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categoria: poesie
L'amore sé stesso
Il tuo attimo d'abbandono
dimmelo
che l'hai dedicato
a me
Non dimenticare
quanto mi sia
indispensabile pensare
ogni ora ogni minuto
dacché t'ho conosciuta
che la tua vera gioia
sia ora con me
alla faccia del mondo
Noi due dal profondo
del nostro essere
in un sublime afflato
noncuranti delle regole
appagati soltanto
di piacere assoluto
e dell'ansia di vivere
il bene più intimo
ch'io dedico a te
e tu a me
alla faccia del mondo
come adesso
che ti amo
e sembra lo stesso
di ieri
ma è nuovo giorno
Vi si ripete
il miracolo più santo
e più inverecondo
che siamo di noi due
senza diaframma alcuno
o intermediazione
Io ti appartengo
come tu vivi di me
in questa suprema
affermazione
che è speranza e vita
oppure estrema
unzione
non altro godendo
che del tuo e mio
sorriso
elevati al cielo
più consapevoli
di aver superato
peccato e redenzione
Attraverso te e me
quale rivelazione
il karma i chakra
l'illuminazione
ed ancora
senza fine
l'Amore
segnalata da FernyMax domenica 2 dicembre 2007
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categoria: poesie
Io, che non sono
Giacomo non sono
né tu Silvia sei
Ma fra pianto
e preghiera
ho il tuo viso
che di sogni
l'anima mia
consola
soltanto che
i miei occhi
chiuda e poi
ti pensi
Preghiera nò
né pianto
io provo
ma Amore
in verità
e cos'altro
potrei riversare
nei miei versi
all'indirizzo
del tuo cuore
se non amore
ed infinito amore
Chi ha orecchie
d'intendere
m'intenda
l'alma sua
poggiando
al dolce suono
che dal core
mio dilaga
l'accolga tutto
tale che sia
l'appello mio
senza parergli brutto
né gli dispiaccia
un umile costrutto
ché all'alma sua
s'apprenda
e ne governi 'l core
per quanto creda
a rinnovare
entusiasmo ed amore
ella se ne consoli
di questo mio
cuore in piena
per tutti i santi
a venire suoi
giorni
sì che anche i miei
siano futuri
e felicissimi
del più totale
meraviglioso
Amore
FernyMax - tratto da lle mie + rosee aspettative (residue)
segnalata da FernyMax mercoledì 3 ottobre 2007
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categoria: poesie
La Storia Infinita
Cosa che ognuno sa
non possa mai iniziare
prima che siano già
concluse e definite
tutte le storie varie
piccole od eccessive
di questa nostra vita
come è scritto e sarà
né altra voce lo dica
che umanità risparmi
da tant'immane fatica
di chiedere verità
luce che da luce dà
e pietra sopra pietra
innanzi d'arrivare
certi a resurrezione
completata che sia
la purificazione
Alzati orsù e cammina
Lazzaro mio è Gesù
figlio dell'uomo e Dio
che ordina e lo dice
a morte come a vita
Lazzaro fratel mio
levati dal giaciglio
ricomponi le spoglie
ché non sei andato via
è il volere di Dio
che ti ridà la vita
uomo che vieni e vai
riguadagnando essenza
di saggezza profonda
e puoi tornare in vita
essa comincia ora
a ultima storia finita
ecco che tu sei pronto
a viver di storia vera
risorgendo finalmente
a tua Vita infinita
FernyMax - tratto da 2a versione aggiornata
segnalata da FernyMax martedì 2 ottobre 2007
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categoria: poesie
La Storia Infinita
Cosa che ognuno sa
non possa mai iniziare
prima che siano già
tutte praticamente finite
le altre storie varie
grandi o piccolissime
di questa nostra vita
così è scritto e sarà
non c'è voce che dica
si risparmi all'umanità
tanta immane fatica
di cercar la verità
da luce dopo luce
e pietra sopra pietra
prima di arrivare
certi alla resurrezione
completata che sia
ogni purificazione
Alzati o Lazzaro cammina
è Gesù figlio dell'uomo
che ordina e lo dice
alla morte così
come alla vita
Lazzaro fratel mio
sollevati dal giaciglio
ricomponi le tue spoglie
perché non sei andato via
è il volere di Dio
che ti ridà alla vita
uomo che vieni e vai
senza fermarti mai
e recuperi l'essenza
d'ogni vera saggezza
ritornando alla vita
che non inizia che ora
a ultima storia finita
Ecco sei pronto uomo
a risorgere ora
e di Vita Infinita
FernyMax - tratto da ispirazione datami da Azuth, qui sul Frasi*net
segnalata da FernyMax domenica 30 settembre 2007
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categoria: poesie
Tu, la mia fata
Quella sera, su due panche
ravvicinate
nel locale d'un amico,
con un pò di musica
appena
di sottofondo...
m'hai accolto in Te
e fu subito
fiaba...
Il mio castello incantato
fra le tue braccia
e nel tuo grembo
per restarci,
avrei voluto proprio,
all'infinito...
Poi siamo andati via
e ci siamo persi
su altre strade...
Ma Tu ritorni
nella mia fantasia
come la fata bruna,
che non m'abbandona,
o quanto vorrei...
perché al risveglio
infine,
con me non sei...
eppure Tu
mi leghi ancora
così carnale,
e spirituale,
a un sogno mistico
del mio più fido
interiore,
come un fiore
profumatissimo,
che mai
appassirà...
segnalata da FernyMax mercoledì 23 maggio 2007
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categoria: poesie
Il 25 Aprile
Età del vero, età del falso.
Ora di verità come di bugie.
Da Cefalonia a Marzabotto.
Da Portius alle foibe titine...
Noi siamo gli eredi
di cotanta Storia
e osiamo venerare
il Valore dei fatti,
l'onestà di vivere
con tutta umiltà
l'impegno nobile
e immenso
di essere
semplicemente
degli uomini...
FernyMax - tratto da maturità degli anni e delle idee
segnalata da FernyMax giovedì 26 aprile 2007
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categoria: poesie
Quel tempo di più
Forse tu sola
potevi darmi il colore
forte pastello
dei tuoi sogni profumati
di giovinezza
e di quell'amore,
che io ti cercavo...
ma che poi rifiutavo,
quasi timoroso
tu mi fossi appartenuta
troppo facilmente,
in un tempo così breve...
Ma tu eri vera
oasi soave, e carnale...
sì da farmi sapere
ormai più di tutto di te,
ma senza riuscire
insieme a fermare
il senso inquieto
della nostra epoca,
che si lasciava andare
agli spropositi storici,
e irrilevanti,
della contestazione...
Noi, già nuovi adulti,
eppure bambini,
senza il minimo
pudore o criterio,
solo con la fissa
di saper arrivare
a destinazione,
quantunque ignota,
ci concedevamo
tutto il nostro tempo...
Ma tu forse nò,
tu sapevi meglio di me
già cosa fare
e dove c'era da andare...
Ero soltanto io,
che non ero preparato,
in una parte di me,
a voler morire...
La mia libertà
e il mio malessere,
non ti potevano
ancora amare...
Mi occorreva forse
solo un pò di tempo,
appena un pò di più
del tempo, che allora
potevi donarmi tu...
FernyMax - tratto da lla mia vita
segnalata da FernyMax venerdì 22 dicembre 2006
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categoria: Poesie
Vierno a Napule
Ma che d'è
'o ggelo d' 'o vierno
dint'a cchesta città?
Pe' ttante, forse,
è sulo 'nu muorzo
'e malincunia...
Pecché 'a mamma
m' 'o ddiceva sempe,
ca si 'o friddo è tuosto...
da nuje, a Napule,
pe' tramente ca passa,
pò durà tre gghiuorne!
E doppo? Sempe,
comm'avesse pigliato
'nu bell'appuntamento,
sta a ascì 'n'ata vota
'o sole, a 'nce scarfà
pure meglio 'e primma.
'O viern' 'e Napule
'a chi sta bbuono
quase nun se fà sentì.
Ma chillu gelo
'e tre gghiuorne
venuto all'impruvviso
a quacche sfurtunato,
magari dint' 'o suonno,
a 'nu puverello l'ha acciso,
ca nun teneva manco
'na cuperta bona
pe' se piglià calore...
Ne è bastat'una sola
'e chelle tre nott' 'e ggelo
pe' s' 'o purtà, zitta zitta...
'n Paraviso.
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Inverno a Napoli
Ma che cos'è
il gelo dell'inverno
dentro questa città?
Per tanti, forse,
è solo un morso
di malinconia...
Perché la mamma
me lo diceva sempre,
che se il freddo è forte...
da noi, a Napoli,
fintanto che passa,
può durare tre giorni!
E dopo? Sempre,
come avesse preso
un bell'appuntamento,
sta a uscire un'altra volta
il sole, per riscaldarci
pure meglio di prima.
L'inverno di Napoli
da chi è in buone condizioni
quasi non si fa sentire.
Ma quel gelo
di tre giorni
venuto all'improvviso
a qualche sfortunato,
magari durante il sonno,
a un poverello l'ha ucciso,
che non aveva neanche
una buona coperta
per riprendere calore...
Ne è bastata una sola
di quelle tre notti di gelo
per portarselo, zitta zitta...
in Paradiso.
FernyMax - tratto da pensieri d'inverno
segnalata da FernyMax sabato 18 novembre 2006
voti: 29; popolarità: 0; 2 commenti
categoria: Poesie
Sesso con sorpresa
Vorrei esplodere nel cielo
con colori vivaci.
Desideri procaci,
sotto l'ombra di un melo...
E dei tuoi baci ardenti
fare un arcobaleno,
senza più, senza meno,
ricco di sentimenti.
Mi piacerà esplorare,
sul tuo corpo di rosa
la cosa più preziosa,
che io saprei amare.
La tua pelle soffice
e quieta... il desiderio
divamperà ora serio,
con l'ansia di un vortice.
Ma tra i fiori del prato
una fila di formiche
rosse, non amiche,
conquista il bene amato.
E un sussulto pazzesco
dà al mio sogno pastello,
proprio sul più bello,
un epilogo burlesco...
Oh, mi rincresce, amore,
d'averti pure amata,
ma tanto strapazzata,
così senza pudore!
FernyMax - tratto da piccole licenze dell'eros
segnalata da FernyMax giovedì 16 novembre 2006
voti: 16; popolarità: 0; 1 commenti
categoria: Poesie
Gioia d'amore
Vorrei congratularmi,
perché hai saputo fare
di un giorno qualunque
un memorabile evento.
Toglier lo slip in barca
non sembrava carino,
ma poi ti sei spogliata
uguale a una sirena...
E hai dato sensazioni,
dentro te, somiglianti
a inarrestabile marea,
a un deliquio infinito,
che ti si inondi lento,
e molle, lasciandoti
incollato alla sabbia,
fino a esser sommerso
interamente, e come
per un incantesimo
t'accorgi di respirare
perfino sotto l'acqua.
Allor la baci e provi
più di una corrente
di piacere e d'amore,
che va e che riviene,
che si propaga e sale,
quasi a far smarrire
totalmente la testa
preso nel suo corpo,
inchiodato a' suoi sensi,
e travolto dalle acque
erompenti da una diga
con la potenza del Fato.
Così infine, stremato,
ma felice, ringrazi Dio,
che ha ricreato in Lei,
tua compagna e amica,
la sublime consolazione
all'inclemenza del tempo,
per affrontare la vita
e ogni tipo di morte...
FernyMax - tratto da i ricordi dei vent'anni
segnalata da FernyMax giovedì 16 novembre 2006
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