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categoria: Poesie
Ghò verto
Ghò verto
un cassetto
E me xè vegnuo
In man
Nà fotografia
Me xè vegnuo
Fora ricordi
Con ea nostalgia
Ricordi de anni
E dai tempi lontani
Ricordi de all'ora
Mà che ancora
Ancu eo i me onora
Mi me ricordo
Ghò vogà
Con veci campioni
Che i gaveva ea forsa
De tanti leoni
Parlando de gare
De regate dè mare
Che solo a Venessia
Ancora se fà
Anca perchè sò
Sora d'età
Ma mi mè ricordo
Perchè ghò vogá
Ghò vogà
Con i Strighetta
Con lo Ciacci e Chinica
E con Fungher
Lino Beppi e Palmiro
I vogava fin all'ultimo respiro
Ghe Gera i veci Vignotto
Ma perchè i vinseva
Ghe voleva un terno all' lotto
Ma el numero uno
Gera
Vianello Gianfranco
Detto Crea
Perchè de regate
El ghe nà
fate nà marea
E le ghà vinte
Quasi tutte
Portando a casa
L'unica bandiera
con le tre punte
Mi ghò vogà
Con gondole vecie
E con gondole nove
Ma chè ancora adesso
Le piane sè muove
De regate n'è xè tante
Ma solo al primo
Ghe và le esultanse
Onori e bandiere
Riva fin al quarto
Ma el pensiero
Mio
Xè sempre
In alto.
Radames.Papalone - tratto da da mè diretto
segnalata da Radames venerdì 20 dicembre 2013
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categoria: Aforismi » vita
il nido spezzato
Quello che ho visto oggi, lo ricorderò per tutta la durata della mia vita. in una bella giornata di sole, tutto brilla ed è bello stare all'aria aperta, godendo della primavera.
In un vicolo poco distante, c'era un nido di rondine,
e alcuni bambini erano intenti a giocare a pallone,
la casa era bassa e una forte pallonata, spezza a metà il piccolo nido
cinque uccellini cadono giu, sul camion pieno di fieno,
io ho gridato sconvolta e i bambini sono rimasti silenziosi a guardare,
mentre i piccoli pigolavano, pieni di paura.
Ho gridato loro tutto il mio dolore e la mia rabbia,
ma con coraggio e pietà, abbiamo preso i piccoli rondini, e li abbiamo messi dentro una ciotola.
Nell'attesa della mamma rondine, che speravamo sarebbe tornava a breve.
Noi ci siamo seduti di fronte al nido rotto, in un silenzio irreale spezzato solo dal pigolare dei piccoli malcapitati, abbiamo aspettato.
E mamma rondine è tornata! Ma la mia pelle ha avuto brividi terribili e il mio spirito ferite dolorose,
ascoltando il suo pianto, nel vedere il piccolo nido distrutto.
OH MIO DIO! piangeva la rondine e sembrava come impazzita,
poi ha visto i suoi piccoli nella ciotola, immediatamente con il suo becco
ha preso uno ed è volata via. E' tornata poco dopo e ha preso l'altro,
e così via, portando via tutti e cinque.
Noi tutti ammutoliti nel guardare quella scena impressionante.
Mamma rondine è tornata portando nel becco, pagliuzze per riparare il nido spezzato,
ma con nostra grande sorpresa, dietro di lei, gruppi di altre rondini che si alternavano
con pagliuzze nel becco, garrivano lavorando tutti insieme, svelte e vivaci quella nuvola di rondine che si alternavano con le pagliuzze nel becco!
Che grande lezione di vita davanti ai nostri occhi!
Che Dio abbia pietà delle persone di questa terra,
che si ignorano e non si aiutano a vicenda.
Il nido spezzato, in breve tempo fu ricostruito, caldo e accogliente
infine vedemmo mamma rondine, portare i suoi piccoli, uno alla volta
nella loro vecchia casa sotto il tetto di sempre.
I bambini ammutoliti, hanno preso il loro pallone e sono andati a giocare nel prato
mentre io ho asciugato tutte le mie lacrime, e tratto un sospiro di sollievo,
di gratitudine, amore, gioia, contentezza per tutti gli animali che vivono su questa terra.
segnalata da daniela cesta sabato 7 giugno 2014
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categoria: Poesie
FELICITà
FELICITÀ
Stage di 6 mesi, dopo colloqui:
colloquio tecnico, conoscitivo, test di logica e cultura generale, colloquio motivazionale, prova di inglese, colloqui online,
intanto fai altri colloqui per altre aziende, cerchi di apparire interessato anche se sai che il tuo sogno è ancora lì, a portata di mano e stai facendo di tutto per raggiungerlo.
Poi agosto di mezzo, le aziende chiudono, e tu sei li, in attesa, intanto cerchi di trovarti un lavoretto, per tirare avanti, intanto il tempo passa, i soldi sempre meno, l’ansia aumenta, intanto altri colloqui ma la tua mente è sempre li.
Poi un giorno, fine agosto, arriva una telefonata, quella che hai sperato per troppe notti,
le risorse umane, sempre vaghe, cominciano a parlare di contratto, di lavoro, la tua voce perde tonalità, non hai nemmeno il fiato per respirare ma ti sforzi comunque di rimanere normale.
L’ultimo step, ti dicono: “Le visite mediche sono domani mattina presto nel paese xxx” (ebbene si, anche le visite mediche),
tu sei al verde, ma con gli ultimi euri prendi il primo treno per raggiungere il posto,
lo studio di medicina del lavoro è lontanissimo dalla stazione ma non ti importa,
3 chilometri forse 4 a piedi alle 7 di mattina per le analisi mediche,
sei stanco ma sai in cuor tuo che non sarà di certo questo che ti fermerà dall’obiettivo.
Finalmente dopo qualche giorno sei li, in azienda,
senza neanche una moneta in tasca, la notte prima hai ricucito con ago e filo lo strappo al pantalone elegante, l’unico che hai, comprato per la laurea;
stai per firmare il contratto, dentro di te piangi dalla felicità,
poco prima di poggiare la penna sul foglio ti fermi, un sospiro,
e ti passano davanti gli ultimi 5/6 anni della tua vita,
le giornate sui libri, gli esami, quelli andati bene quelli no,
i sacrifici per arrivare a fine mese, i sacrifici dei tuoi genitori per permetterti di continuare a sognare,
tutto insieme, un treno di ricordi, in un attimo.
Firmi, incontenibile una lacrima viene fuori dai tuoi occhi,
la asciughi immediatamente per non farla notare.
Alla fine i saluti: “Comincerà tra una settimana”.
Sinceramente è strano che in un periodo come questo trovare un lavoro sia quasi un punto di arrivo che di partenza, farò comunque in modo che sia un punto di partenza;
ad ogni modo posso dire che in quell’attimo,
in quell’infinitesimo istante prima di poggiare la penna e firmare,
ho sentito qualcosa, un brivido, un lampo:
FELICITÀ.
Firmato
Un lavoratore
segnalata da Un lavoratore domenica 12 luglio 2015
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categoria: Poesie
Il nostro cammino
Mi Sveglio la mattina
son contento più di prima,
l'estate è già iniziata
e io ti ho appena sposata,
il mondo è pieno di colori
problemi e gioie e tanti fiori,
la nuova casa è per noi una perla
c'è Sofia in arrivo, ma quanto è bella?
Non più il tempo di pensare
e arriviamo già a Natale,
iniziamo ad allontanarci
ma poi finiamo sempre per amarci
e in una sera assai gioiosa
creammo Giulio: che bella cosa!!!
il tempo passava in fretta,
...oddio la cameretta!!!
il lavoro va trovato,
grazie a Giulio che me lo ha portato.
Tutto sembra migliorare
ma continuiamo a litigare...
non più tempo di follia
così passa la magia...
Tanti sforzi e sacrifici
per tornar uniti e felici,
ogni viaggio una speranza
ma alla fine una mattanza.
Siamo tristi e infelici
forse neanche più amici.
Con i bimbi però tutto è bello
e costruiamo il nostro castello,
non il tempo di gioire
che torniamo già a soffrire.
Lontani i tempi delle voglie
ora ci sono solo doglie.
Nel mio mondo mi ributto,
tu per me eri tutto!!!
...ma mi guardi con sguardo assente,
forse il tutto è diventato niente.
segnalata da Mic giovedì 2 marzo 2017
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categoria: Poesie
IL PRIMO BACIO
Ricordi, amore mio,
il nostro primo bacio,
quello che ci demmo
proprio in riva al mare,
dopo che finalmente
in noi venne a cessare
quel nostro iniziale
pavido imbarazzo?
Era un cupo giorno
e il regno di Poseidone
in modo insolito
si mostrava agitato;
sferzava coi suoi marosi
l'aspra costa rocciosa,
seppellendola interamente
sotto una coltre di spuma.
Come se io fossi l'onda
e tu la nuda roccia,
mi spinse l'impulso
a prenderti tra le braccia;
solo che non fu la schiuma
ma la calda mia passione
a inondarti interamente
con il suo acceso ardore.
Neppure avemmo il tempo
di rendercene conto
che già le nostre labbra
si erano congiunte;
se prima si erano cercate
senza indugio alcuno,
badarono dopo a fondersi
in preda al desiderio.
Tra l'ebbrezza dei sensi
e il gaudio dello spirito,
si andò così consumando
quel nostro intimo bacio:
l'estasi e la dolcezza
di quel magico momento
ci esaltavano il corpo
e ci sublimavano l'anima.
Quando poi venne a svanire
quel mirabile incantesimo
che saturo era stato
d'indicibili effusioni,
avvertimmo che in noi
qualcosa era cambiato
e ci faceva desiderare
molto più di prima.
In entrambi era nato
un improvviso amore
che già faceva bruciare
i nostri due cuori,
facendo loro assaggiare
le gustose primizie
di quella ghiotta raccolta
avuta in dono dal destino!
Luigi Orabona - tratto da http://www.luigiorabona.com/Sullealidellamore/49A
segnalata da Bruno di Bari sabato 19 agosto 2017
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categoria: Poesie
La vigna dei cojoni
"Era tanto che ste parole me giravano n’ testa
Era tanto che volevo scrive na protesta.
Nun lo so quello che resta de ste cantilene
Magara ce serviranno tra de noi
a volesse n’ po’ più bene"
Bianchi, rossi o neri nun fa davvero nisuna differenza
paremo tanti grappoli d’uva appesi all’indecenza,
in attesa dell’iva che aumenta o der Contadino che ce levi puro la speranza.
C’ho messo un po’ de tempo a capì sta cosa
che l’indignazione con l’azione nun se sposa,
che litigamo e s’ammazzamo e ce bestemmiamo pè na palla
ma quanno che se tratta de facce rispettà da chi comanna
aritornammo zitti zitti in vigna a fa la lagna
a rifacce trattà da mentecatti da chi alle nostre spalle
s’è magnato puro i piatti.
E me pare de sentilli che ridacchiano a tavola tra loro…
“vedi a spremerli, a calpestarli per bene, assaggia che buono questo vino d’oro”
Allora damose na mossa che er tempo passa
che sta catena che portamo con disinvortura
equivale sempre più a n’ principio de seportura.
Non vojo da consigli o fare er moralista, vojo aprì na pista e fa scappà conigli
Si nun ce và de fallo pè noi armeno famolo pè i nostri figli,
che nell’anno der Signore duemilaediciannove
nun ce sò più parole pè spiegà perché nun ce se move
e quanno fori piove odio e indifferenza
nun tornamo ad abbassà la cresta, a lassà tutto fori dalla finestra
che allora c’avrebbero ragione Targhini e Montanari da quer purpito così scomodo
a ripete all’infinito e sottovoce…” Bonanotte popolo “
Bonanotte popolo
Bonanotte
segnalata da Sara sabato 23 novembre 2019
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categoria: Poesie
Veo Amore
Vero Amore
Amava accarezzare
coi suoi occhi limpidi
la mia pelle dolce miele,
per poi soffermarsi
col suo sguardo languido
sulle mie mani mentre
vanno in cerca delle sue,
così forti e rassicuranti,
un ricercare quasi disperato
per dissetare la mia anima
da quel vuoto
che mi riempie il cuore,
quando non sono di fronte a lui!
Amava sorridermi,
poiché era consapevole
di essere primavera esplosa
nei miei giorni plumbei.
Primavera dalla pura
essenza d'amore,
che solo lui sapeva esercitare
solo quando l'eternità
dei suoi battiti d'emozione
sapevano cingermi le mani,
per attirarmi a sé fermando
il tempo in quel silenzio
che parlava al cielo
di un amore etereo
quanto tenero,
che solo il vero amore
poteva provocare,
intrecciando i nostri destini
sigillandoli con la carezza potente delll'universo intero
nello scrigno del tempo,
affinché possa vivere
per sempre
il fiore di questo vero amore.
segnalata da Laura Lapietra lunedì 13 settembre 2021
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categoria: Poesie
BOSCO AUTUNNALE
come è bella la solitudine
nel bosco autunnale, inimitabile
e stupefacente! Io l'amo,
il mio animo inquieto si acquieta
mentre ascolto il respiro della natura,
che si prepara al sonno profondo
dell'inverno che arriva.
Lo scoiattolo nasconde i suoi noccioli
dopo averli cosparsi della sua saliva
sotto terra, per poterli riconoscere,
ha una grande memoria e un
sorprendente olfatto, non morirà di fame.
Foreste irradiate d'oro, autunno silente
bellezza apparente, tra la foschia e
una pioggerella malinconica..
passeggiare nel bosco autunnale
è come poter leggere un antico passato
spirito pulsante del mondo,
nel cuore selvaggio della terra.
Paradiso di giorni contati, le
giovani aquile conquistano il cielo
nel mezzo di raffiche di vento,
non hanno paura delle future avversità.
Luoghi preziosi sotto questo
leggendario cielo, sottigliezze che
non sfuggono a chi ama osservare la natura.
Molte ricchezze vegetali sono andate
perdute con l'andar del tempo,
la causa è l'uomo e la deforestazione,
la grande ferita della terra!
In un tacito momento, posate i
vostri occhi su una montagna,
tutto diventa potente e commovente
crea pensieri positivi che partono dagli occhi
alla mente e raggiungono il cuore,
il sole scende dietro la cima lentamente
e tutta la natura si prepara al cielo notturno.
segnalata da DANIELA CESTA venerdì 18 novembre 2022
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categoria: Poesie
Opulenza Evaporata
L' opulenza evapora come nebbia
al primo albeggiare della cognizione,
sotto i suoi occhi smeraldi, assetati.
Un velo enigmatico che si disperde
tra le correnti eterne,
lo rendono schiavo del suo nudo
una volta andato
non è più possibile riacquistarlo.
Perle di fortuna evanescenti
nella brezza imprevedibile
dell'incauto imprudente
cadono dalle scale della perdita,
nell'aria l'ira del leone sconfitto.
Ogni avere, cangiante e caduco, lanciato al suolo risuonando
elogi di autocompiacimento
si manifesta come un sauro
che scivola via in un battito di ciglia, emblema di un ricordo
ormai disperso nell'arroganza.
Un forziere vuoto di sogni brilla
nel suo nulla, in quelle promesse
mai onorate per qualcuno,
ma dissipate con frivolezza!
La speranza si esilia in ogni volto,
volti che un tempo
risplendevano con convinzione.
Ora metamorfosati in ombre,
riccioli di ricordi effimeri,
dove ogni raggio di luce
diventa un'eco di rammarico, lasciando l'abisso vuoto
assorbendo all'anima la pace.
L'angoscia si insidia
tra le pieghe del cuore,
e il dolore si fa compagno veleno muto e incisivo!
Un inchiostro indelebile
su pagine ormai ingiallite
sul quale piangere disperato.
In questo scenario desolante
di perdite e tormento,
il tempo si arresta e osserva
con occhio critico, l'egoismo punito,
mentre le storie
di colori festivi e opulenti
vivi di lussureggiante armonia,
acquistati con fiamma dorata
si estinguono nel baratro.
E i sogni, un tempo vibranti,
ora giacciono come foglie
morte sul terreno sterile.
Così il ricordo di ciò
che era apprezzato
per la sua carnalità,
si trasmuta in un soffio fetido annegato in un oceano di ombre,
di nostalgiche riflessioni
senza zattera salvifica
di salvezza mai coltivata
per eccessiva superbia,
e il fango nel suo latte
è letto perpetuo nel dimenticatoio
del rimorso nel suo ineluttabile
dissidio imperituro.
Laura Lapietra ©
segnalata da Laura Lapietra mercoledì 11 settembre 2024
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categoria: Barzellette
un po' maschilista
COME RENDERE FELICE UNA DONNA:
Per rendere felice una donna occorre solo essere:
1. amico
2. compagno
3. amante
4. fratello
5. padre
6. maestro
7. educatore
8. cuoco
9. carpentiere
10. idraulico
11. meccanico
12. decoratore d'interni
13. stilista
14. sessuologo
15. ginecologo.ostetrico
16. psicologo
18. psichiatra
19. terapeuta
20. audace
21. organizzato
22. buon padre
23. molto pulito
24. simpatico
25. atletico
26. affettuoso
27. attento
28. cavaliere
29. intelligente
30. fantasioso
31. creativo
32. dolce
33. forte
34. comprensivo
35. tollerante
36. prudente
37. ambizioso
38. capace
39. coraggioso
40. deciso
41. affidabile
42. rispettoso
43. appassionato
44. complimentoso
45. uno che ama far compere
46. uno che non fa problemi
47. molto ricco
48. non un peso
49. uno che non guarda le altre
ALLO STESSO TEMPO DEVI FARE ATTENZIONE A:
50. non essere geloso, ma nemmeno disinteressato
51. andar d'accordo con la sua famiglia, ma non dedicarle più tempo che a lei.
52. darle il suo spazio, ma mostrarsi preoccupato per dove va
ED INOLTRE E' MOLTO IMPORTANTE:
53. Non dimenticare le date di:
- anniversario (nozze, fidanzamento, primo incontro...)
- laurea
- onomastico
- mestruazioni
Purtroppo anche osservare perfettamente queste istruzioni non vi dà la garanzia al 100% della sua felicità, perché lei potrebbe sentirsi sommersa da una vita di soffocante perfezione e fuggire con il primo figlio-di-buona-donna-bohemien-ubriaco-e-gran-viveur che incontra...
Dev'essere per questo che Dio (bontà sua...) disse:
"Amala!" Ma non disse mai:
"Comprendila!!!!!!!!!!"
COME RENDERE FELICE UN UOMO
1. concediti
2. non rompergli le scatole
segnalata da Miki lunedì 17 marzo 2003
voti: 5; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: frasi d'amore
a volte qnd sono in giro,
m capita spesso d entrare in locali,
dove sn stata solo cn te,
per esempio il nostro bar,
il nostro parco,
dv abbiamo trascorso quel poco tempo
che c vedavamo,
uno attaccato all'altro,
...e stavamo lì x ore..
e ore...
a guardarci ,
a parlare,
a giocare come bambini,
xkè in fondo m sn innamorata di te
come se fossi una bambina..
ma ora è difficile spiegare
a quella bambina
ke il suo principe azzurro è andato via,
ke quella bellissima favola si è spenta,
come dicevi sempre tu,
vorrei avere un telecomando tra le mani ora,
per tornare indietro
nel tempo...
ma io tornerei indietro solo x rimediare
ai miei sbagli,
solo x tenerti ancora tra le mie braccia
e cullarti nella culla dell'amore..
ora m restano solo
qst lacrime ke ogni gg continuo a versare
se ripenso a qnt mi hai fatto vivere in un'anno..
l'anno più importante della mia vita,
in cui ho sorriso,
in cui ho pianto,in cui ho sempre guardato avanti,
in cui ho trovato la forza
x superare le difficoltà
ma sempre CON TE
e la domanda ke tutt'ora m faccio è...
Dov'è finito tutto il mio coraggio
d lottare x la xsona ke amavo veramente...
dov'è finito???
Ora c'è un altra xsona a stare al mio fianco,
ma nn lo fa cm lo facevi tu,
lui nn merita qst posto,
xkè il posto accanto a me è solo tuo
e lo resterà x sempre...
se ritornerai da me oppur no..
nn posso pensare d amare davvero un'altra persona,
se poi nella mia testa
c sei ancora tu!!
T sto aspettando..
spero ke guarderai avanti un giorno
e mi perdonerai x quello ke ho fatto...
ti sto aspettando...
come faccio tutte le sere,
sperando ke tu apra la porta della mia stanza
e venga a rimboccarmi le coperte
baciandomi dolcemente...
a volte kiudo gli okki
e cerco di rivivere
con la fantasia i momenti più belli
vissuti insieme a te...
e sono davvero tanti
xke x me ogni tuo singolo gesto,
bacio o carezza
erano importanti...
xke m facevano vivere!!!!
segnalata da ANONIMA giovedì 14 agosto 2008
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categoria: frasi d'amore
ancora m kiedo se era qst
ke volevo x noi due amore mio..
ma nn riesco a darmi una risposta
ed il cuore...anke lui sembra se ne sia andato..
dirti addio nn è stato facile,
cm nn è facile accetare l'idea
ke qualcuno abbia fatto d tt
x separarci...
e csi è stato...
nn siamo stati forti abbastanza,
e ora tu ancora m kiedi d tornare indietro,
sento ancora la tua voce ke m supplica,
ma nn posso...
xkè nn posso amare una persona e soffrire allo stesso tempo..
abbiamo passato un anno assieme,
e nn è stato facile etu lo sai
amore mio..
ma m piace ricordare quei bei momenti
x cui vale ancora la penadi versare una lacrima di gioia,
tra le migliaia di dolore ke ogni gg
verso pensando a qst amore finito cm
nessun amore è mai finito prima d'ora..
mi fa male leggere tra i tuoi messaggi
ke mi ami ancora anke se alla fine
sn stata io ad arrendermi x prima
davanti all'ostacolo più alto..
e sento di nn meritarti più,
di nn meritare tutto qll amore ke m daresti se io tornassi indietro e ricominciassi daccapo..
se ho lottato x un anno intero
è stata la tua forza a mandarmi avanti..
e poi cm una fragile foglia
sn caduta e ho fatto cadere il mondo
addosso a te..
è diffile nn poterti dire qll ke ora provo,
perkè putroppo le parole vengono a mancare
qnd devi descrivere l'indescrivibile
dolore ke in qst momento e sempre mi
affolla l'anima..
nessuno è mai morto x amore..
ma dentro si..
sentro si muore senza ke te ne accorgi..
e poi qnd sarai morto ti ribellerai
al mondo intero kiedendogli il perchè,
il perchè sia capitato proprio a te,
il perkè nn ci sia un rimedio,
il perkè t senti solo e se ti giri,
al tuo fianco nn c'è mai nessuno...
e allora capisci..
ke mai nessuno potrebbe capirti...
se nn la persona x cui stai soffrendo,
lei è la metà della tua anima,
ke prova lo stesso dolore ke provi tu..
mi dispiace d farti soffrire csi ...
in silenzio,
mentre continui a supplicarmi...
xo sappi ke anke io soffro..
e dentro d me sto morendo..
cerco di rinnegarti al mio cuore
e all'amore ke ancora ho x te...
ma ke so ke nn riuscirò mai a darti...
ogni tuo messaggio ke ricevo è una pugnalata sempre più forte ke tu dai al mio cuore..
e sono le parole più dolci, più semplici e sincere quelle a farmi più male...
xkè io quelle parole da te nn le merito più
amore mio...
ti giuro nn m fermerei...
scriverei fino all'infinito,
fino a raggiungere lìimmensità del tuo sguardo
x poi guardarti negli okki...
ma adesso le lacrime mi appannano la vista
e nn riesco a scrivere...
continuo ad asciugarle...
ma loro sn più forte d me e continuano a scendere
addio amore mio
e grazie d essere esistito nella mia vita lasciando un ricordo csi bello ke ha volte ho paura di ricordare sapenso ke potrei ripensarci e tornare indietro correndo da te....
addio...
ANONIMA - tratto da ME
segnalata da ANONIMA sabato 23 agosto 2008
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categoria: Poesie
Anno Nuovo Vita Nuova
Anno Nuovo Vita Nuova
Nasce dal grembo dell'esperienza
il mio precetto quest'oggi
nella sua lezione
alle perle di sudore!
Bottino astratto agrodolce
trasmutato in una nuova
giara di saggezza
da adagiare
e custodire
lungo il boulevard
di rose di rovi
del mio sentire
a senso unico!
Mentre spirano
addosso
le vecchie cellule
al sapor di accaduto
che una storia
a suo tempo
ha creato lungo andando
per la mia inesplicabile via
per aggiungerla nel bagaglio della vita di quest'anno
che nel suo addio
mi accarezza l'anima
adiaforo galoppando
mentre mi lascia
incotrastato a passo lento!
Ma che non porterò mai
nel futuro
mescolando quei tralci
della antica vite
colti con mani fertili
coi frutti acerbi che maturi diverranno
al tempo del suo reale,
sotto al ciel propizio
delle opportunità da cogliere
con mani di speranza
affinché il vino vecchio
non si mescoli
col vino nuovo!
Poiché
di acre terra infeconda
è la sua sintesi ormai
nello spartito del passato
della mia anima
che vuol cantar solo
Oro e Argento
da partorire sulla soglia
del nuovo anno
in cui rinasco ritemprandomi
nel suo rigenerante
riproduente volto
dai sui multiformi colori
mentre intingerà
ancora la mia vita
oltre al grigio della cenere
di cui il mio cuor si specchia
nella pozzanghera
del controvertibile
per riflettere brillante
come fiore di loto
nel futuro sognante
di questo nuovo anno
che mi attendete
e che blanda
ammaliata fiduciosa
abbraccio nel rammentare
il vecchio detto dei miei avi
Anno nuovo... Vita nuova!
©Laura Lapietra 30/12/2021
segnalata da Laura Lapietra giovedì 30 dicembre 2021
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categoria: Poesie
Un'altra Volta Ancora
Sotto l’immensità
del firmamento stellato,
le mie iridi colme
di percezione
cinte dal desiderio
di apparire opache
come freddo marmo,
quando turbati,
nel profondo,
fissano disincantati
con occhi lacrimosi
quella sedia a dondolo,
ma vuota e in vista
nel bersò che una volta
allestiva gioie ed emozioni
a colorare giornate intere,
e che in tempi passati
ospitava una presenza,
quella presenza,
cara, molto amata!
Oh, in questa apparente
calma serale,
la mente si smarrisce
tra memorie e piaceri
mesti agli olezzi
d’altri tempi,
scrutando con autentica
malinconica la nostalgia,
nostalgia di quel vuoto
oramai incolmabile,
lasciato dall’assenza
di chi un tempo
camminava sereno
come amorevole padre
al mio orgoglioso fianco!
Questa presenza,
ormai soltanto presente
nei meandri dei miei sogni,
è ciò che desidero
ardentemente
poter abbracciare
ancora una volta,
ancora un’altra volta!
Ancora una volta
poter ascoltare
le onde della sua voce,
inebriarmi
della sua pioggia
di sana allegria,
restare in silenzio
ascoltata dalla sua pazienza.
E si fa strada
l’inevitabile domanda
del perché i più puri
e più buoni,
vanno via prima
che l’estate sfiorisca!
La placida rassegnazione
mi risponderà
che è il destino
di ogni fiore sulla terra,
ma la sua intensa fragranza
aleggia per sempre
nel cuore di chi
l’ha amato
senza dipartire mai
per davvero,
fin quando il suo ricordo
abita nel segreto profondo
dell’anima sensibile,
di chi l’ha amato
per davvero.
Laura Lapietra©
segnalata da Laura Lapietra mercoledì 6 marzo 2024
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