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é da quando ho smesso di credere che ho cominciato a vivere... 4tu (© libro)

é quando ho smesso di credere che ho cominciato a vivere....già, da quando non mi aspetto più un "dopo" in tutto quello che faccio...da quando a un "per sempre" sperato ho preferito un "per un secondo" vissuto e scandito bene....da quando ho cominciato a dire : " ora è così, domani vedremo..."..da quando se alzo gli occhi per guardare il cielo non è per chiedere qualcosa ma per dire "Visto?..ce l'ho fatta ancora!"...da quando mi sono stancato di correre dietro alle persone ed elemosiare amore..meglio una notte di quelle che non si possono cancellare , di quelle "fatte bene" e che mi "fanno bene" a mille promesse che si svestono della verità quando arriva il sole...da quando il mio essere felice non dipende da chi ho davanti o da chi ho lasciato alle spalle , io ho abbandonato quella fila perchè ho capito che non sono fatto per stare in coda, non sono fatto per stare buono e paziente ad aspettare il mio turno e prendere il numeretto, la vita non è una lotteria dove bisogna aver fortuna, la vita è una battaglia dove vince solo chi osa e bara con la sorte..lei mi dice : "non è destino!" e io rispondo : "ok! me ne costruirò uno da solo!"... è da quando ho smesso di chiedere agli altri di ricordarmi chi sono che ho capito che non appartengo a niente e a nessuno..sono figlio e padre di me stesso , un uomo che non ha più voglia di chiedere "è permesso?"...4tu

(© dal mio libro ”30 anni e più di adolescenza selvaggia”))(Clicca qui per vedere il mio video ”Mi hanno detto che")

4tu © - tratto da Libro: "30 anni e più di adolescenza selvaggia"

segnalata da 4tu domenica 18 dicembre 2011

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Sono presenti 1 commenti.

Dani61 domenica 1 gennaio 2012 13:32

1/1

Concordo, viviamo come se dovessimo morire domani e lasciamo perdere tutto il resto! Ma se dovessi lasciare un commento immaginado di lasciarlo al protagonista di questa riflessione gli dire che se decidiamo di assumere un certo modo di vivere diverso magari da quello che ci era solito, è solo perchè - in fondo - è quello che è a  noi più consono per natura, basta con il piangerci addosso imputando alle delusioni che abbiamo ricevuto nella vita da altre persone o da Dio o da chiunque. Si è quello che si è punto! Solo in un caso si può realmente cambiare, ed è quando siamo costretti a prendere consapevolezza di quello che siamo e di quello che siamo stati, dei nostri errori e soprattutto del fatto che non possiamo più rimediare, dei sensi di colpa e dei rimorsi, che non riusciremo più a scacciare e con cui dovremo semplicemente riuscire a convivere, ecco allora potremmo cambiare veramente e non sarà certo in meglio, a meno che non intervenga qualche cosa che si chiama Fede -  Si cambia quando si smette di credere in noi stessi, e si ricomincia o si smette di vivere in dipendenza del fatto che si riesca di nuovo a trovare qualche cosa che ci faccia sentire o meno -  degni di vivere. E' inutile guardare in alto con sfida, tanto prima o poi tutti guarderemo in alto con speranza quando non avremo più altro a cui aggrapparsi!

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