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categoria: Poesie
Destini Incrociati
Destini Incrociati
Sguardi che si incrociano
e occhi che si fondono,
emozioni che assalgono
il cuore e voci che tremano
ma non per il freddo
ma per la scossa del cuore,
quando urla l’amore
che divampa i sensi.
E poi baci che non finiscono
che in un tramonto
di un nuovo orizzonte,
ove i sogni si disperdono
nelle folate di vento estivo.
All’improvviso tutto arriva
per poi andare via
più in fretta di come è arrivato,
in quegli abbracci
che sanno toglierti il respiro
e morirci dentro!
Sarà colpo di fulmine
che irrompe e brucia forte
più forte di un incendio,
ma assomiglia più
ad una prigione
da cui l’anima non potrà
che richiederne che
l’ergastolo d’amore
per liberarsi per sempre
da ciò che brama,
più di qualsiasi altro sentimento per poter vivere.
E poi la fine
vite che riprendono
il loro cammino,
sguardi che si scontrano,
dissapori che si mescolano,
voci che assumono tono autorevole
sulla resa dei conti,
e poi distanze, distanze
sotto tutti i punti di vista
per poi finire lontani,
dispersi dove ogni lume
di comprensione ormai
ha consumato la sua luce
nella calma del disinteresse.
Cosi all’improvviso,
tutto arriva per poi andare via,
più in fretta di come in realtà
è arrivato sfiorando
l’irreale passione.
©Laura Lapietra
segnalata da Laura Lapietra domenica 12 dicembre 2021
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categoria: Poesie
Anno Nuovo Vita Nuova
Anno Nuovo Vita Nuova
Nasce dal grembo dell'esperienza
il mio precetto quest'oggi
nella sua lezione
alle perle di sudore!
Bottino astratto agrodolce
trasmutato in una nuova
giara di saggezza
da adagiare
e custodire
lungo il boulevard
di rose di rovi
del mio sentire
a senso unico!
Mentre spirano
addosso
le vecchie cellule
al sapor di accaduto
che una storia
a suo tempo
ha creato lungo andando
per la mia inesplicabile via
per aggiungerla nel bagaglio della vita di quest'anno
che nel suo addio
mi accarezza l'anima
adiaforo galoppando
mentre mi lascia
incotrastato a passo lento!
Ma che non porterò mai
nel futuro
mescolando quei tralci
della antica vite
colti con mani fertili
coi frutti acerbi che maturi diverranno
al tempo del suo reale,
sotto al ciel propizio
delle opportunità da cogliere
con mani di speranza
affinché il vino vecchio
non si mescoli
col vino nuovo!
Poiché
di acre terra infeconda
è la sua sintesi ormai
nello spartito del passato
della mia anima
che vuol cantar solo
Oro e Argento
da partorire sulla soglia
del nuovo anno
in cui rinasco ritemprandomi
nel suo rigenerante
riproduente volto
dai sui multiformi colori
mentre intingerà
ancora la mia vita
oltre al grigio della cenere
di cui il mio cuor si specchia
nella pozzanghera
del controvertibile
per riflettere brillante
come fiore di loto
nel futuro sognante
di questo nuovo anno
che mi attendete
e che blanda
ammaliata fiduciosa
abbraccio nel rammentare
il vecchio detto dei miei avi
Anno nuovo... Vita nuova!
©Laura Lapietra 30/12/2021
segnalata da Laura Lapietra giovedì 30 dicembre 2021
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categoria: Poesie
Non Sei
Non Sei
L'aria si è fatta ovattata
mentre la sera
nel suo blu pastello
laconica saluta la mia pelle
timida e chiara
rabbrividita al vento,
e i miei capelli
morbidi e lucenti
ne fanno da cornice
ribelli nelle sue forme
danzanti al suo sfiorarmi
parlandomi dritto al cuore.
Guardo le mie mani
sono prive di fiori e destino, mentre gli astri
della mia fantasia
mi predicono che tu
non sei nell'atmosfera
del mio cuore,
una galassia da obliare!
Non sei nei respiri
che ti dedico,
lacrima pendula
sgorgata dal cuore
frantumata nella dissolvenza
di quella assenza
che firma un addio assiderato!
Non sei
la più dolce malinconia
che mi fa brillare gli occhi
di stille di emozioni
trasudate al calore
del tuo abbraccio,
uno scialle di cashmere
dal tepore d'amore.
Non sei più, non sei più,
per te!
Ormai è già tarda sera
e i raggi della luna
si astengono tra
le incerte nubi ai miei occhi,
confondendosi coi
sogni nascosti e
desideri inespressi soffocati
da raccontare sol al passato.
Non sei più, ora,
e il vuoto riempie
le mie mani che accolgo accorate al cuore
a pregare sole nel disincanto
in cui hai avvolto
la via del fato,
affinché tu
non sia più,
e non sarai più,
per me.
segnalata da Laura Lapietra martedì 29 marzo 2022
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categoria: Poesie
Rugiada D'Angelo
Rugiada D'Angelo
A volte la nostalgia
di un caro è un prezioso
ricordo in un mesto pensiero tracotante tra le pieghe
della sua perdita propagginandosi nella mente,
per poi scendere nel cuore
come vortice di commozioni riscaldando l'anima
turbandola nel profondo, immaginando così
a occhi chiusi
di poterlo abbracciare respirandone gli olezzi
del trascorso vissuto insieme!
Originando inevitabilmente lacrime d'amore e d'affetto
che rigano copiose le guance
lasciandoci sussultare
dal calore dello stupore
nel rivelarsi che in fondo
quelle lacrime di luce
dolce rugiada d'angelo,
non sono altro
che carezze del proprio caro
mentre svelano
fitte in quei brividi
nelle strette del cuore
negli abbracci
di quel caro alato
che alacre e benigno
ci trasfonde nell'intimo
suscitati nell'epicentro
che risiede nel nocciolo dell'essere di chi lo anela
costantemente nei sogni,
per ricordare con tenerezza
che la lontananza in fondo
non è poi così profonda
nel tempo dell'uomo
se abita in noi,
ma è solo un'incresciosa
situazione spaziale determinata dalla distanza
che non getta mai
nel baratro
della reminiscenza,
se vie è ancora
quel nastro d'oro
che ancora indissolubilmente
unisce chi si vuol bene
anche oltre l'acredine morte.
©Laura Lapietra
segnalata da Laura Lapietra venerdì 30 settembre 2022
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categoria: Poesie
Oh Mio Girasole
Oh Mio Girasole
Oh sole dell'agro,
girasole ardente,
che nel campo dorato
ergi lo sguardo,
tu segui l'astro diurno,
sempre presente,
come amante fedele,
dal cuore gagliardo.
In te si specchia
l'essenza del sole,
con petali che sfidano
l'azzurro cielo,
un disco d'oro
che al vento si duole,
ma resta saldo,
fiero e senza velo!
Tu danzi con grazia
tra spighe e folate distratte,
un faro di luce
in terra radicato,
il tuo calore
è un eterno momento,
che riscalda i cuori
dal gelo lasciato.
La tua corolla,
un mosaico vivente,
di raggi e olezzi,
splendore fluente,
nel tuo abbraccio,
il sole è innamorato,
e il tuo amore per lui
è incandescente.
Oh, mio girasole,
emblema di vita
e speranza,
nel tuo volto si legge
una silente danza,
di giorni che passano
in una lenta che avanza,
ma la tua fiamma non conosce stanchezza o giammai stanca!
Così resti, colosso tra i fiori,
tu simbolo di forza
e di ardenti passioni,
che nei campi risuona
di mille sfumature,
e nel cuore semini
eterni splendori.
E ancora lasciami sostare
tra le tue onde a sognare,
nel tuo mare d'oro,
il tuo ricordo nel mio cuore.
Laura Lapietra ©
segnalata da Laura Lapietra venerdì 31 maggio 2024
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categoria: Poesie
Scriverò
Scriverò
Ti scriverò,
al sorgere del sole,
nel mio cuore smarrito
tra fogli bianchi sparsi nel tempo.
Dove un alito di gioia,
non ha mai scritto poemi
di noi sul quel sentiero
del florido destino,
tra fragranti fiori di vita,
a sprigionare imperirituri emozioni.
La tua vita è un solo soffio,
volato troppo in alto,
troppo in alto
mentre ti concepisco,
flusso di candida anima,
nel raggio di pace,
a riposare come colomba
libera nel cielo dell'amore!
Ti scriverò,
della mia vita sfrangiata,
senza copertina,
per dare senso pittoresco
alla mia stinta storia,
senza contenuto d'animo,
a viaggiare negli specchi
senza riflessi del mio nome
senza il tuo accanto al mio!
Il vibrante cuore non ha più suono,
che intona sulla scia d'estasi!
Ti scriverò,
poi strapperò in frammenti
come sai ogni parola
che piango per te
tra spilli di fitte galoppanti,
persi nel mio incolmabile vuoto.
E poi sarà sempre
quell'addio oscillante
a farmi guardare la realtà,
tra onde travolgenti
per non spegnermi mai
all'abbraccio della rassegnata
sensazione di essere
ancora inchiostro del cuore,
ad abbozzare momenti inestinguibili
su quei fogli in bianco
da eradicare all'atro
dei miei sogni ancora in volo.
segnalata da Laura Lapietra mercoledì 26 giugno 2024
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categoria: poesie
Alla Mia Amica
Alla mia amica
Amore MIo,
dicono che per amanti
e meglio
se amici prima.
Non avevo mai capito questo
forse proprio perche
non avevo mai trovaro quell'amica.
Quell'amica mitica
di cui sentivo parlare
in certe storie, nelle canzoni,
nei racconti di bimbi felici,
nei riassunti di poeti
con cuori aperti e spensierati,
nelle preghiere di un'artista
che cercava la sua musa,
la sua mitica amica.
Adesso mi trovo anch'io
a quel traguardo di una vita
adesso forse anche piu completa
adesso, che ho trovato un'amica.
Adesso che ho scoperto
il vero significato della parola.
AMICA, amica mia,
amore mio,
Adesso si,
Adesso tu.
La mia amica,
Un'amica con cui
posso condividere
bacetti, risate,
sorrisi, lacrime e,
piatti di pasta.
Un'amica a cui posso
raccontare e spiegare
le mie storielle,
i mie sogni,
i miei desideri,
sapendo che
solo con lei vicina
le mie storie faranno senso,
i miei sogni si realizeranno, e
i miei desideri s'avveranno.
Ho trovato un'amica,
che non mi prenda in giro,
quando voglio
anch'io un fazzoletto,
ormai bagnato di lacrime,
perche anche per me e triste
quando nei film
gli amanti si lasciano,
un'amore muore,
o quando l'eroe pirata
salva la sua donna,
magari annunciando,
...Buongiorno, Principessa!
Ho trovato un'amica,
un'amica che sappi
che io saro li per lei
fino all'ultimo,
ad aiutarla
quando ha bisogno
di non so,
un bacetto,
un'abbraccio,
una spalla per posare la sua testa,
forse un po pesante dalla giornataccia.
Un'amica che
puo contare su di me,
quando vuole,
con braccia aperte,
con parole di conforto
"Vieni qui, ti capisco,
tutto andra bene, vedrai.
tienti stretta accanto a me,
sei la mia amica,
non aver paura,
ti proteggero"
Si,
credo che ho trovato
la mia mitica amica,
Adesso si,
adesso tu.
Il tuo sorriso e stampato nei miei occhi
e la tua voce, a volte un po lontana,
mi da tanta gioia e serena felicita
che e difficile descrivere,
ma forse posso dirtelo
con semplici parole.
...Son serenamente contento
che sei entrata nella mia vita.
Grazie di essere,
semplicemente cosi,
semplicemente tu,
...la mia amica!
Fab Ricciardi - tratto da Amore
segnalata da Fab mercoledì 28 gennaio 2009
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categoria: Poesie
Angelo Radioso
Angelo Radioso
Brillano
le melanconie vive
in questa sera
dai malesseri
di un cuore trafitto
dai dispiaceri,
e tristi ormai
sono gli effluvi
che ne respira l'anima
ai ricordi del bel tempo,
con te...dolce presenza
dove carezze e sorrisi
sospirati nell'anima,
si mescolavano
tra i silenzi
e le profonde parole
taciute
ma profondamente sentite
nei teneri abbracci
dentro nel cuore
nei desideri che resteranno
lì immobili,
paralizzati,
dove non potranno
mai più realizzarsi
a colpi di battiti di cuore,
quel cuore ora
ormai piangente,
il mio,
in questa livida sera inconsolabile!
E in quei ricordi
che ormai vaganti
nel vento dei sentimenti
aleggiano in questo tempo
che mi investe colpendomi
alle spalle,
gelandomi il respiro!
Morsi nella notte
mi infliggeranno
mentre tenteranno
di approdare
sui terreni fertili
della mia fragilità,
pronta a sprofondare
per non combattere lucida,
ma insistenti e prepotenti
nel porsi soli,
quei morsi di dolore
solo per tentare
di afferrare anche
ormai l'inafferrabile,
i ricordi d'amore
di una figlia, la tua.
Solo per tentare
di riabbracciare
nei segreti profondi
chi,
ormai con un paio d'ali
ha vestito il suo essere,
per esser oltre la terra
della mia vita diventando
Angelo Radioso!
Solo per riabbracciare
chi,
ormai non c'è più,
ma quel flusso d'amore
che ci ha legati,
potente e sconfinato
sigillato nel
profondo dell'essere mio,
vivrà per sempre!
Solo unicamente
per esso,
un ricordo dolce
che ha combattuto
per tutta la sua vita
e tanto amato
la sua famiglia
nel suo meraviglioso
animo radioso
come un angelo
sempre allegro
silenzioso, tanto umile
nelle sue malinconie,
senza far pesare mai
a nessuno le tristezze
dell'anima sua sensibile,
proprio come me!
Nel cielo del mio cuore,
riposerai e sorriderai sempre,
libero dal male
che lentamente ti ha divorato le viscere
e la luce dei tuoi occhi,
e tu in silenzioso
ti spegnevi
nei tuoi sguardi consapevoli
che quel mostro
presto ti avrebbe strappato
dalle mie, dalle nostre braccia
impreparate e impotenti,
ma mai dal mio cuore,
dal nostro cuore.
E io
caro dolce papá ...
Ti avrò sempre dentro
di me e
ti amerò per sempre,
non salutandoti mai
con un addio
ma con un"Arrivederci"
in quella certezza vera
in cui noi
abbiamo salda fede,
che un giorno ritorneremo
a essere nuovamente
insieme per sempre
nel verde giardino della pace, eterno regno celeste
sempre radioso come te.
segnalata da Laura Lapietra venerdì 29 ottobre 2021
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categoria: Poesie
Amanti Noi
Amanti Noi
Lene il suo giuncare
la mia pelle
con le sue trepidazioni
come drappi di luce d'estasi
sparsi dappertutto su di me
a tinteggiarmi d'ambra,
oro pregiato per i suoi occhi
all'imbrunire della sera!
E una florida carezza madreperlacea
su cui adagiare il suo cuore
accanto al mio
cinse l'incanto che
il tempo sprigionava
senza una clessidra
a suggerirci una fine!
Flamine era l'immensità
della voce del suo sguardo
quando mi parlava
a suon di liuto al chiarore
delle stelle nascenti nell'indaco
di quel turbamento
che desiderava agghindarmi
di sol di porpora
e coralli da accostare
tra i petali di rose e i diamanti con cui adularmi
in quei suoi baci d'amore, brillantini sulle mie labbra timide nella bramosia!
Ove far scivolare
ogni desiderio
delicato quanto profondo
in fondo alla mia anima
come gocce di glicine
in grappoli penduli
ad addolcire i miei occhi,
per dissetare i miei sensi rapiti dal suo culto imperante!
E come farfalle bianche
che si librano in ogni direzione nel mio essere
ammaliato in quell'incontro
sublime in piena di letizia
e di sussulti in quei sussurri
luminosi e incandescenti
vibravo armoniosamente, mentre pervadevano
nelle nostre sensazioni
e nelle nostre parole
quelle non dette,
ma dettate dalle nostre mani
intrecciate pronte
per accogliere e allacciare
un unico abbraccio eterno
ove fermare il tempo,
il dolce sentire
delle nostre pelli,
I nostri corpi recitare poemi
intrisi di passione
nella danza della dolce voluttà!
Amanti noi...
In una notte già vissuta,
cadde una stella,
sotto lo sguardo pallido
della luna piena di miele,
un desiderio in
un unico destino,
nasce l'amore etereo nell'eterna atmosfera!
E quella fresca folata
di venticello che disegnava
le nostre pelli scoperte
senza arrossire al pudore,
adagiate sulla calda
terra della natura
sotto le folte chiome
degli antichi ulivi,
mi spogliava dai
miei ultimi petali multicolori
di quei fiori che coltivavi
unicamente per me,
affinché il tuo calore d'amore
mi coprisse il cuore
fin quando l'alba
non ci guardasse
sorpresa coi suoi
primi raggi di sole
alla luce di questo mondo
non giudicandoci
amanti segreti di un ardore,
che si consuma
con l'eccitazione
di una piccola eternità
in un momento fra tanti
che decanta
passione al firmamento,
ma semplicemente chiamandoci urlandoci,
Amore! E non...
Amanti noi
in questo nostro amore,
un amore che vive e
che ama solo per amore!
segnalata da Laura Lapietra lunedì 15 novembre 2021
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categoria: Poesie
Autunno Meteoropatico
Nel folto grigiore urbano
a sprazzi splendente,
l'astro ameno del giorno
si cela sfumato e corbellante
sui quei volti indifferenti
dei loro convulsi corpi
spediti verso le proprie mete,
mentre placida l'autunno intraprende le sue piroette
sul libeccio che aspira sfociare
in una intensa pioggia
di melanconia da scordare!
Cromie sfumate
si allontanano avvolte
nel silenzio dietro ogni angolo,
mentre foglie brune e gialle
sussurrano il loro stormire
sotto alle mie suola,
le vie come vesti di cenere
si tingono d'ombre
ed errate congetture
che come un veleno
il cuore inerte rende immobile!
Dal parabrezza ahimè
ignava or cerco
il riflesso rarefatto dell'etere,
la metamorfosi che la Terra
dona in tale momento,
ma l'umido asfalto
nel suo abbraccio inerte,
privano i miei occhi
da quel bagliore incantato!
È un'assenza costante,
un'obliterazione implacabile
che mi spacca il cuore,
respiro saviamente riposta
solo nella tua casa, nella tua vita!
Amor che or mi sei lontano...
E così, rimango prigioniera
del tempo irremovibile,
senza poter annusare
il profumo del risveglio
delle dolci caldarroste
dopo l'amplesso dei sensi
dalle più sensuali movenze.
Le strade or si ergono
come celle asfittiche,
in cui l'autunno canta
folate stonate dal crepitio
della malinconica pioggia
da cancellare sulla mia pelle!
Ma le mie pietrificate membra non avvertono la lirica,
mancano i sensi per catturarne l'essenza vibrante...
Eppure là fuori,
la sconfinata bellezza
delle bronzee foglie
che danzano
e danzano in cerchio,
come candide gocce di rugiada,
e l'arcobaleno
dalle tenue tonalità,
rendono magnifico
il mio sguardo di vita o di morte,
in un'arpa che la natura accorda!
Mi sfugge la speranza d'averti,
che come fronde caduche
or siamo amanti scostanti
nel fruscio che si leva
come cantilena
nelle piaghe che risvegliano
il presente nel traffico
dagli assordanti clacson,
ma tra le mura dell'urbanità
che mi imprigiona e avvita,
resto legata a un panorama monotono e opaco,
annusando fragranze
che la mia città frutta,
come un animale assetato
di antichi olezzi che non trovo!
Forse un giorno astratto fuggirò
da questo scuro labirinto,
dalle urla della metropoli
che opprime e confonde,
per vivere l'autunno
con lo sguardo estinto
dalla meteoropatia
sulle spalle di una natura
che implora respiro profondo!
Fuggirò per raggiungerti.
E fino a quel giorno,
mi dedicherò a ricordare
immersa nella caverna dell'urbanità infame
che esiste un mondo
di intervalli e cadenze,
non solo ricamati di nostalgie
e reminiscenze in amarezze,
ma anche di intagli
di sbuffi d'aliti di vita
da cogliere per vitalizzare
quei momenti da lavare
con fiducia nella fede
che in quel giorno che verrà
sarà magione per l'amore,
senza grigiore e senza orpello
a offrire un autunno
senza affanno e senza ombrello!
©Laura Lapietra
segnalata da Laura Lapietra mercoledì 4 ottobre 2023
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