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Jaja - una persona speciale -
Jaja
la notte buia..
il tuo viso la riempie...
i tuoi occhi stanchi..
la tua bocca a cuore..
io solo ..
inerme senza poter fare..
tanto è il dolore che trasmetti...
lo faccio mio..
sperando ti si dimezzi...
chiudo gli occhi..
prego chi mi può ascoltare...
lo implorò..
i tuoi sogni gli chiedo di allietare...
un sorriso mi vien da fare..
convinto che il tuo fa tornare..
tu solo tu..
tu solo la tua forza..
tu solo il tuo voler..
può alietar il tuo dolor..
regalati un sorriso..
per iniziar..
segnalata da Fabiano Guala giovedì 16 febbraio 2017
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RICORDI D'INFANZIA
piccola e vivace, bambina con le trecce
così guardo se mi volto indietro
amavo correre nei prati, assolati di primavera
pieni di farfalle multicolori, sotto il sole scintillante
energia esplosiva, aveva il mio corpo
instancabile nel giocare ore e ore
guidavo la piccola banda, di bambini all'aria aperta
la mia curiosità era senza limiti, amavo esplorare
sempre cose nuove, avevo fame di conoscere e di vedere
così salimmo un muro di cinta, che tanto aveva incuriosito
tutti, volevamo sapere cosa c'era dietro.
Con nostra grande meraviglia, trovammo un giardino
pieno di alberi da frutta, una grande piscina vuota e tutto intorno
splendidi cespugli di fiori rosa, poco distante la grande villa disabitata.
Tutto questo sembrò meraviglioso e noi femmine,
coglievamo i fiori rosa da portare via.
sembrava così magico e irreale, stupefacente e incantevole
come le grandi statue romaniche, sparse per il giardino.
paesaggio incantato, dove ci divertivamo immensamente!
Ma, ero una bambina spericolata, correvo sempre sul bordo
di quella grande piscina vuota, per arrivare prima degli altri
e cogliere tutti fiori che desideravo....
un pomeriggio volai come un angelo, dentro la piscina, senza acqua
nella parte piu alta, dove un tempo qualcuno si divertiva a tuffarsi...
il mio urlo terrificante, spaventò tutti, ma ancora di piu il mio silenzio
non ero caduta sul duro fondale vuoto! Ma sopra una grande fascina di rami secchi,
mi sorreggeva come in un abbraccio!
il legno ha salvato me con grande amore...
ricordo la corsa in ospedale con l'ambulanza..
ma io stavo bene, forte, vigile, ero solo un poco spaventata.
Gli alberi mi hanno sempre detto:ti amo.
segnalata da DANIELA CESTA mercoledì 8 febbraio 2017
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TENEBROSO INVERNO
nella tenebrosa notte fredda
il vento sibila tra monti e foreste
scuotendo i rami spogli e gli abeti pieni di neve
soffia la tramontana, senza avere pietà di nessuno
un passero infreddolito, spilucca molliche al buio
sul davanzale della mia finestra,
l'orso dorme nella sua misteriosa tana,
il lupo sembra godere della solitudine invernale
i suoi occhi profondi, osservano il cielo che scintilla
dall'alto le stelle osservano la terra
mentre i miei occhi si chiudono
cullati dal silenzio dell'inverno
rotto solo dal cupo e forte sibilo del vento.
segnalata da DANIELA CESTA domenica 5 febbraio 2017
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INVERNO
rabbioso il vento di tramontana
l'abete pare piegarsi al suo volere
ma resiste alle sue frustate gelide
spinge i vetri della finestra, i passeri cercano riparo
sotto le vecchie tegole malferme, il cielo piange
cristalli scintillanti, che svolazzano in aria
tutto sembra senza tempo, in una dimensione arcaica
l'inverno sprigiona tutto il suo fascino nascosto
nonostante il buio e il freddo, l'armonia raggiunge il cielo
come vibrazioni di intenso amore che accompagna
la nostra vita presente, in ogni istante di questo
fantastico, fiabesco, utopico, romanzesco
inverno di ognuno di noi.
segnalata da DANIELA CESTA domenica 5 febbraio 2017
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GUERRIERO DI DIO
cupo tramonto invernale, nel biancore della neve
colline e monti velati bisbigliano note malinconiche
che trafiggono anima circondano lo spirito e stringe il cuore,
il crepitio del fuoco e la sua calda fiamma
avvolge le mie mani e carezza il cuore
di infinite sensazioni primordiali difficili da descrivere
l'inverno entra dentro di noi e scava nella profondità
brutalmente con spietatezza crudele, ma la nostra
parte spirituale difende noi dall'angoscia nelle viscere
devozione e amore verso Dio è la nostra salvezza
l'ancora di salvataggio che difende dai nemici
dell'anima e del corpo, siamo piu forti e padroni di noi stessi
elevatezza, superiorità, nobiltà, bellezza,
dignità, eccellenza, noi siamo la roccia
che Dio desidera, per essere forti al suo fianco
per essere un suo guerriero sulla terra.
segnalata da DANIELA CESTA domenica 5 febbraio 2017
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