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La vita è breve,
un viaggio inizia, un altro termina.
Le emozioni, le passoni, gli amori,
son sentimenti transeunti
che animano i viaggi
di noi tutti passeggeri.

Rifletto sulla brevità del nostro andare
mirando, seduto, il sole tramontare.

rafa88

segnalata da rafa88 giovedì 9 settembre 2010

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consumismo

Cammino in mezzo alla folla
e mi sorprendo pensare
quale sia la molla
che la spinge a vagare.
Vagare per ogni dove
ed acquistare, dissennata,
prodotti senza prove
e mercanzia taroccata.
Sembra sia di vitale importanza
adorare il Dio del Consumo
e tacitare la coscienza,
gettando l’obolo al pover’uomo.
Che progetto è mai questo,
che ci spinge ad apprezzare
non la gioia per il bel gesto,
ma la voglia di divorare.
Ingoiare, a tutti i costi,
ciò che il consumismo ci offre
e non soffermarci mai, onesti,
ad ascoltare chi soffre.
Anzi, la voce dei poveri
alla folla da fastidio;
le ricorda doveri
verso vite da martirio.
Ma non c’è tempo di fermarsi,
perché tutto bisogna osservare
e solo interessarsi
di ciò per cui val la pena vagare.

io

segnalata da giorgio lunedì 30 agosto 2010

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l' inferno

Quanto amore in quei gesti
delicati di madre offesa
e quanto grande sofferenza
in quegli sguardi senza difesa.

Lui ti guarda senza vedere
con quegli occhi persi nell’ignoto
e ti osserva senza capire
una misericordia fatta voto.

Tutto intorno è un inno alla vita,
di maggio godibile giornata,
ma in quella donna dai puri sentimenti
riesco solo a vedere una madre violata.

Non raccontatemi di volere Divino,
se Lui è giusto e misericordioso e buono,
spiegatemi questo tremendo destino
di cui a quella donna è stato fatto dono.

Avrebbe dovuto farla felice
donandole un figlio forte e sano,
e non costringerla invece
a giocare una partita senza mano.

Li guardo da lontano e con pudore,
mi scopro gli occhi umidi di pianto
e la commozione mi serra il cuore
osservando una madre da giorno santo.

Donna, io non credo al Paradiso
e se è per questo nemmeno all’Inferno;
è su questa terra che uno si fa sorriso
mentre l’altro devastato interno.

io

segnalata da giorgio lunedì 30 agosto 2010

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La preghiera del motociclista

Non indirizzo questa preghiera a un Dio,
qualunque sia, avrà altri a cui pensare;
la voglio per un destino che solo io
ho la sensazione di poter interpretare.

Cavalco la mia moto con passione
e vivo quel momento con vera gioia,
assaporo la libertà con la soddisfazione
di chi non conosce il grigio della noia.

Amo il mio ferro di un amore vero
e le dedico l’ attenzione che merita,
come fosse il solo amico sincero
a cui non auguro subire ferita.

Mi ricambia regalandomi, in solitudine,
lunghi istanti di vita multicolore,
e io contraccambio con gratitudine
lanciandole sguardi d’ adoratore.

Chiedo al destino una stagione rosa
per un legame solido ed indissolubile;
che l’ umano tosto e la sua bella cosa
godano a lungo un convivere mobile.

Un lungo andare per le strade del mondo,
questo mi sento di chiedere al fato;
di vivere con la mia moto, a tutto tondo,
la follia di un’ esistenza libera, che non è reato.

giorgio

segnalata da giorgio lunedì 30 agosto 2010

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OCCHI

..C'è una piccola luce dentro me che non si può nè rubare nè donare, ma si può soltanto conquistare; non si nota ma è visibile soltanto agli occhi di chi riesce ad illuminarla. Eccola ora risplende su TE: è la luce del mio cuore

MIO - tratto da ME

segnalata da JOLE venerdì 27 agosto 2010

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