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categoria: Barzellette
Un romanista, un laziale e una bellissima modella mora siedono vicini nello scompartimento di un treno. Dopo ore di viaggio senza scambiarsi una parola, il treno entra in una galleria.Improvvisamente si sente lo schiocco di un bacio seguito dal fragore di un ceffone... Appena torna la luce si vede il laziale che sofferente si tiene la guancia sulla quale si nota il segno delle 5 dita. La modella mora pensa: "il laziale voleva baciarmi ma ha sbagliato bersaglio ed ha abbracciato il romanista che gli ha dato uno schiaffo" Il laziale pensa: " il romanista ha baciato la modella che ha pensato fossi io e mi ha menato" Il romanista pensa: "alla prossima galleria rifaccio er rumore der bacio e do' n'artro schiaffo a quer cog*ione del laziale!
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categoria: Barzellette » dal medico
Un dottore fa una lezione di anatomia all'università e spiega agli studenti: "Per essere buoni medici, bisogna averesangue freddo, mano ferma e colpo d'occhio", dopodiche' scopre un cadavere e gli mette un dito nel sedere, lo estrae e se lo mette in bocca, poi chiede: "Chi vuole provare?", ma gran parte degli studenti sviene o rifiuta, finche' un giovanotto si offre volontario. Il giovane studente ripete le stesse operazioni del dottore, il quale dà il giudizio: "Come sangue freddo ci siamo, mano ferma anche, ma il colpo d'occhio è scarso, infatti se osservavi bene, vedevi che io ho inserito il medio, ma ho leccato l'indice!"
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categoria: Poesie
la giornalista Gisela...]
[beveva, e rideva, e beveva,
beveva, e rideva, e beveva,
la giornalista Gisela:
si è divertita enormemente,
alla dotta boutade del mio primogenito malizioso:
un "ist mir vergallt,"
(seguirono chiarimenti intorno all'etimologia
della poesia, figlia della memoria:
perché scrive soltanto chi non sa ricordare,
per non dimenticare).
si è entusiasmata di fronte alle mie lunghe dita,
alla salute di mia moglie,
alla bellezza sensibile del mio terzogenito
che ha fatto la sua minima epifania
nel pieno di una storia di couvades:
(e il secondogenito è rimasto in secondo piano,
un po' in ombra, in un atteggiamento
terremotato, e dolente).
ma nel rapido addio,
quando io, un Liebling der Schnaken,
mi sono travestito come un Liebling der Gotter,
e' scoppiato il suo complimento di commiato
ma con delicatissime censure:
(per un ipotetico Liebling der Frauen,
in sospensione prematrimoniale);
(e il momento più felice della mia vita,
ho risposto, sono stati tre momenti:
e ho detto quali).
Edoardo Sanguineti - tratto da Reisebilder
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categoria: Barzellette
3 amici napoletani si recano in africa è rimangono quasi 2 mesi. Giunti a Napoli un quarto amico chiede loro se le donne africane sono in realtà veramente nere. "Senti Salvato' ma queste donne sono veramente nere o no?" "Niente di meno!! Figurati che la mia ragazza si feri' ad un dito e lo sai di che colore era il sangue?" "No disse l'amico!! Era nero!!" Il secondo amico disse: "ti ricordi quando la mia ragazza si ruppe tibia e perone? Lo sai tu di che colore erano le ossa?" "No disse l'amico!!" "erano nere!!" Il terzo disse: "vi ricordate quando stavo nell'albergo in tanzania nella suite, la mia ragazza fece nu'pirit (una scoreggia) che stett' 3 giorni O'scur"
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categoria: Barzellette
La moneta. Un signore, tornando a casa a notte inoltrata, si imbatte in un ubriaco che, piegato sulle ginocchia, sta ispezionando palmo a palmo un tratto di marciapiede. - Ha forse smarrito qualcosa? - gli domanda il signore. - Sì - risponde l’interpellato. - Mi è caduta un moneta da cinquecento lire… - Ma più o meno in che punto? - si informa il signore. - Laggiù in fondo - dice l’ubriaco, indicando con un dito l’altra parte della strada. - e perché allora la cerca qui? - C’e' più luce…
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categoria: Barzellette
Un mago sta passando le sue vacanze in una spiaggia di nudisti. Un giorno incontra una bella donna che lo conosce di fama che gli chiede un qualche gioco di magia. Il mago non ha alcun accessorio (e' nudo), ma ha un'idea e chiede alla dama: "D'accordo, giratevi e piegatevi un po' in avanti!". La donna esegue e poco dopo sente un corpo estraneo insinuarsi nel suo culetto. Allora il mago le chiede: "Allora, sentite il mio dito?". E la signora: "Si', si'...". Il mago quindi tende le braccia e passa le sue due mani davanti agli occhi della signora e le dice: "Eh voila'!".
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categoria: Barzellette » pierino
La maestra pone un quesito a Pierino: - Se su un albero ci sono dieci uccellini ed un cacciatore spara uccidendone tre, quanti uccellini rimangono sull'albero? - Nessuno signora maestra, perché gli altri sette si spaventano e scappano... - No Pierino, gli altri sette restano fermi sull'albero, pero' il tuo modo di pensare mi piace... Allora Pierino dice: - Ora signora maestra le faccio io un indovinello. Su una panchina del parco ci sono tre donne che mangiano il gelato. Una lo morde, una lo succhia e l'altra lo lecca. Quale di queste tre donne è quella sposata? La maestra ci pensa un attimo e poi risponde: - Mah,... quella che lo succhia...?! No, signora maestra, quella che ha la fede al dito, ma anche il suo modo di pensare mi piace...!!
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categoria: Barzellette
Una giovane si reca dal ginecologo: - (G) Dottore, mi è successo una cosa imbarazzante, molto imbarazzante... - (D) Coraggio piccola (la tranquillizza il medico), parla pure senza problemi... - (G) Ecco, ieri ero col mio ragazzo in macchina, si faceva del petting, ad un certo punto lui mi ha messo un dito... li', nella passerina... poi ha spinto un po' e tutta la mano gli è andata dentro! - (D) Alla faccia! E allora? - (G)...Beh, ecco il suo orolorgio da polso si è slacciato... e mi è rimasto dentro! - (D) Incredibile! E ti fa male? - (G) No, non sempre... è quando il mio ragazzo pretende di caricarlo che nascono i problemi!
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categoria: Barzellette
Tre donne di colore si trovano al mercato, e chiacchierando del più e del meno si ritrovano a parlare dei loro mariti. Fa la prima: - Sì, vabbe', potete dire tutto dei vostri consorti, ma il marito più nero è il mio! - e come fai a dirlo? - Perché l'altro giorno, armeggiando con un cacciavite, per sbaglio si è tagliato un dito, ed il sangue che ne è uscito era nero! - Beh, niente in confronto al mio! Ieri, guardando un film commovente alla tv, ha cominciato a piangere, e le lacrime che gli sono uscite dagli occhi erano nere! La terza le guarda e sbotta: - Sì, non c'è dubbio che i vostri mariti siano neri, ma sono nulla in confronto al mio! Pensate che una sera del mese scorso stavamo tutti in tinello a guardare la tv, ed un certo punto lui ha mollato una scorreggia; siamo rimasti 3 giorni al buio!!
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categoria: Barzellette » uomini e donne
Prima notte di nozze. La mattina dopo la ragazza chiama la madre e lei: - Allora figlia mia, com'e' andata? - Beh... sai mamma, sono uscita dal bagno tutta profumata e l'ho trovato sul letto a leggere un libro. Ho pensato: mi sta aspettando. Mi sono seduta vicino a lui e lui niente, ha continuato a leggere... - e tu cosa hai fatto? - Gli ho preso la mano e me la sono appoggiata su una spalla. - e lui? - Ha continuato a leggere... - Ma dai!! E tu? - Gli ho preso la mano dalla spalla e me la sono messa sul seno! - e lui? - Ha continuato a leggere... - Ma chi hai sposato!! E poi?? - Gli ho preso la mano dal seno e me la sono messa... là sotto... - e lui? - Si è bagnato il dito ed ha girato pagina...
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categoria: Barzellette
Un poveretto dall'aspetto bonario e un po' dimesso sta cercando una via, ma non riesce a orientarsi. Decide di chiedere un'informazione a una ricca signora che sta passando tutta ingioiellata: "Mi scusi, saprebbe indicarmi dove si trova piazza Garibaldi?". La signora lo guarda con sufficienza e poi inizia a indicargli la strada con aria di superiorita': "Allora, faccia attenzione buon uomo. Deve prendere corso Cavour e percorrerlo tutto fino in fondo (e dicendo questo gli sventola davanti al naso una mano pesantemente inanellata d'oro). Li' troverà una piazza. Prenda la prima a destra (indica la svolta con l'altra mano ancora più carica di anelli d'oro). La percorra fino a metà (altro sventolio di mani inanellate davanti al naso), poi giri a sinistra (altra svolta davanti al naso con mano inanellata) e passi sotto un sotto passaggio (e dicendo questo passa una mano dentro una pesante catena d'ora tutta lavorata che porta al collo), quindi giri a destra (e si sistema due grandi bracciali sempre d'oro al polso sinistro) e finalmente si trova in piazza Garibaldi. Ha capito, buon uomo?". Al che il poveretto, scansandosi con un dito il labbro sinistro e mostrando una capsula d'oro, risponde: "Fi. Graffie tanto!".
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categoria: Barzellette
Primavera del 2000...! Nell'enorme parcheggio per gli operai di una grande fabbrica di Torino spicca, tra le tante utilitarie e vetture sgangherate, una bellissima Ferrari Testa Rossa nuova di zecca. La cosa indispone le alte sfere della direzione del personale che lo riferiscono direttamente al Presidente. Questi ordina che sia fatta luce sull'affronto e che si indaghi sul proprietario della Fuoriserie. I dirigenti scoprono che il proprietario è un modesto operaio della catena di montaggio. Il Presidente incuriosito chiama a rapporto questo suo operaio dicendogli: "Signor Rossi, mi è giunta voce che lei possiede una Ferrari molto costosa, come può permettersela con uno stipendio di 1.600.000 al mese..?"
"Sa, caro Presidente," risponde il Rossi "io vinco sempre le scommesse che faccio..! Per esempio vuol scommettere 5 milioni che lei entro un mese sarà operato di emorroidi?" Il Presidente, sapendo di non avere quel problema, accetta la scommessa. L'operaio sorride, saluta e torna al suo lavoro. Il Presidente, messo in apprensione dalla sicurezza del bifolco, si sottopone, per cautela, a diverse visite mediche. I referti non lasciano dubbi: quella parte del suo corpo è sanissima...! Trascorso il mese, il Presidente richiama nel suo studio l'operaio Rossi che si presenta accompagnato da due altri operai come testimoni. Il Presidente, gongolante e con i referti alla mano, pretende il pagamento della scommessa vinta. Il Rossi, con ostentata indifferenza, compila l'assegno da 5 milioni e nel porgerlo al Presidente dice: "Io ho la massima fiducia nei suoi medici, ma vorrei constatare di persona prima di pagare ed accettare la sconfitta." Il Presidente un po' imbarazzato accetta. Il Rossi si mette un guanto sterile e.... procede all'accertamento in presenza dei due testimoni. Tirandosi su i calzoni il Presidente esclama: "Mio caro Rossi, questa volta le è proprio andata male, ha perso la scommessa più 5 milioni." Al che il Rossi sorridendo risponde:"Lo dice lei Presidente, io ho appena vinto 45 milioni scommettendo 100 mila lire con tutti i 500 operai della catena di montaggio che sarei riuscito a metterle un dito nel....Sedere....!"
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categoria: Barzellette » pierino
La maestra sta valutando le nozioni di aritmetica dei suoi alunni e domanda a Pierino:
- Ci sono 5 uccellini su un filo dell'elettricità e un cacciatore spara e colpisce 3 di loro, quanti uccellini rimangono sul filo?
Pierino ci pensa un po' su e risponde:
- Nessuno, perché quando il cacciatore spara, gli uccellini si spaventano e scappano via!
La maestra rimane un po' dubbiosa e poi commenta:
- Beh, la risposta che mi aspettavo era che 2 uccellini rimanevano sul filo... pero mi piace il tuo modo di ragionare... vediamo se sei in grado di pormi un quesito simile al mio...
Pierino,dopo aver pensato per qualche secondo,espone il suo quesito : - 3 donne comprano un cono gelato dentro una gelateria e poi: una comincia a succhiarlo, una comincia a leccarlo e una lo morde... Quale delle 3 e sposata?
La maestra rimane interdetta e balbetta:
- Mah... non so... forse... quella sposate e quella che lo succhia?
Pierino pronto ribatte:
- Beh veramente la risposta che mi aspettavo e che quella sposata e la donna con la fede al dito... pero mi piace il suo modo di ragionare!
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categoria: Barzellette
Ho visto... (parte prima)
HO VISTO... (parte prima)
Ho visto un binario morto che aspettava di essere sepolto.
Ho visto un cartello per la strada con scritto: ESSO a 1200 m, ma lui non sono riuscito a vederlo.
Ho visto un gallo puntare una sveglia per paura di essere licenziato.
Ho visto gatti neri rincorsi da cani razzisti.
Ho visto genitori molto attempati mettere al mondo dei nipoti.
Ho visto firmare assegni circolari con un compasso.
Ho visto astronauti al ristorante chiedere il conto alla rovescia.
Ho visto un atleta mangiare 2 primi 3 secondi e 4 decimi.
Ho visto un caffè fare un errore ed essere corretto con la grappa.
Ho visto dei cannibali leccarsi le dita e dire: era una persona veramente squisita.
Ho visto un contadino soffiarsi il naso nel suo fazzoletto di terra.
Ho visto diabetici morire in luna di miele.
Ho visto donne talmente affezionate al loro marito da usare quello delle loro amiche.
Ho visto un uomo riportare una leggera ferita al suo legittimo proprietario.
Ho visto una cicala ereditare una fortuna da una formica morta di stress.
Ho visto donne conservare in frigo il terziario avanzato.
Ho visto gondole cambiare canale con il telecomando.
Ho visto un libro con l'indice fratturato.
... continua domani!
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categoria: Barzellette » computer
Un grosso problema di famiglia
Cara Contessa Clara, ti scrivo per chiederti consiglio circa un grave problema di coscienza.
Io sono un ex marine reduce del Vietnam, dove ho attivamente preso parte alle stragi di Da Nang e di Ho Shay, ho un cugino che ha un fiorente contrabbando di armi. Mia madre milita nel Partito Nazista Americano, e mio padre, che faceva il dentista, sta scontando una condanna a 30 anni perché molestava le pazienti sotto anestesia. I soli sostegni della mia numerosa famiglia, incluso me e i 500 dollari di eroina che mi servono ogni giorno, sono zio Johnny, borseggiatore esperto, detto "Dita d'oro", la vecchia zia Ester che coraggiosamente batte i marciapiedi nonostante i suoi 70 anni suonati, e le mie due sorelline che battono con lei tra una rapina e l'altra.
L'anno scorso ho conosciuto una ragazza deliziosa, che compirà 16 anni il mese prossimo, e intendo sposarla appena riuscirà a scappare dal riformatorio. Per dare da vivere a mia moglie ed a me sto allestendo in Messico una fabbrica di falsi reperti Maya, con tutta manodopera rigorosamente minorile, e quando avrò dei figli li inserirò nell'azienda di famiglia.
Dopodomani andrò a trovare il mio futuro suocero ad Alcatraz, e temo che la mia famiglia possa non fargli buona impressione.
Ora vengo al mio problema, per il quale mi serve il tuo esperto consiglio: secondo te, debbo dirglielo che ho un cugino che lavora in Microsoft?
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categoria: Frasi d'amore » lettere
Per Angle Lager - 24 Aprile 1923
In questa notte nera, la corona delle tue braccia m’è come una costellazione indelebile.
Perché oggi, in quei pochi attimi di sogno, ho avuto dalle tue giovani braccia una sensazione luminosa, come se tu avessi cinto d’un fuoco bianco la mia tenerezza e la mia tristezza?
Esiste un fuoco fresco?
Non saprò mai dirti quel che provo, quel che tu mi dai.
Tra l’ebbrezza di ieri e quella d’oggi, non v’è stato per me che supplizio corporale e inquietudine interiore. Tu hai ascoltato, con l’indulgenza più delicata, le mie confessioni.
La grazia del tuo volto attento sembrava modellarsi sulla mia sofferenza.
Poco a poco, credevo di sentire la sostanza del tuo corpo cambiarsi in una specie d’amore caritatevole. Credevo di assistere a un miracolo inaudito: il frutto voluttuoso che si muta in fiore sensibile! Puoi capire?
Mai tu m’avevi preso fra le tue braccia con tanta dolcezza.
Io ti parlavo delle mie voluttà tormentose e menzognere; e, senza parlare, tu calmavi il mio dispiacere, rinfrescavi la mia bruciatura, consolavi i miei rimpianti e i miei rimorsi.
E, come tu non m’avevi mai coronato con braccia cosi tenere e cosi chiare, tu non avevi mai avuto labbra cosi musicali. La tua carezza era come una melodia infinita.
Ogni moto delle tue labbra era un accordo che, ogni volta, sembrava compiere la perfezione della mia estasi.
Eri una dolce piccola anima con delle labbra. Eri la bocca stessa dell’Amore che guarisce.
Ed eccomi solo, nella notte! Tu eri seduta là. Qualche filo d’oro riluce nella tua testa bruna…
Come l’altro giorno, quando il mio desiderio ti chiamava, sei riapparsa?
M’hai lasciato di te una sensazione luminosa.
Mi sembra d’avere della luce sulla punta delle mie dita, come se avessi toccato il fosforo.
Dormi? Tu circondi forse con le tue braccia il sogno dell’amico insonne.
Il tuo seno sinistro mi chiama e si offre…
Vorrei che il mio grido giungesse fino a te; vorrei che il mio desiderio traversasse il lago scuro fino al tuo giardino umido… Tenterò di farti giungere questa lettera notturna.
Sarai forse contenta di stringerla sul petto o di farne il tuo guanciale.
Le tue braccia chiare e tenere sono l’unica aureola della martire Notte.
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categoria: Barzellette » animali
La maestra in aula: "Vi pongo un problema: sul ramo di un albero ci sono otto uccellini; arriva un cacciatore, spara e ne abbatte tre; quanti uccellini rimangono? Prova tu, Giuseppe".
E Giuseppe: "Mah, secondo me ne rimangono cinque!".
"E tu, Pierino? Secondo te, quanti uccellini rimangono?".
E Pierino: "Secondo me, non rimane nessun uccellino!".
E la maestra: "Nessuno? E perchè?".
"Perchè se il cacciatore spara e uccide tre uccellini, gli altri volano via, e non ne rimane nessuno".
La maestra: "No, Pierino, la risposta è sbagliata.
Però il tuo ragionamento mi piace!".
Allora Pierino chiede di poter fare lui una domanda alla maestra e chiede: "Sedute su di una panchina ci sono tre donne che stanno mangiando tre coni gelato. La prima lo sta mordicchiando, la seconda lo sta leccando e la terza lo sta succhiando.
Quale delle tre donne è sposata?".
La maestra è scandalizzata, ma dopo insistenza di Pierino risponde: "Mah., vediamo... qual' è quella sposata... forse.... quella che succhia il gelato?".
E Pierino: "Sbagliato! E' quella che ha la fede al dito. Però il suo ragionamento mi piace!".
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categoria: Barzellette » dal medico
Una donna va dal medico di famiglia per sapere i risultati del test di gravidanza. Il dottore le comunica la bella notizia e, visto che si tratta della sua prima gravidanza, le chiede se ha delle domande da fare: - Veramente dottore, sono un po' preoccupata per i dolori del parto. Quanto fa male quando si partorisce? Il dottore: - Beh... dipende da donna a donna e da gravidanza a gravidanza. Inoltre è difficile spiegare un dolore. - Lo so dottore! Ma non mi può fare almeno qualche esempio? Il dottore ci pensa un po', e poi: - Allora, afferri il labbro superiore con due dita e lo tiri fuori un pochino. - Cofì? - No, un po' di piu'... - Cofì? - No, ancora di piu'... - Cofì? - Si. Fa male? - Fi... un fochino... - Ecco, ora lo ribaltati dietro alla testa...
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categoria: Barzellette » uomini e donne
Sfide pericolose
Oggi ti stai annoiando in ufficio? Batti la noia in modo intelligente e
costruttivo accettando una di queste sfide.
Sfide da 1 punto
1) Fai un giro dell'ufficio di corsa alla massima velocità
2) Ignora le prime cinque persone che ti dicono buongiorno
3) Porta la tua tastiera da un collega e chiedi "Vuoi fare cambio?"
4) Per un'ora, rivolgiti a chiunque ti parli come se si chiamasse "Paolo"
Sfide da 3 punti
1) Lascia la cerniera dei pantaloni aperta finché qualcuno te lo fa notare e digli "Mi spiace, la preferisco così"
2) Cammina lateralmente fino alla fotocopiatrice
3) Dì al tuo capo "Mi piace il tuo stile" e sparagli con le dita a pistola
Sfide da 5 punti
1) Inginocchiati di fronte alla macchinetta del caffè e bevi a canna
2) Alla fine di un incontro di lavoro, suggerisci che sarebbe bello, per una volta, concludere cantando l'inno nazionale (3 punti extra se davvero inizi a cantare)
3) Ripetere la seguente conversazione per 10 volte con la stessa persona: "L'hai sentito? Cosa? Non importa, è sparito adesso"
4) Entra nell'ufficio di qualcuno che non conosci e, mentre ti guardano con crescente irritazione, accendi e spegni la luce per 10 volte
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categoria: Barzellette
Vicino a Frascati, in un convento un po' strano albergano dei frati che nel loro normale discorrere intecalano parecchie bestemmie e parolacce. Un bel giorno il Papa decide di far visita a questo convento, e quindi il Padre Superiore ammonisce tutti dicendo: "Almeno per un giorno evitate di bestemmiare, sapete, almeno per sua Santità ". Tutti acconsentono e arriva il fatidico giorno, durante il quale il Capo di tutti i frati accompagna il Papa a visitare i frati nello svolgimento di una normale giornata lavorativa. Entrano in una stanza mentre un frate appende un quadro, e distratto si dà una martellata su un dito e parte "Ma per Dio e la Madonna... grazie per il dolore che mi procurate per espiare le mie pene". Il Papa non può che lodare la devozione di quest'ultimo. La visita procede nell'orto dove un frate sta zappando ma distratto dalla presenza del Papa si dà una zappata su un piede e anche lui inizia "Ma Dio bono... quanto sei bello, ti ringrazio perché mi fai espiare tutti i giorni i miei peccati". Il Papa rimane stupefatto per la devozione dei frati di questo convento. Arriva l'ora di pranzo, si ritrovano tutti intorno al tavolo, quando entra il frate con la pentola di minestrone, che inciampa in un gradino e rovescia irrimediabilmente la minestra e parte: "Ma per la Madonna..." e tutti gli altri "hip hip hurra".
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