CucciddatuTipo piatto | Antipasti | A base di | Fichi | Persone | 4 | Note | Luogo: Sicilia. Luogo: Palermo. | Visite | 1190 visite |
- Preparazione
- Ancora oggi si vedono in Sicilia i fichi asciugati al sole e infilati in lunghi fili di spago o 'incannati', cioè infilzati in spiedi di canne.
- Parte di questi serviranno in inverno per fare i buccellati, dolci natalizi che, ancora oggi, contrastano il passo con onore ai nordici panettoni e pandoro.
- Il 'cucciddàtu' ha un'origine antica e un sicuro antenato nel 'panificatus'dei romani.
- Il suo nome deriva dal tardo latino buccellatum, cioè pane da trasformare in buccelli, ossia bocconi, per la sua morbidezza.
- Diverse sono le varianti per forme e misure: nel palermitano gli 'ammara-panza' sono tipi scadenti di buccellati che servono a riempire lo stomaco.
- Mescolate in una zuppiera la farina, il burro, lo zucchero e il cucchiaio di Marsala ed amalgamate tutto con le mani.
- Lasciate riposare l'impasto per un'ora circa e dopo stendete la pasta con il mattarello.
- Preparate nel frattempo il ripieno fatto dai fichi secchi, I'uva passa, uva sultanina, mandorle, i pinoli, la scorzetta di arancia, la zuccherata, i chiodi di garofano ed un pizzico di pepe.
- Triturate tutto finemente mescolando con un po' di zucchero.
- Avvolgete il ripieno nella pasta, dando forma di ciambella su cui farete delle piccole incisioni.
- Spennellate con tuorlo d'uovo ed infornate per venti minuti.
- Quando si sarà raffreddato, decorate con zucchero a velo, pezzetti di pistacchio e frutta candita.
- Buon appetito!
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