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categoria: Aforismi » ricordo

ricordo, immagini, fantasia

Quando cominciai a capire
salivo le scale a quattro, zampe,
nella vecchia casa dei miei nonni,

tutto scricchiolava, e le pietre antiche erano fredde,
quando sono cresciuta, dall'alto scivolavo sulla lunga scalinata
partivo come un razzo per scivolare e le pietre erano diventate

lisce, levigate, lucide, ma nelle giornate di pioggia, non mi bastava piu
una intera casa per giocare, scendevo nelle cantine a guardare le botti
gli attrezzi di campagna, oggetti antichi, prosciutti appesi,

e un giorno cominciai a risalire le vecchie scale,
sempre piu su, fino all'ultima camera e capii che
la scala continuava a salire nel buio..

avevo tra le mani la mia piccola bambola
e una piccola porta scorticata, io vidi
diedi una leggera spinta e come per magia la porta si spalancò,

un bagliore giallo verde, arrivava da una piccola finestra,
una soffitta mai visitata, pensai, bauli vecchi di secoli
in un angolo, spalliere di un letto di ferro battuto,

una specchiera di, chissà, quale trisnonna
vecchie lettere con una calligrafia svolazzante ed elegante,
mi tolsi le scarpe e le poggiai sul davanzale della finestrella

gli ultimi raggi del sole scomparivano dietro la montagna
e la luna spuntava, sembrava cantare dolci armonie celestiali,
ascoltai il sussurro del vento, valutavo che chiamasse me,

sentii lo sgocciolare della rugiada sugli steli di erba, nel prato
e notai un sentiero verso il bosco, attraverso i vetri, lo reputavo cosi misterioso,
immaginai elfi, fate, gnomi, su quel viottolo erboso

immaginavo loro che danzavano sotto la luce della luna!
E il bosco che sorrideva e tutti gli animali che facevano festa,
lasciai la mia bambola e chiusi gli occhi mentre dentro le mie piccole narici

entravano aromi e profumi di fiori ed erbe aromatiche
farfalle che svolazzavano sopra la mia testa, e i folletti che
chiamavano il mio nome....

la mia immaginazione non aveva limite,
abbandonai la mia bambola alla soffitta....per sempre,
il bosco aspettava me, per ogni avventura nella natura.

daniela cesta

segnalata da daniela cesta lunedì 9 novembre 2015

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categoria: Poesie

CREPUSCOLO DI FINE NOVEMBRE

scuro e freddo nell'orizzonte
nel cielo pieno di nubi, nell'irreale silenzio
che arriva al cuore, le foglie morte
formano tappeti colorati,
che frusciano sotto i piedi,
in questo tempo malato della terra,
inondata dal covid, tra i malati soli
che hanno bisogno di respirare
tra caschi e tubi, con occhi spalancati
di terrore, senza poter parlare e coloro che
passano non rivedono le loro famiglie,
hanno solo Dio da chiamare.
Mentre noi che stiamo rinchiusi a casa
osserviamo l'autunno attraverso i vetri
divisi, lontani, come sospesi tra
un presente angoscioso,
rimpiangendo il passato,
sfiduciati verso il futuro.
Vivere in una zona, cosi detta rossa!
Pericolosa per le persone,
perchè troppi morti e troppi malati.
La natura nella sua tranquillità
sorprende, sconvolge, annienta,
appare tranquilla e sorridente,
come indifferente verso l'essere umano,
condannato a subire un virus micidiale
e strisciante, silenzioso come un killer
che colpisce all'improvviso.
Noi nella nostra solitudine, che serve
per sopravvivere in una umanità,
sguarnita, confusa, violenta.
Ascolto il respiro di Dio, che sussurra
attraverso la preghiera, il suo spirito
è vicino a noi. La preghiera è la potente debolezza di Dio
che smuove il suo cuore entrando nel nostro,
stringendoci a lui.

DANIELA CESTA

segnalata da DANIELA CESTA lunedì 30 novembre 2020

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categoria: Poesie

Pulsione D'amore

Leggiadro amor,
come una bella rosa
sbocci nell'anima
con incantevole zelo celeste,
e il suo olezzo
conquista i miei pensieri
catturati dal nocciolo
della tua essenza,
volto del vero amore!
Oh, sentimento fiorito
attraverso le tue mute parole
tradotte in deliziose trepidazioni
puro balsamo di dolci versi
che ne tempo, ne col fato
avizziranno mai sfumandosi
nelle fredde folate
della vita.
Invadi nel mio intimo
con soave calda carezza,
toccando il mio essere più nascosto,
e sii meravigliosa
pioggia di emozioni
al chiarore del nostro amore
nell'oceano della palpitante voluttà,
ebrezza nel bel vortice
colmo di sussulti spasimanti
trascritti dai nostri baci,
circoscritti da veementi brividi
celebrati dal nostro irrefutable legame,
ove ogni effusione d'amore
dolce dono di rinascita ci dona,
soggiocati dal suo eterno paradiso
nel limbo del nostro peculiare amore,
siglillando risoluzione
per la nostra vicendevole cura,
e intrecciando in un unico sentiero
le nostre vite
in un unico sentimento.
L'amore!

Laura Lapietra

segnalata da Laura Lapietra sabato 20 febbraio 2021

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categoria: Poesie

Intrico Di Disamina

Intrico Di Disamina

Vi resti impigliato
nei cespiti delle ostilità poiché non hai
considerato prima
cambiare sentiero
e salvarti la pelle
da quei graffi
che lacerano l'anima
dal dolore che essi
inevitabilmente provocano, non è fredda indifferenza
ai grovigli della vita
ma è pura previdenza
per il proprio benessere
al dì la della loro
presenza
a porre a repentaglio
la pazienza
del cuore acume,
pronto a farne
perle profumate
di viburno, buddleja
e oleandro!
Poiché purtroppo
non sempre
son gemme di rose
ad abbellire il tuo essere
e ad allietare il sorriso
a causa di contingenze
non agognate,
ma sopraggiunte
per inadatte scelte
di una fatua disamina.
©Laura Lapietra

Laura Lapietra

segnalata da Laura Lapietra venerdì 29 aprile 2022

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categoria: Poesie

L'onda D'Amore

L'Onda D'Amore

E poi arriva pur sapendo
che cambierai tutto,
come quando arriva
una nuova stagione
nella quale rinnovi
il tuo modo di fare
adeguandoti
alle sue esigenze,
ecco per l'appunto
ti adegui alle sue esigenze
ma mai viceversa,
perché quando
arriva l'onda d'amore
sai che farai di tutto
per cavalcare la sua cresta
adeguandoti a esso
pur di non perderlo,
perché lui
non si adegua mai a te
per restare per sempre!
Ti lascerà affondare
morente di freddo
in frantumi irregolari
inesorabile sfacelo
nel cuor leso
spontaneamente gabbato
dallo schiaffo bieco
nel suo diniego
al prestabilito suo termine,
risucchiato nel vortice
della delusione
che annienta
l'anima in estasi
colma d'emozioni,
tu ne soffrirai,
e tutto questo
nella più totale
e assoluta consapevolezza
di ciò che un flirt
comporta a tue spese.

©Laura Lapietra

Laura Lapietra

segnalata da Laura Lapietra domenica 17 luglio 2022

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categoria: Poesie

Melanconia Pioggia

Melanconica Pioggia

Nel giorno cupo
la pioggia forte scroscia,
tra le strade deserte
e i vetri oscuri.
Un'anima solitaria soffre,
nel suo cuore solo ombre!
Sotto il cielo grigio,
triste patema!
Gocce come lacrime
dal cielo cadono,
come pensieri affranti
che nel cuore affondano,
e il freddo umido nell'animo
si aggrovigliata nei respiri.
E l'ombra della solitudine
si espande come bomba d'acqua.
L' anima si fa lago,
ristagna il dolore,
soffre supplizio,
si arrende all'oblio!
Tra i riflessi d'argento
dell'acqua che scorre,
è la melanconia
che avvolge come un velo,
nella pioggia che ancora cade
senza un compenso.
Ma allo schiarire dei nembi,
una stella di sera brilla,
guidando il cammino
con dolcezza e scintilla,
a rischiarare speranze,
in un nuovo giorno sereno,
ove ogni palpito di vita
sia essenza d'amore
nella calda gioia di sapersi amare.

Laura Lapietra

Laura Lapietra

segnalata da Laura Lapietra giovedì 16 maggio 2024

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categoria: Poesie

Sei Nelle Mie Braccia

Sei nelle mie braccia,
all'ombra di ogni giorno
che commuove sassi senza parole
e lacrime senza respiro.
Sei sempre nelle mie braccia,
vuote come un pozzo senza cuore,
oh, eterei aliti d'amore mai eclissati,
dove sei adesso senza me?
Sei sempre tra le mie braccia,
assente, espressione infante,
nei tuoi giorni di fiori di maggio,
nella tua croce in libertà,
verso il terso cielo senza nembi!
Sei sempre nel mio cuore,
culla di emozioni mai sopite,
al gelo in note dolenti nella nenia,
sempre dispiegata ai raggi di luna.
Sempre, resterai per l'eternità
nelle mie nude e forti braccia,
nei brividi che avvolgono l'anima
quando guardo la tua immagine sbiadita sfumare via
nel tempo dei singulti,
senza colorati palpiti di gioia.
Sei nelle mie braccia,
ad avvincermi che da lì
non sentirai mai più freddo,
non più di quel che sento io
ogni qual volta i miei occhi
non si fondono coi tuoi,
gemme di vita rubata
per mano di antico fato inclemente,
senza veli di compassione,
per me che son solo
la tua tribolata dolce mamma,
e per te che sei l'amore della mia vita.

Laura Lapietra

segnalata da Laura Lapietra mercoledì 29 maggio 2024

voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Cuori Ricongiunti

Cuori Ricongiunti

Parole d'amore viaggiatrici
sul filo di internet fioriscono
nelle ombre delle ansie
a farle sussurrare quel ti amo,
quel io ti amo da impazzire
in quel mi manchi da morire!
Non vi è destino più triste
da rimandare carezze sulla pelle,
dolci baci colmi di calore
e strette di cuore fino ad essere
un unico brivido insaziabile
sulle rotaie della passione.
Eppure il cuore sa che dopo
la pioggia delle attese
tra le fredde strade della tristezza,
arriverà presto l'estate
con le sue gioie,
tra conchiglie colorare
e stelle marine sotto al sole,
sulla battigia in riva al mare
ti vedrò arrivare come un principe,
e guardandomi nelle iridi
felice mi sussurrerai
" vedi che siamo riusciti
a superare la distanza".
ed io ti cingero col mio universo
per perdermi con te
nelle galassie più remote
per separarci mai più.

Laura Lapietra ©

Laura Lapietra

segnalata da Laura Lapietra giovedì 24 ottobre 2024

voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Dolci Respiri

Oh! Dolci respiri miei,
spento è il vostro fragile cuore,
candele pure accese
nel giardino degli innocenti,
il mio cuore vi adorna
di lacrime che ramificano nostalgia,
un dolore che culla assenze
nelle notti insonni ad ascoltare
silenzi che parlano senza fiato.
Le vostre ali dispiegate alla vita
ancor prima di divenire
accanto a me
son diventate piume celesti
a circondare del vostro ricordo
ovunque io, incerta, cammini
tra le fiamme della fredda realtà.
Vi lascerò,
senza abbandonarvi mai,
che siate nelle braccia dell'origine,
che siate alito purissimo
senza macchia che vi inquini l'anima,
e che colmi dell'amore infinito
mi aspettiate dove la triste morte
non esiste più.
Oh, miei amati angioletti
seppur non vi ho mai visto
il viso, le mani,i vostri dolci occhi
e il vostro sguardo curioso,
nei miei sogni vi ho abbracciato
in quell'arrivederci che ci riunirà
cancellando ogni malinconia,
e come stelle brilleremo
del nostro amore intrecciato
nel tempo che scriverà
la consolazione che rallegrerà
ogni istante del nostro per sempre.

Laura Lapietra ©

Laura Lapietra

segnalata da Laura Lapietra domenica 27 ottobre 2024

stelline voti: 14; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

Col tempo

Col tempo sai
Col tempo tutto se ne va
Non ricordi più il viso
Non ricordi la voce
Quando il cuore ormai tace
A che serve cercare
Ti lasci andare
E forse è meglio così

Col tempo sai
Col tempo tutto se ne va
L'altro che adoravi
Che cercavi nel buio
L'altro che indovinavi
In un batter di ciglia
Tra le farse e le righe
E il fondo tinta
Di promesse agghindate
Per uscire a ballare
Col tempo sai tutto scompare

Col tempo sai
Col tempo tutto se ne va
Ogni cosa appassisce
Io mi scopro a frugare
In vetrine di morte
Quando il sabato sera
La tenerezza rimane
Senza compagnia

Col tempo sai
Col tempo tutto se ne va
L'altro a cui tu credevi
Anche a un colpo di tosse
L'altro che ricoprivi
Di gioielli e di vento
Ed avresti impegnato
Anche l'anima al monte
A cui ti trascinavi
Alla pari di un cane
Col tempo sai tutto va bene

Col tempo sai
Col tempo tutto se ne va
Non ricordi più il fuoco
Non ricordi le voci
Della gente da poco
E il loro sussurrare
Non ritardare copriti
Col freddo che fa

Col tempo sai
Col tempo tutto se ne va
E ti senti il biancore
Di un cavallo sfiancato
In un letto straniero
Ti senti gelato
Solitario ma in fondo
In pace col mondo
E ti senti tradito
Dagli anni perduti
Allora tu col tempo sai
Non ami più.

L. Ferré - E. Medail

segnalata da FernyMax domenica 2 febbraio 2003

stelline voti: 18; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

Questo amore

Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso
negato dimenticato
Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito
calpestato ucciso negato
dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
E' tuo
E' mio
E' stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l'estate
Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarsi soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
Il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io tremante l'ascolto
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me e per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me per tutti gli altri
Che non conoscono
Fermati là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempre
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci.

J. Prevert

segnalata da Diane giovedì 8 maggio 2003

stelline voti: 13; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Le cose che salvano

La mia vita è ...
una storia d’amore,
per tutte le cose
che fanno salvare!

E’ incominciata
su di un prato,
dove mio padre
portava un cucciolo
appena cresciuto,
a correre al sole...
per togliere al mondo
la sua tristezza...!

I colori più belli
riempivano d’incanto
i miei sogni di fanciullo,
fatti a occhi aperti
sotto il cielo azzurro...

Da allora ho camminato
tanto... sul mio sentiero,
trovando sassi enormi
e anche rose, bellissime,
ma con spine dolorose,
che m’han spillato
il sangue troppe volte!

Ho anche smarrito
la direzione di casa,
rimettendoci tutta
la mia ingenuità...
E non sapevo più
neanche dove andare,
coi miei gesti ridotti
alla disperazione...

Per questo ancora
non so com’abbia fatto
a risalire la china,
tremando per il freddo
e lasciando che il vento,
mi rubasse alle spalle
tutta la stupidità...

Adesso so solo
che, da non molto,
è ricominciata la vita
che avevo perduta,
e mi sembra infine
di poter capire, e volere,
le cose che aiutano
a farci salvare...!

Grazie, Babbo,
eternamente...

FernyMax - tratto da Ricordo di mio padre

segnalata da FernyMax mercoledì 11 giugno 2003

stelline voti: 6; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

la cantina della sora Rosa.

Ei passo'
per quella cantina
fredda e buia.
E stappo' tutte le bottiglie
che poteva,
finche' l'oblio dell'ubriacatura,
non lo cinse tra le braccia di
Dionisio,
a cantar di malinconia.
Poi si assise su quella sedia di vimini
polverosa,
e si addormiede.
Era la cantina della sora Rosa
che al mattino quando lo troviede
barcollante,
gli fece sputare a mazzate
tutte le bottiglie che ingollato
avea nella notte brava.
Lui era Anselmo,
picaro e scontento,
sempre m'briaco di nostalgia.
Quando la sua Pina era andata via,
d'amor inappagato
era impazzito.
Allora andava per locande
a vino e lacrime bagnate,
e quando i soldi evea terminati,
fece il pirata per affogare
nell'alcol forte d'annata,
la sua nostagica mente
malata.
Perche' l'amore uccide
quanto la spada,
e la morte e' una lenta sensazione,
di aria che manca,
finche' i polmoni affogano
d'inedia.
Anselmo lo trovorno
nella cambusera una mattina.
Aveva un fiasco in mano,
e sulla faccia una smorfia
malandrina.
Era come se dicesse: "ti ho fregato
brutta befana!
Ora non potrai farmi piu' nulla.
Ho raggiunto la pace,
quella eterna.
co' un fiasco de vin.
Ora a te tocca...."

Occam

occam

segnalata da occam lunedì 19 gennaio 2004

stelline voti: 11; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Frasi d'amore

Portami con te
consumando un giorno per intero,
portami con te
fammi credere che è tutto vero
che si tratta di stanchezza
se con me non fai l'amore,
cosa c'è di male.
Portami con te
fammi camminare nel tuo cuore
portami con te,
dove non ho freddo senza sole,
parlami di te, se nel conte dei tuoi giorni
sarai sempre qui con me
se hai pensato di tradirmi amore mio,
e lo hai detto di nascosto solo a Dio.
Io nel carcere del cuore,
ho rinchiuso solo te,
è un'ergastolo d'amore,
un diluvio universale,
la tua vita insieme a me
tu sei bella da morire,
forse è questo che fà male un po'
dammi un modo per capire,
che non ci saranno storie per andare via da me....
Io se ti perdo,
posso dirti quando lultimo tramonto
fa morire l'anima
Io se ti perdo come un vagabondo
vado camminando senza te scurda'
e se ti perdo, lascio questo mondo trovero' il sorriso
solo in paradiso
tu si me vuo' bene pure tu
non mi guardare a testa in giù
amore dammi un po' di più.
Una casa in fondo al mare
sto' sunnann' 'nsieme a te
dammi un'attimo d'amore che mi faccia immaginare,
che stai bene insieme a me
ma tu sei bella da morire
forse è questo che fa male un po'
sono stanco di viaggiare,
ho finito le parole,
ma scetato pienz' a te
Io se ti perdo,
posso dirti quando lultimo tramonto
fa morire l'anima
Io se ti perdo come un vagabondo
vado camminando senza te scurda'
e se ti perdo, lascio questo mondo trovero' il sorriso
solo in paradiso
tu si me vuo' bene pure tu
non mi guardare a testa in giù
amore dammi un po' di più

giuseppe maione

segnalata da giuseppe maione martedì 23 marzo 2004

stelline voti: 23; popolarità: 11; 0 commenti

categoria: Poesie

LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA

Passata è la tempesta:
Odo augelli far festa, e la gallina,
Tornata in su la via,
Che ripete il suo verso. Ecco il sereno
Rompe là da ponente, alla montagna;
Sgombrasi la campagna,
E chiaro nella valle il fiume appare.
Ogni cor si rallegra, in ogni lato
Risorge il romorio
Torna il lavoro usato.
L'artigiano a mirar l'umido cielo,
Con l'opra in man, cantando,
Fassi in su l'uscio; a prova
Vien fuor la femminetta a còr dell'acqua
Della novella piova;
E l'erbaiuol rinnova
Di sentiero in sentiero
Il grido giornaliero.
Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride
Per li poggi e le ville. Apre i balconi,
Apre terrazzi e logge la famiglia:
E, dalla via corrente, odi lontano
Tintinnio di sonagli; il carro stride
Del passeggier che il suo cammin ripiglia.
Si rallegra ogni core.
Sì dolce, sì gradita
Quand'è, com'or, la vita?
Quando con tanto amore
L'uomo a' suoi studi intende?
O torna all'opre? o cosa nova imprende?
Quando de' mali suoi men si ricorda?
Piacer figlio d'affanno;
Gioia vana, ch'è frutto
Del passato timore, onde si scosse
E paventò la morte
Chi la vita abborria;
Onde in lungo tormento,
Fredde, tacite, smorte,
Sudàr le genti e palpitàr, vedendo
Mossi alle nostre offese
Folgori, nembi e vento.
O natura cortese,
Son questi i doni tuoi,
Questi i diletti sono
Che tu porgi ai mortali. Uscir di pena
È diletto fra noi.
Pene tu spargi a larga mano; il duolo
Spontaneo sorge e di piacer, quel tanto
Che per mostro e miracolo talvolta
Nasce d'affanno, è gran guadagno. Umana
Prole cara agli eterni! assai felice
Se respirar ti lice
D'alcun dolor: beata
Se te d'ogni dolor morte risana.

LEOPARDI

segnalata da basilicom martedì 13 aprile 2004

stelline voti: 7; popolarità: 4; 0 commenti

categoria: Frasi d'amore

Parole..

Se chiudi gli occhi, sarò lì con te.
C'è un legame fra di noi,
non lo voglio perdere .
L'unica cosa che sento nel mio cuore è di correre per te,
Ricorda,
non sei sola, in nessun momento della tua vita,
il mio cuore, sarà sempre legato al tuo, anche se so ,
che spesso mi mentivi
usando giusto le parole per proteggermi…
Le tue parole sono come un sogno
ma i sogni non avrebbero potuto ingannarmi…
Mi sto comportando in modo così freddo ora,
mi volto mentre tu ti allontani,
ma ti ascolto.
Tu combattevi le tue battaglie lontano da me
Non è giusto verso di me, perché io voglio combattere insieme a te.
Mi mostro forte,
per nascondere la sofferenza
ma quando volto pagina
sento solo una vaga risposta…
E cosa sarebbe successo se avessi versato le mie lacrime
e ti avessi implorato di volermi bene?
Ma ora non ho paura di fare
ciò che mi dice il mio cuore ….
Queste mille parole
non le ho mai pronunciate
forse perché ti sento così lontano…
Le sto mandando ovunque tu sia
sospese sulle ali del mio cuore..
Queste parole,
che non sono mai state pronunciate
sono sicuro, che in qualche modo ti rimarranno
facendoti sembrare più vicino, e non più così lontano;
ti sosterranno per sempre…
Ma per me quel sogno di stare con te,
non è ancora finito.
Io fingo e dico, " posso dimenticare" ma, quando,
rivivo ancora quel giorno quando
sei stata qui con me per tutto il cammino e,
nel momento difficile, mi dissi,
"Non preoccuparti perchè ti staro vicino"
Ti potevo vedere…
Mi mostrai forte
per nascondere l'amore
Avrei potuto risponderti con rabbia,
ma ora non ho paura di fare
ciò che mi dice il mio cuore
NON HO PIU PAURA DI AMARTI

Nik1990 - tratto da That's me

segnalata da Nik1990 mercoledì 23 giugno 2004

stelline voti: 12; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

"QUESTO AMORE"

Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore cosi vero
Questo amore così bello
Cosi felice
Cosi gaio
E cosi beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
E cosi sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato
ucciso negato dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora cosi vivo
E tutto soleggiato
E tuo
E mio
È stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l'estate
Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
Il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io tremante l'ascolto
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me e per tutti gli altri
Che non conosco
Fermati là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempr
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci.

segnalata da miyu giovedì 24 giugno 2004

stelline voti: 5; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Frasi d'amore

Ci sarai

Come una fotografia
Dai contorni incerti
é questa vita
La mia

La trovo in un cassetto
E poi ogni giorno
Dentro gli occhi tuoi

Parlami di come la fortuna aspetta
E tienimi tra le tue braccia
Ancora per un po'

Dimmi che tu ci sarai
Quando il tempo su di noi
Avrà ormai lasciato
Segni che non vuoi
Dimmi che tu ci sarai
Quando la malinconia
Vestirà i ricordi
Della vita mia

Toglierò la polvere
Laverò le lacrime
Che tu
Non vuoi

Ogni goccia
é una poesia
Che non ho sentito andare via

Spiegami le cose che non ho capito
E svegliami se senti freddo
Vedi, sono qua

Dimmi che tu ci sarai
Quando il tempo su di noi
Avrà ormai lasciato
Segni che non vuoi
Dimmi che tu ci sarai
Quando la malinconia
Vestirà i ricordi
Della vita mia

Le cose che non voglio perdere
Volti che non ho rivisto mai
Le parole dette e poi
Quelle che ho nascosto
E che non sai

E non stancarti mai
Dimmi che tu ci sarai
Quando il tempo su di noi
Avrà già lasciato
Segni che non vuoi
Che non vuoi

Vale!!! - tratto da Francesco Renga

segnalata da vale domenica 27 giugno 2004

stelline voti: 38; popolarità: 3; 0 commenti

categoria: Frasi d'amore

Questo amore Questo amore
Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore cosí bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato
dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
E' tuo
E' mio
E' stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l'estate
Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io tremante l'ascolto
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me e per tutti gli altri
Che non conosco
Fermati là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempre
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci.

J. Prevert

segnalata da Lamù venerdì 23 luglio 2004

stelline voti: 7; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

QUESTO AMORE

Questo amore
Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore cosí bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
E' tuo
E' mio
E' stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l'estate
Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io tremante l'ascolto
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me e per tutti gli altri
Che non conosco
Fermati là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempre
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci

ti stravoglio bene..

(J.Prevert)

segnalata da giovanni mercoledì 25 agosto 2004


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