StiacciataTipo piatto | Dessert | A base di | Latte | Persone | 4 | Note | - | Visite | 884 visite |
- Preparazione
- Sciogliere un cubetto di lievito con mezzo bicchiere d'acqua e poca farina, in modo da fare una palla, coprirla di farina e farla lievitare.
- Quando è lievitato si allarga e al centro si mette un uovo e un cubetto di lievito, si impasta e si lascia lievitare.
- Nel frattempo in una grande zuppiera si mettono le uova rimaste con tutto lo zucchero e si monta bene; poi si aggiungono gli altri ingredienti: latte, poi arancio e limone spremuti, poi gli anici ammollati nel rosolio (si mettono con il rosolio dell'ammollo), 1/2 hg di zucchero vanigliato, poi strutto e burro sciolti leggermente, quindi gli altri cubetti di lievito e per ultimo l'impasto già lievitato.
- Si impasta tutto finché il lievito non si è sfatto, poi si mette tutta la farina, poco per volta.
- La pasta deve girare bene tra le mani, ma deve essere meno soda del pane.
- Si mette l'impasto in tegami tipo quelli da panettone, imburrati, e si riempiono fino a metà, si rilievita e si cuoce a 180 gradi, eventualmente coprendo alla fine con carta di alluminio.
- Alla fine si copre con tuorlo sbattuto e zucchero vanigliato, rimettendo la torta nel forno spento.
- La differenza con le schiacciate che vendono nelle pasticcerie sta nell'impasto.
- Infatti una buona stiacciata si deve 'sedere' cioè deve avere un avvallamento nel mezzo, segno che la lievitazione non è stata perfetta, o abbiamo aperto il forno troppo presto, ma che le conferisce una morbidezza che ne fa la sua bontà e che purtroppo i forni industriali non riescono ad avere.
- C'è chi la mangia zuppata nel vino o nel vin santo, ma è impagabile inzuppata nel latte!
- Buon appetito!
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