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poesie

In questa categoria oggi sono state inserite 260 poesie.


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arriva il Natale

si, sta arrivando il Natale, ma,
io vedo tanto sangue sulla terra,
nella violenza di tutti i giorni,
verso i bambini, gli anziani, adulti e animali!
l'essere umano è così crudele, come un carnefice!

io odio la violenza, odio la prepotenza,
amo le piccole cose semplici, il sole e i fiori,
il bosco, gli animali, la dolce solitudine,
il respiro del cielo, che entra nell'anima,
gli uccelli che cinguettano, il falco che vola a cerchio,

note musicali armoniose, della bellezza del creato,
sorriso semplice e puro, preghiere per il mondo,
nessuno ama l'altro, il demone del denaro,
ha preso possesso, del mondo, e delle creature della terra,
i cattivi, non possono festeggiare, il Natale!

Ma lo fanno, anche loro! Invoco gli angeli,
San.Michele, i santi, la Vergine Maria,
perchè facciano da scudo, a tutte le persone buone, di questo mondo!
E in questo mondo, le persone buone, sono coloro che,
mandano avanti i momenti della vita, sotto la luce di Dio.

daniela cesta

segnalata da daniela cesta (e-mail) mercoledì 3 dicembre 2014

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Come la nebbia

Ci racconteranno
come si raccontano
inverni
di piene e di risvegli,
di carezze in riva al fuoco.
Torneranno ad amarci
come si ama quel sole
che non si mostra.
Quando
come la nebbia,
sulle sponde del giorno
ci poseremo
e ci abbandoneremo
alla pietra in tumulto,
accarezzeranno la chioma
di parole mai nate.
Ogni istante sarà
già
istinto di memoria,
sulle spente labbra
di un tempo che non perdona.

Michele Gentile

segnalata da enrica mercoledì 3 dicembre 2014

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La mano del Nord

Di solitudine affranta stagione,
tra affannate e affogate salite
mi lasciai su un giaciglio di foglie
come me le vedevo, appassite.

Di rossi e prepotenti tuoni
fui io preda e predatore.
E poi scalciando contro il vuoto,
facevo a pezzi il mio cuor sognatore.

Giunse Regina dei Ghiacci,
di gelide, dure mani, e lisce
un leggero schiocco di palpebre
e come Medusa, di pietra colpisce

i miei occhi, le vene, le membra
le budella pietrifica avara;
fece me come frutta straniera
di fuori piacevole, di dentro amara.

"Finiscimi adesso" , un grido sgozzato
ma ormai le mani già mi teneva
aveva spento così tanta fiamma
che Dea Scintilla con me si arrendeva.

segnalata da luizao1987 (e-mail) martedì 2 dicembre 2014

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MARIA E GIUSEPPE

loro, queste due dolci persone,
pure, semplici, candide,
sono in cerca di una piccola casa,

ma perchè nessuno vuole dare niente a loro?
con infinita pazienza, Giuseppe, fa salire, Maria
sul piccolo asinello, la giovane donna è stanca,

nel suo ventre c'è, un bambino e lei è così giovane
Giuseppe la protegge, ed è molto attento a curarla,
Giuseppe sa che il bambino, non è frutto del suo sangue,

ma qualcosa nella sua mente, spinge lui, ad aiutare Maria,
Giuseppe ha sognato un angelo di nome Gabriele,
che lo ha rassicurato sulla reputazione di Maria,

Il giovane è una creatura silenziosa, dopo avere pianto,
il suo tenero cuore, ha deciso, di tenere Maria,
e di avere cura, della sua gravidanza, e di accogliere,

questo misterioso bambino! Giuseppe ama Dio
e nel sogno, l'angelo di nome Gabriele, ha convinto
le sue incertezze, adesso porta Maria,

cercano una casa, ma nessuno vuole loro,
Giuseppe è triste, sente di essere, un incompetente,
ma lo sguardo di Maria è dolce e sorridente,

carica il cuore di lui, di speranza, fede, e tanto amore.

daniela cesta

segnalata da daniela cesta (e-mail) martedì 2 dicembre 2014

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i massicci tronchi delle querce,
sono ben piantati nella terra,
armoniose, melodiose, bellezza che mozza il fiato!

sospirano verso il cielo, lo chiamano,
ascolto il loro mormorio, evanescente e incredibile!
Loro conoscono me, il mio passo, la mia carezza,

nell'incredibile momento di vita, in cui
entrambi stiamo vivendo, io respiro la loro aria,
abbraccio, la loro energia invisibile, e luccicante,

amo questi giganti, immobili e silenziosi,
mi siedo ai loro piedi, e sento, i bocconi lucenti,
che entrano nel mio sangue, attraverso i pori della mia pelle,

io osservo, i rami verso il cielo, dal basso, della mia pochezza,
sono straordinari, seducenti, vorrei avere le ali,
per raggiungere, l'alto, dove i rami, delle querce arrivano,

mi piace osservare il bosco, mi dona tanta serenità.

daniela cesta

segnalata da daniela cesta (e-mail) lunedì 1 dicembre 2014

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