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categoria: Barzellette
Un veterinario viene svegliato a mezzanotte dalla telefonata di una donna che gli dice: "La mia cagnetta e il cane di un vicino si sono 'incollati' e non riesco a separarli". Il veterinario le suggerisce di usare un secchio d'acqua, ma lei risponde: "Ho già provato, ma non funziona". Allora il veterinario dice: "Ha provato di separarli usando una scopa?". E la donna: "Si, ma non ha funzionato!". Allora il veterinario le dice: "Allora ascolti, ecco cosa dovete fare: Datemi il vostro numero di telefono, riattaccate ed io vi richiamo. Quando il telefono suonera', i cani si separeranno". E la donna chiede: "e voi pensate veramente che questo funzionera'?". E il veterinario risponde: "In ogni caso su di me ha funzionato!".
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categoria: Barzellette » avvocati
Un medico, un architetto e un avvocato stanno discutendo per stabilire quale fra le loro tre professioni sia la più antica. Decidono di prendere come riferimento la Bibbia e il medico afferma: "Quando Dio estrasse la costola ad Adamo per creare Eva fece un vero e proprio intervento chirurgico, quindi è sicuramente la medicina la professione più antica". "Al tempo - dice l'architetto - in realtà prima di questo Dio aveva creato il cielo, la terra e le acque. Aveva messo ordine nel caos primordiale, e questo è sicuramente architettura, che quindi, non essendoci prima altro che caos, è la professione più antica.". "Già - dice l'avvocato - ma secondo voi chi aveva creato il caos?".
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categoria: Barzellette
Mentre dorme Giulio sogna l'Arcangelo Gabriele che gli dice "Giulio, Giulio, domani nel tuo paese scoppiera'un'alluvione, ma io ti salvero', ricorda, ti salvero'" Il giorno dopo, scoppia l'alluvione predetta dall'angelo e case, ponti, scuole, ospedali ecc vengono distrutti.Giulio si trova sperduto nell'acqua attendendo l'aiuto dell'angelo. Ad un certo punto passa una barca, è Flavio, un amico di Giulio che vedendo l'amico in pericolo gli dice"Salta su Giulio", ma Giulio gli risponde"No, me la cavero'".Dopo dieci minuti passa un'altra barca, è Nicola, un'altro amico di Giulio, che vedendolo in difficoltà gli dice"Salta su'", ma Giulio risponde"No, me la cavero'", dopo passa un'altra barca e la scena si ripete.Giulio muore e arrivato in paradiso vede l'Arcangelo Gabriele e gli dice"Mi hai mentito, hai detto che mi avresti salvato" e l'angelo"Ma scusa ti ho mandato tre barche"
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categoria: Barzellette
Una notte Prodi riesce a scappare dalle sue guardie del corpo per fare una passeggiata. Vede un laghetto e decide di farsi un bagno. Nuota, va da una sponda all'altra quando ad un certo punto non si sente bene. Tre ragazzi in riva al lago notano un uomo che sta per affogare e si buttano in acqua riuscendo a portare l'uomo a riva. Quando lo tirano fuori capiscono chi hanno salvato: "Ma lei è il Presidente del Consiglio!". E lui: "Si', sono proprio io, e per ringraziarvi di avermi salvato voglio farvi un dono a testa ". Il primo chiede un orologio e viene esaudito. Il secondo chiede un fucile e viene esaudito. Il terzo ha una richiesta strana: "Potrebbe farmi fare una lapide molto bella con scritto 'Qui giace un ragazzo di campagna che ha rischiato la vita per salvare il Presidente del Consiglio'". Prodi incuriosito gli chiede il perché di questa strana richiesta. Il tizio risponde: "Appena mio padre scopre che non l'ho lasciata affogare, mi ammazza".
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categoria: Poesie
Sempre vieni dal mare
Sempre vieni dal mare
e ne hai la voce roca,
sempre hai occhi segreti
d'acqua viva tra i rovi,
e fronte bassa, come
cielo basso di nubi.
Ogni volta rivivi
come una cosa antica
e selvaggia, che il cuore
già sapeva e si serra.
Ogni volta è uno strappo,
ogni volta è la morte.
Noi sempre combattemmo.
Chi si risolve nell'urto
ha gustato la morte
e la porta nel sangue.
Come buoni nemici
che non s'odiano più
noi abbiamo una stessa
voce, una stessa pena
e viviamo affrontato
sotto povero cielo.
Tra noi non insidie,
non inutili cose -
combatteremo sempre.
Combatteremo ancora,
combatteremo sempre,
perché cerchiamo il sonno
della morte affiancati,
e abbiamo voce roca
fronte bassa e selvaggia
e un identico cielo.
Fummo fatti per questo.
Se tu od io cede all'urto.
segue una notte lunga
che non è pace o tregua
e non è morte vera.
Tu non sei più. Le braccia
si dibattono invano.
Fin che ci trema il cuore.
Hanno detto un tuo nome.
Ricomincia la morte.
Cosa ignota e selvaggia
sei rinata dal mare.
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categoria: Barzellette
Gesù e due discepoli sono su una piccola barchetta in mezzo al lago che stanno pescando, ad un certo punto il Messia fa: - Mannaggia, mi sono scordato la canna da pesca! Torno subito! Non appena Gesù si sporge fuori dalla barca i due discepoli sono eccitati al pensiero che il loro maestro camminerà sulle acque. Cosi' rimangono sorpresi quando Gesu', mettendo i piedi fuori della barca, comincia ad affondare. Lo afferrano velocemente prima che sparisca tra i flutti e lo issano in barca: - Signore... che cosa è successo? - E' che da quando c'ho 'sti buchi ai piedi non ci riesco piu'... (carlok - 11/10/99)
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categoria: Barzellette » carabinieri
Un colonnello dei carabinieri è in visita presso una caserma sul Piave dove si effettuano corsi di sopravvivenza. Per accertarsi del livello di preparazione degli allievi, li sottopone ad alcune domande: - Allora, nel caso in cui l'acqua sia infetta... cosa fate? - Ghe mettemo un pochin de disinfettante, sior Colonneo! - e poi? - e poi a fasemo filtrar col carbon! - Dopodiché? - a fasemo bolir, sior Colonneo! - Molto bene, e poi? - e poi bevemo el vin!
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categoria: Barzellette » sport » calcio
Dopo la creazione Dio chiama a se San Pietro. - Pietro... allora... controlliamo com'e' venuto il mondo!! Tutto perfetto, gli alberi, gli animali, l'acqua, gli uomini. Solo uno, con un cervello particolarmente sviluppato, riusciva a fare i calcoli più incredibili. - Pietro... quello è troppo intelligente... togliamogli metà cervello! E così fu ma quello continuava a fare ancora calcoli incredibili, divisioni a 20 cifre, algoritmi, logaritmi, seni, coseni, tutto senza scrivere. - Ancora non ci siamo Pietro... vediamo cosa succede se gli togliamo tutto il cervello! E così fu. L'uomo rimane per un po' con gli occhi chiusi, sembra non reagire poi... lentamente li apre, alza la testa e dice: - forza lazio!!
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categoria: Barzellette
Dopo la creazione, Dio chiama a Se San Pietro..."Pietro..allora..controlliamo com'e' venuto il mondo!!"Tutto perfetto gli alberi, gli animali, l'acqua, gli uomini.Solo uno con un cervello particolarmente sviluppato, riusciva a fare i calcoli più incredibili.Pietro"Quello è troppo intelligente, togliamoli metà cervello!".e così fu ma quello continuava a fare i calcoli più incredibili divisioni a 20 cifre, algoritmi, logaritmi, seni, coseni..tutto senza scrivere."Ancora non ci siamo Pietro...vediamo se gli togliamo tutto il cervello!".e cos' fu.L'uomo rimane per un po' con gli occhi chiusi, sembra non reagire...poi lentamente li apre alza la testa e dice"forza lazio!"
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categoria: Aforismi
Può anche diluviare, ma se riempi un ditale
tutto ciò che ti resta è un ditale d'acqua
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categoria: Poesie
Lettera alla madre
"Mater dolcissima, ora scendono le nebbie,
il Naviglio urta confusamente sulle dighe,
gli alberi si gonfiano d'acqua, bruciano di neve;
non sono triste nel Nord: non sono
in pace con me, ma non aspetto
perdono da nessuno, molti mi devono lacrime
da uomo a uomo. So che non stai bene, che vivi
come tutte le madri dei poeti, povera
e giusta nella misura d'amore
per i figli lontani. Oggi sono io
che ti scrivo." - Finalmente, dirai, due parole
di quel ragazzo che fuggì di notte con un mantello corto
e alcuni versi in tasca. Povero, così pronto di cuore
lo uccideranno un giorno in qualche luogo. -
"Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo
di treni lenti che portavano mandorle e arance,
alla foce dell'Imera, il fiume pieno di gazze,
di sale, d'eucalyptus. Ma ora ti ringrazio,
questo voglio, dell'ironia che hai messo
sul mio labbro, mite come la tua.
Quel sorriso m'ha salvato da pianti e da dolori.
E non importa se ora ho qualche lacrima per te,
per tutti quelli che come te aspettano,
e non sanno che cosa. Ah, gentile morte,
non toccare l'orologio in cucina che batte sopra il muro
tutta la mia infanzia è passata sullo smalto
del suo quadrante, su quei fiori dipinti:
non toccare le mani, il cuore dei vecchi.
Ma forse qualcuno risponde? O morte di pietà,
morte di pudore. Addio, cara, addio, mia dolcissima mater."
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categoria: Frasi d'amore » lettere
Per Jeanne Duval
Lasciami respirare a lungo, a lungo, l’odore dei tuoi capelli. affondarvi tutta la faccia, come un assetato nell’acqua di una sorgente, e agitarli con la mano come un fazzoletto odoroso, per scuotere dei ricordi nell’aria.
Se tu sapessi tutto quello che vedo! tutto quello che sento! tutto quello che intendo nei tuoi capelli! La mia anima viaggia sul profumo come l'anima degli altri viaggia sulla musica.
I tuoi capelli contengono tutto un sogno, pieno di vele e di alberature: contengono grandi mari, i cui monsoni mi portano verso climi incantevoli, dove lo spazio è più bello e più profondo, dove l’atmosfera è profumata dai frutti. dalle foglie e dalla pelle umana.
Nell’oceano della tua capigliatura, intravedo un porto brulicante di canti malinconici, di uomini vigorosi di ogni nazione e di navi di ogni forma, che intagliano le loro architetture fini e complicate su ün cielo immenso dove si abbandona il calore eterno.
Nelle carezze della tua capigliatura, io ritrovo i languori delle lunghe ore passate su un divano, nella camera di una bella nave, cullate dal rullio impercettibile del porto, tra i vasi da fiori e gli orcioli che rinfrescano.
Nell’ardente focolare della tua capigliatura, respiro l’odore del tabacco, confuso a quello dell’oppio e dello zucchero: nella notte della tua capigliatura, vedo risplendere l’infinito dell'azzurro tropicale; sulle rive lanuginose della tua capigliatura, mi inebrio degli odori combinati del catrame, del muschio e dell’olio di cocco.
Lasciami mordere a lungo le tue trecce pesanti e nere. Quando mordicchio i tuoi capelli elastici e ribelli, mi sembra di mangiare dei ricordi.
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categoria: Barzellette » animali
C'e' un cammellino che tutto curioso chiede alla mamma: "Mamma? Perché abbiamo questa gobba?" Vedi caro, risponde la mamma, noi siamo le navi del deserto e la gobba ci serve perché è un'importante riserva d'acqua, cosi possiamo restare per tanti giorni senza bere. "Mamma?" ridomanda il cammellino tutto incuriosito " ma come mai se siamo le navi del deserto abbiamo tutto questo pelo?" Vedi caro, il pelo serve per proteggerci dal cambio di temperatura tra il giorno e la notte, come ti ho detto prima noi siamo le navi del desetro. "Mamma?" insiste ancora il cammellino "ma come mai abbiamo queste ciglione e queste labbrone?"."Caro devi capire che nel desreto ci servono per proteggerci dalle tempeste di sabbia, le ciglione ci proteggono gli occhi e le labbrona, la bocca. Come ti ho gia spiegato prima noi siamo le navi del deserto"."Mamma scusami un'ultima cosa"Dimmi caro, dimmi?" "Ma se siamo le navi del deserto mi vuoi spiegare cosa ci facciamo qui allo zoo?".
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categoria: Poesie
Poesie mondane
Ci vediamo in proiezione, ed ecco
la città, in una sua povera ora nuda,
terrificante come ogni nudità.
Terra incendiata il cui incendio
spento stasera o da millenni,
è una cerchia infinita di ruderi rosa,
carboni e ossa biancheggianti, impalcature
dilavate dall'acqua e poi bruciate
da nuovo sole. La radiosa Appia
che formicola di migliaia di insetti
- gli uomini d'oggi - i neorealistici
ossessi delle Cronache in volgare.
Poi compare Testaccio, in quella luce
di miele proiettata sulla terra
dall'oltretomba. Forse è scoppiata,
la Bomba, fuori dalla mia coscienza.
Anzi, è così certamente. E la fine
del Mondo è già accaduta: una cosa
muta, calata nel controluce del crepuscolo.
Ombra, chi opera in questa èra.
Ah, sacro Novecento, regione dell'anima
in cui l'Apocalisse è un vecchio evento!
Il Pontormo con un operatore
meticoloso, ha disposto cantoni
di case giallastre, a tagliare
questa luce friabile e molle,
che dal cielo giallo si fa marrone
impolverato d'oro sul mondo cittadino...
e come piante senza radice, case e uomini,
creano solo muti monumenti di luce
e d'ombra, in movimento: perché
la loro morte è nel loro moto.
Vanno, come senza alcuna colonna sonora,
automobili e camion, sotto gli archi,
sull 'asfalto, contro il gasometro,
nell'ora, d'oro, di Hiroshima,
dopo vent'anni, sempre più dentro
in quella loro morte gesticolante: e io
ritardatario sulla morte, in anticipo
sulla vita vera, bevo l'incubo
della luce come un vino smagliante.
Nazione senza speranze! L'Apocalisse
esploso fuori dalle coscienze
nella malinconia dell'Italia dei Manieristi,
ha ucciso tutti: guardateli - ombre
grondanti d'oro nell'oro dell'agonia.
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categoria: Barzellette
Tre cavalli, tutti amici (due cavalli e una cavalla), vivono felici in un pascolo in altura. La cavalla è fidanzata con uno dei due cavalli, ma un giorno colta dalla libidine lo tradisce con l'altro cavallo. Appena il fidanzato lo viene a sapere, disperato, incomincia a correre e si butta da un alto burrone nel vuoto. La cavalla allora colta dal rimorso pensa: "Ma cosa ho fatto! Ho tradito il mio fidanzato. Lui si è ucciso, non potro' mai perdonarmelo! La mia vita non ha più senso". Prende la rincorsa e si butta nel vuoto anche lei. A quel punto il terzo cavallo pensa: "Ma cosa ho fatto! Ho sedotto la mia amica. Sono io la causa di tutta questa tragedia, la mia vita non ha più senso". Incomincia a correre e si lancia anche lui nel vuoto. Sotto, in fondo al burrone, un torrente e un vecchietto che pesca. Al terzo cavallo che cade nell'acqua, il vecchietto urla: "e allora la smettete di buttar giù dei cavalli?".
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categoria: Barzellette
Due signore sono molto amiche anche se molto diverse fra di loro. La prima è una bella donna, piuttosto frivola, attenta solo a tutto quanto è esteriorità: moda, bellezza, ecc., mentre la seconda è una signora intellettuale, attenta ai veri valori della vita, e impegnata in campo ecologico. Un giorno si incontrano e la prima ha un'acconciatura nuova, molto appariscente. - Come stai bene pettinata cosí - le dice l'amica - Scommetto che sei appena uscita dal parrucchiere. - E no, ti sbagli, me li sono acconciati da sola. Sai che a me piace, e poi devo dirti che ho scoperto una linea di prodotti che è veramente favolosa!!!!! Sono tutti prodotti spray, li devi provare e resterai incantata. Ad esempio io stamattina mi sono lavata i capelli, li ho messi in piega e poi psst, psst, psst, senza economia me li sono spruzzati con questa lacca spray, ed ora per tutto il giorno sono a posto, a dispetto del vento ! - Ma non è tutto, continua, hanno dei deodoranti che sembrano profumi !!, Tu ti fai la doccia e poi, psst, psst, psst, senza economia, e puoi stare tranquilla per tutto il giorno; anche in pieno estate sarai sempre fresca e profumata. - E non ti dico per i piedi, quando fa caldo sudano, si gonfiano e sono subito stanchi. Nessun problema, con lo spray per i piedi, dopo il pediluvio, psst, psst, psst, senza economia, e ti sembrerà di volare. Cara li devi proprio provare. L'amica che l'aveva ascoltata in silenzio, le dice:- Ma scusa, ma tu al buco dell'ozono non ci pensi mai ? - Oh quello, basta un po' d'acqua e sapone e sono a posto.
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categoria: Barzellette » pierino
A scuola. La maestra sta spiegando il concetto di rima. Alla fine chiede: "Bambini...avete capito?" La classe in coro: "siiiiiii!!". La maestra: "D'accordo, allora ora mi dimostrerete se per davvero avete capito...incomincia tu Luigina." luigina " "Le rose sono rosse, le violette blu, se la maestra mi da 8 sono contenta di piu'!!". Maestra " "Mmmm...si, va bene...brava...8! Chi mi fa un altro esempio di rima ora?" Alza la mano Gigetto: gigetto " "i prati sono verdi, il cielo è sempre blu, vorrei tanto che la maestra mi dia 8+". Maestra " "Mmmsii...un po' copiata dalla precedente, pero' ti accontento: 8+...ora chi mi fa un'altra rima? Alza ora la mano Pierino. Pierino " "Ieri mattina mia sorella è andata alla diga e si è lavata...i ginocchi." Maestra, stupefatta: "Ma...Pierino...e dove sarebbe la rima?" pierino " "No...sa! C'era l'acqua bassa!"
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categoria: Barzellette
C'è un ragazzo, 15 anni, fidanzatissimo da 3 mesi. Finalmente lui e la ragazza decidono di fare l'amore!! Lui è nervosissimo..è la prima volta..non sa che fare!! Rino, suo nonno, se ne accorge "Franco che c'è??"
"Oggi faccio l'amore con Teresa...ma come si fa??"
"Tranquillo se ci sono problemi chiamami, ti aiuto io!!" Così Franco parte tutto galvanizzato e va a casa di Teresa, cenano, guardano un film e poi... lei va sul letto e lui scappa al bagno "Nonno, nonno è sul letto che faccio??"
"Vai forte, spogliati e spogliala e poi inizia a baciarla!" Si baciano nudi sul letto ma lui entra in crisi "Scusa teresa, ho un po' sete..torno subito!"
"Pronto nonno, ora che faccio?"
"Inizi piano piano a fare l'amore, lo vedi il buco ecco..capito?"
"Si, si grazie!!" Torna a letto e inizia, ma non è troppo convinto, a lei non piace "Scusa tesoro, ho lasciato l'acqua aperta torno subito!!"
"nonno, non va, non funziona!!"
"Ah, ho capito prendi la rincorsa!!" Lui torna, sale sull'armadio e ...pam si butta! Picchia 1 testata epocale sul comodino e inizia a sanguinare dal sopracciglio!! "Pronto nonno, sangue c'è il sangue!"
"Bravo figliolo continua così" Pam,pam,pam lui va avanti a testate sul comodino per 4 ore!!
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categoria: Barzellette
Una formica si trova, a causa di una copiosa piovuta, dalla parte opposta di un torrente e non riesce a raggiungere il suo formicaio. Si rivolge ad una zebra: "Devo guadare il torrente! Amica zebra, mi potresti portare sulla tua schiena al di là del torrente?". "Neanche per idea, ho paura dell'acqua e poi, hai visto che razza di corrente!". La formichina vede poi in lontananza un rinoceronte, si avvicina e gli chiede: "Amico rinoceronte, saresti cosi' gentile da portarmi sulla tua schiena al di là del torrente?". "Ma va a farti benedire! Non vedi che sto mangiando!". La formichina, molto triste, si allontana, ma ad un tratto vede un elefante maestoso ed imponente e gli chiede: "Amico elefante, saresti cosi' buono e gentile da portarmi sulla tua schiena al di là del torrente?". "Certo formichina, sali pure". L'elefante con tutta la sua possanza affronta la terribile corrente e porta la formichina sull'altra sponda. "Grazie, grazie amico elefante!". E l'elefante: "Grazie un corno, adesso spogliati!".
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categoria: Poesie
Dal buffo buio
Dal buffo buio
sotto una falda della mia giacca
tu dici: "Io vedo l'acqua
d'un fiume che si chiama Ticino
lo riconosco dai sassi
Vedo il sole che è un fuoco
e se lo tocchi con senza guanti ti scotti
Devo dire una cosa alla tua ascella
una cosa pochissimo da ridere
Che neve bizantina
Sento un rumore un odore di strano
c'e' qualcosa che non funziona?
forse l'ucchetto, non so
ma forse mi confondo con prima
Pensa: se io fossi una rana
quest'anno morirei"
"Vedi gli ossiuri? gli ussari? gli ossimori?
Vedi i topi andarsene compunti
dal Centro Storico verso il Governo? "
"Vedo due che si occhiano
Vedo la sveglia che ci guarda in ginocchio
Vedo un fiore che c'era il vento
Vedo un morto ferito
Vedo il pennello dei tempi dei tempi
il tuo giovine pennello da barba
Vedo un battello morbido
Vedo te ma non come attraverso
il cono del gelato"
"E poi?"
"Vedo una cosa che comincia per GN"
"Cosa?"
"Gnente"
("Era solo per dirti che son qui,
solo per salutarti")
Giorgio Orelli - tratto da Sinopie
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