche volte siamo attraversati da un lampo, tu ed io, abbiamo quel qualcosa in comune che ci fa respirare insieme. Sebbene siamo così diversi. Sorrido dei tuoi entusiasmi? E’ un sorriso che si può perdonare, è un sorriso di invidia. Ho vissuto venticinque anni di repressione. Ho imparato a non essere più entusiasta. E’ una lezione dura. Incomincio ora a dimenticare, ma è così difficile. Al massimo, prima di morire, posso sperare di aver dimenticato qualcosa. Posso esultare, adesso che sto imparando, per piccole cose, per altre cose, ma per le mie cose, e per quelle segrete, doppiamente mie, non posso, non posso. Riesco a farmi capire? Riesci a sentire la mia voce? Temo di no. Ce ne sono tanti di posatori. Io sono il migliore di tutti.

Jack

Jack London

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categoria: Barzellette

La scorsa settimana ho invitato un paio di amici in un ristorante ed abbiamo notato che il cameriere che aveva preso l'ordine aveva un cucchiaino nel taschino della giacca. Cosa piuttosto strana mi sono detto !! Pero' anche il cameriere che ci ha servito aveva il cucchiaino nel taschino della camicia. Quando e' tornato, preso dalla curiosita', gli ho chiesto: "A che serve il cucchiaino ?" Il cameriere mi ha cosi' spiegato: "Allora, il proprietario del ristorante ha ingaggiato la Andersen Consulting, conosciuta ditta esperta nell'aumento dell'efficienza, per verificare il nostro lavoro. Dopo quanche mese di statistiche ci hanno consegnato i risultati. L'oggetto che cade piu' spesso ai nostri clienti, 73,84% in piu' rispetto agli altri, e' il cucchiaino. Cio' fa circa 3 cucchiaini all'ora. Se il nostro personale avesse constantemente dietro un cucchiaino, potremmo risparmiare 1,5 giorni-uomo. E cosi' e'!" Mentre parla sente il rumore di un oggetto metallico che casca per terra, estrae immediatemente il cucchiaino dalla tasca e lo da al cliente. Poi continua: "Vede, portandomi dietro il cucchiaino mi sono risparmiato il viaggio di andata e ritorno dalla cucina !" Soddisfatto della spiegazione il cameriere ci ha continuato a servire. Abbiamo allora notato che aveva uno pezzo di spago che gli usciva dai pantaloni. Allora, quando e' tornato al nostro tavolo gli ho chiesto: "E quello spago ?"
"Non tutti i clienti notano anche quello ! La stessa ditta di consulenza ha anche affermato che e' possibile risparmiare tempo quando si va al bagno."
"E come !?" Gli ho risposto stupefatto. "Vede, questo spago e' legato al........ Sa, essendo legato possiamo tirarlo fuori senza usare le mani, risparmiando cosi' il 76,24% del tempo. Infatti non e' piu' necessario lavarci le mani ! Eh, la Andresen Consulting !" "Okay, cio' ha senso! Ma una volta che lo ha tirato fuori, come lo rimette dentro senza usare le mani ?"
"Mah, non so' gli altri, ma io uso il cucchiaino !"

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categoria: Barzellette » uomini e donne

Cari papà e mamma,
da quando sono partita per il collegio sono stata molto trascurata nello scrivervi e mi dispiace della mia negligenza per non aver scritto prima d'ora. Adesso voglio informarvi di tutto, ma prima di leggere, per piacere mettetevi a sedere. Non leggete più avanti se non siete seduti, d'accordo? Bene, allora, sto abbastanza bene oramai, la frattura del cranio con commozione celebrale che mi sono fatta saltando dalla finestra del dormitorio quando è andato a fuoco, poco dopo il mio arrivo, ora è guarita discretamente. All'ospedale sono rimasta appena due settimane e ora ci vedo quasi normalmente e ho solo mal di testa una volta al giorno, per fortuna, all'incendio del dormitorio e al mio salto dalla finestra, assistè un benzinaio che lavora qui accanto: è stato lui a chiamare i pompieri e l'ambulanza. E' venuto anche a trovarmi all'ospedale e siccome non avevo dove andare per via dell'incendio, è stato tanto carino da invitarmi a dividere con lui il suo appartamento. A dire la verità è una stanza nello scantinato, ma è piuttosto graziosa. E' un gran bel ragazzo e ci siamo innamorati alla follia e abbiamo intenzione di sposarci. Non abbiamo ancora deciso il giorno adatto, ma sarà prima che si cominci a vedere la mia gravidanza. Ebbene si, mamma e papà, sono incinta. Lo so che non vedete l'ora di diventare nonni e sò che avrete per il bambino lo stesso affetto e la stessa tenerezza che avete avuto per me quando ero piccola. La ragione del ritardo del nostro matrimonio è che il mio ragazzo ha una piccola infezione che ci impedisce di fare gli esami del sangue prematrimoniali; per disattenzione l'ha attaccata anche a me. Sa che lo accoglierete in famiglia a braccia aperte. E' gentile e benché non sia tanto istruito, ha una grande ambizione. Anche se è di razza e religione diversa dalle nostre, so che la tolleranza che avete manifestato così spesso non permetterà di prendervela per questo. Ora che vi ho aggiornato, voglio dirvi che non c'è stato nessun incendio, non ho avuto fratture del cranio o commozioni celebrali, non sono stata all'ospedale, non sono in cinta, non sono fidanzata, non ho preso nessuna infezione e non ho nemmeno il ragazzo. Però, ho avuto appena la sufficienza in storia e sono sta bocciata in chimica, ma voglio che questi voti li vediate nella prospettiva giusta.
Con tanto affetto, vostra figlia…

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categoria: Barzellette » scuola

Lettera di una studentessa alla famiglia: Cara Mamma, caro papa’, sono ormai tre mesi che sono ritornata all’universita’ e non ho ancora trovato il tempo per scrivervi.
Mi scuso per avervi trascurato ma ora vi voglio raccontare tutto.
Prima di leggere, pero’, sedetevi; mi raccomando non continuate a leggere prima di esservi messi seduti, d’accordo? Ora sto abbastanza bene.
La frattura ed il trauma cranico che mi sono provocata saltando dalla finestra del dormitorio in fiamme, poco dopo il mio arrivo, sono ormai quasi guariti.
Sono restata all’ospedale solo 2 settimane e la vista mi e’ ritornata quasi normale.
Anche le forti emicranie che mi colpivano in continuazione non le ho piu’ che una volta alla settimana.
Fortunatamente il garzone del benzinaio che e’ in fondo alla strada aveva visto tutto.
E’ lui che ha avvisato i pompieri e chiamato l’ambulanza.
E’ anche venuto spesso a trovarmi all’ospedale e, poiche’ dopo l’incendio non sapevo dove alloggiare, e’ stato cosi’ gentile da propormi di andare ad abitare da lui.
In realta’ non e’ che una cameretta in un sottoscala ma e’ piuttosto carina.
Lui e’ un ragazzo formidabile e ci siamo subito innamorati.
Abbiamo deciso di sposarci: non abbiamo ancora fissato la data ma lo faremo di sicuro prima che il mio pancione cominci a vedersi.
E si cari genitori, sono incinta.
Io so bene a qual punto voi eravate ansiosi di diventare nonni e sono sicura che accoglierete questo bambino con tutto l’amore e la tenerezza che mi avete riservato quando ero piccola.
La sola cosa che ritarda la nostra unione e’ la piccola infezione che ha il mio fidanzato e che ci impedisce di effettuare le analisi pre-nuziali.
Anche io, scioccamente, mi sono fatta contagiare ma tutto si risolvera’ presto con le iniezioni di penicillina che faccio ogni giorno.
So bene che accoglierete questo ragazzo a braccia aperte nella nostra famiglia.
E’ una persona molto gentile e, sebbene non abbia fatto molti studi, e’ molto ambizioso.
Anche se non e’ della nostra stessa razza e religione, conoscendo la vostra larghezza di idee sono certa che non darete alcuna importanza al fatto che la sua pelle sia un po’ piu’ scura della nostra.
Sono sicura che lo amerete come io lo amo.
Anche i suoi genitori sono della gente per bene: sembra che suo padre sia un famoso mercenario nel villaggio africano dove e’ nato.
Bene, ora che avete letto tutto, dovete sapere che non c’e’ stato alcun incendio al dormitorio, non ho avuto nè frattura cranica nè commozione cerebrale, non sono andata all’ospedale, non sono incinta, non sono fidanzata, non ho la sifilide e non ci sono uomini dalla pelle scura nella mia vita.
E’ solo che sono stata bocciata in storia e filosofia e in questa occasione mi e’ sembrato opportuno aiutavi a riflettere sulla relativita’ delle cose.
Vi saluto e vi abbraccio forte forte.

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categoria: Poesie

Spesso il male di vivere

Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.

Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.

Eugenio Montale - tratto da Ossi di seppia

segnalata da rafa88 sabato 24 dicembre 2005

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categoria: Aforismi

spesso.....si incontra il destino

Spesso si incontra il nostro destino sulla strada presa per evitarlo.

AMORE

segnalata da Luca giovedì 2 marzo 2006

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categoria: Aforismi » comportamento

spesso dimentichiamo

spesso dimentichiamo ciò che più ci conviene.

c.p.

segnalata da pasquale giovedì 28 marzo 2013

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categoria: Aforismi

nn

la vita a volte ti porta in delle direzioni che non avresti mai voluto ,spesso ti capovolge come la ruota che gira per percorrere km spesso e imprevedibile ti acceca gli occhi come quando si guarda il sole diretto in pieno agosto ,spesso ti riporta ha ricercarti nel buio della notte spesso ti rimuove percorsi oramai lontani riposti nel cuore perche troppo provocavano dolore e nello stesso affrontare ci si ritrova in una vita che vuole solo rinnovare cio che avrebbe voluto vivere sensa limiti

katia

segnalata da katialazzeroni sabato 20 marzo 2010

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categoria: Aforismi

Spesso le vittorie si costruiscono sulle ceneri delle sconfitte

Valerio

segnalata da Valerio martedì 22 maggio 2001

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categoria: Aforismi

Mentre pensi, spesso perdi l'occasione

???

segnalata da Kevin venerdì 3 agosto 2001

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categoria: Aforismi

saper amare è spesso complicato, ma già soffrire ci conduce sulla buona strada!

max

segnalata da max venerdì 10 agosto 2001

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categoria: Aforismi

sapere amare è spesso complicato ma già soffrire ci conduce sulla buona strada

segnalata da max gemboy venerdì 24 agosto 2001


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