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categoria: Poesie
Mò... je vulesse sulo capì!
Me ne jesse dint’a ‘nu ciardino,
cu’ tanta canzune e ‘nu mandulino.
Me ne jesse vicino ‘o mare,
p’ammirà figliole e lampare...
Me ne jesse... ‘a coppa a la terra,
pé nnun ghì cchiù a ffà ‘a guerra!
Me ne jesse... ò profunno d’ò munno
p’accannuscerlo ‘nzino ‘nfunno...
segnalata da FernyMax domenica 1 giugno 2003
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categoria: Poesie
La forza di vivere
Quando la tua vita
diventa crudele,
e rasenta lo sfascio...
Se la speranza ti sfugge,
perché l’hai maledetta,
in un incubo notturno...
Non abbandonare
la tua nobile impresa,
o mio cavaliere,
perché devi arrivare
dove il dolore finisce,
e ti fa tramortire...
Ma tu ancora non sai
affidare il galoppo
al turbinio del vento.
Allora, prega... come
se cadesse dalle stelle
il tuo diritto alla vita!
segnalata da FernyMax domenica 1 giugno 2003
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categoria: Poesie
Ritratto di Donna
Lei ha gli occhi bruni.
Non ha esitazioni,
o drammi...
Solo emozioni.
E grida di sensualità,
nella notte.
Il suo vascello corre,
vele al vento,
incontro al tempo...
L’oceano spruzza
aneliti sul suo corpo
misti a quel senso
amato e violento
della sua libertà...
Mentre il sole
le infoca sul viso
il coraggio di vivere
tutta la passione.
Nell’anima ha già
tanta esperienza,
fra luci ed ombre
di sopravvivenza...
Ma Lei vivrà,
indomita,
sé stessa,
perché sa sperare
per ciò che vale!
Amore,
io non resisto...
vorrei sciogliere,
in te, tutto me stesso,
come l'acqua di neve,
fra le rocce,
va al mare
col primo sole...
Un fiume in piena
è l’amore,
se il desiderio
fa schizzar via
il pensiero...
quando si è nella valle
della Felicità.
segnalata da FernyMax mercoledì 28 maggio 2003
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categoria: Poesie
Storie finite
Una donna nuda su di un letto disfatto,
che non sa d’avere il bel viso sconvolto...
al mio sguardo intento a coglierne il tratto.
Mentre ansima, geme ... non vale la pena
di farla più mia, ché non sarei così stolto
da ricucirmela indosso, saltando la cena!
Che debbo fare, se lascio la disperazione
a quei mille estranei dall’aspetto banale,
che mi sovvengono come fatti e persone,
tratti salienti del suo quotidiano universo,
col quale ella ha svuotato di valore reale
ogni entusiasmo, e le attese che ho perso...
Le ho dato il mio inutile amore modesto.
Il suo punto cruciale è sempre lo stesso:
ha un cuore distratto, pagherà per questo!
Non può aversi Amore in cambio di Sesso.
segnalata da FernyMax martedì 27 maggio 2003
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categoria: Poesie
Mare
Una Donna giaceva, nuda e pensosa,
sulla riva da sola, tal quale una rosa...
Al Mare affidava il suo corpo ideale,
germoglio d’amore, innocente del male...
Un Dio la raccolse, ancor trepida, ansiosa,
e donò la sua anima per averla in Isposa...
segnalata da FernyMax domenica 25 maggio 2003
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categoria: Poesie
La ballata del Bene e del Male
Lo sai che c’è nell’uomo il Bene e il Male,
che esistono da sempre due nature,
quella spirituale e l’altra materiale...
e che il problema vero nella vita
è sapere scegliere la via migliore!
Con l’angelo di Dio o col demonio,
che porta me e te alla dannazione...
Amore, Amore, sei la mia passione!
Il fuoco dell’inferno ci sta aspettando...
ma non m’importa niente e sai perché?
Perché io non posso fare a meno di te...
del nostro amore caldo che ci consuma,
di quel tuo viso rosso per la gran smania,
di questa voglia pazza di saltarci addosso
e di succhiarci ore ed ore, fino all'osso...
Ma è così bello, Amore, lasciarsi andare
a voluttuose sensazioni di libertà...
fra le pareti di una piccola stanza,
dove sfilano i giochi dell'intimità
e tutti i peccati dell'immaginazione.
Facendo a gara a chi ne sa di più,
con un’ansia che non vuol finire...
in questi corpi che cercano il sublime:
tutte le verità che può dare l’amore
con il sesso vissuto senza inibizione,
fra un rogo di stelle acceso nel cuore
dalla magìa amica dell’Universo...!
Ora ci diciamo addio senza parlare,
certi di ritrovarci laggiù... dove
la Dea dell’Amore ci vuole portare,
nel suo celeste regno in fondo al mare,
in fondo al mare...
segnalata da FernyMax domenica 25 maggio 2003
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categoria: Poesie
La Porta (1978. Parte prima)
Viva la Porta!
Questa mia Porta,
oltre la quale
c’è l’Universo,
e chissà dove
può ancora portare...
Fra viali e tramonti...
sentimenti imprecisi,
forze nascoste
e sentieri scoscesi,
che abbiamo dentro
e vogliamo capire:
creare spazio...
alla vena centrale!
Sì, viva la porta
del Paradiso,
e quella pure
del suo Nemico,
se può servirci
a guadagnare coscienza
del fatto che siamo
su questa terra:
puntino invisibile
fra il Tempo e lo Spazio;
sospesi a mezz'aria
fra il Bene e il Male,
e tutto, in fondo,
resta tale e quale...!
“Quanti sospiri
m’hai fatto gettare...”
vita crudele,
illusione di miele!
Credevo un pò a tutto,
non credo più a niente...
di quello che pensa
tutta questa gente!
Ma... oltre la Porta,
io credo al presente,
io fondo la vita
sul poco che ho...
(e già per me è molto)
e nessuno può togliermi,
perché un Uomo è risorto!
Tutto questo è scolpito
nel mio pensiero,
e più in fondo ancora:
fra i viali alberati
e i ruscelli ridenti...
e le cascate croscianti
d’un Sogno di Cristallo
irriducibile...
Il Cammino,
che ognuno, sai,
si porta dentro,
di Vita in Vita
e di Porta in Porta,
quasi tormento
o benedizione,
oltre il pensiero:
nell'Anima
nuda e immortale,
anche al di là
del bene e del male,
come lo vede
un mondo testone,
di idee ristrette
ed accettate
per convenzione...
Andare...
andare oltre la Porta:
il limite, uomo,
che non devi accettare!
Spingere lo sguardo
oltre la tempesta dei No,
dei Ma, dei Forse
e dei Non so!
Gridare al Vento
che tu vai con lui,
indistruttibile,
in ogni momento!
Pensiero tenace,
anima di ferro,
uomo,
tu vieni e vai
senza fermarti mai,
seguendo il cammino,
che ti pone il destino
d’una immane evoluzione,
più grande di te,
e che si trova in te...
più grande del cielo,
perché è tutto il Cielo,
mentre noi ne vediamo
solo piccola parte.
segnalata da FernyMax martedì 20 maggio 2003
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categoria: Poesie
La Porta (parte seconda)
E al di là della Siepe
chissà cosa c’è ancora,
da vedere,
pensare e vedere,
ancora da fare,
per chi vuole andare
oltre “la Porta”...!
Oltre la porta degli uffici
di generali ed assessori,
quella dei casini
e degli obitori...
La porta dei lager,
con un biglietto
senza ritorno...
E degli ospedali,
o delle case di cura
per malati mentali,
progettate
da uomini “sani”,
che poi sono i primi
malati “trionfali”!
Stupidi e ciechi,
perché non vogliono andare
oltre la Porta.
Hai capito?!
Non ci vogliono andare!...
E chissà come fanno
ad attaccarsi tanto
a piccole cose:
denaro e case,
femmine e aborti,
violenza e droghe,
imbrogli e poltrone...
E riuscir così bene
a dimenticare,
che esiste una Porta
della Conoscenza
e della Speranza,
per chi vuol capire,
e chi sa godere,
tutte le gioie
e tutti i dolori,
tutte le ansie
e le suggestioni
di un vero sentirsi
di questo mondo,
e crescere insieme,
membri...
dell’Universo stellato!
Un’emozione da non perdere,
da lasciare senza fiato!
A questo, uomo,
sii preparato...
Non ti far cogliere
senza quel fiato,
quando qualcosa,
in questa o altra vita,
Natura o Dio,
ti chiederà:
Uomo, respira!
Respira, sì!
Per farmi vedere
se hai saputo salire,
chi sei, cosa vali,
se ti sei conquistato,
se hai fatto il cammino
oltre “quella” porta.
Ricordati, Uomo,
oltre la Porta!...
segnalata da FernyMax martedì 20 maggio 2003
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categoria: Poesie
La bella Estate di Silvi Marina
Ricordi quel Luglio,
del settantasette ...?
A sera, pazzi d'amore,
fuggivamo in spiaggia,
per cercare noi stessi,
fra le barche e le sdraio,
col mormorio del mare,
mentre l'ansia saliva
fino alle stelle...
Noi ci amavamo,
ed eravamo felici!
Allora, i sensi sudati,
il desiderio negli occhi,
con le mani affondate
nell'ebbrezza dei corpi,
nascosti nel grembo
d’una sabbia amica,
ci sentivamo appagati...
Dal nostro segreto,
e dall'incanto
d’una morbida brezza,
delle luci sottili,
e dell'Onda del mare,
spumosa e quieta,
mai stanca anch'essa
di far l'amore col Lido,
tutta sognante,
in quell'umido abbraccio
ancora caldo di sole...
segnalata da FernyMax sabato 17 maggio 2003
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categoria: Poesie
Qualcosa si è spento...
Un’ombra stesa sul mio viso.
Vestigia di lotte che stancano,
il segno dei tormenti che vivo.
Immaginavo le bellezze dell’Universo,
che non vengono più, neanche in sogno.
Ora io vedo... il trionfo della Morte,
la fine di quel fuoco, che ho nell'anima.
Ma questo rilassarmi fra le righe,
forse non m’è concesso, di seguire
più i fantasmi a me cari, o la magìa
delle formule pregne di suggestione.
Così, nuova Morte ... cala su tutto,
assorbendo fino agli ultimi sussulti
di quella vita sincera, che si vuole,
e che si cerca, ma si perde lontano.
Sulla carta un chiaroscuro rammenta
il travaglio del Tempo che fugge,
scandito soltanto dalla vecchiezza,
inesorabile, degli uomini e delle cose.
segnalata da FernyMax sabato 17 maggio 2003
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