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Berlusconi decide di acqustarsi, per quando sara il momento, una tomba degna di lui. Incarica il fido Emilio Fede di provvedere in merito. Dopo avere scartato, perche non degni di lui, il Phanteon, S.Pietro, Le Piramidi, la Valle dei re.finalmente decide per il Santo Sepolcro. Caro cavaliere, dice Fede, c'è npero' un piccolo pe'aticolare, siccome il Santo Sepolcro è in Israele, gli ebrei, non lo mollano facilmente essi vogliono, visto che lo desideri, 10 miliardi di dollari. Berlusconi ci pensa e poi sbotta, certo che dieci miardi di dollari per tre giorni mi sembrano un po' ecessivi.
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Coda spaventosa in autostrada. Un automobilista vede avvicinarsi a piedi una persona, che cammina tra una colonna di auto e l'altra parlando agli automobilisti. Nervoso, gli grida: "Allora, che succede?"; quello si avvicina: "Un gruppo di terroristi ha preso in ostaggio Berlusconi, e dicono che, se non consegniamo loro subito un milione di dollari, lo cospargono di benzina e gli danno fuoco. Quindi stiamo facendo una colletta." "E quanto avete raccolto finora?" "Cinquecento litri.".
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Scenario: macerie fumanti. Personaggi: due marziani con maschera antigas, il grande tiene per mano il piccolo: - Papa', ma come finì il pianeta terra? - i Talebani stavano trattando, poi Berlusconi per sdrammatizzare racconto' quella barzelletta dell'araba pompinara...
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Berlusconi: Fin da piccolo disse: "o divento Presidente del Consiglio o niente". E' riuscito a diventare tutt'e due.
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Alcuni documenti del SISDE, recentemente resi pubblici, affermano che, dopo le affermazioni di Berlusconi secondo cui la civiltà occidentale sarebbe superiore a quella islamica, Bin Laden diede ordine di organizzare un attentato aereo in Italia. Due terroristi, provenienti da un Paese del Medio Oriente, arrivarono a Napoli con la ferma determinazione di eseguire "il castigo di Allah per gli infedeli italiani". Segue la ricostruzione dell'itinerario e delle azioni dei due uomini, effettuata dai nostri servizi segreti. Lunedì, 3:45: giungono all'aeroporto internazionale di Napoli, via aerea dalla Turchia; escono dall'aeroporto dopo otto ore perché gli hanno perso le valigie; la società di gestione dell'aeroporto non si assume la responsabilità della perdita, e un impiegato consiglia i terroristi di provare a ripassare il giorno dopo: chissà, con un po' di fortuna...; prendono un taxi; il tassista (abusivo) li guarda dallo specchietto retrovisore, e vedendo che sono stranieri, li scarrozza per tutta la città per un'ora e mezza; dal momento che non proferiscono lamentela, neanche dopo che il tassametro raggiunge le 374.000 lire, decide di fare il colpo gobbo: arrivato alla rotonda di Villaricca, si ferma e fa salire un complice; dopo averli derubati dei soldi e coperti di mazzate, li abbandonano esanimi nel Rione 167. Lunedì, 8:30: al risveglio dopo la mazzata, entrambi i terroristi raggiungono un albergo sito in zona piazza Borsa; decidono quindi di affittare un'auto presso la "Hertz" di piazza Municipio; poi si avviano in direzione aeroporto, ma giusto prima di arrivare a piazza Mazzini, rimangono bloccati da una manifestazione di studenti, uniti alle tute bianche anti-global e ai disoccupati napoletani, che non li fanno passare. Lunedì, 14:30: arrivano finalmente in piazza Garibaldi, e decidono di farsi cambiare i loro dollari in lire; vengono rifilati loro biglietti da 100.000 lire falsi. Lunedì, 16:45: arrivano all'aeroporto di Capodichino con la ferma intenzione di dirottare un aereo per farlo cadere sulle torri dell'ENEL del centro direzionale; però i piloti dell'Alitalia sono in sciopero, perché chiedono la quadruplicazione del salario e vogliono lavorare meno ore; stessa cosa per i controllori di volo, che pretendono anche la pinza obliteratrice per tutti ("altrimenti che controllori saremmo", hanno dichiarato); l'unico aereo disponibile è uno della Maradonairlines con destinazione Sassari, e ha 18 ore di ritardo; gli impiegati e i passeggeri sono accampati nelle sale d'attesa, intonano canti popolari, gridano slogan contro il governo e i piloti...; arrivano i celerini, che cominciano a dare manganellate a destra e a manca, contro tutti, e si accaniscono in particolar modo sui due arabi. Lunedì, 20:05: finalmente si calmano un po' gli animi; i due figli di Allah, coperti di sangue, si avvicinano al banco della Maradonairlines per acquistare i biglietti, dirottare l'aereo e farlo schiantare contro le torri dell'ENEL; il responsabile della Mar
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