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Lyadin domenica 20 giugno 2004 19:10 | 28/44 |
io ho fatto come molti di voi il battesimo,la comunione e la cresima......è da circa febbraio che non vado più in chiesa e sinceramente non so cosa pensare di Dio....certamente ognuno ha i suoi punti di vista, persone possono non crederci, altri sì...!! Io è da un po' che inizio a perdere la fede, sinceramente quello che vorrei dire nn so come dirlo...AIUTO!!! |
belveneto domenica 20 giugno 2004 21:17 | 29/44 |
Xkp credete in Dio? xkè? xkè nn sapete cosa c'è dopo la vita e avete bisogno di una certezza... di qualcuno che vi dica che si vive meglio dopo la morte... volete avere una certezza del xkè si svolgono certe cose (volontà del Signore...) ma x certe cose... nn esiste un xkè o un x come..... è cosi..... siamo noi che decidiamo il nostro futuro... nn gli altri... |
Sassolino lunedì 21 giugno 2004 13:10 | 32/44 |
Io sono credente e praticante .. la fede mi ha dato molto .. e mi ha aiutato a riflettere in moltissime situazioni della mia vita .. Ringrazio Dio ogni giorno per la vita che mi ha donato .. per ogni momento della mia vita .. bello o brutto che sia stato .. Sono d'accodo con Nap .. Come si può non credere a Dio pensando alla perfezione dell'universo con tutti gli esseri che lo abitano ? Che senso avrebbe la nostra esistenza se non ci fosse un "dopo" ? .. nascere, crescere, morire ? .. e null'altro ? Vi riporto una preghiera che mi era piaciuta moltissimo e l'ho anche riportata sul nostro sito .. Io ti ringrazio Dio, per la vita che mi hai dato, che è una felice avventura nel tuo mondo multicolore.
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Luka domenica 27 giugno 2004 21:08 | 33/44 |
nemmeno io credo che credere in dio sia debolezza individuale, anche se sempre di debolezza si tratta.. Debolezza umana, propria della sua natura. L'uomo,a mio avviso, è debole di natura. E ha bisogno di credere in qualcosa che lo salvi dalla sua fragilità di fronte alla natura (concetto leopardiano). Solo che questa esigenza, alcuni ce l'hanno dalla nascita, altri ce l'avreanno solo in punto di morte.. ma prima o poi il dubbio sorge in tutti, ed in fondo, la fede stessa risiede nel dubbio. nemmeno io credo che credere in dio sia debolezza individuale, anche se sempre di debolezza si tratta.. Debolezza umana, propria della sua natura. L'uomo,a mio avviso, è debole di natura. E ha bisogno di credere in qualcosa che lo salvi dalla sua fragilità di fronte alla natura (concetto leopardiano). Solo che questa esigenza, alcuni ce l'hanno dalla nascita, altri la vedranno nasere in se durante la vita,altri ce l'avreanno solo in punto di morte.. ma prima o poi il dubbio sorge in tutti, ed in fondo, la fede stessa risiede nel dubbio. |
Lamu domenica 11 luglio 2004 12:24 | 35/44 |
Il 20/06 17:35 dolce77 ha scritto: Nessuno può dimostrare l'esistenza di Dio....la fede è proprio questo, credere incondizionatamente senza bisogno di dimostrazione... Nn credo poi ke credere in Dio significa essere deboli: vista così, sembrerebbe ke si crede in Dio perkè si è troppo "deboli" per affrontare la vita e abbiamo bisogno del sostegno divino...nn è così..credere in Dio nn significa di certo aspettarsi qualcosa in cambio, o pensare "io ti credo perciò tu aiutami"...nn è lo spirito giusto..."Aiutati ke Dio ti aiuta"...questo dovrebbe spiegare tutto... |
Chia mercoledì 21 luglio 2004 10:00 | 36/44 |
Certo che credo in Dio! Xkè...se ci si pensa...le spiegazioni scientifiche partono da noi e vanno sempre più indietro nel tempo....preistoria, nascita della vita, deriva dei continenti, raffreddamento della Terra, nascita della Terra e dei pianeti, Big Bang, formazione dell'Universo... Ma non si trova un inizio di tutto...una causa. Io credo che la causa sia Dio...il tocco che ha fatto nascere tutto e che ancora ci assiste... Ecco come io unisco scienza e religione... |
Nina85 mercoledì 21 luglio 2004 14:15 | 37/44 |
Io non so se credere ho.. non sono nata in una famiglia di credenti.. non sono battezzata.. sono andata qualche volta in chiesa di mia spontanea volontà.. per capire.. tra tutte le religioni pensa che la cattolica sia quella in cui mi rispecchio meno.. penso che credere sia necessario per l'uomo.. dà la forza e la speranza.. la speranza è necessaria per la vita.. senza speranza non ci sarebbe più niente.. c'è chi questa speranza la cerca in un dio.. e non è sbagliato..ma alla fine.. è semplicemente amore.. che chi lo porta dentro di sè e chi ha bisogno di un tempio per sentirlo.. ma l'amore è intorno a noi.. chiamatelo pure Dio.. |
balis venerdì 23 luglio 2004 01:54 | 39/44 |
Nietzsche diceva che la "bibbia" era il libro degli stolti, ossia coloro che per trovare un nome alle proprie sventure avevano creato un "DIO" !! Io reputo ciò in parte vero ossia: in molti credenti vedo emergere preponderante l'isinto atavico che porta l'uomo a deizzare i fenomenti a cui nn sa dare spiegazione!! Prima si miticizzava il fuoco e l'acqua come la morte e la vita , e così presero corpo le religioni politeiste, poi si accentrò questo potere dando origine alle religioni monoteiste. però , d'altro canto riconosco dei fenomeni "miracolosi" e razionalmente inspiegabili che attribuisco ad un Entità Superiopre che , però, nn riconosco nella visone che ne è stata fatta e data dalle principali religioni. sono convinto che nn sia da debboli credere in un dio, ma nn credo che questo dio si curi molto di noi ; nn concepisco il discorso cristiano secondo cui qualsiasi cosa , positiva o negativa, sia fatta per il nostro bene, mi pare semplicistico e , obbiettivamente, poco logico!! io la vedo molto più pragmaticamente: per me un dolore resta tale e se inspiegabile mi fa ancora più male.... e nn serve ad altro che a farmi soffrire , una sventura è un segno tangibile dell'fatto che dio nn si cura molto di noi!! mentre in un miracolo vedo il suo interesse !! una vittoria e una sconfitta , un dolore e una gioia una sofferenza e un esultanza, non un unica benemerenza nei nostri confronti!! è per questo motivo che ho abbandonato il cristianesimo e il cattolicesimo in genere poco dopo la comunione, il fatto che nessuno sapesse darmi spiegazione a questi fatti se nn ricercandola nella "volontà divina" mi ha rimandato a Ra (sole, vita) e Osiride (morte) , un dio per giustificare il dolore uno per la gioia . Una versione inaccettabile per come vedo io la vita !! Bye Balis |
lujxs venerdì 23 luglio 2004 11:08 | 40/44 |
Io credo in Dio, in Cristo, nella Madonna, nei Santi, un po' di meno nel potere che li vuole rappresentare in terra: la Chiesa. Quindi sono cristiano e cattolico dubbioso, perchè credo che l'istituzione Chiesa non sia fatta da muri ma da uomini in carne ed ossa che in quanto tali hanno commesso anche gravi errori nel corso della storia e continuano a commetterne parandosi dietro un credo. Segnalo poi a Mary-kate che anche i musulmani, i buddhisti credono in Dio lo chiamano semplicemente in un altro modo. La differenza con i cristiani sta appunto nel credere in cristo, dentro i cristiani, i cattolici, a riconoscere la chiesa. Infine dico che si può credere o no ma penso che si debba rilevare l'opera di alcuni uomini e donne che hanno donato la loro esistenza agli altri in nome di Dio. Forse si erano rincoglion, ma penso che tirando le somme sia arrivato prima a quella condizione Nietzsche se è vero come è vero che, negli ultimi anni, girava per Torino con pentole in testa, calzini per orecchini e imbuti in bocca. |
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