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categoria: Poesie
GLI ANGELI DI GAZA
Piccole stelle
esplodono con un sorriso in viso
negli occhi pien di vita dei bambini
di una piccola stretta terra,
imbrattando le strade della loro ingenuità,
attingendo dalla tavolozza colorata dei loro pensieri
un arcobaleno di sogni.
La spontaneità dei gesti dei bimbi
permette loro di guardar ancora in alto
solo per ammirar le stelle:
inesauribile fonti di speranza per gli altri,
sono sempre pronti a dimenticare il giorno prima
per progettarne un altro…
Nella verginità dei loro sentimenti
ai piccoli non è dato conoscer l’odio,
ma la sofferenza si:
la vedono ogni giorno negli occhi familiari dei grandi,
la nutrono ogni notte del rammarico
di non avere conosciuto in tanti …
Figli di un popolo senza Stato e senza terra,
loro non sanno cos’è la guerra
e possono costruire solo muri di sabbia:
vorrebbero liberamente giocare,
fuori dai bunker dell’ultimo rifugio;
apertamente rincorrersi coi compagni d’oltre muro,
non distinguendo per nascita o religione;
semplicemente sognare ad occhi aperti,
senza rabbrividire del sangue sparso intorno!
I bambini non sanno perché i loro padri
a volte li salutano con una cinta imbottita addosso,
come per un addio;
non comprendono perché ogni giorno
la gente scenda in strada
con in braccio un piccolo fagotto di lenzuola;
non si spiegano come mai certe notti
il cielo di Gaza s’illumina a giorno -come se esplodesse-
e la gente rifugge -anziché rincorrere- le stelle cadenti …
Nell’ignoranza della loro età
a volte piangono senza un perché
-o solo perché piangono gli altri-.
Molti di loro non lo scopriranno mai,
poiché non ne avranno il tempo;
molti tra loro lo capiranno appena più tardi,
quando -costretti a diventar grandi bruciando le tappe-
avranno anch’essi imparato ad odiare …
GASPARE SERRA
segnalata da gaspare110 mercoledì 14 gennaio 2009
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categoria: Poesie
SEGUENDO LE LUCI DELL'ALBA ...
Frammenti d’indicibile pensiero,
briciole d’umana inconsistenza,
si accalcano disordinatamente in mente
quali stormi in fuga dal cielo.
Impazientemente
tutto crolla come fosse niente:
scaraventati giù verticalmente,
ribaltiamo tutto in cerca di sentenze,
cercando l’acuta saggezza
tra avanzi d’insipida ignoranza.
Il dolce e l’amaro del giorno
rivive la notte,
sì che
-anche a volerlo-
non potremmo più nasconderlo tra le mani:
basterebbe togliersele dagli occhi
per accorgersi di mentire a se stessi …
Intanto l’uomo invisibile del giorno fattosi notte
si gode in solitudine
quell’attimo maturo di trepidante attesa,
seguendo da anni
le luci inconsistenti dell’alba …
GASPARE SERRA
segnalata da Gaspare110 lunedì 12 gennaio 2009
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categoria: Poesie
MURAGLIA
Gli occhi spenti di una muta sera
affondano i piedi su una tiepida sabbia di stelle
calpestando quel senso d’inquietudine e incanto
dell’uomo senza domande dell’immenso.
Sulle onde bramose d’una lacrima
si riflette la luna morente
che s’infrange contro una scogliera d’anime,
l’ultima muraglia della sera.
E’ imbrattando d’animosità la quiete
che risorgo ogni giorno dal mare,
trovando l’istinto oltre la ragione …
GASPARE SERRA
segnalata da Gaspare110 giovedì 8 gennaio 2009
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categoria: Poesie
GEOMETRIA DELL'ABISSO
Un pensiero senza ragione
priva d’emozione un’emozione,
creando il vuoto intorno alla vertigine.
La vita spazia in un oceano senza sponde
sulla cui superficie immagini indefinite si riflettono,
mentre dal fondo ricordi inesplicabili si dileguano.
Ed io?
Il centro di un tutto intorno al nulla:
un cerchio che esiste per far quadrare il cerchio,
per una pura geometria dell’abisso…
GASPARE SERRA
segnalata da Gaspare110 lunedì 29 dicembre 2008
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categoria: Poesie
TEATRO DI VITA
In repliche di nostalgia
s’inscena un possesso indisturbato
-senza desiderio né speranza-,
sempre veglio rifugio della solitudine.
Un amore drogato dal destino
fugge in fiamme
tra i vicoli di disillusioni e incanti
di un giardino abbandonato …
Nel silenzio
spazi liberi si riempiono d’intrecci
mentre sprofonda -bugiarda- la verità
in paludi di parole fatte fango.
Fino a quando recitare
nel teatro della vita
costruendo castelli di sogno
sulle nostre menti inquiete?
GASPARE SERRA
segnalata da gaspare110 domenica 28 dicembre 2008
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categoria: Poesie
TIMORE E SPERANZA
Schiaritasi la nebbia dagli occhi,
levatasi un’alba dentro,
un orizzonte d’immagini e confusioni
si estende sul letto di Primavera …
Tolto il chiodo che inchiodava frustrazione,
sento un respiro affannarsi nelle vene,
giungere forzatamente al cuore
per riempirmi d’esaltazione e incanto!
Come fiumi di un desiderio in piena,
naufragano sogni di cristallo
straripando in gioie e amarezze,
reggendo aperti gli occhi d’uomo
e tenendo vivo il cuore d’un bambino.
Oramai mi riduco a cumuli
di “Timore” e “Speranza”:
il Timore d’innamorarmi …
… e la Speranza d’amare te …
GASPARE SERRA
segnalata da Gaspare110 sabato 6 dicembre 2008
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categoria: Poesie
UMIDO PIACERE
Come ardente mare
la tua presenza m’assale,
m’inonda d’abbracci e morbidezze
arenandosi al mio fianco
per ritrarsi a mattino ancor bagnato …
E come l’acqua più ardita di maggio
sfila le vesti alla spiaggia più desueta,
la tua mano si abbandona umida alla mia,
lasciandomi bere di piacere …
GASPARE SERRA
segnalata da Gaspare110 venerdì 5 dicembre 2008
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categoria: Poesie
PASSI DEL RESPIRO
Non una parola,
non uno sguardo in più allo specchio
che potesse distrarci.
Un abbraccio,
un lieve tremore di gambe
ballanti ritmi senza voce
di sacralità e rivolta.
Il vento accarezzava il tuo sorriso,
mentre io
-geloso-
riprendevo lentamente il cammino
lungo i passi del tuo respiro…
GASPARE SERRA
segnalata da Gaspare110 mercoledì 3 dicembre 2008
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categoria: Poesie
SALSEDINE DI VITA
Onde spezzate dal mare
si infrangono sulla riva battuta dal sole,
rumoreggiando emozioni
riecheggianti sulla sabbia pien d’orme.
Tra la salsedine di vita degli uomini
e una moltitudine di fango ai piedi,
brezze scappano fugaci nel vento
calpestando aloni di rimpianto …
Un aquilone sfugge alla mano d’un bimbo
rincorrendo indeciso un gabbiano.
Nessun’ombra resterà a proteggerci …
GASPARE SERRA
segnalata da Gaspare110 domenica 30 novembre 2008
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categoria: Poesie
TRA IL PUDORE E LE STELLE
Cadono parole
dal cielo di lenzuola
-appese sulla coscienza-
al letto di pudore e di stelle
disfatto su un diario di strada.
L’uomo passa,
lo raccoglie,
se ne va.
Nessuno lo rivedrà mai…
GASPARE SERRA
segnalata da Gaspare110 giovedì 27 novembre 2008
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