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NESSUN0 venerdì 30 settembre 2005 12:08 | 1117 |
uhuhuh...grassie ferny ma le mie sono fonti protette...eehe e vi lascio con quella del venerdì... buon week end! Un uomo aspettava in coda al supermercato, in fondo vede una bionda portentosa, meravigliosa, divina, che lo guarda, le sorride e lo saluta... a questo punto la domanda sorge spontanea... starà salutando me??? da dove uscito quest'angelo??? a lui sembra sconosciuta e le chiede, "tu mi conosci?" "certo -le risponde lei sorridendo- tu sei il padre di uno dei miei ragazzi...." a questo punto lui impazzisce, ormai sposato da anni, con tre figli e ora una sconosciuta le butta addosso questo secchio d'acqua gelata.... in un attimo gli tornano in mente le immagini dell'unica volta che aveva tradito sua moglie, confuso le dice: "non ci posso credere tu sei quella che ha fatto lo strip-tease in quella festa che organizzarono i miei amici alcuni anni fa....quella che ho messo su un tavolo da biliardo...quella che se l ' preso da tutte le parti (sotto l'attento sguardo di tutti i miei amici che mi incitavano sempre di più...) mentre la tua amica mi spargeva di vaselina e mi piazzava un vibratore gigante.... che notte mio dio, sei lei vero???" e lei risponde impassibile: - "no...sono l'insegnante d'inglese di tuo figlio..... " |
FernyMax giovedì 29 settembre 2005 19:26 | 1116 |
Il 27/09 11:19 gloria ha scritto:ok, se lo vuoi veramente... incrocio "i diti" (cm scriveva 1 mio amico) x la mia glò-glò fefè Il 27/09 12:05 NESSUN0 ha scritto:caro & bravo nessy ... funzionano sì!! ma 'ndò c...o le trovi? fefè |
NESSUN0 martedì 27 settembre 2005 12:05 | 1115 |
è un po' vecchia ma funziona sempre eheheheyhe... Il nuovo prete della parrocchia era molto nervoso per la sua prima messa e quasi non riusciva a parlare. Domandò quindi all'Arcivescovo come poteva fare per rilassarsi e questi gli suggerì di mettere un pochino di vodka nell'acqua della messa. Cosi fece. Si senti cosi bene che avrebbe potuto fare la predica in mezzo ad una tempesta. Pero quando torno in canonica, trovo la seguente lettera dell'Arcivescovo: "Caro Don Angelo, qualche appunto spicciolo: - La prossima volta, metta un po' di vodka nell'acqua e non viceversa, e non sta bene mettere limone e zucchero sul bordo del secondo calice. - La manica della tonaca non deve essere usata come tovagliolo. - Ci sono 10 comandamenti e non 12. - Ci sono 12 discepoli e non 10. - I vizi capitali non sono i peccati degli abitanti di Roma - Non ci si riferisce alla croce come "quella grande T di legno". - Non ci si riferisce a Giuda come "quel figlio di p#####a ", e sua madre suo padre non erano rispettivamente una zoccola e un ricchione. - L'iniziativa di chiamare il pubblico a battere le mani e stata lodevole, pero ballare la macarena e fare il trenino mi pare esagerato. - L'acqua santa serve per benedire e non per rinfrescarsi la nuca sudata. - Le Ostie vanno distribuite ai fedeli che si comunicano, non devono essere considerate alla stregua delle patatine come antipastini e accompagnate dal vino santo. - Cerchi di indossare le mutande, e quando ha caldo eviti di rinfrescarsi tirando su la tonaca. - I peccatori quando muoiono vanno all'inferno, non "a farsi f#####e". - La messa deve durare 1 ora circa e non due tempi da 45 minuti. - Quello che girava vestito di nero e' il sagrestano, non e "quel c#####o dell'arbitro" - Quello che le stava seduto a fianco ero io, il suo Arcivescovo, non "...una c####a in gonna rossa". - La formula finale corretta e' "La Messa e finita, andate in pace" e non "ho un gran mal di testa, andate tutti fuori dai c######i". Per il resto, mi pare andasse tutto bene. L'Arcivescovo. |
gloria martedì 27 settembre 2005 11:19 | 1113 |
Bellina.... Volelo aggiornarvi rapidamente su un piccolo spaccato della mia vita: ieri porto a mano la domanda per il "Master in Area Critica", 20 posti disponibili per l'ospedale dove lo vorrei fare ed altri 20 per un'altro. Ho fatto la domanda con una mia amica, diciamo così tanto per provarci, 20 posti sono niente, figuriamoci se abbiamo qualche possibilita, bhe a 4 giorni dalla scadenza sono arrivate solo 37 domande. Panico!!!!! Non avevo preso minimamente in considerazione la possibilità di poter entrare. Incrociate le dita per glò.... |
NESSUN0 lunedì 26 settembre 2005 12:02 | 1110 |
A me piacerebbe far quattro chiacchiere con l'inventore del T9, un giorno. Me lo metterei davanti. Gli offrirei un tè. Lui è sicuramente uno che non beve alcolici, lui sarà per forza uno che beve tè e un sacco di caffé. Gli offrirei dei pasticcini, anche. Aspetterei di vederlo addentare la ciliegia verde della frolla per bloccargli il polso e chiedergli: "Ma ora, dimmi: come c###o ti è venuto di mettere «vi» come prima opzione al posto di «ti»??" Chi è che non ha mai ricevuto il famigerato sms ottocentesco "Vi passo a prendere stasera"? E quando lui tossirà, si ingolferà, si batterà il petto e cercherà di arrivare con quella sua mano pallida alla tazzina di tè, io stringerei ancora di più la morsa e gli chiederei: "E come c###o ti è venuto di mettere «paura» come prima opzione rispetto a «scusa»?? ."Paura, ero senza credito". Chi è che utilizza la parola "paura" negli sms? A chi pensavi come utente ideale? A Stephen King? Dimmelo. A questo punto ingollerei anch'io un pasticcino per ostentare nervosismo. E perché (sputando briciole di pasticcino) quando scrivo "tu" mi viene fuori "tv"? Che prendi, le mazzette dalla Rai? A questo punto lui cercherebbe di bofonchiare qualcosa. Io lo interromperei bloccandogli anche l'altro polso. Alla mia coinquilina oggi è arrivato un messaggio che diceva: "Ti rifaccio gli ampliodoti per il meraviglioso sorriso". Cosa sono gli ampliodoti, testa di m#####a? I complimenti?? "Ampliodoti" n-o-n-e-si-s-t-e. Il tuo dizionario di m###a è pieno di parole che n-o-n-e-si-s-t-o-n-o. A questo punto gli toglierei la tazza davanti, mi alzerei e la metterei nel lavandino. Così, per fare massaia. Con voce ferma gli direi (magari strofinandomi le mani sul grembiule): "Il mio amico si chiama Savior. Ok, ha un nome di m###a, siamo d'accordo. Fatto sta che per colpa del tuo c###o di T9 lui non si chiama più Savior, che è un brutto nome, si chiama Pathos, che è peggio. E per dirti quante vite hai incasinato. Il mio amico Bernardo. Ok, un nome di m###a anche quello, siamo d'accordo, infatti è amico di Savior. Bè il caro Bernardo stava tampinando una ragazza. Era riuscito ad avere il numero. Le stava mandando il primo dannato messaggio galante per rompere il dannato ghiaccio. Il messaggio diceva: "Vi va se stasera andiamo a mangiare qualcosa e poi andiamo a ballare? Vi porto a Testaccio, c'è il mio amico che mette i dischi. Vi riaccompagno a casa io". E a parte che sembra scritto da Mozart. Ma a parte. A un certo punto lo spazio era quasi finito, per cui Bernardo non si firmò "Bernardo", si firmò "Bern". Peccato che il messaggio sia arrivato firmato "Afro", a sottintendere un individuo con una m#####a di due metri intenzionato a concludere degnamente la serata sul divano. Ovviamente la ragazza in questione non si è mai più fatta viva, e Afro si è fatto un anno di pippe. A questo punto mi risiederei e lo fisserei negli occhi. Uno scrive aiuto. E fin qui. Poi gli diventa aiutò. E fin qui. Poi diventa bitum. Sì, esatto, bitum. Intendi bitume? Sì, intendi bitume. E allora se conosci la fottuta parola bitume, perché non mi prendi "m###a"?? Secondo te c'è più gente al mondo che scrive "m###a" o che scrive "bitume"!? Poi volteggerei sollevando la gonna e direi: "Oggi mi sento romantica: «Variazioni sul Ti amo»". "Vi con" (dislessia allo stato puro. Variante: un noto detersivo d'importazione) "Vi amo" (un po' demodé, ma pur sempre efficace) "Vi amm" (vi amm, vi amm, 'ncopp viamm ià) "Ti bon" (nota bistecca) "Ti anm" (un volgare insulto in foggiano) "Ti coo" (.pulo) "Ti bom" (bo) "Ti ano" (vabè) "Tg com" (mazzetta da Canale 5) "Tg cnn" (notizie dal mondo). Perché? Non? Vai? Da? Un? Buon? Psicologo? Dovresti smettere di fare questo lavoro. Dovresti fare un lavoro che più ti si confà. E a questo punto lo porterei al lavandino e gli farei lavare la tazzina. |
nau_ mercoledì 21 settembre 2005 15:59 | 1109 |
Il 19/09 22:09 Diana ha scritto:vai tranquilla! vedrai che non hai sbagliato niente ... poi una manina la danno sempre no? e come non aiutare te dopo che hai scoperto quello smiley? |
Diana lunedì 19 settembre 2005 22:09 | 1107 |
ho scoperto una faccina spettacolare!!(sto scrivendo qui solo per questo...) eccola!--> oddio, non è bellissimo?? è da chiusura... ah, cmq così, a titolo informativo, oggi ho fatto il recupero di chimica...erano solo 4 domande, qualcosa ho sbagliato...ma speriamo bene |
nau_ domenica 18 settembre 2005 17:13 | 1106 |
grazie glò! sì, so che sarà dura, soprattutto nei primi tempi. ma più ci penso più non vedo l'ora di iniziare. sono carica per il momento (vediamo di mantenerla il più possibile). grazie ancora! un abbraccio! nau (commossa) Il 18/09 13:14 napulitanboy ha scritto:eeeeh, che significa??!! perchè vuoi vedermi piangere!! sono una ragazza troppo simpatico per piangere io... e poi mi rovino la pelle... (la mia splendida pelle oserei dire) eeehm. (nau viene portata via di peso) |
gloria domenica 18 settembre 2005 12:45 | 1104 |
Il 15/09 17:51 nau_ ha scritto:Una futura collega!!!! Che bello... Complimentoni, sappi che ti apettano 3 anni duri, ma ricchi di soddisfazionie, gioie e dolori. Se ti servono consigli, suggerimenti, spalle per piangere....sono quì! glò |
NESSUN0 venerdì 16 settembre 2005 15:00 | 1101 |
ma per sulserio...vediamo... A volte, le donne fanno e/o dicono cose che mi incattiviscono. Le amo, le adoro, le osservo estasiato per come in loro il mondo prende un aspetto gentile e leggero e armonico, ma questo non cancella la terribile verita': fanno cose per le quali le impalerei. La peggiore, in assoluto, è la loro necessità di accontentare il palato pur essendosi votate a una vita di sacrifici dietetici. Il loro bisogno di sedare la gola senza per questo sentirsi peccatrici. Come? Assaggiando. Vivendo ai margini del piatto maschile e assaltandolo di quando in quando con incursioni veloci e drammatiche, devastanti, inaccettabili. Un esempio. Un interno di un ristorante qualunque in un punto qualunque dell’occidente. L’uomo, al termine di un pasto appagante, ordina il dolce più buono del mondo, proiettandosi immagini dello stesso nella sua mente semplice, pregustando creme o sfoglie o frutti o zuccheri o. Guarda la sua compagna con un sorriso, le chiede se anche lei prende qualcosa... e la risposta è sempre, o quasi, la solita: “No, semmai ne assaggio un po’ del tuo”. Lui non si scompone, continua a mostrare il sorriso suadente, le dice “Certo, volentieri” e nello stesso instante pensa: Ma cristo santo! c**o! Ma perché? E’ il dolce più buono del mondo, ho mangiato per un’ora pensando a questo momento, immaginando il sapore delle creme sulla mia lingua… e tu devi rubare impunemente alcuni momenti di gioia dalla mia vita? Bastarda maledetta! Dolci buonissimi e piccoli, minuscoli, che si perdono in grandi piatti da nouvelle couisine. Cinque forchettate ben messe, o una decina, se opti per dosi mignon che daranno vita all’illusione di un piacere più duraturo... Già non ti basta la tua porzione… E devi darne un po’ a lei. c**o! Io non glielo voglio negare. Ma dico: prendine una porzione e avanzala. Avanzala, non fa niente, butto via dei soldi, quanti se ne buttano, ma almeno mi godo questo sottile piacere della vita! Macché… Lo mangi vivendotelo male. Malissimo. Perché non sai quando il rapace attaccherà. Puoi solo limitarti a guardarla, sorridente, appostata davanti al tuo piatto con la forchetta che le gira tra le dita come un bastone da majorette. Parla come se nulla fosse, sorride, ti racconta aneddoti della sua vita. E mentre quasi ti sei dimenticato della sua dichiarazione di guerra, mentre ti perdi in un suo racconto e nelle parole che le escono di bocca e volano in alto passandole tra i capelli ZAC! La forchetta è passata nel tuo piatto ed è già in direzione della sua bocca con un pezzo del dolce più buono del mondo. Se l’uomo la conosce da tempo, se già si aggira per casa nudo, lasciando mutande ad ogni angolo come fossero bandiere e ha eretto almeno una volta un fortino di rotoli di cartigienica vuoti, allora potrà ricorrere al trucco della fretta che fa dimenticar. Mangerà tutto in velocità (ma comunque il piacere sarà irrimediabilmente inquinato da questa furia) e alla fine la guarderà desolato e affranto dicendole: “Oh miodio! O maledizione! Scusami, perdonami, l’ho mangiato tutto e me ne sono scordato… ne ordino un altro…”. Lei lo odierà. Certo, che lo odierà. Ma non dirà nulla e balbetterà un “Fa niente…” ingoiando alcuni litri di bile. Se invece la confidenza è purtroppo ai minimi, se il livello di conoscenza deve ancora impennarsi o se addirittura si è alle prime uscite, ai test che potrebbero compromettere senza appelli questa crescita di livello... bé, non ci saranno trucchi utili. Loro, le donne, controllano tutte queste piccolezze. Gli uomini giudicano e valutano l'altro sesso per aspetti più profondi e complessi (belle t###e, gran c**o...) ma loro no; loro osservano i dettagli, i più invisibili, alcuni dei quali del tutto sconosciuti agli uomini (per esempio, lo sapevate che alle donne disturba se alla domenica, mentre vengono condotte in passeggio su un lungo lago, il loro compagno passa tutto il tempo con una radio che trasmette partite di calcio attaccatta all’orecchio? E avreste mai detto che sono felici se qualcuno le aiuta a lavare i piatti?). Certo un uomo ai primi appuntamenti non vorrà distruggere un futuro amore per degli stupidi dettagli. Dovrà fingere il sorriso, dovrà dirle “Certo, volentieri, assaggia pure un po’ del mio”. Come in tutti i dolci che si rispettino, c’è una parte buona e una meno buona. Se l’uomo si trovasse tranquillo e solitario tra le pareti domestiche, La logica gli direbbe di mangiare prima la parte meno buona (per esempio la crosta se è una crostata) e poi godersi la migliore in poche ma favolose forchettate, in un piacere così totale che cancella per un minuto tutti gli orgasmi che ha avuto. Ma al tavolo del primo appuntamento non si può. Qui c’è l’incognita: lei. Bastardissima creatura senza cuore che appare distratta e dimentica, ma che invero ricorda tutto. L’uomo mangia questo dolce preso dal panico. Quando colpirà? Quando attaccherà? Adesso, subito, portandosi via brandelli della parte più buone, oppure dopo, dividendo con me l’ingrato compito di mangiarsi anche la crosta? Di solito, per uscire da questa situazione, l’uomo le ricorda il fattaccio. “Prendine pure un po’…”, porgendole il piatto. Se va bene, lei si prenderà i due pezzi migliori, ma almeno l’agonia sarà finita. L’uomo mangerà quello che rimane nel piatto in una mesta tranquillità. Se va male, lei risponderà la seconda frase peggiore dopo “ne assaggio un po’ del tuo”: “No no, grazie, avanzamene un po’”. L’uomo è allo stremo. Un po’?! Che cos'è “un po’”? Quantificami “un po’”. Quanto le avanzo, e che cosa le avanzo? Mica le posso dare la crosta. No, p###a m****a schifosa, la crosta me la mangerò io, e a lei dovrò dare la parte buona, per giunta un bel pezzetto, mica posso fare la figura del pidocchioso del c**o. La terza versione è un insieme delle due precedenti, ma mossa da un’incognita costante, e vede lei che all’improvviso, come un felino, fa volare la sua forchetta (o il cucchiaio, dipende dal dolce) nel piatto dell’uomo, portandosi via un bel pezzo, magari quello che lui aveva evitato di mangiare per gustarlo alla fine. E continua tranquilla e beata in questa sua tortura, afferando ogni pochi istanti un altro dei pezzi migliori, fino a mangiarseli tutti. Tutti i pezzi migliori. L’uomo continua a sorridere, i suoi pensieri continuano a non seguire la linea delle labbra. Ho sognato quel dolce. Sono venuto in questo locale proprio per quel dolce. Io me lo sono ordinato e lo pagherò io. Tu non l’hai voluto. c**o, potevi prenderlo e non l’hai voluto. E ti sei mangiata il mio, brutta pu****a. Un solo pensiero galleggia nella mente dell’uomo, uscito dal ristorante dopo aver pagato la cena e i brandelli di dolce. Un solo pensiero si conficca nel suo cranio senza lasciarlo. Un solo pensiero, il solito: speriamo che almeno me la dia. |
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