Tu sei qui: Frasi.net » frasi » cerca » aspettare
archivio frasi | autori | classifiche | commenti | cerca | scrivi frasi
Sono presenti 987 frasi. Pagina 21 di 50: dalla 401a posizione alla 420a.
voti: 2; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Barzellette
Un contadino decide di fare montare la scrofa per avere nuovi porcellini per il proprio allevamento. Ma la scrofa non riesce a rimanere incinta e cosi' decide di rivolgersi ad un contadino che abita vicino a lui. Questi gli consiglia: "Guarda, io ho un maiale che è veramente potente, la fai montare dal mio maiale e mi dai un terzo dei maiali che nascono. Domani mattina alle tre precise, carichi la scrofa sul furgone, la porti qui e la facciamo montare". "Ma da che cosa capisco che la scrofa è rimasta incinta?". "E' semplice: il giorno dopo la monta se la tua scrofa mangia le ghiande vuol dire che è incinta, se non le mangia, la ricarichi sul furgone e vieni da me un'altra volta". La mattina dopo il contadino carica la scrofa sul furgone, la porta dal suo collega che la fa montare dal maiale. Dopo un'ora di monta continua, il contadino si ricarica la scrofa e se la riporta a casa. Il mattino dopo si alza presto per veder se la scrofa mangia le ghiande. Zero. Ricarica la scrofa e ricomincia da capo la trafila, ma il risultato non cambia. E cosi' per vari giorni. Una mattina il contadino non riesce ad alzarsi perché non sta bene e chiede alla moglie: "Vai a vedere tu se la scrofa mangia le ghiande". Lei va e gli risponde: "Non so se ha mangiato le ghiande, ma è sul furgone che ti aspetta".
voti: 9; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
La sera del dì di festa
Dolce e chiara è la notte e senza vento,
E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti
Posa la luna, e di lontan rivela
Serena ogni montagna. O donna mia,
Già tace ogni sentiero, e pei balconi
Rara traluce la notturna lampa:
Tu dormi, che t'accolse agevol sonno
Nelle tue chete stanze; e non ti morde
Cura nessuna; e già non sai né pensi
Quanta piaga m'apristi in mezzo al petto.
Tu dormi: io questo ciel, che sì benigno
Appare in vista, a salutar m'affaccio,
E l'antica natura onnipossente,
Che mi fece all'affanno. A te la speme
Nego, mi disse, anche la speme; e d'altro
Non brillin gli occhi tuoi se non di pianto.
Questo dì fu solenne: or dà trastulli
Prendi riposo; e forse ti rimembra
In sogno a quanti oggi piacesti, e quanti
Piacquero a te: non io, non già ch'io speri,
Al pensier ti ricorro. Intanto io chieggo
Quanto a viver mi resti, e qui per terra
Mi getto, e grido, e fremo. Oh giorni orrendi
In così verde etate! Ahi, per la via
Odo non lunge il solitario canto
Dell'artigian, che riede a tarda notte,
Dopo i sollazzi, al suo povero ostello;
E fieramente mi si stringe il core,
A pensar come tutto al mondo passa,
E quasi orma non lascia. Ecco è fuggito
Il dì festivo, ed al festivo il giorno
Volgar succede, e se ne porta il tempo
Ogni umano accidente. Or dov'è il suono
Di que' popoli antichi? or dov'è il grido
De' nostri avi famosi, e il grande impero
Di quella Roma, e l'armi, e il fragorio
Che n'andò per la terra e l'oceano?
Tutto è pace e silenzio, e tutto posa
Il mondo, e più di lor non si ragiona.
Nella mia prima età, quando s'aspetta
Bramosamente il dì festivo, or poscia
Ch'egli era spento, io doloroso, in veglia,
Premea le piume; ed alla tarda notte
Un canto che s'udia per li sentieri
Lontanando morire a poco a poco,
Già similmente mi stringeva il core.
voti: 2; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Barzellette
Due tipi camminano in un bosco e trovano
un pozzo grande e apparentemente profondissimo. "Wow... sembra
veramente profondo" "Davvero! Prova a lanciare dei sassi così vediamo.."
Prendono un po' di sassolini, li tirano nel pozzo e... niente, nessun
rumore. Allora ne prendono un paio più grossi, stile pallone da calcio,
li buttano, aspettano e... ancora niente. "Madonna, deve essere VERAMENTE
fondo! Non è possibile. Dobbiamo trovare qualcosa di grosso che faccia
ancora più rumore." Si guardano intorno e proprio lì vicino c'e' una rotaia
abbandonata. Prendono una grossa traversina, la trascinano a fatica all'imboccatura
del pozzo e la lasciano cadere dentro. Due secondi dopo, dal bosco di
fianco, appare un asino che corre come un pazzo verso di loro. Non fanno
a tempo neanche a capire cosa succede che questo arriva al pozzo, salta
e si butta dentro. I due amici si guardano allibiti per quello che hanno
appena visto. Intanto dal bosco esce un contadino che li chiama a grandi
cenni. "Hey voi, ragazzi, avete visto per caso passare di qui il mio asino?"
"Senta, lei non ci crederà ma abbiamo assistito a una cosa sconvolgente.
Un asino è appena passato di qui correndo come un pazzo e si è buttato
nel pozzo!" "No, no" dice il contadino "non poteva essere il mio. Il mio
era legato a una grossa traversina di quella rotaia..."
voti: 3; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Barzellette
Due amici s'incontrano dopo anni, uno dall'aspetto normale, l'altro ben vestito con auto di lusso. "Pero', che carriera! Ma come hai fatto?". "Sono entrato in politica". "Ma si diventa cosi' ricchi?". "Ero il responsabile della costruzione di un'autostrada nel Sud; progetto molto moderno, 3 corsie, spartitraffico a siepe, ecc. Poi, in realta', ho pensato che di corsie ne bastavano due... la siepe, se anche non c'era... insomma, alla fine sono avanzati due miliardi e sai come vanno queste cose...". "Capisco...". Anni dopo i due si reincontrano. Il secondo è diventato ricchissimo: auto lussuosissima, autista, portaborse, ecc. "Ma come hai fatto?". "Ho seguito il tuo consiglio: sono entrato in politica anch'io. Andiamo a casa mia, cosi' ne parliamo meglio". Villa con campo di tennis e piscina. "Veramente bello, ma... in che campo della politica sei entrato?". "Anch'io mi occupo di autostrade. Vieni alla finestra: la vedi quell'autostrada laggiu', a 4 corsie?". "No, veramente non la vedo". "Appunto".
voti: 9; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Barzellette » pierino
Carletto e pierino - c'è un bambino, Carletto che è un po' grullo e Pierino spesso gli fa degli scherzi. Una mattina l'incontra e gli dice: Carletto lo conosci Dino? Chi Dino? Quello che ti diceva testa grossa quando eri piccinino. E Carletto piange. Il giorno dopo Pierino aspetta Carletto e stessa domanda: Carletto lo conosci Dino? Chi Dino? Quello che ti diceva testa grossa quando eri piccinino. E così tutte le mattine. Un giorno allora Carletto racconta tutto alla mamma e lei gli dice: Fai così Carletto, appena incontri Pierino digli tu per primo: Pierino lo conosci Alvaro? E lui ti dirà chi Alvaro? E tu risponderai: quello che ti dice che hai le orecchie come un somaro. Carletto tutto contento la mattina dopo come vede Pierino gli dice subito: Pierino lo conosci Alvaro? Chi l'amico di Dino? E Carletto: chi Dino?
voti: 18; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
Gia' per l'aula beata a cento intorno
Già per l'aula beata a cento intorno
Dispersi tavolier seggon le dive,
Seggon gli eroi, che dell'Esperia sono
Gloria somma o speranza. Ove di quattro
Un drappel si raccoglie: e dove un altro
Di tre soltanto. Ivi di molti e grandi
Fogli dipinti il tavolier si sparge:
Qui di pochi e di brevi. Altri combatte;
Altri sta sopra a contemplar gli eventi
De la instabil fortuna e i tratti egregi
Del sapere o dell'arte. In fronte a tutti
Grave regna il consiglio: e li circonda
Maestoso silenzio. Erran sul campo
Agevoli ventagli, onde le dame
Cercan ristoro all'agitato spirto
Dopo i miseri casi. Erran sul campo
Lucide tabacchiere. Indi sovente
Un'util rimembranza un pronto avviso
Con le dita si attigne: e spesso volge
I destini del gioco e de la veglia
Un atomo di polve. Ecco sen ugne
La panciuta matrona intorno al labbro
Le calugini adulte: ecco sen ugne
Le nari delicate e un po' di guancia
La sposa giovinetta. In vano il guardo
D'esperto cavalier, che già su lei
Medita nel suo cor future imprese,
Le domina dall'alto i pregi ascosi:
E in van d'un altro, timidetto ancora,
Il pertinace pie' l'estrema punta
Del bel pie' le sospigne. Ella non sente
O non vede o non cura. Entro a que' fogli ,
Ch'ella con man si lieve ordina o turba,
De le pompe muliebri a lei concesse
Or s'agita la sorte. Ivi è raccolto
Il suo cor la sua mente. Amor sorride;
E luogo e tempo a vendicarsi aspetta.
Giuseppe Parini - tratto da Il Giorno. Le odi. Dialogo sopra la nobilta'
voti: 1; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Barzellette
Un tizio sta chiacchierando con un amico e gli racconta le sue disavventure degli ultimi giorni: - Mi è successa una cosa incredibile questa settimana... lunedì mattina esco di casa ed un energumeno grande e grosso mi si avvicina e mi fa: "Pasquale io a te t'ammazzo di botte!", e appena m'ha detto così m'ha incominciato a dare una scarica di cazzotti e calci fino a quando sono svenuto a terra. - Mamma mia... ma è incredibile! - Aspetta... non è finita: martedì mattina esco di casa e mi si avvicina sempre quel tizio sconosciuto che mi fa: "Pasquale io a te t'ammazzo di botte!" e giù con calci e pugni fino a che non sono svenuto. - Ma nessuno interveniva? - No! Ma il bello deve ancora venire... è andata avanti così per tutta la settimana, sempre questo sconosciuto che mi si avvicinava e mi faceva: "Pasquale io a te t'ammazzo di botte!" e giù botte! Anche stamattina la stessa cosa... guarda come mi ha ridotto! - Ma è possibile che tu non abbia reagito? Non hai fatto niente? - E che mi frega a me? ... che so' Pasquale io?
voti: 7; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Barzellette
Cappuccetto Rosso va in giro per il bosco, e tutta giocosa, raccoglie i funghi, canticchiando una canzoncina: "Un fughetto, trallalà, due funghetti, trallalà, tre funghetti, trallalà...".
Un nanetto la osserva, e decide di approfittare dell'occasione.
Cosí si stende in mezzo al sottobosco, si tira giù la lampo (aveva uno zip al lampone) ed aspetta gli eventi.
Cappuccetto Rosso passa finalmente di lí e continua la sua filastrocca: "Quattro funghetti, trallalà, cinque funghetti, trallalà, Sei funghe..., Sei funghe..., Sei funghe..., Sei funghetti, trallalà...".
voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Barzellette
Un bambino arriva a scuola con un occhio nero, la maestra un po' preoccupata: "Cos'hai fatto?". "Babbo mi ha picchiato". La maestra lascia correre, la mattina seguente il bambino arriva a scuola pieno di graffi sul viso, al che la maestra: "Oggi cos'hai fatto?". "Oggi è stata mamma a picchiarmi". "e come mai?". "Beh, tutte le volte che vado nel lettone e mi sveglio loro mi picchiano...". Allora la maestra: "Ho capito, se vuoi che i tuoi genitori non ti picchino fai cosi', se ti capita di svegliarti quando sei sul lettone fai finta di dormire, e vedrai che non ti picchierà più nessuno!". Il bambino annuisce, e la sera va a dormire nuovamente nel lettone convinto del suggerimento della maestra. Ad un certo punto si sveglia, ma forte del suggerimento avuto fa finta di dormire per non ricevere le botte, quando ad un certo punto sente la voce di suo padre che fa: "vengo" e la madre pure: "aspetta che vengo anch'io". Il bambino allora si gira di scatto gridando: "fermi, fermi, non mi lascerete mica qui!".
voti: 27; popolarità: 1; 0 commenti
categoria: Poesie
I limoni
Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantano i ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.
Meglio se le gazzarre degli uccelli
si spengono inghiottite dall' azzurro:
più chiaro si ascolta il susurro
dei rami amici nell' aria che quasi non si muove,
e i sensi di quest' odore
che non sa staccarsi da terra
e piove in petto una dolcezza inquieta.
Qui delle divertite passioni
per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza
ed è l' odore dei limoni.
Vedi, in questi silenzi in cui le cose
s' abbandonano e sembrano vicine
a tradire il loro ultimo segreto,
talora ci si aspetta
di scoprire uno sbaglio di Natura,
il punto morto del mondo, l' anello che non tiene,
il filo da disbrogliare che finalmente ci metta
nel mezzo di una verità
Lo sguardo fruga d' intorno,
la mente indaga accorda disunisce
nel profumo che dilaga
quando il giorno più languisce.
Sono i silenzi in cui si vede
in ogni ombra umana che si allontana
qualche disturbata Divinità
Ma l' illusione manca e ci riporta il tempo
nelle città rumorose dove l' azzurro si mostra
soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase.
La pioggia stanca la terra, di poi; s' affolta
il tedio dell' inverno sulle case,
la luce si fa avara - amara l' anima.
Quando un giorno da un malchiuso portone
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni;
e il gelo del cuore si sfa,
e in petto ci scrosciano
le loro canzoni
le trombe d' oro della solarità.
voti: 12; popolarità: 1; 0 commenti
categoria: Poesie
Serata
Mi sono bardato per la serata
(dal momento che volete vedermi
nei vestiti che gridano: non è lui)
Io che respiravo alle giunture degli abiti vecchi
come un insetto
Mi son bardato per la serata.
E - tremando - dall'anticamera riscaldata
mi son prodotto nella luce, negli specchi e sorrisi
- un sorcio traversa il salone
del transatlantico -
E nuotando nella luce, negli specchi e sorrisi
dell'accoglienza cordiale
mi son trovato a parlare
delle sole cose care
a spiegare e difender la causa della mia vita.
Ma ho visto - a tempo -
il respiro della mia passione
congelarsi contro i vostri visi.
A un tempo mi avete guardato
come un drago che butta fuoco.
Mi domando perché mi avete invitato.
Ma se è perché ho scritto
tre parole sincere
e vorreste il segreto
di questo mestiere:
ci son sette porte
e ho perso la chiave
per poterci tornare.
Se le ho dette, vuol dir che avran traboccato.
Alzatevi presto
vedrete alzarsi la lodola
quando il sole ha chiamato.
Nella via mentre rincasate
su molle compensate
ritrovo la mia chiave, solo.
Sono stato visitato
sono stato auscultato
riconosciuto abile a vita coraggiosa.
Dieci volte respinto
ricomincero'
E se proprio fossi disteso
una polla di sangue al petto
aspettate a venirmi vicino
ancora non vi accostate...
Ma ho trovato la mia chiave
solo
ma vi ringrazio
ma son tornato dove non potete venire
dove son certo che la mia parola
senza averla gridata
non posso
morire.
Piero Jahier - tratto da Ragazzo
voti: 11; popolarità: 1; 0 commenti
categoria: Frasi d'amore » lettere
Tu e io e -.......
Quando ti ho visto quella sera nei miei okki è apparsa una luce,una luce che non brillava da molto,troppo tempo...mi mancavano queste sensazioni,emozioni,sentimenti forti...
Tu le hai fatte rinascere in me con il tuo sguardo tenero e nello stesso tempo timido ed insicuro, però dopo quella sera i miei okki sono tornati come prima...
Non ti ho più visto e già mi manchi!!!
Ti prego cercami e trovami!!!
Io ti sto aspettando....
il mio cuore che aspetta un qualcosa.....
segnalata da Luna lunedì 19 febbraio 2007
voti: 19; popolarità: 3; 0 commenti
categoria: Aforismi » morte
aspettando il treno della felicità passò quello della morte e stanca di aspettare, salii...
segnalata da sciapa lunedì 6 settembre 2004
voti: 5; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Frasi d'amore
x Andrea
Ti aspetto mio mare! Voglio essere la tua dolce riva che accoglie le tue turbolenti acque. Ti aspetto come il deserto aspetta le sue piogge. Ti aspetto in 1 angolo di paradiso tra l'indifferenza della gente ke nn ha + sogni ne desideri. T aspetto xkè... 6 la mia aria, la mia ormai totale follia...
nn l'ho scritta io ma te la dedico amore... micina
segnalata da Elisa mercoledì 31 luglio 2002
voti: 8; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Frasi d'amore
Ti aspetto
Amare significa costruire insieme una storia con amore e affetto e saper dire "TI ASPETTO"
segnalata da Susanna domenica 23 giugno 2002
voti: 3; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Frasi d'amore
aspettare
ASPETTARE
L altra sera mi hai detto che per adesso non è il momento
di vedersi di parlare di chiacchierare
Mi hai detto aspetta ora non posso o meglio non voglio
dopo mi hai detto che ti sei innamorata….io sono
contento di ciò e te lo dico sinceramente
intanto io aspetto ma ciò che voglio io è amicizia
solo quella e tu non puoi negarmela
Aspetto…aspetto….intanto soffro
soffro…soffro!!!!
La sera piango nel mio letto in silenzio
piango in silenzio soffro in silenzio
Ma tu stessa mi hai detto che a te
non piace questa situazione!!
Allora cosa aspetti a vedermi per parlare
aspetti ancora così io soffro di più
aspetti che il mio dolore sia più forte
aspetti che io forse inizierò ad odiarti
aspetti che mi finiscano le lacrime
aspetti……aspetti e non finire di aspettare
Un ragazzo che non vuole più ASPETTARE
segnalata da giorgio domenica 1 dicembre 2002
voti: 35; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Frasi d'amore
E' una vita che ti aspetto
Tu sei tutto cio' che prima
non sono mai riuscita a dire,
mai riuscita a vedere, fare, capire.
Finalmente sei qui...ho aspettato tanto.
Fabio Volo - tratto da E' una vita che ti aspetto
segnalata da Lella domenica 11 maggio 2003
voti: 4; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
Ti aspetto
Sei lontano ed io sono qui ad aspettare:aspetto di rivedere il tuo vis,di sentire le tue mani ke stringono le mie,di perdermi ancora nel tuo sguardo...mi sono innamorata dei tuoi okki profondi,ke mi fanno vedere il tuo cuore cn i suoi veri sentimenti...
segnalata da pikkolina martedì 15 giugno 2004
voti: 8; popolarità: 2; 0 commenti
categoria: Poesie
Aspetto!
Non so se qualcuno di voi può capire ,
afferrare un briciolo delle mie emozioni.
Non riesco a sommare tutti i ricordi con i miei sogni,
sono confusa!
Vago in un buio immenso di parole mai sentite,
che però mi bruciano sull’anima come se qualcuno le avesse espresse per non farmi dimenticare qualcosa o qualcuno!
Ma io non ricordo! Non riesco!
Sento solo un vuoto!
Cerco!
Cerco la risposta alle mie pene, ma non la trovo!
So che vivo a metà anche se stimo la vita, so di non respirare completamente l’aria che potrebbe saziare i miei polmoni, so anche di aspettare…
Ma a chi?
Questo purtroppo ancora non lo so! È come se amo qualcuno che non conosco,
che però so d’amare da tempo!
Sento le sensazioni che penetrano nel mio essere già da tempo!
Scruto nella mia anima per trovare almeno il nome, pero tacce, come se dovessi nascondere un segreto!
Sento una presenza che ancora non conosco, una persona che mi completa e che mi faccia sentire viva! So di aspettarla…
Ma quando arriverà il giorno in cui di nuovo la stringerò nelle mie braccia?
Vale - tratto da aspettando!
segnalata da Vale martedì 15 febbraio 2005
voti: 5; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Frasi d'amore » lettere
ti aspetto
caro ale ora ti dico che ti sto aspettando anche se tu nn lo sai. setembre è molto lontano maio ce la faro ti voglio rivedere x dirti quello che provo .in questi giorni ho visto anche fransesco e anche lui mi piace molto ma cmq io penso sempre a te xke te mi sei + vicino e io ti adoro e ti voglio un casino di bene pure se sono gli stessi sentimenti che provo per fra scergo te xke mi sei + vicino e spero che tu condividi le mie stesse emozionike sto provando io tu mi aiuti sempre mi guardi semprepero nn so se mi sto sbagliando io ti amo e ci rivediamo quando tornerai
segnalata da lamejo domenica 6 agosto 2006
◄ indietro |
| avanti ► |
Puoi eseguire la ricerca nel sito anche tramite Google: