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categoria: Barzellette
Una donna sale su un autobus con in braccio un bambino. L'autista li guarda e sbotta: "Accidenti! E' assolutamente il bambino più brutto che abbia mai visto!" La donna sbuffa, timbra il suo biglietto e si siede in fondo all'autobus. Il suo vicino di posto la vede alterata e le chiede se va tutto bene. Lei risponde: L'autista mi ha offeso come non sono mai stata offesa!" Il signore: "Ma come! E' inaudito! Gli autsti sono al servizio dei cittadini!" La signora dice. "Ha ragione! Sa che faccio? Ora mi alzo e vado a dirgliene quattro!" Allora il signore, gentile: "Brava, buona idea. Vada pure, la scimmia la tengo io!"
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categoria: Barzellette
Un ragazzo dall'aria un po' svagata fa la fila alla biglietteria della stazione. Quando è il suo turno chiede: "Vorrei un biglietto per Bonzi.". Il bigliettaio appena assunto, controlla sul computer, ma la stazione di Bonzi non risulta.Allora guarda il librone dove, in ordine alfabetico, ci sono tutte le stazioni, ma non trova Bonzi; essendo nuovo del mestiere, chiede ad un collega. Il collega chiede ad un capostazione. Il capostazione telefona alla sede compartimentale e da lì telefonano per avere altre informazioni al compartimento dei treni internazionali ma niente, la stazione di Bonzi risulta sconosciuta. Allora il bigliettaio torna allo sportello con la coda tra le gambe: "Mi dispiace, ma non abbiamo un biglietto per Bonzi" Al che il passeggero si volta verso la persona che sta dietro di lui e dice "Bonzi, per te il biglietto non c'e'!!
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categoria: Barzellette
Un tipo seduto al banco di un saloon vede entrare un cowboy tutto coperto di coltelli. Il tipo chiede al barista chi sia. Il barista impaurito gli consiglia di stare zitto e gli dice: "Fai attenzione quello è Coltello Bill; se sente che parli di lui ti tira un coltello e ti uccide". Dopo un po' entra un altro cowboy con i vestiti stracciati e pieno di pistole. Il tipo al bancone chiede al barista chi sia e il barista sempre impaurito gli dice: "Stai zitto! Quello è Pistola Bill se sente che parli di lui ti spara e ti uccide". Dopo un po' entra uno tutto bruciato, zoppicante e sciancato. Il tipo al bancone chiede al barista chi sia. E il barista gli dice: "Quello è Cherno Bill".
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categoria: Barzellette » carabinieri
Un Maresciallo ed un Appuntato in libera uscita decidono di andare al casino'. Il Maresciallo prima di entrare raccomanda diverse volte ed insistenetemente al collega di non farsi riconoscere come carabiniere per evitare di essere presi in giro. E così fino al momento in cui entrano ripete per l'ennesima volta: "Appuntato, mi raccomando non facciamoci riconoscere o ci spogliano vivi". Entrano, e si siedono al tavolo della roulette. Il coupier dice la famosa frase "rien ne va plus" e vede che c'è uno dei due che resta immobile e gli dice: "scusi, lei ha puntato?", risponde il Carabiniere: "No! Io Maresciallo lui è appuntato!"
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categoria: Barzellette
Una vecchia siede davanti al caminetto, quando ecco apparire una fata che le concede tre desideri. - Vorrei che questa casa tornasse bella com'era una volta. Colpo di bacchetta ed ecco fatto. - Ora vorrei riessere bella come ero in gioventu'. Zakkete e fatto anche questo. - e come ultimo desidero che il mio gatto si trasformi in un bellissimo Principe Azzurro. Detto e fatto. Il Principe Azzurro si avvicina allora alla non più vecchia e cingendole la vita le sussurra: "Ti penti, adesso, di avermi fatto castrare eh?".
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categoria: Barzellette
In un albergo ci sono 2 clienti, uno tedesco e uno italiano. Ogni giorno il tedesco, quando si siede a tavola dice all'italiano: "Guten appetit!" e l'italiano risponde "Piacere, Rossi Paolo" Dopo un mese che questa storia va avanti, il cameriere avverte l'italiano: "guardi che guten appatit vuol dire buon appetito!" "ah, si?...io credevo che fosse il suo nome!...che figura!" Il giorno dopo l'italiano è il primo a dire, con un gran sorriso: "Guten appetit!" e il tedesco, per ricambiare la cortesia: "Piacere, Rossi Paolo!!
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categoria: Barzellette
Ci sono due vecchi amici che si incontrano dopo molti anni.Si salutano,chiacchierano,e si informano a vicenda sull'andamento economico.Si vede che Beppe ora è sposato,ha una famiglia numerosa e il suo lavoro basta appena a soddisfare i bisogni della famiglia. Per Alfonso,invece,tutto sembra andar bene:non è sposato,ha un posto di lavoro sicuro e guadagna bene. Dopo un po',Alfonso vuole andare al cinema.Dapprima Beppe non vuole,ma poi visto che paga l'amico accetta. Al cinema i due sono seduti dietro ad un tale pelato;allora Alfonso dice:-Beppi,perchè non facciamo come ai vecchi tempi? -No,per carità,a quei tampi eravamo giovani e spensierati,ma ora siamo adulti. -Dai Beppi,ti do un milione! A Beppe va bene e allora ,subito dopo Alfonso,sciaff,sciaff,tira due sberle sulla testa pelata di quello davanti Allora quello si gira e Alfonso prontamente gli dice: Osvaldo!Da quanto che non ti vedo!A quanto pare ti sei dimenticato dei tuoi vecchi amici,eh! Quello non capisce,e si gira. Allora i due amici ripetono l'azione:altre due sberle sulla testa pelata. -Ma Osvaldo ,propio non ti ricordi di noi,i tuoi vecchi amici! Allora quello si fa spostare al piano di sopra. Anche i due amici si fanno spostare al piano di sopra. Adesso tocca a Beppe:sciaff,sciaff,sciaff,tre sberle sulla testa di quel poveraccio -Osvaldo,giù da basso ce n'è uno che ti somiglia tutto!
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categoria: Barzellette
Il palloncino rosso
Un bimbo giocava sempre col suo piccolo palloncino rosso. Dopo qualche mese, il padre, stufatosi di trovarsi il palloncino sempre tra i piedi, disse al figlio di smetterla, sennò gliele avrebbe date di santa ragione. Allora il bimbo cominciò a giocarci solo quando il padre non c'era. Un giorno, mentre il bimbo giocava allegramente nel corridoio, il babbo tornò a casa in anticipo. Mentre si apriva la porta, il bimbo disperato entrò in bagno e gettò il palloncino rosso nel water. Una volta entrato, il babbo gettò la sua borsa e si diresse di corsa verso il bagno, chiuse la porta, si sedette sul water senza neppure guardarci dentro e dopo aver fatto tirò un sospiro di sollievo. Dopo essersi sollevato, lanciò un'occhiata al WC e si accorse del palloncino, che per l'occasione era diventato di un orrendo colore blu-marrone.
L'uomo si spaventò moltissimo, pensò che liberandosi con tale sforzo gli fosse uscito un organo, forse il fegato, e chiamò la moglie. Quest'ultima, al vedere il supposto organo, si preoccupò anch'essa e chiamò urgentemente il medico, che arrivò poco dopo. Si diresse subito in bagno, osservò perplesso quella massa rossa e marrone e cominciò a toccarla con le sue pinzette appuntite, facendo esplodere il palloncino. Il babbo chiese al dottore cosa diavolo fosse, e questi gli rispose, pulendosi gli occhiali: "Mi creda... è la prima volta che vedo una scorreggia col guscio..."
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categoria: Barzellette » uomini e donne
Prima notte di nozze. La mattina dopo la ragazza chiama la madre e lei: - Allora figlia mia, com'e' andata? - Beh... sai mamma, sono uscita dal bagno tutta profumata e l'ho trovato sul letto a leggere un libro. Ho pensato: mi sta aspettando. Mi sono seduta vicino a lui e lui niente, ha continuato a leggere... - e tu cosa hai fatto? - Gli ho preso la mano e me la sono appoggiata su una spalla. - e lui? - Ha continuato a leggere... - Ma dai!! E tu? - Gli ho preso la mano dalla spalla e me la sono messa sul seno! - e lui? - Ha continuato a leggere... - Ma chi hai sposato!! E poi?? - Gli ho preso la mano dal seno e me la sono messa... là sotto... - e lui? - Si è bagnato il dito ed ha girato pagina...
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categoria: Barzellette
Cervelli maschili e femminili
Nell'ospedale, i parenti si erano riuniti nella sala di aspetto, dove un loro congiunto giaceva gravemente ammalato. Finalmente entrò un dottore, stanco e adombrato. "Sono spiacente di essere il portatore di brutte notizie", disse guardando le facce preoccupate. "La sola speranza rimasta per il vostro amato consiste in un trapianto di cervello. E' una procedura sperimentale, rischiosa e economicamente è totalmente a carico vostro"
I familiari rimasero seduti ad assorbire le gravi notizie. Dopo un lungo intervallo uno chiese: "Ma quanto costa un cervello?"
"Dipende", rispose il medico. "5000 euro un cervello maschile, 200 uno femminile".
Il momento di silenzio si prolunga, mentre gli uomini della sala tentano di non ridere ed evitano di guardare negli occhi le donne, anche se qualcuno sorride. Alla fine la curiosità ha però la meglio e uno dei presenti chiede: "Ma dottore, perché questa differenza di prezzo?"
Il dottore sorride a questa domanda innocente e risponde: "E' solo una logica politica dei prezzi. Abbiamo dovuto abbassare i prezzi dei cervelli femminili perché risultano usati"
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categoria: Barzellette
Un rappresentante di commercio molto geloso della moglie per non lasciarla sola quando si assenta per lavoro, decide di regalarle un pappagallo. Si reca dal negoziante di animali che pero’ ha a disposizione solo un pappagallo senza gambe. "e come fa a stare sul trespolo?" chiede il rappresentante. "Non c’e’ problema. Il pappagallo si regge sul trespolo arrotolando il pene attorno ad esso". Il rappresentante lo compra visto che fra l'altro parla molto bene. E cosi’ lo porta alla moglie e glielo regala. Quindi parte per i suoi viaggi e al ritorno interroga il pappagallo: "Come e’ andata mentre ero via?". "Tutto bene, fino al giorno in cui un uomo ha suonato alla porta". " Oh, e che cosa e’ successo?". "Bene, hanno mangiato, poi hanno visto la tv seduti sul divano". Ma il rappresentante insiste: "e poi?". "Dopo l’uomo ha messo il suo braccio attorno a lei". "e poi?". "Dopo lui le ha messo una mano sotto alla gonna". "e poi?". "Mah, dopo non lo so, perche’ mi si e’ rizzato e sono caduto dal trespolo".
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categoria: Barzellette
Gianni da circa due mesi soffre di un tremendo mal di testa. Recatosi dal medico, dopo alcune sedute questi conclude che trattasi di una patologia ai testicoli: "bisogna asportarli". Il povero Gianni è sotto shock, ma pur di risolvere il suo problema accetta. Terminata l'operazione: "ah! Finalmente sono dinuovo me stesso". Per la felicità decide di farsi fare un vestito nuovo su misura. Giunto dalla sarta: gianni: Signora! Mi prenderebbe le misure per un vestito nuovo? Sarta: Caro giovine, ho 40 anni di mestiere, non ho bisogno di prendere misure. A guardarla Lei ha una taglia 50 di Giacca... gianni: E' vero! Brava. sarta: Taglia 48 l di Pantaloni... gianni: Brava. Sarta: 3^ misura di mutande... gianni: Sbagliato! Porto la 2^. Sarta: Impossibile, la 2^ stringerebbe troppo le palle e Le verrebbe mal di testa!!.
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categoria: Barzellette
Il ponte per le Hawaii
Un uomo sta camminando lungo una spiaggia californiana quando inciampa in una vecchia lampada. La prende, la strofina ed ecco che esce il genio. Il genio dice: "OK, OK. Mi hai liberato dalla lampada, bla bla bla. Questa è la quarta volta questo mese e tutti questi desideri incominciano a darmi fastidio. Così ti puoi scordare i classici tre desideri; ne hai soltanto uno"
L'uomo si siede e pensa per un po'. Poi dice: "Ho sempre voluto andare alle Hawaii ma ho paura di volare e soffro di mal di mare. Puoi costruirmi un ponte per le Hawaii così posso andarci in macchina?"
Il genio ride e dice: "E' impossibile! Pensa alla logistica. Come potrebbero i pali raggiungere i fondali dell'oceano? Pensa a quanto cemento armato ci vorrebbe, quanto acciaio. No, pensa a un altro desiderio". L'uomo prova allora a pensare a un altro bel desiderio. Alla fine dice: "Sono stato sposato e divorziato quattro volte. Le mie mogli dicevano sempre che non prestavo loro attenzione e che sono insensibile. Così desidero capire le donne... sapere come si sentono dentro e che cosa pensano quando non mi parlano... sapere perché piangono... sapere che cosa vogliono realmente quando dicono "niente"... sapere come farle veramente felici..."
Il genio: "Mi dicevi... quel ponte... lo vuoi a due o quattro corsie?"
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categoria: Frasi d'amore » lettere
Per Angle Lager - 24 Aprile 1923
In questa notte nera, la corona delle tue braccia m’è come una costellazione indelebile.
Perché oggi, in quei pochi attimi di sogno, ho avuto dalle tue giovani braccia una sensazione luminosa, come se tu avessi cinto d’un fuoco bianco la mia tenerezza e la mia tristezza?
Esiste un fuoco fresco?
Non saprò mai dirti quel che provo, quel che tu mi dai.
Tra l’ebbrezza di ieri e quella d’oggi, non v’è stato per me che supplizio corporale e inquietudine interiore. Tu hai ascoltato, con l’indulgenza più delicata, le mie confessioni.
La grazia del tuo volto attento sembrava modellarsi sulla mia sofferenza.
Poco a poco, credevo di sentire la sostanza del tuo corpo cambiarsi in una specie d’amore caritatevole. Credevo di assistere a un miracolo inaudito: il frutto voluttuoso che si muta in fiore sensibile! Puoi capire?
Mai tu m’avevi preso fra le tue braccia con tanta dolcezza.
Io ti parlavo delle mie voluttà tormentose e menzognere; e, senza parlare, tu calmavi il mio dispiacere, rinfrescavi la mia bruciatura, consolavi i miei rimpianti e i miei rimorsi.
E, come tu non m’avevi mai coronato con braccia cosi tenere e cosi chiare, tu non avevi mai avuto labbra cosi musicali. La tua carezza era come una melodia infinita.
Ogni moto delle tue labbra era un accordo che, ogni volta, sembrava compiere la perfezione della mia estasi.
Eri una dolce piccola anima con delle labbra. Eri la bocca stessa dell’Amore che guarisce.
Ed eccomi solo, nella notte! Tu eri seduta là. Qualche filo d’oro riluce nella tua testa bruna…
Come l’altro giorno, quando il mio desiderio ti chiamava, sei riapparsa?
M’hai lasciato di te una sensazione luminosa.
Mi sembra d’avere della luce sulla punta delle mie dita, come se avessi toccato il fosforo.
Dormi? Tu circondi forse con le tue braccia il sogno dell’amico insonne.
Il tuo seno sinistro mi chiama e si offre…
Vorrei che il mio grido giungesse fino a te; vorrei che il mio desiderio traversasse il lago scuro fino al tuo giardino umido… Tenterò di farti giungere questa lettera notturna.
Sarai forse contenta di stringerla sul petto o di farne il tuo guanciale.
Le tue braccia chiare e tenere sono l’unica aureola della martire Notte.
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categoria: Barzellette » animali
La maestra in aula: "Vi pongo un problema: sul ramo di un albero ci sono otto uccellini; arriva un cacciatore, spara e ne abbatte tre; quanti uccellini rimangono? Prova tu, Giuseppe".
E Giuseppe: "Mah, secondo me ne rimangono cinque!".
"E tu, Pierino? Secondo te, quanti uccellini rimangono?".
E Pierino: "Secondo me, non rimane nessun uccellino!".
E la maestra: "Nessuno? E perchè?".
"Perchè se il cacciatore spara e uccide tre uccellini, gli altri volano via, e non ne rimane nessuno".
La maestra: "No, Pierino, la risposta è sbagliata.
Però il tuo ragionamento mi piace!".
Allora Pierino chiede di poter fare lui una domanda alla maestra e chiede: "Sedute su di una panchina ci sono tre donne che stanno mangiando tre coni gelato. La prima lo sta mordicchiando, la seconda lo sta leccando e la terza lo sta succhiando.
Quale delle tre donne è sposata?".
La maestra è scandalizzata, ma dopo insistenza di Pierino risponde: "Mah., vediamo... qual' è quella sposata... forse.... quella che succhia il gelato?".
E Pierino: "Sbagliato! E' quella che ha la fede al dito. Però il suo ragionamento mi piace!".
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categoria: Barzellette
Un gruppo di suore è in visita alla basilica del Santo a Padova. E' luglio e fa un caldo terrificante. Le suore gemono dal calore. Una suorina si avvanza e chiede alla superiora se non fosse possibile allegerire un po' la nera divisa, togliwendo qualche parafernalia. La risposta e': "No! Non possiamo sorella". Il calore è asfissiante, il sottanone lungo è terrificante. Già iniziano i primi malori. Sulla piazza non un filo d'ombra, se non un gruppo di alberi ai vicini giardinetti. Il branco (di suore) decide di spostarsi sotto l'ombra di quegli alberi. Il calore resta alto. La suorina riprova "Ma Superiora, potremmo almeno toglierci le mutande di lana... tanto con 'sti sottanoni non ci vede nessuno..." La risposta e': "No! Non si puo'...". Passano alcuni minuti... Arriva ai giardinetti un'anziana signora con una fetta di anguria, si avvicina ad una panchina e, dopo essersi tirata sù la gonna al ginocchio, si siede ed inizia a mangiare la sua anguria. La suorina, curiosa, osserva... non ha le mutande!! Ormai cecata dal calore infernale la poverella parte in avanscoperta. Si avvicina alla signora e chiede con voce flebile: "Signora, mi scusi, ma le non ha le mutande, vero?". La signora: "Per forza! Vuoi che tutte le mosche mi vadano sull'anguria?".
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categoria: Barzellette
Studio del professore universitario. E' orario di ricevimento degli studenti. Bussano alla porta ed entra una stupenda bionda, alta, con tacchi alti, minigonna vertiginosa e maglietta aderente. "In che cosa posso esserle d'aiuto?" chiede il docente. La ragazza si siede accavallando le gambe e lasciando vedere bellissime gambe inguainate da calze e reggicalze neri, e, rivolgendosi al professore con voce suadente, dice: "Ho bisogno di parlarle perché desidero superare l'esame a tutti i costi. Sono disposta a qualsiasi cosa". Il professore la guarda malizioso e le chiede: "Ma lei è proprio disposta a fare qualsiasi cosa?". "Si', pur di essere promossa!". "Ma lei che cosa intende per qualsiasi cosa?". E la ragazza, avvicinandosi al viso del professore gli sussurra in un orecchio: "Qualsiasi cosa e'... qualsiasi cosa!". Il professore allora si alza dalla sua cattedra, si avvicina alla ragazza passandole dietro le spalle e le sussurra anche lui nell'orecchio: "Allora anche studiare?".
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categoria: Barzellette
Un signore è seduto alla terrazza di un caffe'. All'improvviso si gira verso un ragazzo li' vicino e gli dice: "Vedete quell'incrocio li' sotto. Fra 30 secondi avverrà un incidente" e gli descrive nei minimi particolari la dinamica dell'incidente. In effetti 30 secondi dopo tutto avviene come aveva predetto il signore. Il ragazzo rimane allibito, e si domanda come ciò sia possibile. Il signore gli dice: "Io sono un veggente, per me è molto facile, ma se anche voi volete divenirlo ve lo posso insegnare al giusto prezzo". Naturalmente il signore accetta e il veggente gli dà appuntamento per la sera dopo a casa sua. La sera dopo avviene l'appuntamento. Dopo aver pagato la cifra convenuta il veggente dice: "Bene, cominciamo. Spogliatevi completamente nudo". Il ragazzo un po' perplesso comunque obbedisce. "e ora chinatevi appoggiandovi alla tavola e flettete leggermente le ginocchia". "Ma, ma, ma, voi mi state per inculare!". "Bene, ecco, vedete, comincia a funzionare!".
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categoria: Barzellette
Un ventriloquo arriva in un paese e vede un contadino seduto con un cane, un cavallo e una pecora: "Che bel cane! Ti spiace se gli parlo?". E il contadino: "Questo cane non parla!". Ma il ventriloquo insiste: "Hei cane, come va?". E il cane: "Bene". Il contadino è un po' scioccato. Il ventriloquo continua: "E' lui il tuo padrone?". E il cane: "Si'". "e come ti tratta?". "Bene. Mi porta in giro e mi dà un ottimo cibo". Il contadino è sempre più sconvolto. Il ventriloquo allora chiede: "Posso parlare al cavallo?". Il contadino risponde: "i cavalli non parlano!". Ma il ventriloquo chiede al cavallo: "Hei cavallo, come va?". E il cavallo: "Bene!". Il contadino è sempre più scioccato. Il ventriloquo chiede al cavallo: "E' il tuo padrone lui?". E il cavallo: "Si'". "Come ti tratta?". "Bene, mi pulisce spesso e mi dà buon cibo". Il contadino ora è del tutto sconvolto. Il ventriloquo gli chiede: "Ti spiace se parlo con la tua pecora?". E il contadino, sconvolto, grida: "Quella pecora è una gran bugiarda!".
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categoria: Barzellette
Un contadino cammina per una strada tirandosi dietro una mucca, e curiosamente fa l' autostop! Una Ferrari si ferma e il conducente divertito offre il passaggio. Il contadino attacca la mucca dietro l'auto e si siede tranquillamente. "e la mucca?". "Non si preoccupi, lei faccia come se niente fosse!". Perplesso il ferrarista parte e procede a passo d' uomo, ma il contadino gli dice: "Ma perché va cosi' piano? Vada pure più forte". "Ma si è dimenticato che c'è la mucca?". "Lei non si preoccupi, faccia come se non ci fosse". La Ferrari accelera, e nonostante tutto, la mucca è sempre attaccata dietro. "Ma come mai questa macchina non va più forte?". "e poi la mucca?". "Ma non si preoccupi!". Il ferrarista, innervosito, accelera, ed a 50 Km/h guarda lo specchietto, e sbalordito constata che la mucca segue tranquilla. Accelera rabbiosamente, oltrepassa i 100 Km/h, mette la terza e... giù a tavoletta! A 230 Km/h finalmente: "Ecco! Vedo dallo specchietto che la sua mucca comincia a dare segni di stanchezza!". "Cooosa?". "Si'! Ha la lingua di fuori!". "Ma da che parte ha la lingua?". "a sinistra!". "No! Si è stufata di star dietro e mette la freccia per sorpassare!".
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