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categoria: poesie
La vita che non conosci
Che ne sai
di quello che non ho mai fatto
di quelle corse da perdere il fiato
di quella valigia sempre chiusa
di quella lettera un po’ confusa
e della voglia di andar via ,
della paura e della nostalgia .
che ne sai?
Che ne sai
del tintinnio di pioggia caduta sopra il tetto
e della parole scritte sopra il vetro
udite nel vuoto di un silenzio
e dei profumi di fiori appena raccolti
nei pensieri distolti
e dalle aurore
che nascono tra l’azzurro e il sole .
Che ne sai
degli oceani separati
troppo lunghi maltrattati
che si uniscono all’orizzonte
con l’oriente e l’occidente
e delle tracce lasciate
d’ una poesia mai scritta
un po’ per pigrizia
che tocca l’anima
in un pendio sussurrato d’amore
sulla strada sassata e sabbiosa
che attraversa il mondo
in un cammino claudicante
che oscura la luna
in un cielo
che piove inchiostro nero
e scoprire che tutto può sparire in un baleno.
Che ne sai ...
...eppure t’ho tanto amato .
Giulia Gabbia - tratto da dedicata a mio padre
segnalata da Giulia Gabbia venerdì 8 novembre 2013
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categoria: poesie
L'ultimo viaggio
Sono un'anima in viaggio
che non sa darsi pace
Passo dopo passo
vago nel tempo,
in quel tempo
che scorre sempre lento.
La mia anima ormai è stanca
di questo lungo pellegrinare,
cerca un angolo per riposare
….. finalmente trova la quiete.
segnalata da Giulia Gabbia venerdì 8 novembre 2013
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categoria: poesie
La luna di Kabul
Guardo la luna
splendere incandescente
sulla città degli scheletri .
Tutto sembra diverso
in tacito accordo con la natura
che nasconde segreti,
fantasmi e paure.
S’ affacciano in un cielo limpido
strane stelle incorniciate da facce meste .
Son bambini frammenti d’anime
di bianche farfalle
dai volti spenti
dal tremore sulla pelle
ed in bocca silenzi.
Quanta malinconia
nei loro occhi
che mutano le ombre
e quanto terrore
nelle loro mani.
Stringono fucili
come fossero trastulli
vittime di guerre inutili.
Or nel cielo, volano aquiloni senza fili
spinti dal vento come leggere piume ,
mentre guardo il candor
della luna di Kabul….
Chissà se guardate la stessa luna che guardo io
segnalata da Giulia Gabbia venerdì 8 novembre 2013
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categoria: poesie
I bambini straccioni
I bambini straccioni
sopravvivono
in un mondo
che guarda arrancante
ed indifferente
alla loro diversità.
Sopravvivono
imparando a imitare
la normalità
celando nei loro occhi
il gelo senza parole.
Sopravvivono nascondendo
ginocchia sbucciate,
tra le unghia smalto
sporco di terra e di sangue.
I bambini straccioni
sopravvivono
nelle profondità
più malinconiche dell’animo
Corrono, a piedi nudi
sulle strade fangose
come fantasmi
nelle notti gelide
con le paure e i dolori
immaginando i fasti di un’era che
non potrà mai tornare.
….Quanto costa il prezzo della libertà.
segnalata da Giulia Gabbia venerdì 8 novembre 2013
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categoria: Poesie
VITTIME DI LAMPEDUSA
Piangete bagnati, il petto battete
su questo Mediterraneo
quelli che voi chiamate emigranti
portano sulla croce sogni infranti.
Non saprete mai il loro nome
non ne avete l'interesse
e né conoscerete il loro volto
Son sepolti nell'immenso cimitero
di sale e acqua fredda
uomini e donne come tanti altri
come i nostri della vita
coi sorrisi d'aquiloni, e con la gioia dei loro cuori
spariti in un liquido che entra
ed esce la vita.
Piangete bagnati, il petto battete
su questo Mediterraneo
Va un pensiero di preghiera sui sogni ammutoliti
nel nulla
là dove affogano disperate urla
... mentre annaspo ansimando il respiro.
segnalata da Giulia Gabbia lunedì 7 ottobre 2013
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categoria: Poesie
La Ballata del saggio
La vita è troppo breve
per soffermarsi sulle cose
che tira a strappare
le corde del cuore .
Parcheggia quei pensieri
che ti fanno preoccupare
e creare
nuovi obiettivi
cui avrai
fretta di fare.
Il tempo passa e
non sei consapevole
rallentare la corsa
alla pazienza
non è ragionevole.
Controlla la velocità
della tua impulsività
assicurati che l'anima
abbia la sua felicità .
Fai qualcosa
di diverso ogni giorno
guarda come la vita
mostra il suo buongiorno
segnalata da Giulia Gabbia mercoledì 13 giugno 2012
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categoria: Poesie
SULLE ALI DELL'AQUILONE
E' dedicata a un bambino autistico che amo tanto ... il suo mondo è colorato come un aquilone...Qualche informazione sull'Autismo:
L'autismo è considerato dalla comunità scientifica internazionale un disturbo che interessa la funzione cerebrale; la persona affetta da tale patologia mostra una marcata diminuzione dell'integrazione sociale e della comunicazione.Si manifesta verso il dodicesimo -quattordicesimo mese dalla sua nascita. Attualmente risultano ancora sconosciute le cause di tale manifestazione.Più precisamente, data la varietà di sintomatologie e la complessità nel fornirne una definizione clinica coerente ed unitaria, è recentemente invalso l'uso di parlare, più correttamente, di Disturbi dello spettro autistico
Nel brano mi medesimo nello stato d'animo di un bambino autistico e il suo modo di vedere le cose .. in un mondo tutto suo.. dove per lui i diversi siamo noi ...
Guardo l'aquilone dei miei sogni
che mi conduce senza esitazioni;
in nuovi mondi
Avverto in me una grandissima fantasia
dove un esile ma robusto filo
mi porta via...
Raccontano che non sono normale,
che sono diverso,
ma comprendo tutto lo stesso...
Non posso parlare
né cantare
ma sorrido, sorrido ugualmente
a tutta la gente ....
Mi stupisco veder lanciare al vento
l’aquilone che riflette i raggi del sole.
Vorrei ..
andare più in alto
e scorgere paesaggi sublimi
mentre tu mi dirigi..
Vorrei correre veloce
ed ammirare il mondo oltre la collina,
al di là delle montagne fino al mare
dove il cielo dona voce solo al mio respiro
in preda al delirio..
Nuvola che sei oltre l’orizzonte
rendi il mio volo più leggero
.. dammi una mano
e portami lontano ..
dove i giorni che scorrono non hanno senso
perché tutto quello che ho
è un aquilone
che mi porti in sella
su di un magico maestrale
dove imparerò a volare....
....
segnalata da GIULIA GABBIA giovedì 20 gennaio 2011
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categoria: Poesie
CLOCHARD
Sotto i ponti conduce la vita
la sua speranza è ormai svanita..
Timoroso e vacillante
tende una mano ad un passante..
Non ha lavoro, nè pensione
chiede solo compassione..
Siede stanco ad una panchina
stringe forte la sua monetina...
Vive da lurido pezzente
nell'indifferenza della gente...
Occhi chiusi ed disillusi
ringhia tra i denti
rabbia amara a pugni chiusi ....
Dorme sotto a un cartone
affondando nella disperazione..
Questa vita lo digesta
mai nessuno che lo aspetta...
L'unico amico è un vecchio cane
che con lui divide un pezzo di pane.
Cosa ha reso mendicante
un gentiluomo benestante?
Degli eventi svantaggiosi
la frustrazione dei superstiziosi. ..
Ricordando un tempo passato
tutto pulito e ben rasato..
Guarda le vetrine con nostalgia
mentre il commesso lo caccia via....
Ignorando la sua storia vera
che lo ha ridotto in miseria ...
segnalata da GIULIA GABBIA martedì 28 dicembre 2010
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categoria: Poesie
SENTINELLA
AL calar della sera ,
al risveglio della luna
muta e composta
sentinella posava..
Triste e dolce
è il suo canto,
dedicataal suo amor
che lontana è
ma vicino nel suo cuor.
Notte fredda e buia
un silenzio tombale
faceva venir paura..
e tu sentinella
che stanchezza sopporti ,
pensando al tuo amor
animo e cuore
conforti..
segnalata da GIULIA GABBIA martedì 28 dicembre 2010
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categoria: Poesie
LA CANDELA
.....E lentamente si consuma
dolce e tremolante candela
dal raggio di luce
di una stella di cera ...
Per amore danzo nel fuoco,
nell'ombra del buio.
La mia passione
si spegnerà
nel silenzio
della tua fiamma .
Nella luce io danzo,
respirando il tuo calore
fino all'ultima goccia
che lentamente muore
segnalata da GIULIA GABBIA lunedì 20 dicembre 2010
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