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categoria: Barzellette
Due amici si incontrano dopo tanto tempo: -come te la passi?- chiede il primo, vestito decorosamente e di buon aspetto all' altro. -mah- dice l'altro piuttosto ridotto male, -non tanto bene-. -Io invece ho un buon lavoro e guadagno discretamente, e tu?- -io bevo-.Dopo qualche tempo i due si incontrano ancora, il primo sempre più raffinato ed il secondo sempre più ridotto male: -ohe', ciao-saluta il primo, - come va?Io ho avuto un buon aumento di stipendio, sono capoufficio ed ho comperato questa bella macchina!e tu?- -io continuo a bere- dopo qualche anno i due si incontrano ancora: il primo ha una macchina ancor più bella della precedente, ma rimane sbalordito nel vedere il suo amico in splendida forma sopra una macchina incredibilmente lussuosa: -ciao, io ho migliorato ancora la mia posizione, ma tu cosa hai fatto per diventare così come sei?- -semplice, ho venduto i vuoti!-
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categoria: Barzellette » uomini e donne
Bari: Ci sono Coline e Sabbine. Coline và a Milano per lavoro e invita Sabbine. Sabbine inizialmente rifiuta ma poi va'. Prima di partire gli arriva una cartolina da Coline che gli spiega che ci sono 2 tipi di taxi, uno verde e uno giallo, quello giallo vola! Lo invita quindi a stare attento.Quando arriva a Milano Sabbine si scoccia di aspettare tanto tempo e si avventura nel taxi giallo. Chiede così per via Manzoni e l'autista gli chiede: "a che altezza?" ed egli rispose: "Com ti alz d'anderr t spezz i gamb!"
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categoria: Poesie
Benedetto sia 'l giorno, e 'l mese, et l'anno
Benedetto sia 'l giorno, e 'l mese, et l'anno ,
et la stagione, e 'l tempo, et l'ora, e 'l punto,
e 'l bel paese, e 'l loco ov'io fui giunto
dà duo begli occhi che legato m'a'nno;
et benedetto il primo dolce affanno
ch'i' ebbi ad esser con Amor congiunto,
et l'arco, et le saette ondi'i' fui punto,
et le piaghe che 'nfin al cor mi vanno.
Benedette le voci tante ch'io
chiamando il nome de mia donna o' sparte,
e i sospiri, et le lagrime, e 'l desio;
et benedette sian tutte le carte
ov'io fama l'acquisto, e 'l pensier mio,
ch'e' sol di lei, si ch'altra non v'à parte.
Francesco Petrarca - tratto da Francesco Petrarca, Canzoniere
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categoria: Barzellette
Due Testimoni di Geova suonano ad una porta. Apre una signora, che appena li riconosce non dà loro nemmeno il tempo di parlare e inizia a gridare come una pazza: "ma siete sempre qui!! Basta rompere le scatole!! Andate via!! Andate a lavorare!!" e sbatte violentemente la porta, che pero' torna indietro e si riapre. Arrabbiata, la signora la risbatte ancora più forte di prima, ma la porta torna ancora indietro. Lo rifà una terza volta, ancora più arrabbiata e più violentemente, ma la porta ritorna indietro un' altra volta. Si accorge con la coda dell' occhio che qualcosa di scuro, probabilmente un piede di uno dei due Testimone di Geova pensa lei, blocca la chiusura della porta. La donna pensa: "Hi hi hi, adesso lo sistemo io". Sta per prendere la rincorsa per sbattere il più violentemente possibile la porta e spiaccicare il piede del malcapitato, quando interviene uno dei due Testimoni di Geova, e dice: "Ehm, signora, prima di riprovare forse è meglio che tolga il gatto"...
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categoria: Barzellette
Una cinquecento sta andando tranquilla in una strada.Dopo un po vedi passare una Porsche che sorpassa la cinquecento a 200 all'ora e alla prima curva se ne va.dopo un po passa una Ferrari che sorpassa la cinquecento a 250 all'ora e alla prima curva se ne va.il giorno dopo si ritrovano tutti e tre all'ospedale: quello della Ferrari, quello della Porsche e quello della cinquecento.quello della Porsche a quello della Ferrari-tu perché sei qui?- -e ad un certo punto non si muoveva più il volante non sono riuscito a sterzare e sono caduto giù dal burrone!-quello della Ferrari a quello della Porsche-e tu perché sei qui?- -e non mi andava più il freno non ho frenato in tempo e sono andato a sbattere contro il muro!-quello della Porsche e quello della Ferrari a quello della cinquecento-e tu perché sei qui?- -e vi ho visti passare così veloce che credevo di esser fermo e sono sceso dalla macchina!!-
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categoria: Poesie
Benedetto sia 'l giorno, e 'l mese, e l'anno
Benedetto sia 'l giorno, e 'l mese, e l'anno,
e la stagione, e 'l tempo, e l'ora, e 'l punto,
e 'l bel paese, e 'l loco ov'io fui giunto
dà duo begli occhi, che legato m'hanno;
e benedetto il primo dolce affanno ch'i' ebbi ad esser con Amor congiunto,
e l'arco, e le saette ond'i' fui punto,
e le piaghe che 'n fin al cor mi vanno.
Benedette le voci tante ch'io
chiamando il nome de mia donna ho sparte,
e i sospiri, e le lagrime, e 'l desio;
e benedette sian tutte le carte
ov'io fama l'acquisto, e 'l pensier mio,
ch'è sol di lei, sì ch'altra non v'ha parte.
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categoria: Barzellette
Due vicini, un uomo e una donna, sono appassionati di orti, e ognuno coltiva un proprio pezzo di terra. Ma la signora, dopo aver visitato l'orto del vicino, esclama sconsolata: "Potessi avere anch'io dei pomodori cosi' rossi!". E il tizio le confida: "a dire il vero ho un sistema infallibile per farli diventare cosi', ma lei giuri di non rivelarlo a nessuno!". Lei giura, cosi' lui spiega: "Quando la luna è piena, io mi spoglio nudo, e corro tre volte intorno ai pomodori, e il giorno dopo li ritrovo cosi' belli rossi". La signora aspetta pazientemente il plenilunio, si spoglia nuda e corre intorno ai pomodori. Tempo dopo i due si rivedono: "Allora signora, come è andata con i pomodori?". "Ah, niente da fare, sempre verdi e rinsecchiti, ma se vedesse come si sono allungati e ingrossati i cetrioli!"
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categoria: Barzellette
Un tizio, non sentendosi molto bene, si reca da un dottore, anzi, potendoselo permettere, va da uno dei più importanti e famosi luminari di medicina e gli racconta: "Dottore, da qualche tempo non mi sento affatto bene; sono stanco, ho mal di testa, non ho appetito, ho nausea, ecc". Il dottore lo visita attentamente e alla fine gli dice: "Non si preoccupi; non c'è nulla di grave. Lei ha solo bisogno di aria pura. Vada in vacanza in montagna in mezzo ai boschi e vedrà che tutti i suoi sintomi spariranno". E il tizio: "Ma è sicuro, dottore?". "Certo, non ho dubbi!". "Ma insisto, dottore, è proprio sicuro?". E il dottore: "Ma certo, glielo ripeto. Sono sicuro. In fondo ho un'esperienza da dottore di più di 20 anni!". E il tizio: "Beh, vede, dottore, io faccio il boscaiolo da più di 30 anni!".
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categoria: Barzellette
Un poliziotto ferma un motociclista che stava andando sparato nella via principale di una cittadina. "Agente, mi faccia andare! Non ho tempo adesso per le sue sciocchezze" "Ragazzo, adesso ti dai una calmata e mi segui in commissariato" "Ma agente, le stavo dicendo..." "Ehi! Ti ho detto di star zitto e di darti una calmata. Adesso vieni al commissariato e stai lì buono buono finche' non arriva il commissario" Qualche ora dopo l'agente si affaccia nella stanza dove aveva lasciato il ragazzo: "Sei fortunato figliolo. Il commissario non è ancora arrivato perché è al matrimonio di sua figlia. Così quando arriva sarà di buon umore" e il ragazzo, mestamente: "Non ci conti troppo, agente, io sono lo sposo"
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categoria: Barzellette » religione » preti e suore
In convento. Finita la cena, la madre superiora concede alle consorelle 10 minuti di ricreazione. Potete prendere le biciclette, sorelle, ma solo dieci minuti mi raccomando! Va bene, madre! Va bene! E, tutte felici scorazzano per i vialetti del convento salutando con la mano la madre superiora. Passano i dieci minuti e la superiora le richiama: "Sorelle, sorelle, ora basta è tempo di pregare!" Ma le suore piagnucolando un po' riescono ad ottenere altri 5 minuti di ricreazione. Passati anche questi la superiora le richiama all'ordine, ma loro non ne vogliono sapere di lasciare le biciclette. "Ancora un poco, madre, ancora un poco! E la superiora: "Bene, sorelle, visto che siete così disobbedienti da domani...vi rimetto i sellini!!
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categoria: Barzellette
Un italiano va in vacanza con un tour organizzato in Russia, per visitare Mosca. Sta passeggiando, gli scivola l'occhio dentro un tombino aperto, e vede un tizio magro magro, smunto, sofferente, che lavora a più non posso. Il viso non gli sembra nuovo, gli sembra di conoscerlo, si ferma, ci pensa un po', e gli viene il lampo " di genio". Si inchina e chiama: " Beppe, Beppe, ehi, Beppe, ti ricordi di me?" due occhi scavati lo guardano, la testa fa segno di no. " ma come no, Beppe, non ti ricordi, sono Toni, ti ricordi ad auschwitz, nel '42?" Dal tombino: " ehhhhhh, bei tempi, quelli ".
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categoria: Barzellette » animali
Ci sono delle lumachine che vanno a fare un pic nic. Cammina, cammina dopo 50 anni arrivano, pero' si sono dimenticate il cavatappi a casa. Allora la più piccola dice: - Vado io a casa a prendere il cavatappi, pero' voi non dovete mangiare finché non arrivo! Ok? Le altre lumachine accettano e attendono di buon grado l'arrivo della lumaca. Passa il tempo... 70 anni... 120 anni... 245 anni... sta cavolo di lumaca non arriva. Allora le altre, affamatissime, stanno per buttarsi sul cibo. Salta fuori la lumachina da un sasso e dice: - e no, eh... se fate così non vado mica a casa a prendere il cavatappi!
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categoria: Barzellette
Ci sono due vecchi amici che si incontrano dopo molti anni.Si salutano,chiacchierano,e si informano a vicenda sull'andamento economico.Si vede che Beppe ora è sposato,ha una famiglia numerosa e il suo lavoro basta appena a soddisfare i bisogni della famiglia. Per Alfonso,invece,tutto sembra andar bene:non è sposato,ha un posto di lavoro sicuro e guadagna bene. Dopo un po',Alfonso vuole andare al cinema.Dapprima Beppe non vuole,ma poi visto che paga l'amico accetta. Al cinema i due sono seduti dietro ad un tale pelato;allora Alfonso dice:-Beppi,perchè non facciamo come ai vecchi tempi? -No,per carità,a quei tampi eravamo giovani e spensierati,ma ora siamo adulti. -Dai Beppi,ti do un milione! A Beppe va bene e allora ,subito dopo Alfonso,sciaff,sciaff,tira due sberle sulla testa pelata di quello davanti Allora quello si gira e Alfonso prontamente gli dice: Osvaldo!Da quanto che non ti vedo!A quanto pare ti sei dimenticato dei tuoi vecchi amici,eh! Quello non capisce,e si gira. Allora i due amici ripetono l'azione:altre due sberle sulla testa pelata. -Ma Osvaldo ,propio non ti ricordi di noi,i tuoi vecchi amici! Allora quello si fa spostare al piano di sopra. Anche i due amici si fanno spostare al piano di sopra. Adesso tocca a Beppe:sciaff,sciaff,sciaff,tre sberle sulla testa di quel poveraccio -Osvaldo,giù da basso ce n'è uno che ti somiglia tutto!
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categoria: Barzellette
Un giorno Dio stava guardando la Terra e vide tutto il male che accadeva su di essa. Cosicché decise di mandare un Angelo sulla Terra per verificare. Chiamo' uno dei suoi migliori angeli e lo mando' sulla terra per un po' di tempo. Quando l'Angelo torno' disse a Dio: "Si, la Terra è cattiva, il 95% delle persone sono malvagie, il 5% buone". Ebbene, Dio penso' per un po' fra sé poi disse "E' meglio se mando un altro Angelo per avere una seconda opinione". Quindi Dio chiamo' un altro Angelo e mando' pure lui sulla Terra per un po' di tempo. Quando l'Angelo torno', anche lui ando' da Dio e gli disse. "Sì, la Terra è in decadenza, 95% di malvagi e 5% di buoni". Dio disse: "Cio' non è una buona cosa". Quindi decise di mandare una e-mail a quel 5% di persone buone del mondo per incoraggiarle, affinché non desistessero e perché continuassero ad andare avanti senza perdere la fede. *** Sai cosa diceva la e-mail? *** *** No? *** ***...siamo fottuti...neanche a me è arrivata... ***
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categoria: Barzellette » marito e moglie
Durante la cena, la moglie si rivolge al marito: - Ma insomma, da un po' di tempo a questa parte stai assumendo un comportamento che non mi piace proprio! Invece di stare insieme con me la sera, te ne esci sempre con gli amici e torni a notte fonda! - e allora? Cosa c'è di male? Io ho diritto a vivere la mia vita, e poi se la sera voglio uscire con gli amici sono affari che non ti riguardano. La moglie in lacrime: - Ecco... lo vedi come mi rispondi?!? Fino a prova contraria io sono sempre tua moglie... ho bisogno di tenerezze, di coccole... perché stasera non rimani a casa con me che così facciamo l'amore? - Non posso... ho preso un appuntamento con gli amici, ci devo andare per forza! - Ma dai caro... fallo per me... - Non rompere le palle! Se ti ho detto che stasera devo uscire, stasera esco!! - Va bene, allora io stasera faccio l'amore... chi c'e', c'e'!!
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categoria: Barzellette
Un Ingegnere sta camminando leggendosi l'ennesima specifica tecnica, quando incontra una rana che parla.
La rana dice: "Ciao! sono una bellissima principessa, un maleficio mi ha
trasformata in una rana, se mi dai un bacio, tornerò ad essere una donna, e
ti sarò MOLTO riconoscente."
L'Ingegnere si ferma, la guarda, la prende e se la mette in tasca. Al che,
la rana dice:
" Ehi, non mi hai capito! Se mi dai un bacio, mi trasformerò in
una donna bellissima, e sono anche principessa, potrei essere davvero molto riconoscente e cambiare la tua vita."
L'Ingegnere sorride e se la mette di nuovo in tasca.
La rana strilla: "Ma sei sordo? O sei timido? Devo essere più esplicita? Bene, sono una principessa, sono mora, ho la 5 misura, faccio dei pompini che quando ho finito ti rimane il sorriso per un mese,
lo prendo ovunque, ho praticato di tutto e di più nelle segrete del mio castello, se mi baci e mi fai tornare una donna ti regalo delle notti che non ti riesci neanche lontanamente ad immaginare!" .
L'Ingegnere la guarda, sorride, e se la rimette in tasca.
Al che la rana inizia a spazientirsi:
"Ahò, ma che sei sordo? Ti ho detto che sono mora, 5 misura, fisico da urlo, faccio tutto, faccio delle pompe da svuotare la diga di Assan,
che te la dò per tutto il tempo che vuoi se solo mi dai un bacio...
Va bene che una rana è repellente, ma mi sembri un attimo imbranato,
si può sapere cosa vuoi?
Se mi hai messa in tasca qualcosa che ti piace di me ci sarà no?
Dimmelo, dai!"
L'Ingegnere la guarda, e poi dice :
"Senti, io sono laureato in ingegneria.
Per me il sesso te lo puoi anche tenere...
Ti puoi tenere pure i soldi...
Non mi interessano i titoli nobiliari, nè il tuo castello.....
ma avere una rana che parla è una figata!"
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categoria: Barzellette
Due vecchi compagni di scuola si riincontrano casualmente dopo venticinque anni. Si vanno a sedere ad un bar e, bevendo qualcosa, si raccontano tutto quello che è successo in questo lungo lasso di tempo: - Allora, a me il lavoro va molto bene, ho una moglie che mi adora e due splendidi figli. Non mi posso proprio lamentare! A te come va? - Guarda, io di mogli ne ho dovute cambiare ben tre. Mi sono morte tutte e tre! - Accidenti che sfortuna! E come mai sono morte? - Stavano tutte benissimo di salute. La prima è morta una sera perché aveva mangiato dei funghi velenosi... - e la seconda? - Il caso vuole che anche lei sia morta perché aveva mangiato funghi velenosi! - Per la miseria! E la terza? - Eh... la terza! Quella non si voleva mangiare i funghi e così gli ho dovuto dare una bastonata in testa...
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categoria: Barzellette
In un manicomio viene assunto un nuovo psichiatra. Il primo giorno di lavoro il nuovo psichiatra decide di passare un po' di tempo nella sala di ricreazione per entrare i confidenza con i pazienti, ma qui si trova di fronte ad una scena che non riesce a comprendere: tutti i pazienti sono radunati di fronte ad uno di loro che urla ad alta voce dei numeri: 25! E risate generali. 12! e risate. 23! grande ovazione. Preoccupato lo psichiatra va a consultarsi con un suo collega che gli spiega: "Per passare il tempo si raccontano tra di loro delle barzellette, ma siccome ormai sono sempre le stesse, hanno deciso di numerarle per non far fatica a raccontarle ogni volta". "Ah, ho capito, voglio fare una prova anch'io". Ritorna nella sala ricreazioni, raduna tutti i pazienti e si mette a gridare: 12! (Silenzio generale). 24! (Segni di disappunto). 35! (Fischi e proteste generali). Innervosito esclama: "Ma perché con me non ridete e con quell' altro si?". "Perché tu non le sai raccontare!".
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categoria: Poesie
Passando con pensir per un boschetto
Passando con pensir per un boschetto,
donne per quello givan fior cogliendo,
"To' quel, to' quel" dicendo.
"Eccolo, eccolo!".
"Che e', che e'?".
"E' fior alliso".
"Và là per le viole".
"Ome', che 'l prun mi punge!".
"Quell'altra me' v'agiunge".
"Uh! uh! o che è quel che salta?".
"E' un grillo".
"Venite qua, correte:
raperonzoli cogliete".
"E' non son essi".
"Si, sono".
"Colei,
o colei,
vie' qua,
vie' qua
pe' funghi".
"Costa',
costa',
pel sermolino".
"No' staren troppo,
che' 'l tempo si turba".
"E' balena".
"E' truona".
"E vespero già suona".
"Non è egli ancor nona!".
"Odi, odi,
e' l'usignol che canta:
più bel v'e',
più bel v'e'".
"I' sento... e non so che".
"Ove?".
"Dove?".
"In quel cespuglio".
To'cca, picchia, rito'cca,
mentre che 'l busso cresce,
ed una serpe n'esce.
"Ome' lassa!".
"Ome' trista!".
"Ome'!".
Fugendo tutte di paura piene,
una gran piova viene.
Qual sdrucciola,
qual cade,
qual si punge lo pede.
A terra van ghirlande;
tal ciò ch'ha colto lascia, e tal percuote;
tiensi beata chi più correr puote.
Si fiso stetti il di che lor mirai,
ch'io non m'avidi, e tutto mi bagnai.
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categoria: Barzellette
La Nasa ha programmato un esperimento
per provare la resistenza dell'uomo in totale solitudine nello spazio.
Per l'esperimento vengono scelti tre uomini: un noto play boy svizzero,
un famoso lettore di gialli e un accanito fumatore. Tutti e tre, secondo
il progetto Nasa, dovranno essere spediti nello spazio su tre navicelle
separate, dove dovranno rimanere in solitudine per ben sei mesi!! Viene
concesso loro solo di portare con se' qualcosa che li possa aiutare a
passare il tempo durante il periodo di permanenza nello spazio. Arriva
il giorno della partenza. Il play boy entra nella sua navicella con un'enorme
borsa contenente filmini sexy... e parte. Il lettore di gialli porta con
se una mezza biblioteca di gialli di tutti i generi... e parte. Il fumatore,
ovviamente, si presenta con qualche migliaio di sigarette e sigari di
vario genere, sale sull'ultima navicella... e parte. Passano i sei mesi
e le tre navicelle tornano sulla Terra. Il primo ad uscire e' il play
boy... che sembra piuttosto soddisfatto dell'esperienza. Ringrazia e se
ne va. Si apre poi il portellone della navicella su cui era il lettore
di gialli, anch'esso sembra soddisfatto dell'esperienza fatta. Ringrazia
e se ne va. Infine si apre il portellone della navicella sulla quale era
il fumatore e appare una figura sconvolta, con gli occhi a palla, otto
sigarette in bocca due nelle orecchie e due nel naso. Ad un tratto apre
la bocca e fa: - FIAM... MI... FE... RIIIII!!
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