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Carpe diem
Non andar cercando quale sorte
il destino ha asseganato a me, a te;
non consultar i maghi d'Oriente.
E' meglio - vedi- non sapere;
è meglio sopportare quel che verrà.
Forse molti anni ancora
stanno davanti a noi;
forse quest' inverno,
che le onde del Tirreno fiacca
su la scogliera, è l'ultimo.
Ma tu ragiona, vivi felice,
e, poichè breve è la nostra vicenda,
non inseguire i sogni
di un futuro lontano.
Ecco, mentre noi parliamo,
il tempo invidioso se ne va.
Cogli questo giorno che fugge,
e non fidarti mai del domani.
Orazio - tratto da Odi, I, 11 ( non è la versione letterale)
segnalata da EL11100568 giovedì 29 luglio 2004
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DIETRO LO SGUARDO
Dall'ombra traesti
il ricordo
Tuoi sono i riti
l'origine delle cose
ancor vive
Nei giardini di Luxemburgo
sono trattenuta
intanto
il sussurro delle acque
operano scambi
Quell'immagine di fuoco
emersa dal tempo
e dalla tua voce
divora lo spazio
Se tu mi guardi
m'avvicinerò
alla luce.
Dejistani Elisa - tratto da da mio libro "Duplicità del silenzio"
segnalata da elisa martedì 27 luglio 2004
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T'AMERO FINO ALL'ALBA
Cos'è che mi porta
nel tempio dell'arcano
alla sacra convergenza
d'amore e di morte.
Nostri sogni tendono le braccia
per costruire l'innocenza
di quell'istante
ancora non visuto.
Perciò il tuo respiro
spiega al vento
l'acqua tempestosa
su cui ti bagni
Perciò canto alla cadenza
delle tue linee.
Cos'è che mi porta
nel viaggio della luce
e mi fa diventare raggio penetrante?
Forse per sollevare il tuo cuore
e rimettere a posto
i sentimenti.
Diventerò come le dita della tempesta
cosi sentiranno il mio tocco
nella boscaglia del tuo corpo.
Diventerò un sogno di musica
nel pianoforte del tuo cervello
nella tastiera ardente delle tue spalle
e t'amerò
fino all'alba.
Dejistani Elisa - tratto da da mio libro "Duplicità del silenzio"
segnalata da elisa martedì 27 luglio 2004
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"Tremors"
Seduta al mio tavolo da lavoro, guardo immagini,
mi diverto con la fantascienza che vola su uno strano presente,
mentre pensieri ironici affondano la mente.
Fuori piove, respira forte il vento, chi se ne frega,
ho le mie ambizioni da custodire, un fascio di luce, poi,
mi porta un' idea: chissà un motivo per ridere di me stessa,
per crescere una delicata illusione o forse solo,
per chiudere, insofferente, la televisione.
EL11100568 - tratto da EL
segnalata da EL11100568 lunedì 26 luglio 2004
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DIETRO LO SGUARDO
Dall'ombra traesti
il ricordo
tuoi sono i riti
l'origini delle cose
ancor vive.
Nei giardini di Luxemburgo
sono trattenuta
intanto
il sussrro delle acque
operano scambi.
Quell'immagine di fuoco
emersa dal tempo
e dalla tua voce
divora lo spazio
se tu mi guardi
m'avvicinerò alla luce.
Elisa Dejistani - tratto da mio libro "Duplicità del silenzio"
segnalata da elisa sabato 24 luglio 2004
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