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categoria: Poesie
PROFUMO DI CASTAGNE
profumo di castagne arrostite
sul crepitio delle fiamme del camino
brillante nel semibuio, tra la tenue luce
che entra dai vetri di un pomeriggio
piovoso e nebbioso di novembre.
Il chiarore sembra fuggire veloce
come le nostre vite terrene,
momenti, attimi, istanti, che passano
senza che ce ne accorgiamo, perchè
noi ci sentiamo sempre gli stessi di sempre,
mentre viaggiamo verso una eternità sconosciuta,
con un fascino misterioso e infinito.
Ogni nuovo autunno, ci costringe a meditare
nell'oblio delle foglie che cadono,
nella silenziosa ambiguità dei colori sgargianti,
della natura che cambia.
Essenza di castagne che ricorda
la nostra infanzia accanto ai nostri cari
che non ci sono piu.
Sensazione, grazia, incanto di un tempo lontano
come attimo fuggente di luce prima della notte,
come momento brillante di un tempo che fù,
come emozione che avvinghia il cuore
riempiendoci di calore e amore.
segnalata da DANIELA CESTA venerdì 20 novembre 2020
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categoria: Frasi d'amore
Angelo caduto
"Perché mi hanno espulsa del cielo?
Che peccato ho commesso?
non voglio pensare che danno ho fatto
per vivere in questo martirio
sarà per quel motivo che amo l'aria
sarà per quel motivo che guardo al cielo
perché sono un angelo
un angelo sloggiato del cielo?
per favore non voglio che mi danneggino
non vedono che sono un angelo?
non vedono la mia anima?
le mie ali! me le hanno tagliate!
perché tanto danno?
Che cosa sono ora? sono un angelo umano?
non voglio essere umano
non voglio pensare
solo voglio essere anima
voglio essere nuvola
voglio essere aria
voglio essere uccello
voglio essere albero
solo voglio essere...
ma non umano
mai umano
non voglio danneggiare alle anime
non voglio rovinare le sue vite
voglio solo morire in solitudine
non voglio che nessuno mi ami
non voglio che nessuno mi pianga
solo voglio essere sola
sempre sola
non voglio ormai più dolore
sempre essere io chi dà
sempre essere io chi ama
non so maneggiare questa situazione
questo dolore mi ammala
questo dolore fa che la mia anima voglia fuggire da qui"
Jasmine - tratto da Me
segnalata da Jasmine mercoledì 19 novembre 2003
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categoria: Frasi d'amore
Diversi
Come mai non hai più voglia di parlare
ed io non riesco a starti accanto
sono davvero tanto brava
a confonderti confonderti
con tutte le mie certezze
Come mai non hai più voglia di parlare
ed io non riesco ad avere pazienza
vorrei rimediare
a tutto e subito
difendermi difendermi
con ritagli di frasi fatte
Forse anche tu stai pensando
che siamo troppo diversi
vorrei parlare con la tua bocca
e adesso
e forse anche tu stai pensando
che siamo troppo diversi
vorrei riuscire a guardare
con i tuoi occhi
con i tuoi occhi
Come mai non hai più voglia di parlare
e già troppe volte mi hai visto fuggire
così timorosa delle mie debolezze
nascondermi nascondermi
fingendo di non capire
E forse anche tu stai pensando
che siamo troppo diversi
vorrei parlare con la tua bocca
e adesso
forse anche tu stai pensando
che siamo troppo diversi
vorrei riuscire a guardare con i tuoi occhi …
Vorrei riuscire a guardare con i tuoi occhi …
con i tuoi occhi
con i tuoi occhi
farmi guidare da te
restarti accanto
farmi guardare da te
Vale!!! - tratto da C. Consoli
segnalata da vale lunedì 28 giugno 2004
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categoria: Poesie
Lacrime gelate dal vento invernale
Lacrime gelate dal vento invernale
Ti nascondi ma ti sento che piangi,
nel profondo tu viaggi
ma ti sento che piangi;
non fuggire
e non dire ciò che pensi
che ti può far male,
non credere a quello che pensi
non credere a quello che vedi
perché non è quello che veramente c’è;
il buio davanti a te
è solo una notte più lunga
che preannuncia un giorno più bello
e che rievocherà felici momenti
che ora non ricordi
occupati da tristi tormenti,
continue domande
e poche certezze;
ma è inutile piangere
se le lacrime saranno gelate
dal vento invernale.
Ma il freddo glaciale
congela questi momenti
che rimarranno incastonati
nelle fragili membra
che io sento piangere;
è un lieve acuto
quello che si espande in me,
che sopprime il silenzio
e distrugge un sorriso
che un giorno splendeva
vittima di un gelido vento
che mi ha reso freddo
come nelle torpidi sere invernali;
ma ricorda di non piangere
perché nessuno si accorgerà
delle tue lacrime gelate.
segnalata da SuperSte888 giovedì 24 novembre 2005
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categoria: Poesie
C'è SOLO IL MIO RESPIRO ORA
...C'E SOLO IL MIO RESPIRO ORA...
...Quaggiù è tutto diverso...
...percorro il mio tunnel ma nn c'è luce...
...mi aggrappo,mi stringo ma cado inesorabilmente
nel vuoto...mi sento forte...
...ma non riesco a percepire dentro me nessuna
emozione in quello che faccio...
...continuo a camminare...
...continuo a pensare...
...mi stò uccidendo pian piano...
...Fuggo dalla vita...
...fuggo da quella vita...
...non mi piace lì...
...non mi piace quel mondo....
...Solo quando sono solo che sò di chi mi posso fidare...
...Continuo a combattere contro me stesso...
...voglio vedere quanto riesco a logorarmi...
...stò male...ma non chiedo aiuto...
...mi nascondo dietro una barriera che è oramai invisibile...
...anche io non la riconosco più...
...forse perchè non ho più le forze...
...Mi sembra tutto così scontato lì...
...come se vivessi ogni giorno un film visto un miliardo di volte...
...Sono stanco...
...lì non c'è più niente di nuovo...
...è stato tutto già compiuto...
...tutto già scritto...
...Sono solo all'inizio...
...e mi chiedo già come finirà il mio film...
...quando calerà il sipario...
...parlo con i miei coetanei...
...ma alle mie domande rimangono intorbiditi ...
...come increduli e disorientati...
...INVIDIO LORO perchè...
... sono ingenui...
...INVIDIO LORO perchè...
...si emozionano con poco...
...INVIDIO LORO perchè...
...riescono a fuggire dal niente...
...INVIDIO LORO perchè...
...credono ancora in qualcosa...
...INVIDIO LORO perchè...
...QUAGGIù non ci sono mai scesi...
...C'E SOLO IL MIO RESPIRO ORA...
Il pensatore della notte - tratto da il pensatore della notte
segnalata da il pensatore della notte sabato 17 febbraio 2007
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categoria: poesie
ai miei sensi
CONOSCIUTA AI MIEI SENSI
Stanotte amerò una donna
che non ho conosciuto ancora.
Sarà la notte più dolce che ricorderò
Tu, guardi il mio riflesso frangersi in te,
io, guardo il tuo sguardo,
sembra perso
tra i vicoli del ricordo, immerso
in un pianto triste che contiene
tutte le notti inondate da stelle malinconiche
ed assenti che costellano il tuo cielo nudo.
Immensi i tuoi occhi, nel pianger polvere lunare,
stanchi, piano chiedono il sonno,
ora, con una mano, lasci che ti sogno
mentre tu dormi e pensi;
tu, sconosciuta ai miei sensi,
stanotte ti farai amare
e sarà la notte più dolce che lontani
da noi, noi potremo raccontare al mondo,
al suo silenzio di note stonate,
al suo frastuono di lacrime sbagliate.
Mentre dormi, proverò in silenzio
Di rubar tutti i tuoi sogni, e vedo già
Attraverso il mio riflesso ciò che mi nascondi,
sono visi noti con vuoti sorrisi confusi, che
ti regalano solo la malinconia che, come me,
vuoi fuggire via, ma finisci ancor una volta
con il piangere un pianto lungo una notte intera.
Volo nel tuo volo di sonno ma sono solo,
tu non vuoi che qualcuno ti conosca come sei,
sola vuoi camminare scalza mentre s’alza il tuo respiro
contrariato, scanzi il mio sguardo con il tuo fiato ma non sai,che io,
in un tuo umido battito di ciglia
t’ho rubato il respiro, i tuoi mille pianti e tutto ciò che pensi,
e stanotte t’ho amato davvero,
segnalata da angelo domenica 25 marzo 2007
voti: 6; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: poesie
E RITORNO A CASA
E ritorno a casa
Tra le strade umide e vuote
Tra le impronte di ruote
Che hanno accarezzato la città.
E ritorno a casa
Dopo anni di attese
Tra offese e sorprese
Che hanno preso casa in me.
E non sai che nome ha
Quel brivido che sale
Quando hai sempre vissuto qua
Ma ti sembra sempre più speciale.
E ritorno a casa
Tra l’asfalto ed il catrame
Tra i fiori cresciuti nel letame
E l’oro sommerso nell’argine.
E ritorno a casa
In mezzo a tutti i volti stanchi
Ed i capelli sempre più bianchi
E capitoli che non cambiano pagine.
E non sai dov’è
Il tuo cuore che fugge via
Ma che abita in te
E ti guida nella foschia.
E ritorno a casa
Tra rughe ed umiltà
Tra istanti ed eternità
Sarò sempre un pezzo di qua.
E ritorno a casa
Sotto nuvole passeggere
Tra volere ed avere
Scelgo ancora di voler avere
E ritorno a casa.
LucaG - tratto da MyLyrics
segnalata da LucaG giovedì 24 maggio 2007
voti: 9; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: poesie
Si prega di chiudere la porta, grazie
Si prega di chiudere la porta,
grazie:
non vorremmo vedere i
nostri
sogni fuggire, svanire
le nostre certezze,
contaminate da fattori
esterni,
indegni.
Si prega di non gettare oggetti dal finestrino,
non vorremmo inquinare
l’altrui
quiete, il pensiero
dell’altro,
diverso, lascio la porta
aperta
piuttosto.
Nel locale è severamente vietato fumare,
annebbiare con prepotenza,
inquinare con strafottenza
la libertà di chi
ci è accanto, non ascoltando,
ignorando,
coperti da una coltre di
fumo nero,
denso.
Basta, sono stufo di
curarmi di chiunque, dei
suoi
diritti acquisiti,
chissà perché, poi, più importanti dei miei.
Ho deciso, me ne infischio,
d’ora innanzi solo io
esisto,
nessun altro,
non cercatemi neanche, non ci sono
che per
Dio,
ed una volta usciti
si prega di chiudere la porta,
grazie!
segnalata da Faro venerdì 14 settembre 2007
voti: 8; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: poesie
SE GUARDI BENE
Se guardi bene abbiamo tutto
Se guardi in fondo non abbiamo niente
Un giorno la vita ci dà qualcosa di magico
E il giorno dopo se la riprende.
Mentre fuori appariamo sorridenti
Dentro c’è solo voglia di urlare
Il dolore che ci teniamo fra i denti
È davvero difficile da sputare.
Abbiamo i nostri ideali
Ma combattere per loro è tutta un’altra faccenda
Siamo persone normali
Che tuttavia sperano di vivere una leggenda.
I nostri sogni si possono realizzare
Ma quel giorno non si sa quando arriverà
Abbiamo tutto quello che ci serve
Eppure cerchiamo di fuggire da qua.
La tua giovinezza ti va stretta
Vorresti sentirti davvero adulta
Al pensiero di essere indipendente
Il tuo cuore esulta.
L’amore rimane un rifugio
In cui decidiamo noi il futuro
Anche se in alcuni momenti
Fidarsi non è ancora così sicuro.
Eppure un tuo bacio mi dà ancora i brividi
Mi regala ancora un motivo per sognare
Mi riempirei di lividi
Solamente perché tu mi possa curare.
Se guardi bene abbiamo tutto
Se guardi in fondo non ci sono catene
Puoi vedere i nostri corpi correre al sole
Se guardi bene….
LucaG - tratto da MyLyrics
segnalata da LucaG sabato 10 novembre 2007
voti: 4; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
VORREI
Vorrei accarezzarti le mani
e con le mani toccarti capelli,
vestire i tuoi occhi sì belli
di sguardi e sospiri lontani….
Trovarti di notte e abbracciarti,
cercare di te e poi fermarti,
poterti donare il mio viso
e rubarti contenta un sorriso.
Vorrei aspettarti la sera nascosta nell’erba, sudata,
carpirti i segreti che ancora non hai,
scoprire che forse verrai
e aspettare la notte nell’ansia passata;
capire il perché non basta a fuggire,
nel prato, tra l’erba e l’aurora,
riposa la piccola debole spora
che ieri voleva morire.
Vorrei rimanere da te,
levarmi gli occhiali e posarli sul prato,
aprire il tuo guscio incastrato
e farti nutrire di me.
Ma senza parole e in pochi momenti
qualcuno mi chiama lontano
raccolgo a tastoni sul suolo le lenti
e chiudo il mio guscio pian piano.
Tu resti un istante confuso
poi apri la porta che avevi sbarrato
mi spingi nell’atrio, poi fuori, scocciato,
ma non sembri deluso.
Il nostro pensiero rimane immutato,
sei sempre il mio uomo, l’amore che ha vinto
ed io … il timore che spesso hai respinto..
ma mai che hai scordato.
segnalata da gab lunedì 12 novembre 2007
voti: 13; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: frasi d'amore
"...alla fine ti bacerò sul cuore,
perché ti voglio,
morderò la pelle che batte sul tuo cuore,
perché ti voglio,
e con il cuore tra le mie labbra
tu sarai mio,davvero,
con la mia bocca nel cuore
tu sarai mio,per sempre,
se non mi credi apri gli okki
signore amato mio
e guardami,sono io,
chi potrà mai cancellare questo istante che accade,
e questo mio corpo senza più seta,
le tue mani che lo toccano,
i tuoi okki che lo guardano...
Nn c'è fine,nn finirà,lo vedi?
Nessuno potrà cancellare questo istante che accade,
per sempre getterai la testa indietro,gridando,
per sempre chiuderò gli okki
staccando le lacrime dalle mie ciglia,
la mia voce dentro la tua,
la tua violenza a tenermi stretta,
NON C'è PIù TEMPO PER FUGGIRE E
FORZA PER RESISTERE,
doveva essere questo istante,
e questo istante è,credimi signore amato mio,
questo istante sarà,da adesso in poi,
sarà,fino alla fine...
Noi non ci vedremo più,signore.
Quello che era per noi,l'abbiamo fatto,e voi lo sapete
Credetemi:l'abbiamo fatto per sempre.
Serbate la vostra vita al riparo da me.
E non esitate,
se sarà utile per la vostra felicità,
a dimenticare questa donna
che ora vi dice,senza rimpianto,
ADDIO...."
Alessandro Baricco - tratto da "Seta"
segnalata da L0la lunedì 8 settembre 2008
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categoria: poesie
poesie il natale e amare
Poesia
Il Natale Versione 2
In una temperatura bassa
Scende l’avvento in man bassa
La neve sovrasta
E babbo natale si sconquassa.
Presepi e preparativi
Per i festeggiamenti attivi.
Un mondo spera nel Salvatore
Affinchè cambi quella roccia increspita
Al di sotto della sua meravigliosi
Addobbiamo alberi con speranza
E pieno di bambini sorridenti di ogni nazione.
Anno vecchio sei spento,
Sei stato vinto,ora tutti esplodiamo e saltiamo
L’anno fantastico è tornato.
Poesia
Amare
Amare è una sensazione grande,
Dove si esprime con grande carisma
E con sublime maestria di romanticismo.
Si cerca di non tradire e di non spezzare
Tutto ciò che in questo mondo possiamo
Ammirare ed amare.
L’amore è paragonato come un meteorite infiammato,
Nelle galassie porta luce e splendore, ma su un
Pianeta può far danno.
E’ coinvolto nella similitudine della natura
La certezza e l’onestà sono gli assi fondamentali
Che noi stessi ci immedesimiamo a interpretarli.
Siamo dei grandi sognatori
E dentro il nostro grande desiderio d’esser cavalieri eroici
Riusciamo ad afferrare quella meravigliosa principessa,
Libera come una farfallina solitaria,
Ma prigioniera dell’ingiustizia e dei guai.
Il portento ha saputo valorizzarsi
Riscontrando i vecchi criteri aristocratici e politici.
Ora lei libera dal dolore,vola per essere afferrata dalla
Gioia universale e sensazionale,
E così vasta e così forte che ella non fugge più per sempre.
Adesso insieme a lei si cavalca verso il tramonto
Dove la favola si tramuterà i un’ icona pregiata.
Marco poeta siracusano - tratto da dai suoi brani poetici
segnalata da Marco sabato 27 dicembre 2008
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categoria: Poesie
Le Strade del Cuore
Il freddo vuota le panchine affollate di un rigido inverno,
la scura notte arriverà presto ad abbracciare la città.
Per gli impauriti amanti ci saranno mani calde da stringere,
Per gli impauriti amanti ci saranno mani calde da stringere
rigidi cappotti a chiudere il collo e portici pronti a difendere
il loro viso dagli attacchi del vento.
Lungo il viale tra le panchine ormai abbandonate
è rimasto solo un vecchio signore,
con lo sguardo basso scruta
il suo cappello logoro di vita,
scorrere lento fra le sue dita.
Il cielo del mio paese ha le sfumature indefinibili
dei tuoi occhi, fra le sue strade cammino lento
come se passassi le mani fra i tuoi capelli.
Il vento allontana le nuvole e mi riporta il tuo profumo,
osservo una coppia di teneri amanti
poi desolato ed invidioso, mi fermo a guardare
distrattamente tra le vetrine, i balocchi preziosi nei negozi.
Il freddo fa rabbrividire il mio corpo,
ma l'amore è la più contagiosa delle malattie,
oramai stordito dalla febbre per il tuo amore
mi ritrovo sorridendo, da solo a camminare
mentre intorno a me la città fugge via.
Sosto a lungo sul bordo di una fontana
vorrei anche io adesso un cappello
da potere scorrere fra le dita,
ci nasconderei dentro i miei pensieri di oggi
e poi gentilmente lo poggerei in testa…
Il viale è oramai desolato,
le foglie cadute danzano al vento i ricordi della loro vita,
non c'è più quel vecchio signore seduto sulla panchina…
avrei voluto chiedergli quali ricordi contenesse il suo cappello
ma la fredda sera lo ha portato via…
Rimango solo io con i miei pensieri
pensieri d'amore…
liberi pensieri per le strade del cuore...
segnalata da Vallant giovedì 14 gennaio 2010
voti: 5; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Frasi d'amore
L'ALBA DELLE MERAVIGLIE
Fresca acqua lunare
di stelle cadenti,
per giovani amanti
ripieni
di canti..
Il nostro sentirsi vicini ..
ci rende sicuri
pronti per
un seme che domani nascerà...
Tra polvere di onde
e ghiaccio che scotta..
granelli di vita
mi esplodono in viso,
solleticando l'istinto a fuggire.
Vorrei nuotare nel tempo
rovesciare le stagioni,
consumando le pagine del diario
del nostro amore
tanto solare quanto lunare... .
Nudi uniti
in un unica amica..
sole per la notte,
e luna per il giorno,
calore e penombra per l’anima...
Armonie
di colori
sfilano
illusione di passioni..
Sensibili
ai nostri sentimenti agitati ,
avvolti negli abbracci e carezze di mani..
Resterà sempre grande
il segreto nello scrigno..
Dove tutti avranno sognato
la magica favola del passato...
segnalata da Giulia Gabbia lunedì 2 agosto 2010
voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: poesie
storia di autunno!
conoscevo un grande cervo!
potente, con le sue corna intrecciate
davano a lui uno splendore regale,
lui conosceva le immense foreste
e tutte le cime dei monti,
amava l'alba e il tramonto
adorava lo sconvolgente selvaggio
di ogni pietra, pianta, fiore,
aveva avuto molti cuccioli,
alcuni erano riusciti a crescere
altri li aveva visti morire,
breve vita di piccoli cerbiatti,
il mio vecchio cervo conosceva l'uomo,
la sua crudeltà, la sua fame di carne,
ma lui era sempre riuscito a salvare se stesso.
Adesso era ormi vecchio e quel tramonto
illuminava i suoi occhi stanchi,
quante volte aveva osservato
il sole sorgere e il sole tramontare,
ed era sempre come la prima volta,
amico del vento che lo accarezzava
d'inverno e d'estate,
la fresca acqua del ruscello dove lui beveva,
le roccie scivolose e il pendio scosceso
di ogni montagna.
Un giorno d'autunno vide un cacciatore
guardingo osservò l'uomo,
poco piu in la due piccoli cerbiatti giocavano allegri,
il vecchio cervo uscì allo scoperto con il suo bramito
"uccidi me! lascia stare i cuccioli!"
sembrava dire, con il suo lungo bramito,
uscendo allo scoperto di fronte al cacciatore,
l'uomo si girò e guardò sorpreso
il grande cervo carico di carne!
un grande lampo e rumore
per tutta la foresta, i piccoli cerbiatti fuggirono e...
tutto era ormai
finito.
segnalata da daniela cesta venerdì 15 novembre 2013
voti: 2; popolarità: 1; 0 commenti
categoria: poesie
Scuro
Ti guardi in un arido specchio,
opaco il tuo sguardo e astratto,
cerco in te dove soffia tempesta,
di te rimane l'oscuro ritratto.
Cosa sei? Gli domando,
- Sparisci nel vento! - gli urlo.
l'ho già visto fuggire nel bosco
voltò le spalle a me sogghignando.
Il ritratto oscuro di te,
di zucchero e miele velato,
quand'esce dal tuo petto amato,
mi stringe la gola e mi spegne il fiato.
Come pallida principessa
dal volto macchiato
di imperfetti nei,
scuri stagni del tuo limpido cuore,
sabbie mobili per il mio Cavaliere,
semini insidie contro il tuo volere.
Ma cauto e fiero andante, il destriero
chiede ancora la corsa al maniero.
Fatti fummo per far parte ai giochi,
ma il tuo cuore per me è cosa seria.
Senza cercare mai alcuna gloria,
accanto a te fu la mia vittoria.
Scorgo ancor tempeste e tuoni,
ma se son tuoi per me sono doni.
Di quei nei mi sono ammutolito,
di quei nei mi sono innamorato;
di quel ritratto mi sono incupito,
di esso stesso ancor prima ho gioito.
E dallo stagno che è limpido ora
emerge una luce di un colore aurora
brilla nell'acqua e ogni riflesso dora.
E' quando il tuo vero amore emerge,
la vita in me e nello stagno risorge.
segnalata da luizao1987 martedì 14 aprile 2015
voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
LUCE MISTERIOSA
In novembre la luce fugge veloce
il buio è così pesto, misterioso,
affascinante! l'oscurità avvolge cielo e terra
solo qualche stella brilla in cielo, immobile.
adoro osservare il cielo notturno
a volte sembra annunciare qualcosa
di straordinario.
Dunque, immersa con gli occhi verso l'alto
a frugare le poche stelle luminose.
Improvvisamente ecco apparire un aereo di linea
con il suo lampeggiare di luce rossa e gialla,
oltre la montagna da ovest, sorrido pensando
quale sarà la sua meta.
Sposto i miei occhi verso l'alto, al di sopra dell'aereo
una strana stella sembrava scivolare lentamente
con una luminosa luce fissa, rimasi stupita,
sbalordita e attonita.
La seguivo con gli occhi, cercando, di non perderla di vista
sembrava qualcosa di magico!
Silenziosa, stupenda, scintillava come una grande stella,
dava senso di leggerezza, come se accarezzasse il buio
ma scomparve ai miei occhi perchè aveva raggiunto
l'ombra del mio tetto,
Corsi ad un altra finestra che dava a est....e l'oggetto lucente
era in quello spazio di cielo, impressionante, imponente.
Scivolava lentamente, maestosamente brillante! Come
una principesca di luce, che passeggia nell'universo.
Uno spettacolo seducente che ammalia, incantesimo
attrazione, fascino per gli occhi...
Poi improvvisamente la luce piano, svanì
nella profondità del buio firmamento.
Una grande stella? un pallone meteo?
un satellite? Non lo saprò mai.
Ma, mi ha fatto sognare.
segnalata da daniela cesta martedì 22 novembre 2022
voti: 1; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
LUCE MISTERIOSA
In novembre la luce fugge veloce
il buio è così pesto, misterioso,
affascinante! l'oscurità avvolge cielo e terra
solo qualche stella brilla in cielo, immobile.
adoro osservare il cielo notturno
a volte sembra annunciare qualcosa
di straordinario.
Dunque, immersa con gli occhi verso l'alto
a frugare le poche stelle luminose.
Improvvisamente ecco apparire un aereo di linea
con il suo lampeggiare di luce rossa e gialla,
oltre la montagna da ovest, sorrido pensando
quale sarà la sua meta.
Sposto i miei occhi verso l'alto, al di sopra dell'aereo
una strana stella sembrava scivolare lentamente
con una luminosa luce fissa, rimasi stupita,
sbalordita e attonita.
La seguivo con gli occhi, cercando, di non perderla di vista
sembrava qualcosa di magico!
Silenziosa, stupenda, scintillava come una grande stella,
dava senso di leggerezza, come se accarezzasse il buio
ma scomparve ai miei occhi perchè aveva raggiunto
l'ombra del mio tetto,
Corsi ad un altra finestra che dava a est....e l'oggetto lucente
era in quello spazio di cielo, impressionante, imponente.
Scivolava lentamente, maestosamente brillante! Come
una principessa di luce, che passeggia nell'universo.
Uno spettacolo seducente che ammalia, incantesimo
attrazione, fascino per gli occhi...
Poi improvvisamente la luce piano, svanì
nella profondità del buio firmamento.
Una grande stella? un pallone meteo?
un satellite? Non lo saprò mai.
Ma, mi ha fatto sognare.
segnalata da daniela cesta giovedì 24 novembre 2022
voti: 15; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
Quella che non sei!
Vorrei innamorarmi
di un'altra donna,
che sapesse dirmi
tutte le cose
di cui ho bisogno.
Vorrei inseguire
insieme a lei
un sogno impossibile
di felicità perduta,
o le fantasie...
più stimolanti,
per non perdere
neanche un minuto
della giovinezza
che mi resta.
Oh, sì, con lei
non avrei rimpianti
per la vita che fugge,
non dovrei consolarmi
all'ombra di evasioni
da poco, né dovrei
abituarmi alla solitudine
di un vuoto totale
di prospettive.
Ma accanto a me...
ci sei solo tu!
Ahimé, ho sognato
ad occhi aperti,
mentre ballavo
con una sconosciuta
tenera, affascinante,
devota. Tu, invece,
non cambierai
il corso degli eventi:
il mio futuro è spento,
nella rassegnazione...
Oppure, qualcosa
si sta già muovendo,
a piccoli passi,
se propongo versi
alla tua riflessione?
Potrai recuperare
un credito d'amore,
se non abuserai
della “grazia animale”.
O tigre spensierata,
prima di azzannare,
degnati di baciare
la mia povera
anima straziata...!
segnalata da FernyMax mercoledì 12 marzo 2003
voti: 15; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Frasi d'amore
Perché i celesti danni
Ristori il sole, e perché l'aure inferme
Zefiro avvivi, onde fugata e sparta
Delle nubi la grave ombra s'avvalla;
Credano il petto inerme
Gli augelli al vento, e la diurna luce
Novo d'amor desio, nova speranza
Ne' penetrati boschi e fra le sciolte
Pruine induca alle commosse belveForse alle stanche e nel dolor sepolte
Umane menti riede
La bella età, cui la sciagura e l'atra
Face del ver consunse
Innanzi tempo? Ottenebrati e spenti
Di febo i raggi al misero non sono
In sempiterno? ed anco,
Primavera odorata, inspiri e tenti
Questo gelido cor, questo ch'amara
Nel fior degli anni suoi vecchiezza impara?
Vivi tu, vivi, o santa
Natura? vivi e il dissueto orecchio
Della materna voce il suono accoglie?
Già di candide ninfe i rivi albergo,
Placido albergo e specchio
Furo i liquidi fonti. Arcane danze
D'immortal piede i ruinosi gioghi
Scossero e l'ardue selve (oggi romitoNido de' venti): e il pastorel ch'all'ombre
Meridiane incerte ed al fiorito
Margo adducea de' fiumi
Le sitibonde agnelle, arguto carme
Sonar d'agresti Pani
Udì lungo le ripe; e tremar l'onda
Vide, e stupì, che non palese al guardo
La faretrata Diva
Scendea ne' caldi flutti, e dall'immonda
Polve tergea della sanguigna caccia
Il niveo lato e le verginee braccia.
Vissero i fiori e l'erbe,
Vissero i boschi un dì. Conscie le molli
Aure, le nubi e la titania lampa
Fur dell'umana gente, allor che ignuda
Te per le piagge e i colli,
Ciprigna luce, alla deserta notte
Con gli occhi intenti il viator seguendo,
Te compagna alla via, te de' mortali
Pensosa immaginò. Che se gl'impuriCittadini consorzi e le fatali
Ire fuggendo e l'onte,
Gl'ispidi tronchi al petto altri nell'ime
Selve remoto accolse,
Viva fiamma agitar l'esangui vene,
Spirar le foglie, e palpitar segreta nel doloroso amplesso.
segnalata da Monella giovedì 25 marzo 2004
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