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Diablo12 venerdì 2 giugno 2006 07:38 | 102/122 |
Il 01/06 20:27 EL11100568 ha scritto:Innanzitutto complimenti per la moderazione (mi aspettavo una proposta stile "manette tintinnanti")... però c'è un piccolo problema: lo stipendio medio da colf, cameriera, operaia, ecc dovrebbe aggirarsi sugli 800 euro, mentre con il mestiere + antico del mondo ALMENO 2000 euro al mese. Per quanto riguarda invece i discorsi sulla dignità del lavoro, ricordate che la prostituzione riguarda una sfera intima e delicata della persona, quella del comportamento sessuale, sulla quale lo stato (democratico e laico) non ha diritto a imporre proprio un bel nulla (men che meno la morale), ma solo a sancire ad ognuno il diritto a scegliere. Lo dicono le stesse prostitute: http://www.luccioleonline.org/manifesto.htm (vedi in particolare il 2° "articolo") |
EL11100568 lunedì 5 giugno 2006 21:59 | 104/122 |
Posso chiederti una cosa diablo? Credi veramente che ad una donna faccia piacere vendere il proprio corpo per soldi? A parte il fatto che la questione è piuttosto spinosa anche dal punto di vista sanitario: non credo che i clienti delle prostitute si presentino tutti con il certificato medico, il rischio di beccarsi qualcosa c'è e L'Italia non ha strutture simili a quelle che ci sono in altri Stati: ad esempio nello stato della California (correggetimi se ho detto una c#####a, grazie,...) le ragazze che recitano in film hard possono fruire di strutture che le seguono con costanti controlli, onde evitare diffusione di epidemie (più volte sfiorate da quello che sentivo,...) tra gli attori e quindi all'esterno. Ora qui in Italia seguire le Prostitute è pressochè impossibile: anche se venisse legalizzata l'attività resterebbe comunque una fetta fuori controllo, un mercato del sesso sommerso piuttosto pericoloso (altrimenti i guadagni come li fanno?). Inoltre ai problemi sanitari si aggiungerebbero conflitti sociali: credi che una famiglia media accetterebbe di buon grado nel proprio condominio un crescente via vai di gente, magari pure con tanto di rumori di notte, .... Se si tratta di gente ben educata Ok ma se non lo è? Considera poi le prostitute con figli: il loro ambiente lavorativo è la notte e dove parcheggiano i figli? Dai Nonni,zii.... ma se il bambino non ce li ha o sono troppo lontani?Restano in casa con lei mentre lei sta facendo sesso con cliente? E se si svegliano e vanno in camera della madre? Che cosa vedrebbero? Tu dirai: una prostituta deve essere libera da certi impegni: eh no si tratta di donne e di madri talvolta con delle responsabilità. Secondo me una donna diventa una prostituta per i soldi almeno nella maggior parte dei casi, ergo per potere vivere perchè magari con uno stipendio da fame non ce la fa ad arrivare a fine mese, perchè ogni tanto vorrebbe avere il lusso di comperarsi qualcosa di più bello, alla moda,.... Ergo lo fa per soddisfare dei bisogni comuni a tutte le donne ma non credo che si diverta a fare sesso così,... E aggiungo che a volte si tratta di ragazze piuttosto giovani che restano incinte e non potendo tenere il figlio nei migliori dei casi lo mollano in ospedale ma non sembra va così,... Non credo che sia una professione gratificante quella della prostituta,... |
EL11100568 lunedì 5 giugno 2006 23:02 | 105/122 |
Il 02/06 07:38 Diablo12 ha scritto:Diablo oltre che cattolica praticante io sono soprattutto femmnista e progressista, magari non sempre sono capita ma nelle mie intenzioni io sono così, |
EL11100568 martedì 6 giugno 2006 19:51 | 106/122 |
Vendita di prostitute all'asta negli aereoporti britannici!! Va Sempre meglio questa società,.... ANSA) -LONDRA,5 GIU- Vendite all'asta, negli aeroporti britannici, di giovani donne da avviare alla prostituzione: a rivelarne l'esistenza e' la procura britannica . 'La criminalita' negli aeroporti e' in crescita costante - afferma un rappresentante del Crown prosecution service (Cps) - e nelle zone degli scali aperte al pubblico si organizzano anche vendite all'asta di schiave da parte di gestori di b######i, che vengono a cercare donne da avviare alla prostituzione'. Mi immagino la situazione: io che scendo dall'aereo e mi ritrovo nell'atrio nel mezzo di un'asta: "chi offre di più?" e magari tentano di vendere pure me,.... va beh non ci guadegnerebbero poi molto i magnaccia &co............. |
Miki [Amministratore] martedì 6 giugno 2006 20:37 | 107/122 |
Il 05/06 21:59 EL11100568 ha scritto:E ad un'impiegata, una donna delle pulizie, una manager, una operaia ... fa piacere lavorare? C'è a chi piace e a chi no, comunque i soldi servono e quindi bisogna lavorare, tranne per quei pochi fortunati/e (o sfortunati/e a seconda dei punti di vista) che non hanno bisogno di lavorare per via di eredità o di essersi sposate con ricchi generosi: come mestiere fanno le mogli, alcune potrebbero essere considerate accompagnatrici d'alto bordo, invece che farsene tanti poveri solo uno ma ricco. Poi se uno o una è sfruttata, schiavizzata, costretta, allora è un'altro discorso, ... ma è un discorso valido per qualsiasi professione. |
danut martedì 6 giugno 2006 21:05 | 108/122 |
El, fare la prostituta è una professione comunque sia e togliendo chi lo fa per costrizione (molto spesso ragazze estere), quelle italiane lo fanno non per bisogno, ma decisamente perchè adorano i soldi (2000 euro diceva Diablo, ma molto probabilmente sono di più ed in nero) e perchè hanno una mentalità per la quale è più semplice andare a letto con tanti uomini che andare a lavorare. Una mia amica scoprì che una sua conoscente si era tasferita nella stessa città in cui lei studiava, ma questa perchè voleva fare la prostituta...in fondo se una è ninfomane unisce l'utile al dilettevole, no??? Comunque ho letto oggi di uno studio che confessava le segrete voglie degli italiani, al primo posto è uccidere ed al secondo prostituirsi...quindi è probabile che succeda in quelle poche persone che mettono in atto questa voglia interiore no??? |
EL11100568 mercoledì 7 giugno 2006 19:54 | 109/122 |
Ok se la pensate così, non vi scannerò vivi, tranquillli! Comunque le prostitute sono come giustamente sottolineato delle lavoratrici in nero a tutt'oggi: non pagano le tasse, quindi tutto ciò che ricavano rimane a loro perchè non costituisce reddito da lavoratore autonomo o dipendente, non versano contributi quindi a meno che non svolgano collateralmente un altro lavoro, non avranno diritto ad una pensione di anzianità in futuro(ci sarebbe la possibilità di una previdenza individuale ma la questione è un po' problematica credo,...), svolgono un "lavoro" in ambienti non idonei e comunque senza opportuni controlli sanitari, ....... La lista è lunga. Difficile regolamentare lavori come questi dove la linea di confine tra l'induzione alla prostituzione e la prostituzione "volontaria" è molto labile e pure le normative previste in altri stati non sono in realtà adeguate. Io ribadisco la mia idea: dovendo pensare che una buona fetta delle donne sia disponibile all'idea di trasformarsi in una prostituta(non ci credo,...), spero vivamente che almeno si tratti di un lavoro transitorio in attesa di qualcosa di meglio. Immaginate una donna che dica : ho all'attivo 30 anni di prostituzione,.... Inoltre voi MASCHIETTI TANTO PROGRESSISTI parlate bene ma poi vorrei vedere ai fatti: come la prendereste se la vostra morosa un giorno vi dicesse: "eh, non riesco a trovare lavoro oppure non mi piace il lavoro che faccio, prendo di più se mi mettessi a fare la prostituta, che ne dici? " Immagino già le scenate,... oppure siete già a letto e lei dopo una seratina in con vari clienti, vi raggiunge tardi a letto e voi le dite: "Come è andata?" E lei :"stasera ho fatto 2000 euro, sto turno ho preso in una serata più di te che fai l'impiegato,...." Magari poi la fanciulla ci prende gusto e voi cominciate a morire al pensiero che voi non avete più l'esclusiva con lei,.... Insomma come la mettiamo aitanti giovanotti di frasi.net? Che fareste? Accetereste a questo punto che vostra moglie, e/o vostra sorella, vostra morosa, vostra madre vi dicesse che ha deciso di mettersi in proprio a fare la prostituta( magari con voi che le tenete la contabilità,...)? PS: quanto sono sadica,...... che bello,..... Militari esercito costretti a 'favori' da ufficialiRussia:caso sulla prostituzione gay(ANSA) - MOSCA, 7 GIU - L'istituzione piu' omofoba di un paese omofobo, l'esercito russo, gestisce un fiorente mercato della prostituzione gay. Lo afferma il settimanale giovanile 'Sobesednik', che descrive il fenomeno come largamente diffuso e quasi sistematico nelle grandi citta'. La mecca dei lenoni e' Mosca dove nella prestigiosa caserma in via Lusinovskaia, numerosi soldati semplici sono stati costretti dai 'Nonni' e dagli Ufficiali ad entrare nel giro della prostituzione omosessuale.© Ansa. Che bella la regolamentazione, ..... i Russi ci insegnano come si fa a giocare lo stato anche su queste questioni,.... |
Diablo12 giovedì 8 giugno 2006 07:16 | 110/122 |
Il 07/06 19:54 EL11100568 ha scritto:Questo non è vero. Ci sono le schiave, costrette a prostituirsi da organizzazioni criminali (ma come ormai avete capito sono in minoranza, e non per questo non dobbiamo preoccuparsi) e ci sono quelle che scelgono la professione, e non ditemi "molte sono costrette dalle circostanze negative e vanno considerate comunque schiave", perchè quando una "giovan donna e bella" si trova in una condizione chiamata da molti "di bisogno", ma comunque equivalente al "bisogno" che tante altre persone (coetanei maschi, coetanee femmine non avvenenti, o donne come loro che non vogliono prostituirsi) risolvono svolgendo lavori diversi (forse più faticosi, non so se più o meno "facili", certamente meno remunerati), come ad esempio gli immigrati che lavorano in fonderia, le colf, le badanti, le infermiere extracomunitarie, i neolaureati da ottocento euro al mese, i divorziati che fanno straordinari incredibili e magari dormono in macchina per pagare gli alimenti e i debiti del matrimonio fallito, i genitori che fanno sacrifici (e ne fanno fare ai figli) pur di far quadrare il bilancio con il loro misero stipendio, o, ancora gli stranieri che si adattano a lavori faticosi che gli italiani non vogliono più fare ecc. ecc., non può essere definita "costretta" dalle circostanze, giacchè costretti, poverini, sfruttati non sono definiti gli altri che, trovandosi nella stessa situazione di partenza, hanno preso strade diverse (rispetto alle quali le "escort" o simili hanno preferito, per motivi personali su cui nessuno ha diritto a discutere o giudicare, la strada dell'offrire piacere sessuale a pagamento). Che la prostituzione sia un mezzo per guadagnare molto in poco tempo e con meno condizioni che in altri mestieri è un fatto oggettivo, mentre decidere se sia più dignitoso degli altri mestieri, più umiliante di altre attività, più alienante di altre professioni è una cosa legata alla sensibilità individuale, un fatto soggettivo verso cui si dovrebbe avere solo rispetto per le scelte degli individui, e non paternalismo (o maternalismo) statale legiferante. Il 07/06 19:54 EL11100568 ha scritto:Non vorrei che mia figlia / madre / sorella facesse la prostituta, come non vorrei che facesse la pornostar o un calendario mezza nuda o la modella, così come non vorrei che mio figlio decidesse di arruolarsi e partecipare alle "missioni di pace" in Irak o in Afghanistan mentre io passo la notte con gli occhi aperti cercando di vincere la paura di vederlo tornare in una bara con una PALLOTTOLA IN TESTA... sono mie idee, che come ti ho già spiegato non voglio imporre a nessuno! |
EL11100568 giovedì 8 giugno 2006 21:43 | 111/122 |
Il 08/06 07:16 Diablo12 ha scritto:Tranquillo che invece è così altrimenti avrebbero già predisposto una normativa ad hoc: invece si vuole mantenere sul vago la situazione non tanto perchè altrimenti la chiesa si scaglia e viene fuori la rivoluzione ma perchè in parlamento non c'è idea comune ma le opinioni sono tutte controverse anche tra chi è favorevole ad una legalizzazione della prostituzione. Quando nel 98 hanno fatto la legge che finalmente puniva la violenza sessuale come reato a se, sembrava che si fosse inaugurata quasi una nuova era, e su quella legge la parte femmnile del parlamento era stata abbastanza concorde. Tuttavia pure quella legge si presta ad interpretazioni piuttosto assurde e dopo vengono fuori sentenze della cassazioni abberranti(vedi altro mio post sulla violenza sessuale tra le mura domestiche). Se adotterrano una normativa per regolamentare la prostituzione non credo che la situazione migliorerà di molto. In altri Stati come la Danimarca la prostituzione concorre all'economia del paese e sono apprestati tutti una serie di servizi per le prostitute, servizi che hanno un costo a carico dello Stato. Diffcile che si possa realizzare una realtà come quella: il mercato del porno è un mercato sommerso in italia, e a volte a quelli che ci lavorano dentro va bene così preferiscono non emergere perchè comunque quello italiano non viene visto come un buon bacino di utenza, e se legalizzano parte dei profitti che ora guadagnano se ne vanno. Provate un po' a pensarci: se la prostituta diventa una lavoratrice a tutti gli effetti questo importa che dovrà pagare le tasse(e se il reddito è quello che mi dite paghera in proporzione al reddito denunciato, l'Irpef è una imposta a carattere progressivo,.e non ve sto a spiegare qui...), stipulare un assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (e di solito questa viene imposta per legge altrimenti non potrà lavorare,...), dovrà cominciare a versare i contributi per assicurarsi la pensione, non avrà il tfr, più dovrà calcolare altre voci di spesa(pagamento canone casa, ici, spese mediche.....). Per rientrare a fine mese dovrà o trovarsi un secondo lavoro (ed il reddito verrà comunque tassato) oppure dovrà aumentare necessariamente il cachet per la propria prestazione con i clienti: se il prezzo sarà troppo alto, un uomo con minimo di buon senso si fara quattro calcoli e si dirà: "perchè devo pagare tanto se posso andare fuori confine ad esempio in Slovenia o Croazia dove le ragazze magari sono più belle e disponibili e costano meno?" Inefetti è come andare a comprarsi un vestito se posso pagare meno, meglio no? scusate la crudezza ma in fatto di legislazione parlo chiaro. Credo che se è come mi dite, una donna che vuole fare i soldi in maniera facile preferisca l'assenza di regolamentazione. Minori tutele è vero ma almeno i soldi restano tutti a lei diversamente no. L'italia non sarebbe un buon mercato per la prostituzione e se vedo giusto anche se verrà regolamentato il fenomeno verrà comunque osteggiato in favore di più giuste azioni positive volte a promuovere la personalità di una donna. Se poi mi venite a dire che attraverso il sesso a pagamento una donna si sente realizzata io vidico: C.azzo uomini ,avete molta stima dell'universo femminile,.... Se continuo vi smonto,...... sono in vena stasera,....non è una questione personale contro le prostitute perchè per me possono fare quello che vogliono basta che non vengano sotto casa mia a battere,... ma sono anche una donna e sentire certi discorsi beh non sapete che pensieri mi passano per la testa, e la cosa più f.ica è che se un altro giorno dovessi diventare avvocato e mi trovassi come cliente una prostituta la difenderei e pure con mio sommo piacere,si le darei una mano a fare valere i suoi diritti sopratutto contro discorsi del caspius come questi che ho letto , come quelli che avete fatto,.... |
Diablo12 venerdì 9 giugno 2006 21:15 | 112/122 |
Il 08/06 21:43 EL11100568 ha scritto:Questo non ha nulla a che vedere con il confine tra schiava e non schiava, per il semplice fatto che ai politici interessa una sola cosa: MANTERE IL POSTO IN PARLAMENTO. E quando si parla di prostituzione, i nostri cari scaldasedie sanno benissimo di avere tra le mani una "patata bollente", perchè quelli favorevoli alla regolamentazione potrebbero guadagnare MILIONI di voti (tanti sono infatti i clienti) ma ne potrebbero perdere dai tanti moralisti italiani; discorso simile (ma capovolto) per i politici proibizionisti. Si tratta di una questione spinosa che nessuno ha il coraggio di portare avanti... Il 08/06 21:43 EL11100568 ha scritto:Suvvia El, come fai a dire "devono cercarsi un 2° lavoro per rientrare a fine mese". E tutti gli imprenditori italiani che attualmente devono pagare tasse simili e altrettante assicurazioni per i dipendenti????? Non mi sembra siano TUTTI in perdita e in cerca di altri redditi. Poi, ovviamente, chi ha scarse capacità gestionali è facile che debba iniziare a preoccuparsi... ma non facciamo di tutta l'erba un fascio! |
EL11100568 venerdì 9 giugno 2006 21:19 | 113/122 |
Appunto non vogliono regolarizzare tale fenomeno del resto legalizzare la prostituzione non significherebbe necessariamente migliorare la condizione della prostituta o dello gigolò, e i motivi li ho già esposti, Sè il Parlamento non vuole legalizzare è perchè non vuole promuoverla ma vuole concentrarsi su una diversa direzione, cioè promuovere la realizzazione della persona in altro modo ( o comunque così dovrebbe fare,...) Se in futuro alla legalizzazione della prostituzione stai sicuro che le prostitute o cominceranno a fare la fame o si porteranno ad esercitare in altre parti d'Europa dove la vita costa meno dell'Italia. L'Italia te l'ho detto non è un buon mercato per il settore ; del resto anche l'industria del cinema porno si è trasferita nell'Est europa,..... costa meno produrre lì i film,.... |
Diablo12 venerdì 9 giugno 2006 21:25 | 114/122 |
Il 08/06 21:43 EL11100568 ha scritto:1) Attualmente le prostitute straniere devono versare diciamo il 50 % degli incassi al pappone (che non è necessariamente schiavista), con la regolamentazione probabilmente le tasse scenderanno al 40 % come tutti gli altri imprenditori italiani, quindi a loro conviene! 2) Solo gli italiani che abitano a (massimo) qualche decina di Km dal confine preferiranno spostarsi in Croazia o Slovenia... aggiungi inoltre il prezzo del carburante o del biglietto del treno, il tempo perso per il viaggio, ecc... Il 08/06 21:43 EL11100568 ha scritto:Stai trascurando un piccolo dettaglio: assenza di regolamentazione = NIENTE PERMESSO DI SOGGIORNO (a buon intenditor, poche parole!) |
EL11100568 venerdì 9 giugno 2006 21:28 | 115/122 |
Non necessariamente devono spostarsi in Italia o Croazia ,l'idea che volevo far passare che andranno in cerca del sesso dove converrà di più, non conosco perfettamente la legislazione degli altri stati, ma L'Italia sulla prostituzione non è un anomalia anche altri Stati sono piuttosto restii a regolamentare,....e spesso si cerca il più possbile compiacenti,... |
Diablo12 venerdì 9 giugno 2006 21:30 | 116/122 |
Il 08/06 21:43 EL11100568 ha scritto:Promuovere la personalità di una donna significa ANCHE (ripeto: ANCHE) lasciarle la libertà di decidere cosa fare del proprio corpo, smettendola di trattarla come una povera incapace di autodeterminarsi. |
EL11100568 venerdì 9 giugno 2006 21:38 | 117/122 |
Il 09/06 21:25 Diablo12 ha scritto:Il problema è aggirabile: basta che si sposino con una persona italiana che fa da loro garante e acquistano la cittadinanza italiana , una volta divenuta italiana la donna può continuare ad esercitare la sua attività di espedienti ce ne saranno pure altri anche se adesso non me ne vengono in mente,.... Diablo, senti: non ho detto che una donna è incapace di indere e di volere se esercita la prostituzione ma lo scopo finale non riguarda quelle donne che vogliono esercitare l'attività volontariamente ma quelle donne che non possono farlo liberamente e se si legalizza non cambia di molto la situazione? Che credi che mercato nero del sesso sparirà se si legalizza? Tu risponderai: "NO, ma si riduce" nemmeno si riduce ma anzi rimane uguale, lo puoi vedere anche in altri settori lavorativi , il lavoro nero purtroppo è attualmente il motore dell'economia Italiana! Le prostite preferiranno evadere le tasse piuttosto che pagarle, preferiranno avere meno costi possibili altrimenti dovranno espatriare! Il regime fiscale italiano è uno dei più pesanti in Europa assieme a quello Francese! |
Miki [Amministratore] sabato 10 giugno 2006 13:29 | 118/122 |
Il 09/06 21:15 Diablo12 ha scritto:Concordo con tante cose che dici, cmq non credo che ad essere favorevoli siano prevalentemente i clienti. Quelli a cui interessa SOLO l'atto sessuale se ne possono anche fregare se la prostituta è schiavizzata o no, così come uno favorevole alla legalizzazione delle droghe non è per forza uno che ne fa uso, ecc. Sennò si riduce tutto ad una lotta fra lobby, a giochi di potere fra contrapposti interessi personali. Per me la politica dovrebbe pensare all'interesse della collettività nel suo complesso. Riguardo ai parlamentari ... finché in Italia la Chiesa continua ad avere il ruolo politico che ha, non solo sui parlamentari ma anche sull'opinione pubblica, e gli ultimi referendum lo testimoniano, la proposta rimane pura fantascienza. Poi i cattolici sono in mezzo ai due schieramenti e quindi fanno la differenza, tutto questo mentre Gesù Cristo non disse nemmeno una parola contro le prostitute e la prostituzione, fenomeno allora anche più diffuso: a Roma su una popolazione decisamente inferiore a quella attuale c'erano ben 32 mila prostitute. Tornando a Gesù Cristo, non solo non disse una parola contro anzi difese La Maddalena. E' un peccato, perché si stroncherebbe la tratta delle schiave, si taglierebbero le finanze alla mafia albanese ecc. e le donne sarebbero libere di scegliere (come pure gli uomini) un lavoro con tutele, controlli sanitari ecc., e anche con quella dignità che il riconoscimento dello Stato contribuirebbe a darle. Quando c'era il proibizionismo negli Stati Uniti gli americani continuavano a bere alcolici, e grazie al fatto che era illegale venderli chi se ne fregava della legge è diventato ricco, grazie al proibizionismo è nata la mafia italo-americana, che poi oltre spacciare alcolici ha cominciato a dedicarsi al racket, omicidi ecc. ecc. E' vero che prostituirsi non è illegale, ma sono illegali tante attività connesse che di fatto regalano una parte del giro ai criminali, come avviene poi per le droghe leggere, tutto il mercato in quest'ultimo caso. Altrove qualcosa si muove, in Australia un casino si è da poco quotato in borsa. Ci vorranno ancora anni, come in tutte le cose, grandi scandali di un tempo sono diventati fatti acquisiti: dalla minigonna, al topless, al divorzio, al superamento del divieto di pronunciare in TV "membro del parlamento" perché scandaloso ecc. Progrediremo anche in questo. |
EL11100568 sabato 10 giugno 2006 18:24 | 119/122 |
Siete ingiusti con i cattolici non puntiamo il dito contro le prostitute &co. come voi anche noi vogliamo una società migliore e più giusta. Quanto a gesù cristo Egli disse: "Neanch'io ti condanno donna, va e non peccare più" in questo c'era un implicito riconoscimento del passato della donna non troppo pulito solo che egli ha voluto dirle: dai sul tuo passato un colpo di spugna ed ora vivi una vita nuova come ellla infatti fece. Inoltre la Maddalena a volere essere precisi non deve essere identificata con la peccatrice di cui parlate : Gregorio Magno assimilò le due figure ma dopo gli esegeti biblici compresero che in realtà si trattava di due persone diverse OK? Se non ci credete fate una ricerca in internet su siti non cattolici. |
Diablo12 domenica 11 giugno 2006 11:26 | 120/122 |
Il 09/06 21:38 EL11100568 ha scritto:E invece si riduce, te l'ho già spiegato il perchè e te lo ripeto: attualmente devono già pagare una tassa molto alta al protettore (sicuramente più alta di quella che pagheranno allo stato italiano). Con la regolamentazione potranno addirittura abbassare le tariffe! Il 09/06 21:38 EL11100568 ha scritto:Cioè mi stai dicendo: "è meglio non regolamentare perchè ci sarà comunque una parte di mercato nero". Benissimo (anch'io riconosco che non sparirà del tutto): allora perchè non abolisci anche la regolamentazione del lavoro (lo dici tu stessa: il lavoro nero è il motore dell'economia italiana), oppure che ne so la regolamentazione del mercato dei CD musicali o del software, dato che la pirateria è un fenomeno preoccupante in continuo aumento? Ottima idea, no? |
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