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Domani
Sento il ritmo dei miei passi
su questa strada senza fine,
triste cadenza che accompagna la mia solitudine.
Sento il peso dei tuoi sguardi
sulle mie spalle curve
tu che misuri la dignità dell'uomo
da un paio di scarpe nuove
da un vestito alla moda
o dal colore della pelle.
Ho cercato per tutto il tempo di conoscerti
ma ho incontrato solo la tua pietà
eppure avrei tante cosa da dirti
da raccontarti
ma il sole ormai sta tramontando
e stanco aspetterò la notte che verrà.
Sarà una notte lunga e fredda
che mi nasconderà ai tuoi occhi
guarderò le stelle di questo stesso cielo
canterò una melodia per riscaldarmi il cuore
e aspetterò che venga domani...
segnalata da Neris venerdì 24 agosto 2012
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Sospiro
Sorriso appena accennato smorfia di antico lignaggio passo cadente pensiero ricorrente che si cerca solamente di sfiorare. Il sospiro è lento nascosto dalla luna a mezz'ombra dietro l'unica nuvola nel ciel stellato. L'eco della vita è lungo e il sospiro si fa commosso nell'andar a ritroso come un pesce boccheggiante in uno pozzo dalla poca acqua arsa dal sole.
Marcello Civale - tratto da mie..
segnalata da Marcello Civale giovedì 23 agosto 2012
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insieme in spirito
io mi sono svegliato
da un sonno tranquillo
ho sentito lo spirito di voi ...
così lontano ....
ma così vicino al mio cuore.
splendido il mattino!
adesso mentre guardo il
sole che risveglia la terra
sento gli uccelli che echeggiano
la nostra canzone di amore
per la bellezza della terra
nell'immensità di questp universo
noi siamo in spirito e poesia.
segnalata da Daniela cesta giovedì 23 agosto 2012
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Estate 2012
ESTATE 2012
Pure ‘o palummo
‘ ngoppa ‘a ringhiera
sente ‘nu cavere
ca chiamasse ‘e pumpiere.
Tutte ‘e fforze
ca’ teneve stanotte,
songo fernute,
ma chi se ne fotte.
Mo’ metto ‘a capa
sott’à funtana
e pe’ me rinfrescà
me sciacquo ca’ mano.
Cu’ l’auta mano
me tengo appuggiato
ca’ po’ calore
me sono stancato.
Fernesse ambresse
chesta staggione,
ca’ po’ cavere e ‘e tasse
s’è squagliata ‘a penziona!!!
Catello Nastro
TRADUZIONE
Anche il colombo sulla ringhiera del balcone sente un caldo che chiamerebbe i pompieri per farsi rinfrescare. Tutte le forze che tenevo stanotte, al fresco, sono terminate: ma non importa. Metto la testa nel lavandino sotto il rubinetto dell’acqua fredda e con una mano mi rinfresco e con l’altra mi tengo appoggiato, perché per il caldo mi sento frastornato. Finisse presto questa estate 2012, perché per il troppo caldo e le troppe tasse, si è squagliata pure la pensione.
Catello Nastro - tratto da Nuove poesie napoletane
segnalata da Catello Nastro giovedì 23 agosto 2012
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bellezza senza tempo
la bellezza della natura
della primavera e l'estate
benedice i fiori e
gli alberi della foresta,
ma come tutte le cose viventi
un grande regalo dai colori vivaci
che nell'inverno noi ricordiamo
fino a quando arrivi la primavera
a svegliare la terra
la bellezza di questa magia
appartierne alla natura e a noi che godiamo,
vorrei avere lo stesso rapporto con la poesia,
vorrei fare ricordare le mie poesie
come uno scenario di bellezza,
come un alba che sorride
fresca, frizzante, gioiosa,
nel nostro naturale amore.
segnalata da Daniela cesta mercoledì 22 agosto 2012
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