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Il bambino e la conchiglia
I piedini dentro l'acqua
calciavano le onde.
La pelle come perla
brillava sotto il sole,
e le manine portavi al petto
piene di conchiglie,
ma ne cadde una...
ed una lacrima
raggiunse il mare
mentre l'onda la portava via.
segnalata da Angela Randisi lunedì 10 ottobre 2022
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Opzione Ineludibile
Opzione Ineludibile
Attraverserò
con animo fiacco
il portico del disagio
per raggiungere l'incertezza intarsiata sulla tua soglia
nel concedermi ristoro, svelando successivamente
la vera impronta
del tuo cuore
mentre incrociano
i miei occhi
nel scrutare le tue rime
tra le mani bascule
nell'accogliermi quiete,
o respingermi omettendo grovigli di gemiti
da scordare ipso facto,
oltre quella porta legnosa
decifrata in indifferenza
che gela il fiato!
Opzione ineludibile
tra albo e fosco.
©Laura Lapietra
segnalata da Laura Lapietra lunedì 10 ottobre 2022
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Rugiada Aeriforme
Rugiada Aeriforme
Poserò le mie labbra
col bacio più dolce
sui petali di crocus
ai primi raggi di sole,
e tu coglierai con baldanza
l'estratto d'emozione
del cuore accogliendolo
nel buon giorno che svecchia
il fato tra le nostre radici d'amore estasiandoti, annusando l'essenza
del karma che trascrive
nuove formule per noi
sul leggio della vita
nella carezza del vento
sulle spighe di grano
già recise nel celebrare
quel tramonto d'autunno senza fine che verrà,
dove la dolce rugiada
non consuma tempo
nel pianto di quel che sarà,
aeriforme ma consapevole respira il momento
che si interrompe solo
al risveglio della lenta
e lunga accorata cupidigia
accanto al bianco delle pietre dei muretti a secco dei trulli, ove si fanno testimoni origliando nel segreto
di quel che i nostri nembostrati sveleranno coartamente sui petali
del sogno quando
rinnegando nel disgregare completamente un punzone, che effige la speme
mentre fugge sbigottito
dalla sua falce di luna calante per finire poi anche noi
col palmo della pece fine preannunciata con scroscio,
e poi guazzi sul terreno noi disarmi sparsi coi viola petali calpestati dal cruccio
nel dissolverci sfiniti
evaporando con essi,
anche quell'ultima goccia
che bacerai sul ciglio di fiore
che nascerà nella mite aura
come germoglio per vivere
di luce d'anima ubbia,
riluttante nel combattere
l'amor che non si vuole,
ma tutto è disposto a dare
per poter vivere
davvero d'amore,
ma d'amore davvero
si ha solo timore
di sentir decantare il cuore
quel cuore che non crede più,
ma in cibrei parole
d'amore vuol cantar
come sole scottante
a mezzodì d'estate accesa.
©Laura Lapietra
segnalata da Laura Lapietra giovedì 6 ottobre 2022
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Rugiada D'Angelo
Rugiada D'Angelo
A volte la nostalgia
di un caro è un prezioso
ricordo in un mesto pensiero tracotante tra le pieghe
della sua perdita propagginandosi nella mente,
per poi scendere nel cuore
come vortice di commozioni riscaldando l'anima
turbandola nel profondo, immaginando così
a occhi chiusi
di poterlo abbracciare respirandone gli olezzi
del trascorso vissuto insieme!
Originando inevitabilmente lacrime d'amore e d'affetto
che rigano copiose le guance
lasciandoci sussultare
dal calore dello stupore
nel rivelarsi che in fondo
quelle lacrime di luce
dolce rugiada d'angelo,
non sono altro
che carezze del proprio caro
mentre svelano
fitte in quei brividi
nelle strette del cuore
negli abbracci
di quel caro alato
che alacre e benigno
ci trasfonde nell'intimo
suscitati nell'epicentro
che risiede nel nocciolo dell'essere di chi lo anela
costantemente nei sogni,
per ricordare con tenerezza
che la lontananza in fondo
non è poi così profonda
nel tempo dell'uomo
se abita in noi,
ma è solo un'incresciosa
situazione spaziale determinata dalla distanza
che non getta mai
nel baratro
della reminiscenza,
se vie è ancora
quel nastro d'oro
che ancora indissolubilmente
unisce chi si vuol bene
anche oltre l'acredine morte.
©Laura Lapietra
segnalata da Laura Lapietra venerdì 30 settembre 2022
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NELLA NATURA
delizioso camminare nella natura
nutre l'anima con leggerezza
mentre la serenità inonda lo spirito,
si diventa protagonisti di un dipinto vivo,
liberi, senza pesi, la fantasia vaga leggera
prendere per mano tutte le creature,
quelle reali e quelle che senti,
che tanto danno e nulla tolgono.
Un sentiero che si può trovare nelle favole,
e rimane in noi in ogni stagione della nostra vita.
Non dobbiamo mai perderlo, in una flessuosa atmosfera
o in un avvolgente autunno, mentre le gioie e dolori si alternano.
E' la nostra altalena di vita, non facciamoci stracciare
l'anima da nessuno! Sediamoci ai piedi di una quercia,
e godiamo delle immagini bucoliche, nitide, suggestive
alberi maestosi come si può non amarli? Così piene di
presenze, suoni, bolle magiche e trasparenti, benessere
che entra dentro di noi. In simbiosi con la natura,
riusciamo ad ascoltare Dio.
segnalata da DANIELA CESTA lunedì 26 settembre 2022
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