In questa categoria oggi sono state inserite 175 poesie.
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sinfonia d'amore
SINFONIA D’AMORE
Saranno tante
Le stagioni
Che mi vedranno proseguire
Verso la ricerca
Di infinite
Emozioni
Saro’ stanco
Forse solo
Avro’
Capelli radi e
Bianchi
Ma nel cuore
Tu ci sarai sempre
Perché non c’è
Piu’ spazio
Voglia o desiderio
di un altro
Amore
Essendo stata te
Il piu’ grande
Il piu’ vero
Il piu’ sincero
L’unico
segnalata da aurimper domenica 3 febbraio 2008
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strana storia
CHE STRANA STORIA
Che strana storia,
era la nostra
io e te
stare insieme
senza mai chiedere niente
nè porsi domande
Io e te
si stava per ore,
a parlare,
di cose piu’
grandi di noi,
E poi,
quando tu
chiedevi di piu’
Io fingevo emozioni per te
ma te,
non mi ascoltavi nemmeno
Ed io,le prime
canzoni ,scritte,per te
ma te,
non te ne importava
mai niente
Chissa quali sensazioni provavi
quando chiudevi
gli occhi dicendo
non svegliarmi
mai piu’
Poi,una sera qualunque
una di quelle
che non si scorderanno mai piu’
dicesti,
io, non so pero….
io, non ti lasciai finire
di dire,
“che si forse
è meglio cosi”
Che stana maniera
di finire,
una storia cosi bella
e cosi vera ,la nostra
senza nemmeno due parole
a spiegare
senza mai guardarsi negli occhi
senza cercarsi mai piu’.
E le mani..
le stesse mani ,quelle mani
pronte a stringersi piu’ forte
sempre piu’ distanti.
Io e te
ognuno libero lontano
e ancora oggi
non capisco nemmeno
se ti amavo davvero
oppure di meno
ma so che mi piace
pensarti,ogni tanto
e poi
guardare le tue vecchie
fotografie,
in particolare
quella con la dedica
un po’ speciale
in cui sorridevi
e guardavi lontano
ed io
non riesco a capire
se mi amavi
come dicevi, oppure meno
di quanto pensavi
ma di una cosa
ne sono sicuro
insieme,si stava
bene davvero
segnalata da aurimper domenica 3 febbraio 2008
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Amore
Amore e' poesia dolce e a volte amara.. Amore vuol dire incontrarsi,ma vuol dire anche doversi dire addio..Amore vuol dire sentirsi vicini,anche quando si e' lontani..Amore e' dolore allo stato puro,ma estremamente dolce..Amore vuol dire sentirsi a pezzi, eppure continuare a lottare..Amore vuol dire anche amare e non essere amati..Amore e' un desiderio folle,incontrollabile..Amore spesso e' rinuncia, della persona amata..Amore e' sentire il cuore dell'altro vicino al tuo,anche quando l'altro non ti vuole..Amore a volte e' l'illusione che l'altro ti ami o il desiderio che un giorno lo faccia..Amore puo'anche voler dire sentire la mancanza dell'altro pur non avendolo mai avuto..ma solo desiderato.Amore e' sognare ad occhi aperti chi non potrai mai avere..Amore e'anche capire che lui e' irraggiungibile,anche se e' davanti a te...
segnalata da valentine sabato 2 febbraio 2008
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L'IDEALE, PARSIFAL E LA META DEL VIAGGIO
Parsifal,Parsifal, non ti fermare
e lascia sempre che sia
la voce unica dell'Ideale
ad indicarti la via.
Sarò con te, Io ti ho messo una mano sul cuore...
sempre con te come un fuoco che, dentro, non muore.
Non fermarti alla corte delle anime nane
che ripetono gesti e non sanno capire.
Non salire al castello dei giovani giusti
che adorano il sole:
è quel sole lo specchio di chi
non si vuole vedere.
Parsifal, Parsifal devi lottare
devi cercare dov'è
il Punto Fermo tra le onde del mare
e questa isola c'è!
Sarò con te, Io ti ho messo una mano sul cuore,
sempre con te, come un fuoco che, dentro, non muore.
Io sapevo da sempre che avresti tradito
mille volte in un giorno e poi mille altre ancora,
ma i tuoi occhi che cercano
son gli occhi di chi si sorprende ferito
e il mio braccio è più forte del male
più grande dell'Ora...
Parsifal, Parsifal non ti fermare...
segnalata da angelsy sabato 2 febbraio 2008
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IL PASSAR DEL TEMPO SOTTO I NOSTRI TACCHI
Case e famiglie dunque vanno insieme in malora, e insieme si perdono parole e pietre, vaghezze d’abiti e brillare di cieli. Nessuno lo so potrà ridarmi se non forse nel sonno l’ombra di un volo di nuvole su un balcone che non c’è più; e la quieta rissa di voci che sentivo giungermene nelle sere d’estate s’è ammutolita per sempre. Troppi piedi sono passati sulle basole di piazza dell’Immacolata, livellando le fosse con cui giocai or sono mill’anni, quando esistevano le monete da un soldo, da due soldi. Devo confessarlo? Mi capita, nei freschi quartieri che ignoro, di dover chiedere la strada ai passanti. Forestiero nella mia patria, non c’è passeggiata negli asfalti di periferia che non affondi lunghi coltelli nel mio fianco. Allora mi dico che ho avuto in sorte un cuore difficile, incapace di crescere. E sarà per un difetto vergognoso dei nervi, ma io non saprò mai abituarmi al mutare delle cose e le subirò sempre come una sopercheria di un potente. E mi sentirò sempre tradito tutte le volte che, invocata per nome, finge di non udirmi, o mi guarda senza capire, la mia stupida Itaca da cui non son partito.
segnalata da angelsy sabato 2 febbraio 2008
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