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Tutte le frasi segnalate da Catello Nastro

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categoria: poesie

Nonno, cos'è la poesia?

center][/center][b][/b][center][center]NONNO, COS’E’ LA POESIA ?

Tornare a ritroso nel tempo,
guardarsi fanciullo come te
quando giochi al computer
con personaggi fantastici
elaborati per internet
avidamente gustando patatine
e pop corn comperate in sacchetti
policromi al supermercato.

Ammirare gli alberi fioriti
in una sfavillante primavera
dietro la casa di campagna,
il cane che abbaia a squarciagola
a un gatto imperterrito,immobile,
come la statua sul marmo del camino
che profuma ancora di legna di bosco
parcheggiata in cantina fino all’autunno.

Notare il mezzo bicchiere di vino
superstite al parco pasto ipocalorico,
il lento sorseggio per favorire il palato,
il delicato borbottio della nonna
che enumera analisi cliniche
sconvolgenti come i risultati
di una partita di calcio della squadra
del cuore penalizzata dall’arbitro.

Fissare il tuo volto sorridente
e ringraziare Iddio per un’altra giornata
concessa in offerta speciale
nel grande supermercato della vita.

Catello Nastro

segnalata da Catello Nastro venerdì 26 ottobre 2012

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categoria: Poesie

Quando la poesia diventa musica...

GABRIELE CIANFRANI
L’evoluzione della musica

Finalmente mi è arrivato il cd di GABRIELE CIANFRANI, mio nipote, di Isernia, contenente nove brani di musica jazz ( 1 – Paradise – 2 – Enigma – 3 – Pray for peace – 4 – Naimà – 5 – Space – 6 – Equinox – 7 – Impro – 8 - Eternal life – 9 - Suspended - . Nella presentazione: “ E’ il primo lavoro discografico di Gabriele Cianfrani, il quale rapito fin da ragazzo dall’arte dei grandi maestri del jazz abbraccia la graffiante sonorità fusion espressa in chiave chitarristica. L’album musicalmente influenzato dalla corrente artistica di William Stravato, rappresenta il personale contributo chitarristico al panorama moderno del rock fusion. Progetto moderno con l’intento di spaziare in sperimentazioni armoniche complesse,espresse da un alternarsi di linee funk, bossa e rock caratterizzate da estensioni sonore melodiche presenti in diversi brani, accompagnate dall’articolare ritmica del Maestro Stravato. Scale articolate di solistica mirate ad esaltare un emergente stile elaborato e poliritmico ricorrendo alle molteplici sonorità della chitarra semiacustica.” In religioso silenzio, nella quiete del mio studio, ho ascoltato i nove brani del cd con enorme sorpresa. Il ragazzino al quale oltre dieci anni fa regalai la mia chitarra, generica ed acustica, è diventato un gigante. Le sue esecuzioni palpitano di partecipazione attiva e creativa, le sue dita sembrano quasi accarezzare le corde, facendo scaturire toni ora bassi, ora alti come solo i grandi maestri sanno fare. Per me che ho amato ed amo la musica, è una grande soddisfazione notare che un nipote è arrivato a così alti vette. Auguri, Gabriele!!!
Catello Nastro

Catello Nastro

segnalata da Catello Nastro venerdì 12 ottobre 2012

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categoria: Poesie

C'è tempesta

C’E’ TEMPESTA

C’è tempesta nel cervello.
Tuoni, fulmini e saette,
s’abbattono in tutta fretta,
nella mente che barcolla,
come una barca che traballa,
lontano dalla spiaggia,
sol sospinta dai marosi,
che la dirigono di qua e di là.

Che succede questa notte,
col pensiero divaricato,
come un quarto di bue
sapientemente sezionato
sul bancone della macelleria,
proprio là, in fondo alla via,
in attesa di clienti affezionati
di nuovi bovini macellati.

Cosa c’entro io in questa storia,
di quotidiana, atavica memoria,
che dal mondo vegetale
attingo proteine, forse un quintale?
Di quella che forse più vale:
la buona proteina vegetale,
che senza inganno e senza dolo
non fa aumentare nemmeno il colesterolo!

Catello Nastro

segnalata da Catello Nastro mercoledì 10 ottobre 2012

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categoria: Poesie

Un raggio di luce immensa

UN FASCIO DI LUCE IMMENSA

Illumina la notte scura e senza luna,
un fascio di luce immensa da lontano.
Sembra quasi squarciare le tenebre,
statiche nella loro sonnolenza notturna,
ferme ed abbarbicate all’oscurità
apportatrice di sonno e di riposo.
Non si capisce l’origine del fenomeno:
naturale o soprannaturale è immenso.
Sembra una cometa o una stella cadente,
oppure un incendio cosmico strisciante
nel cielo costellato di stelle dormienti.
E quando un bambino ignaro guarda
il cielo costellato di stelle fluorescenti,
ingenuamente capisce che è la luce.
La luce della solidarietà cosmica.

Catello Nastro

Catello Nastro - tratto da Pensieri e parole

segnalata da Catello Nastro venerdì 21 settembre 2012

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categoria: Poesie

Estate 2012

ESTATE 2012

Pure ‘o palummo
‘ ngoppa ‘a ringhiera
sente ‘nu cavere
ca chiamasse ‘e pumpiere.

Tutte ‘e fforze
ca’ teneve stanotte,
songo fernute,
ma chi se ne fotte.

Mo’ metto ‘a capa
sott’à funtana
e pe’ me rinfrescà
me sciacquo ca’ mano.

Cu’ l’auta mano
me tengo appuggiato
ca’ po’ calore
me sono stancato.

Fernesse ambresse
chesta staggione,
ca’ po’ cavere e ‘e tasse
s’è squagliata ‘a penziona!!!

Catello Nastro

TRADUZIONE
Anche il colombo sulla ringhiera del balcone sente un caldo che chiamerebbe i pompieri per farsi rinfrescare. Tutte le forze che tenevo stanotte, al fresco, sono terminate: ma non importa. Metto la testa nel lavandino sotto il rubinetto dell’acqua fredda e con una mano mi rinfresco e con l’altra mi tengo appoggiato, perché per il caldo mi sento frastornato. Finisse presto questa estate 2012, perché per il troppo caldo e le troppe tasse, si è squagliata pure la pensione.

Catello Nastro - tratto da Nuove poesie napoletane

segnalata da Catello Nastro giovedì 23 agosto 2012

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categoria: Poesie

Prima o poi...

PRIMA O POI…

Prima o poi scenderà la notte,
quella che non si alternerà al giorno.
Incomincerà un nuovo percorso,
scevro da ipocrisie commerciali,
politiche o di facciata, come suol dirsi.
Il tutto verrà appianato da una ruspa
guidata da un folletto dispettoso,
ma dignitoso nella sua funzione.
Una immensa discarica
colma di immondizia una volta umana,
o un verdeggiante praticello
dove le margherite crescono
non per essere recise violentemente,
ma ammirate nella circolare
simmetria delle candide componenti.

Prima o poi scenderà la notte,
illuminata dalla luce della poesia.

Catello Nastro

segnalata da Catello Nastro venerdì 3 agosto 2012

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categoria: Poesie

Mezzo litro di barbera

MEZZO LITRO DI BARBERA

Notte fonda, buio immenso,
fantasmi che ritornano alla mente,
pensieri nascosti che nemmeno la psicanalisi
riuscirebbe a dipanare dal cervello.

Quando stai per cedere
anche la luce fievole di una candela
semi consumata dal tempo
può venirti in aiuto.

E quindi fai ricorso indiscreto
ai saldi di fine stagione
della dignità umana
per un umile appiglio alla vita.

Ed allora ti ritornano in mente
le doti dell’invitto guerriero
che, sebbene ferito alla mente
continua a lottare per sopravvivere.

Mezzo litro di barbera genuino,
per continuare a combattere
o solamente per dimenticare
una inutile battaglia finale.

Catello Nastro
agropolicultura.blogspot.com

segnalata da Catello Nastro domenica 29 luglio 2012

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categoria: Poesie

Il rumore del silenzio

IL RUMORE DEL SILENZIO

Attoniti, atterriti, sfiduciati, avviliti,
leggono notizie faziose sui giornali,
indipendenti, ma non si sa da che cosa,
non si capisce da chi non dipendono…
Forse dall’informazione tradizionale,
da quella faziosa o mercificata,
forse dall’asservimento per un tozzo di pane,
da un appalto fasullo, modificato o camuffato,
forse da un idealismo sballato dalle tangenti,
forse da un sistema radicato sulla corruzione.
Eppure si tira avanti, come se niente fosse,
ignorando i misfatti, nascondendo le tangenti,
abolendo i vecchi ideali dei padri traditi,
negando la storia che si confonde con la leggenda,
rendendo i ricchi più ricchi, con panfili e ville,
ed i poveri più poveri striminzendo le pensioni
di chi ha lavorato una vita intera,
onorando il lavoro, rispettando gli orari,
ubbidendo ai padroni, rispettando i doveri.

Il rumore del silenzio si accumula a montagne,
come avviene nella raccolta indifferenziata,
inquinante prati e boschi una volta verdeggianti,
ora ostello di zoccole e mosconi parassiti.
Il rumore del silenzio farà sentire la sua voce.
Stroncando il caporalato, il lavoro in nero,
il contrabbando, il traffico di droga,
la mafia, la camorra, la ‘ndrangheta, la malavita,
la sacra corona unita, i club di tutti i parassiti.

Solo allora sorgerà un nuovo giorno
quando i figli potranno guardare in faccia i genitori,
l’operaio saluterà con rispetto il datore di lavoro,
il giovane promettente, ma senza raccomandazioni,
verrà destinato a più importanti mansioni,
e la fabbrica fabbricherà manufatti solidali,
che onoreranno una nuova società finalmente civile!

Catello Nastro

segnalata da Catello Nastro martedì 17 luglio 2012

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categoria: Poesie

E' bello

E’ BELLO

E’ bello alzarsi la mattina
e guardare negli occhi il mondo,
il fiore che sboccia nel prato,
il bimbo che va all’asilo giocondo.

Una mamma che canta di gioia
e la voce che al cielo si diffonde,
come un inno di ringraziamento,
di amore, di pace al firmamento.

Si da inizio all’opera umana,
aspersa di letizia e buonumore,
senza mai guardare la fronte
cosparsa di liquido sudore.

E’ bello guardare gli altri con amore,
rubare al prossimo normale
che vive silenzioso accanto a noi,
un anonimo sguardo di candore.

Ed uno sguardo si ripete al cielo
ringraziando Iddio del gran dono.

Catello Nastro

segnalata da Catello Nastro giovedì 14 giugno 2012

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categoria: poesie

Ne', miez'omo

Poesia di offesa
NE’, MIEZ’OMO

Ne’, miez’omo!
Nunn’ho saccio
si accummingianno
‘a parte ‘e sotto
oppure sulamente
‘a parte ‘e ‘ngoppa.
Tanto fai schifo,
sule ‘a verè ‘a luntano,
pure si tiene ‘a scorza
‘e l’ommo cosiddetto umano.

Tu si’ malamente
‘a rinta e a fora,
e sulo si te veco
assettato annanz’ò bar
me passe ‘ a voglia
e me piglià vicino ‘o bancone,
‘na tazzulella cavere ‘e cafè.

Tu si’ ‘na schifezza a capa ‘o pero,
si’ cumma ‘na cambiala prutestata,
‘na mille lire fauza e ‘nguacchiata,
‘nu fiasco ‘e vino juto acito,
‘na pizza rint’ò furno abbruciacchiata,
‘na vecchia femmina ‘e strada
racchia, zoccola e ‘mpestata.

Tu nun vali propetamente niente,
manco ‘sti stracci ca’ puorti ‘nguollo,
songo leggittimamente di tua probietà.
Quanno te vere passà pa’ via,
pure o bidone r’a munnezza,
pe’ vriogna se sposta all’atu lato,
e pure ‘o munnezzaro ca’ scopa ‘mmano,
te rice aroppa c’à t’ha ddato ‘na vuardata:
“ Tu hara aspettà ‘a raccolta differenziata!!!”

Catello Nastro

TRADUZIONE

Senti, mezzo uomo. Non so se incominciare dalla parte di sopra o di sotto. Tanto fai schifo solo a guardarti da lontano anche se hai l’aspetto di un essere umano. Tu sei malconcio dentro e fuori e solo se ti vedo seduto davanti al bar mi passa la voglia di prendere un caffè caldo al bancone del bar. Tu fai schifo dalla testa ai piedi, sei come una cambiale protestata, una mille lire falsa e sporcata, un fiasco di vino divenuto aceto, una pizza bruciata nel forno, una vecchia prostituta, brutta e malata. Tu non vali proprio niente, e nemmeno gli stracci che porti addosso sono di tua proprietà. Quando passa per strada il bidone dell’immondizia si spaventa e cambia marciapiedi, ed anche l’operatore ecologico ti rifiuta dicendo: “ Tu devi aspettare che fanno la raccolta differenziata!!!”

segnalata da Catello Nastro martedì 13 marzo 2012

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