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Sentire la mia vita come qualcuno che ti sussurra nell'orecchio e capire che cio' che senti non ti procura piacere.
segnalata da fanny venerdì 18 marzo 2005
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GIORNI DI LUCE
Vivere ogni giorno continuando a scorgere sentieri mai percorsi e lontani dal cuore, le ombre vagano e scrutano, mentre la luce riflessa fra gli alberi lascia intravvedere gli attimi del giorno, priva di esso stento a raggiungerlo e come invasa dal terrore rimango atterrita da tanta bellezza;come puo' questa tormentare tanto il cuore al punto di fuggire nel sentiero piu' oscuro?Forse perche' seguire la luce sarebbe morire con essa, infatti un giorno dura poco e le tenebre spaventose arrecano danno all'anima, ma la speranza di giorni di luce dura piu' a lungo come se la possibilita'di sperare la luce dia piu' pace di viverla veramente.
segnalata da fanny venerdì 18 marzo 2005
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osservando anime
l'indefinibile aggiramento dei corpi
produce in me una strana sensazione
l'ultimo uomo morto si aggira attorno a me
la sua aura vulnerabile non ancora sicura
ha paura della morte e sà che ne fa parte
quando si convincerà di essere tra le anime
lo vedrò volare nel cielo tra le aquile
intanto aspetto il mio momento lieto
di imparare a volare nel cielo vero.
alberto fertillo - tratto da il mio libro overniente oltre il limite
segnalata da alberto fertillo venerdì 18 marzo 2005
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il sogno infinito
Dinanzi la mia finestra avverto te
la luce perde la sua inclinazione
nel cadere verso terra
goccie di sacrifici tra i raggi affiorano
ricordi troppo a lungo evitati per evitare
lacera il mio sguardo la figura di te
lesiona il pensiero di morte della tua vita
l'amata sospirata verità che viena a galla
la gioia di una vita persa in un lago
mai più ti vedrò risalire in superfice
mai più tornerò a sperare in quel lago
la mente placata dalle anime attorno
ricorda il piacere della luce del giorno.
alberto fertillo - tratto da il mio libro overniente oltre il limite
segnalata da alberto fertillo venerdì 18 marzo 2005
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Vita
Dato che mi sento sola, comincio qui a scrivere la mia storia.
Quello che sarà non importa.
Ma il ieri, quello già accaduto fa parte solamente oggi,di un passato vissuto!
Cominciamo con il giorno che stato, un giorno normale di un lungo passato.
La nascita di una bambina, dolce fragile essendo piccolina!
Diciamo tenera, una stellina!
Cullata tra braccia di stelle, piangeva giorno e notte, senza che gli davano delle pene.
Piangeva la bimba, forse per il futuro che doveva venire, e quello che è accaduto piano piano la fece morire.
Crescendo vide il mondo con i colori dell’arcobaleno, tutto il cielo per lei era sereno.
Tutto ma proprio tutto, gli sembrava una favola, senza nessun dubbio, il suo mondo in una scatola.
Cresceva quella bimba, e ancora bimba era quando si ritrovò già ragazza, una ragazza vera.
Lacrime, passate per anni, senza perdersi nei suoi dubbi e nei suoi affanni.
Era una gioia per chi la vedeva, ma per lei stessa, era solamente un’ombra che viveva.
Era sorridente, solare e amichevole a tutti, ma nessuno sapeva cosa sanno ora tutti.
Lei soffriva, già dal primo giorno che piangeva, non sapeva per chi, a chi lo doveva.
Piangeva e piangeva, anche quando rideva!
Dei momenti cosi sempre ci saranno, si e vero, ma quando valgono in un passato vissuto, sempre nello stesso modo?
Quella bambina, divenne ragazza piangendo,
divenne ragazza per svegliarsi un giorno e ritrovarsi donna sorridente.
Vale - tratto da Vita
segnalata da Vale giovedì 17 marzo 2005
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