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Non te ne andare....ti prego non te ne andare. Fai conto che i treni non possano partire....che gli aerei non possano decollare...che le strade non esistano. Fai conto che la terra sia un immenso fascio di fiori....quanti bei fiori colorati mi potrai regalare! Fai conto che il mondo sia il riflesso dell'universo quante stelle assieme potremo contare, e sorridere perchè il numero delle stelle è così infinito che non riusciremo a contarle in mille notti nemmeno con un ndito. Non te ne andare, ti prego non te ne andare, il mio sguardo triste e malinconico ed il tuo così laconico. Ma... se tu decidessi di non restare, allora, fammelo sapere perchè io possa per un lungo periodo riposare e scordare così il tuo bel volto!
segnalata da Laura lunedì 25 luglio 2011
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'A staggiona 2011
‘A STAGGIONA 2011
Cumm’è mmoscia chesta staggiona
pe’ chi tene ‘a penziona,
sulo l’offerte spiggiali
se ne pote accattà a quintali.
Si vuò ‘i ‘o risturante
- addò ‘nge vanno tutte quante –
ai ‘da restà pe’ na’ summana riuno
senza guardà ‘nfaccia a nisciuno..
Ma tu si vecchio e sfurtunato,
mmiezzo futtuto e pinzionato,
e ammiezzo a tutte chella massa ‘e parienti,
nisciuno t’invita, chilli fetienti.
Ma nu’ spavetto ca’ pummarola
è ggià pronto ca te cunzola,
e pure si nun ‘ngè sta ‘na fellata ‘e presutto,
magna ‘e spaghette e po’ te ne futte.
Chi ‘e poco s’accuntenta,
sta sempe bbuono ammiezz’à ggente,
e nunn’è ditto ca’ cchiù ‘e te vale,
chilo ca’ se po’ magnà spisso ‘o ccaviale.
Catello Nastro
TRADUZIONE AD SENSUM
Chi si accontenta gode. L’estate 2011 segna l’inizio della crisi che si spera non duri molto. Non guardate solo chi sta meglio di voi, ma anche chi sta peggio. I pensionati, ad esempio, si devono accontentare delle piccole cose, ma se le sanno apprezzare meglio e se le sanno gustare, si trovano in una situazione migliore dei ricchi, pur essendo a reddito basso. Chi mangia il caviale può darsi che non mangia come quello che si gode un piatto di economiche, cocenti, croccanti, alici fritte. Con un pizzico di sale e due gocce di limone.
segnalata da Catello Nastro martedì 19 luglio 2011
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LITIGI DI PAROLE
LITIGI DI PAROLE
Pensieri e parole si alternano
nel meccanismo del cervello
compromettendo sentimenti
già provati da vicissitudini,
sperimentazioni, sproloqui,
convulsioni cerebrali.
Ragione e sentimento
si sovrappongono, incessanti,
in un percorso che non
avrà mai fine, mai un punto.
Eppure è la norma che decide,
che stabilisce i confini,
che detta le regole della competizione,
che sancisce le puntate
come in uno sceneggiato televisivo,
con attori finti ed attrici camuffate.
Il protagonista, ora attivo, ora succube,
sono io che lotto, che soffre, che decide.
Con alterne vicende…
Catello Nastro
Catello Nastro - tratto da NUOVE
segnalata da Catello Nastro venerdì 15 luglio 2011
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morte amore
amore caro
tu sei imobiliare
muori e riamori
amore mio
tu sei imobiliare
segnalata da loredana giovedì 14 luglio 2011
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IL TEMPO
Parlami di te, disse il tempo:"cosa vuoi che ti dica, io sono il silenzio. Io risiedo nell'universo...dove il tempo e le parole non hanno alcun senso". Il tempo allora si rivolse alla vita, e chiese rammaricato quale compito ingrato ella gli avesse consegnato. Ma....la vita dolcemente rispose: " Mio caro tempo...tu scandisci le ore......tuoi sono i rintocchi delle campane. Al tuo via nasce ogni giorno il sole del mattino....e la luna torna ogni notte a far capolino. Se tu dicessi "basta" ....in un secondo tutto si fermerebbe.....che tristezza sarebbe!. Ora hai capito perchè il tuo compito è così ambito
segnalata da Laura lunedì 11 luglio 2011
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