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Diario di nau_: novembre 2005

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{ mercoledì 9 novembre 2005 }

frammenti di vita (titolo scontatissimo)

non so che cosa mi ha ispirata oggi.
ma credo il sondaggio sulle città. mi è venuto in mente quanto mi sono divertita tutta imbaccucata come l'omino michelin a camminare sul ghiaccio a Vienna ridendo e scivolando, o a fare la foto ai sederi dei miei amici fuori da un centro commerciale a Barcellona dopo aver giocato a bowling tutta la sera, o a camminare sotto la torre Eiffel tutta illuminata la sera tardi mentre i miei amici mi dicevano di guardare avanti prima di prendere una statua umana in faccia (sarebbe stato divertente, però... magari riuscivo anche a rubargli qualche parolaccia... e senza nemmeno dargli una monetina)

ho voglia di partire. di andare da qualsiasi parte, di riempire la borsa a caso e prendere il primo aereo che mi capita. ho voglia di stare a guardare il cielo grigio sotto il nevischio, con il mio cappello rosso di lana in testa, quello che mi scende sempre sugli occhi.
ho voglia di mangiare la neve appena caduta, di correre come una matta per lasciare per prima l'impronta, di fare un pupazzo di neve con la bocca storta e dargli un nome...

beautiful world la colonna sonora, giusto perchè ormai è chiaro che ci metto sempre la colonna sonore io... è dei coldplay

è quella che ascoltavo mentre aspettavo l'aereo per Barcellona quasi un anno fa e mi chiedevo se mi ero ricordata di portare il liquido per le lenti a contatto... guardavo i miei amici controllare le carte d'imbarco e mi dicevo che non c'era proprio nessun'altro posto dove sarei voluta essere in quel momento... che era esattamente quello il posto dove SAREI DOVUTA essere. è bello sapere di essere nel posto giusto al momento giusto. mi era venuto da sorridere quella volta, perchè se non l'avessi fatto sarebbe stato proprio un peccato. e con me aveva sorriso un signore seduto lì vicino... devo avere avuto decisamente una faccia da imbecille in quel momento, ma non m'importava. anzi, mi aveva fatto sorridere ancora di più.

ogni tanto mi sento troppo grande, ogni tanto vorrei tornare ad avere cinque anni e non riuscire a toccare per terra con i piedi seduta sul sedile di una macchina, con un pupazzo morbido stretto tra le braccia... non sapere dove sto andando, ma fregarmene perchè per me è uguale... a me basta avere vicino le persone che amo per stare tranquilla... potermi di nuovo fidare di qualcuno così ciecamente da affidarmi totalmente a lui... senza timori.
mi capita ancora ogni tanto di provarla questa sensazione... ed è un peccato non riuscire a farlo più spesso, perchè è veramente una figata.

sono partita con un discorso e mi sono trovata a parlare di tutt'altro... ma in fondo non fa niente... in fondo è bello anche così...
we liiive in a beautiful wooooorld (coldplay)

nau_ - 20:40 - 2 commenti - commentainizio

{ martedì 1 novembre 2005 }

signora della stazione

magari è stupido, magari sono io che ogni volta che vedo qualcosa in giro che colpisce la mia attenzione parto di fantasia e non mi fermo più.

ho visto una signora l'altro giorno in stazione. pioveva, faceva un freddo cane e lei era sotto la pioggia, con il suo ombrello colorato a guardarsi intorno, un pò persa... la sua valigia marrone vicino alla gamba. indossava una gonna lunga, marrone scura, che le copriva le caviglie, una giacca nera, la sciarpa voluminosa le usciva sul petto come un fiore bianco. il viso era stanco, forse dal viaggio, forse dalla vita, non lo so proprio.
era molto truccata. magari voleva coprire qualche ruga di troppo... a volte fa male vedere il tempo che passa. soprattutto allo specchio può diventare qualcosa di insopportabile. i capelli erano biondo platino. esuberante, senza dubbio.

mi ha colpito molto il suo sguardo. stava lì, ad osservare le macchine che passavano, come se cercasse qualcuno.

Mi sono chiesta se quel qualcuno ci fosse veramente: forse aspettava il suo grande amore. Sarebbe molto romantico… ma magari quella donna stava semplicemente aspettando un taxi, o che smettesse un po’ di piovere, o che il traffico smettesse di urlare. Oppure aspettava un sorriso, uno sguardo da una delle tante persone che si affrettavano attorno a lei.

forse era solo una signora che si sentiva sola.

Le ho anche abbinato una canzone, perché io sono cretina e abbino spesso delle canzoni a quello che vedo. È you’ve made your bad di Skin, non tanto per il testo ma perché la parte al pianoforte di quella canzone è triste come lo era il suo sguardo.

So che è stupido, e soprattutto non è da me, ma ho pensato a quella signora tutto il week end e questi due giorni di vacanza. E spero che il qualcuno che aspettava alla fine sia arrivato. Il mio è stato solo uno sguardo fugace, chiusa nel mio giubbotto a pensare che avrei avrei dovuto ripassare la lezione in treno e invece mi sono addormentata… ma mi sarebbe dispiaciuto vederla allontanarsi nel traffico con la sua valigia marrone e il suo ombrello colorato tutta da sola.
Poi chissà, magari domani quando uscirò dalla stazione la troverò ancora lì, a guardare il traffico e i pendolari che corrono agli autobus, con la sua gonna lunga e i capelli strani…

Se c’è ancora giuro che stavolta un sorriso glielo lascio.

nau_ - 21:08 - 14 commenti - commentainizio

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