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Felicità
Mi piaci così come sei,
con i tuoi sussurri,
la voce calda,
un sorriso lieve,
che danzi nell’anima in luce.
Libera
in un percorso di sabbia
passeggiando dietro
una galassia di stelle
conoscerai me… vento adirato che imprigiona,
nel cuore il dolore.
E mi parleranno di te,
che prosegui a occhi spenti
raggiungendo i sogni,
sprigionando il desiderio
di toccarti,
di volare in fiore in fiore,
abbattendo l’urlo del mare.
E quando cala il sole,
impari che c’è felicità
nel sorriso di un bambino,
nel sogno di un tramonto,
nel volto di un anziano,
nella luce di una stella…e impari che sei ciò,
che io non vedo,
ciò che non sento.
Di te un antico ricordo,
un fruscio del vento,
un piccolo sorriso…e sei la morte sul mio viso.
segnalata da naida santacruz giovedì 16 dicembre 2010
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Cercami
Cade una stella,
laddove il silenzio è figlio
del sogno.
Spine di vento
il suo respiro,
lamento… le gocce del mare,
arcobaleno il suo volto.
Distruggimi la tempesta del crepuscolo,
che usurpa il
raggio di sole dal mio viso.
Quando vorrai,
io aspetterò che m’invadi
di nuovo il cuore,
briciola d’amore ora è
il mio pianto per te.
Se mi cercherai nel tuo cuore
io ci sarò,
…nel mio si è spento l’amore,
che solo tu ,
mi puoi ridare,
oh mio Signore!
segnalata da naida santacruz giovedì 16 dicembre 2010
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il natale
è natale, è natale
è una notte assai speciale
è comparsa la stella ,
con la codo lunga è bella
nella piccola capanna
tra le braccia della mamma.
Dorme già Gesù bambino
vorrei dargli un bel bacino
vorrei dirgli pre favore
fa che il mondo sia migliore
fa che tutti siono felici
fa che tutti siano amici
Dona pace,amore e bontà
è tutta quanta l'uminità
Benedici papà e la mamma
e poi torna a fare la nanna
se mi accontenti,caro Gesù
prometto che non ti disturberò più!!
segnalata da luisa mercoledì 15 dicembre 2010
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Tricarico
Ritornano le rondino
di questa nuova primavera
che portan con se i ricordi
di infiniti festeggiamenti
e suonar delle campane
appartenenti a un carnevale
che impresso nella mente di tutti,
spero rimarrà.
Il nostro paese
confinato da possenti torri
e quelle terre che d'un tempo
eran dominate da sogni e da speranze.
Quel paese che ha mutato le ali
per sorvolare i cieli della libertà,
senza dar conto nè al futuro nè al passato,
ma che vive i doni del presente.
Tricarico...il sogno d'un soldato
che adesso è libertà,
e morirà per te!
Dove dietro quelle montagne
continua a gridare per trovar risposta
a tutti i misteri e leggende
che ruotano attorno ad esso.
Un paese che formato
da tradizioni e magie,
da suoni di tammorre e chitarre,
di campane e grida,
dal fruscio del vento e
dal picchiettar della pioggia;
quel paese che
se non ci fossero le urla
dei bambini e ragazzi
la mattina alle otto,
non si chiamerebbe Tricarico!
Tricarico è tutto? O forse niente?
Un pò pigro, e di colpo alterato.
A volte fantasioso, a volte monotono.
Io paese delle Associazioni:
disse Francesco Tomacci!
Un paese che comprende cos'è davvero
la magia del Natale.
Non lo so.
Quel paese che a volte esagera,
ma che ha colpito il cuore
di 6.OOO cittadini!
segnalata da Milena Taylor sabato 11 dicembre 2010
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Organettisti
Hanno i bianchi e neri tasti,
dicon loro. Vicini tra loro.
I piedi fissati in terra.
Suonano per felicità,
cantando la tristezza.
Tengon alta la testa.
Ma, sopratutto, sperano.
Dio, come sperano.
Difendono loro stessi
che chiamano organettisti.
(Son come acquile, Lorsignori,
anche se non hanno le ali).
segnalata da Milena Taylor sabato 11 dicembre 2010
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