Acqua Cotta (5)Tipo piatto | Primi | A base di | Pomodori | Persone | 4 | Note | Luogo: Toscana. Luogo: Grosseto. Luogo: Arezzo. Preparazione: 50 minuti | Visite | 10513 visite |
- Preparazione
- Si racconta che questa zuppa risalga ai tempi in cui i carbonari lavoravano durante l'inverno in Maremma.
- Erano così poveri che vivevano in capanne di sterpi, costruite intorno ai loro fuochi sempre accesi e su cui non mancava mai una pentola di acqua bollente.
- Ogni pezzo di cibo scroccato od ottenuto in cambio di carbone veniva messo nel calderone solitamente si trattava di aglio, pane vecchio e cipolle, ma, se le cose andavano bene, anche di pomodori, sedano e 1 o 2 uova.
- Da quest'umile origine ha preso forma l'attuale e più sofisticata versione dell'acquacotta, che però non ha perso la sua originaria semplicità.
- Questa zuppa prevede un numero di varianti pressoché infinito, una delle più saporite aggiunge funghi secchi e salsiccia piccante arrostita, ma qualunque sia la variante prescelta il modo migliore per gustare questa zuppa è essere molto stanchi e avere molta fame.
- Cuocete a fuoco basso, in poco olio, 3 grosse cipolle finemente tritate con 6 gambi di sedano con le foglie a dadini e fate imbiondire.
- Unite 450 g di pomodori, pelati e privati dei semi, 300 g di peperoni rossi dolci, sale e pepe e lasciate cuocere per 20 minuti.
- Versate quindi il tutto in una pentola d'acqua bollente salata (1 litro) e fate bollire.
- Nel frattempo tostate, o friggete, 8 fette di pane raffermo e ponetele nel fondo di un recipiente di coccio.
- Quando la zuppa ha assunto un buon sapore (dopo circa 30 minuti) versatela sopra il pane, riponetela sul fuoco (basso) e rompetevi 4 uova, badando che i tuorli non si rompano e rimangano separati.
- Non appena le uova si sono leggermente rapprese, cospargete il tutto di abbondante parmigiano o pecorino grattugiato e servite immediatamente.
- Buon appetito!
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