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Alandlier venerdì 18 gennaio 2008 10:28 | 61/114 |
La scienza spiega il mondo sulla base di formule scientifiche alla mano, frutto di studi approfonditi e ricerche continue. I credenti (di qualsiasi tipo) spiegano il mondo con il creatore supremo e assoluto appunto, e sulla base delle SOLITE STESSE PAROLE dall’età della pietra. Scusa Egoemi, dici che l’uomo appare come l’unico essere finito capace di pensare all’infinito. Ma ogni cosa che un essere finito pensa è anch’essa finita/destinata a finire; anche un’anatra, la prima volta che si unisce allo stormo in migrazione pensa all’infinito, cioè ad una meta che sa di dover raggiungere senza avere la minima idea di cosa sia. Ma nel suo pensiero c’è qualcosa di molto molto simile all’infinito. E poi scusa, definisci dio come l’ ”ESSERE di cui non è possibile pensare nulla di maggiore”….. E chi l’ha detto? Scusa la presunzione ….…………….. Alcuni potrebbero ipotizzare o credere in qualcosa di molto più sconfinato: per esempio che esistano milioni di sistemi solari in milioni di universi. E vai a capire cos’altro. E qui, dio come lo vedete voi, ci sta un po’ stretto. Affermi che l’uomo è libero, e per questo capace di essere malvagio, ma nn l’ha creato dio? Ed il peccato originale chi ce l’ha messo, io? Tra l’altro il peccato originale è ben poco se lo confrontiamo a quello che sono stati capaci di fare i suoi figli con le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki – un esempio su miliardi altri casi reali di carneficine, stermini, massacri, anche in nome di dio …… uno qualsiasi, tanto il concetto è sempre quello. Ma ci rendiamo conto quant’è stato imperfetto questo vostro signore in fase progettuale e soprattutto in fase di realizzazione dell’umanità? Insomma dai, ha fatto un bel pasticcio! per questo, anche se decidessi da domani di crederci, lo considererei un po’ pressappochista e scarsino nel suo lavoro; ma come succede con chi dà il massimo e non ci riesce, proverei a comprenderlo . Volendo potrei riuscirci…. Ma crederci proprio NO! Forse lui aspetta di avere un’altra possibilità, sulla nostra pelle, quando il suo mondo venuto male finirà. Preferisco pensare che tutto avvenga per caso. Per caso si nasce, si muore; per caso questa vita ha un inizio ed una fine. E per caso ci sono finiti in mezzo i sentimenti, l’amore, l’odio, il dolore, la solidarietà, ecc ecc…. che non abbiamo soltanto noi esseri umani. |
egoeimi venerdì 18 gennaio 2008 20:27 | 62/114 |
La scienza non spiega moltissime cose, il bagaglio di ignoranza supera grandemente quello della conoscenza e la scienza, a tuttìoggi, non è in grado nè di spiegare il sorgere della vita, nè l'origine del cosmo.Tutte le teorie in voga, essendo tali, non sono sorrette da prove certe.C'è moltissima confusione tra gli" accademici" e non vi è convergenza di vedute. Io ho detto che l'uomo, che è finito e limitato, è in grado di pensare Dio cioè l'Infinito e questo non me lo spiego.... L'anatra, secondo me, non pensa un bel niente, si muove per istinto.Comunque io non sono un credente. Dio, se si sta parlando di Lui, non può che essere ciò che è, l'essere perfettissimo.Dio, se esiste, esiste nella forma di Dio, altrimenti, se puoi pensare qualcosa di più perfetto, tu semplicemente non stai pensando a Lui. Se tu pensi a qualcosa più grande di Dio, questo dio, non è Dio, non stai pensando a lui, ma ad un essere potentissimo se vuoi, ma non "l'Ens realissimus".Non è possibile pensare ad un essere più perfetto, perchè il concetto dell'Onnipotente è il concetto dell'Essere più perfetto che esista.Pensare ad una infinità sconfinata di milioni di sistemi solari e universi è pensare appunto a tutte queste cose che sarebbero poca cosa, rispetto a Dio. Dio li sovrasterebbe immensamente! Ribadisco ancora una volta che io non sono credente.Io penso che è impossibile dimostrare l'inesistenza di Dio(ma anche il contrario).Si può credere ed allora siamo nel campo della fede che io, purtroppo, non ho e nemmeno posso darmi la fede( come chi non ha coraggio non può darselo da sè), oppure non avere questo dono(peraltro se le fede è un dono, questo deve essere meritato, come?domanda che apre nuovi interrogativi) ed essere ateo. Si possono portare indizi pro e contro Dio ed alla fine, dopo aver portato sufficienti indizi, stilare una classifica ed in ultima istanza fare una percentuale in base alla statistica.Comunque veruno potrà mai dire: "Ecco la prova che Dio non esiste" o il contrario.Se una persona porta 10 prove contro Dio, io ne porto 15 che confutano le altre tesi. L'uomo è libero! Per me lo è e come tale sceglie il suo destino e quindi sceglie anche di vivere senza Dio. Dio non ha creato il male e poi se avesse creato un essere perfetto e buono la libertà dove sarebbe? Il male si è i nsinuato nell'uomo, anzi il male è l'allontanamento dell'uomo da Dio. Il peccato originale l'ha compiuto l'uomo o i primi uomini. Dio è escluso totalmente.Il peccato ha introdotto la corruzione, il male, la sofferenza e la morte ed è per questo che Dio è venuto nel mondo. Non capisco il nesso tra peccato originale e le bombe sganciate dagli uomini......Dio non sbaglia(se esiste), l'uomo sbaglia. Il caso all?origine di tutto? Può essere, il mondo potrebbere essere l'effetto di un evento "quantico" Il problema diceva Pascal è scommettere, da una parte il finito, dall'altra l'infinito:"Oramai siete imbarcato, da che parte scommetterete?".Concludo dicendo che è più facile vivere senza Dio.Gesù disse ad un uomo che domandava cosa doveva fare per ottenere la vita eterna:"Va, prendi tutto ciò che hai e dallo ai poveri, poi prendi la tua croce e seguimi".E' duro, molto duro seguire Cristo.Chi vi riesce è coraggioso o forse un pazzo....E' più facile e comodo negare Dio.Cristo è scomodo!!!!!!(io non credo) . |
roadwolf sabato 19 gennaio 2008 11:51 | 63/114 |
Il 18/01 10:28 Alandlier ha scritto: Beh, questa è ingenua! L'universo ha c.a 15 miliardi di anni e le leggi scientifiche si sono formate con esso (solo che l'uomo non le ha scoperte ancora del tutto, se mai lo farà...), l'età della pietra è venuta immensamente dopo, quindi i credenti sono modernissimi.... Il 18/01 10:28 Alandlier ha scritto:Dio è il tutto e di conseguenza contiene tutto, persino l'universo e le ipotesi di essere presunto maggiore.... ma qui si sconfina nel mito della caduta di Lucifero, che si credeva superiore a Dio Il 18/01 10:28 Alandlier ha scritto:Bene e male sono due strade opposte: una conduce al ricongiungimento con l'origine (Dio, alfa ed omega) l'altra al suo definitivo distacco. L'uomo per essere indipendente deve saper concepire entrambe le cose e saper scegliere maturamente la strada giusta: il peccato originale è quello che ha sancito il distacco per sfiducia dalla sapienza di Dio e pertanto il brancolare nell'oscurità dell'ignoranza dell'uomo, ma nella genesi non va confuso il simbolismo dell'adulterio con l'atto reale. Tutti i massacri sono stati determinati dalla malvagità e dalla falsità umana (= fatto in nome di Dio). E' l'uomo ad essere imperfetto che si ribella e si divincola stupidamente per continuare a non esserlo. Si ricade continuamente nell'incongruenza di dire che non esiste ciò che non si vede ed allo stesso tempo di voler giudicare ciò che si ritiene non esistere. Ma per giudicare NOI dovremmo essere in grado di comprendere TUTTO l'universo e cioè cose del tipo: saper riconoscere, identificare individuare nello spazio ed in ogni tempo ciascuna singola particella elementare di materia (e l'energia?) e conoscere contemporaneamente tutte le sue interrelazioni con tutte le altre perticelle dell'universo stesso in ogni tempo. E' impossibile perchè ci vorrebbe più materia di quanta ne contenga l'universo stesso. Ma: "...le cose impossibili agli uomini sono possibili a Dio" (Lc 18,27) Posticipo dicendo che non mi ritengo ancora un credente (è un concetto molto più grosso di quello che si crede) ma che mi ci sforzo di esserlo. |
Alandlier domenica 20 gennaio 2008 11:53 | 64/114 |
Il termine "età della pietra" l'ho usato come modo di dire... "dai tempi dei tempi". Certo, l'universo ha 15 mld di anni e solo dai primi del 1900 si inizia ad avere strumenti e capacità per indagare sull'origine dell'universo. Sulle leggi fisiche che governano l'origine dell'universo è vero, si sa ancora poco; molto di più sappiamo su com'è originata la terra e la vita. Il problema è che se la scienza scopre che tutto ha avuto origine da uno sputo, chi crede in dio ti dice che è comunque lo sputo santo del signore.... pur di rimanere "in campo" con tutto il baraccone clericale al seguito. Invece sull'origine del male si esclude a priori che dio c'entri qualche cosa; insomma... mi sembra che ve la girate un po' come vi pare... Per finire ti dico che l'importanza storica ed umana di Gesù è indiscutibile; come l'importanza dei suoi insegnamenti di vita. L'ostinazione a voler collegare per forza Gesù a dio onniptente e suo padre, la discuterei. |
egoeimi domenica 20 gennaio 2008 19:12 | 65/114 |
Scusami , ma devo purtroppo dissentire su tutto.Innanzitutto dicendo che l'universo ha 15 miliardi di anni vuol dire che prima di tale data non esisteva.Ora, se non esisteva, c'era quindi il nulla, e dal nulla, nulla può esistere e dal niente non può nascere nessuna cosa reale, nemmeno un granello di sabbia, figuriamoci un uomo.Sull'origine della vita poi le cose quasi si complicano e come già dissi, gli scienziati non sanno ancora spiegare come la materia inorganica possa divenire vivente.C'è una serqua di teorie tutte indimostrate, avanzate da fantasiosi scienziati, oramai diventati "metafisici".Lo" sputo", meglio soffio divino, di chi sarebbe, se non di Dio?Del caso?Ma dire caso vuol dire dal non senso, da niente. Comunque, se posso permettermi, traspare un certo livore verso la chiesa, forse giustificato.Anche io nutro dubbi sull'onestà del clero ed ammetto che la chiesa ha commesso atrocità in nome di Dio, per non parlare dell'ipocrisia di uomoni di spicco, sino al vertice(il papa). Cristo disse:" Andate a due a due ad annunziare la buona novella e a dire che il regno dei cieli è vicino, non portate con voi 4 paia di sandali, nè due tuniche etc., mentre la chiesa naviga nell'oro, ma il segreto sta qui, la chiesa non è Cristo, non bisogna confondere le due cose. Dio come può essere in qualche modo collegato con il male?E' pressochè impossibile, se esiste, che possa essere malvagio o la cagione del male del mondo.Va contro il concetto stesso di Dio.E' inammissibile!!!!!!! Tuttavia l'errore, è una mia valutazione(io sono solo un uomo e pure ignorante), più grave riguarda l'ultimo tuo pensiero su Cristo.Come puoi dire che non si discute l'importanza del Cristo storico, come pure dei suoi insegnamenti. Cristo non è un grande maestro, come Buddha, Maometto ed affini.Dio, cioè Cristo( per chi crede) ha escluso questa possibilità, categoricamente!!O Gesù è Dio o un buffone, ciarlatano e soprattutto falso! Sosteneva di essere Dio, solo un pazzo potrebbe affermare una cosa del genere, a meno che non è davvero il Re dei re, l'unico vero Signore.l'UNO. |
roadwolf lunedì 21 gennaio 2008 19:46 | 66/114 |
Il 20/01 11:53 Alandlier ha scritto:L'origine è l'origine qualsiasi forma abbia e, come dice egoeimi (ed il principio di conservazione dell'energia) se nulla si crea e nulla si distrugge che cosa sarà mai stato prima? Dubito che sapremo mai rispondere ma una cosa penso di intuire: se tutti noi abbiamo un'identità e se nulla si crea e nulla si distrugge sarebbe davvero così assurdo se quel "punto d'origine" (dal quale il big bang) sia (stato) dotato d'identità ovvero di coscienza di essere? L'avversione per tutto il baraccone del clero la vedo come una enorme insinuazione mediatica iniziata da pochi spregiudicati a loro interesse e portata avanti da molti ignari di quello che la Chiesa sia in realtà e per ciò non mi sbilancio su questo. Per quanto riguarda Gesù ipostasi metterne in dubbio la sua divinità crea molti più interrogativi ed incongruenze di quanti se ne vuole risolvere. Il 20/01 19:12 egoeimi ha scritto:bisogna anche tenere conto che il tempo ha avuto inizio con l'universo e che.... forse non ha senso parlare di prima (!) Le discipline orientali parlano di bene e di male come 2 facce della stessa medaglia e che pertanto sono inseparabili e contemporaneamente necessarie, ma per che cosa? Forse per far capire a 'sto uomo la strada giusta verso la sopravvivenza perpetua? Per restare in tema di questi giorni, anche Galileo è stato considerato un pazzo, ma una volta capite le sue ragioni, oggi, chi lo considera ancora un pazzo? Pertanto non affrettiamoci in pregiudizi ed invece cerchiamo di sforzarci di capire. |
egoeimi martedì 22 gennaio 2008 18:55 | 67/114 |
Mi sono sempre chiesto come mai ,se la Verità si chiama Cristo, ci sono miliardi di fedeli di altre religioni. Per esempio, ci sono miliardi di induisti, o milioni di buddhisti che non conoscono quasi nemmeno Gesù.Come può essere possibile? Perchè Dio non si è rivelato anche a loro?Perchè non lo conoscono? Come saranno giudicati da Cristo?Non mi si risponda che il Dio di Cristo è misericordioso ed è sufficiente che uno sia fedele nella sua religione perchè si possa salvare.Non mi basta.Perchè costoro non sono Cristiani? Peraltro il buddhismo non predica l'amore per Dio, l'uomo è Dio per loro, in un certo senso. Quale superbia, nonostante i meriti e la reale grandezza del dalai lama, davvero un grande uomo, saggio e giusto.Stento a capire...Perchè Dio non ha concesso loro di conoscerlo.Sono religioni millenarie, addirittura antecedenti l'epoca dei patriarchi, molto prima di Cristo.Perchè Dio non li ha riportati sulla retta via? |
FaBeL martedì 22 gennaio 2008 20:39 | 68/114 |
...in fondo noi uomini siamo umili sotto un certo punto di vista...sappiamo che al di là del nostro pensiero magari c'è qualcosa che non capiremo mai...ma non ci rassegneremo mai, chi con la fede, chi cerca invano questà sommità con la ragione...è inutile....come dice guglielmo d'ockam, non dobbiamo fare altro che credere se lo vogliamo, altrimenti non andiamo a giustificare la nostra fede con quel pò di razionalità che abbiamo...tutto sta nella ricerca della nostra felicità, in qualunque modo noi vogliamo procurarcela...se vogliamo credere in Dio, se questa sorta di entità infinità ed indeterminabile ci rende più felici, ben venga! Se pensiamo invece che la felicità la troviamo nei piaceri materiali, nell'apprezzare le piccole e semplici cose terrene, buon per noi! La felicità è una verità che noi uomini possiamo raggiungere con mezzi diversi, naturalmente sempre nel rispetto degli altri pensieri umani! Non voglio essere eretica, non voglio criticare le diverse religioni esistite nel mondo e nel tempo, ma per quanto io possa aver capito, le religioni sono pensieri umani che tendono alla ricerca della felicità....ma se non riusciamo a trovare un pensiero che ci soddisfa, magari la religione che cerchiamo è dentro di noi....perchè l'infinito è al di là di noi e contemporaneamente in profondità del nostro essere..basta solo avere la volontà di esser felici! |
roadwolf venerdì 25 gennaio 2008 23:51 | 69/114 |
Il 22/01 18:55 egoeimi ha scritto:credo che nessun umano possa sinceramente sostenere di conoscere la verità a meno di avere l'Ispirazione come gli apostoli, ma non credo sia il caso nostro (!). In questi post abbiamo fatto una buona escursus di ipotesi, ragionementi o anche solo suggestive fantasie, ma l'importante è voler conoscere e capire a fondo la strada per la verità. Cristo ci ha detto: "io sono la via, verità e vita" ed è l'indicazione basilare per spingerci alla conoscenza. L'argomento delle altre religioni forse può trovare spunti nella Genesi: Adamo ed Eva (simbolicamente l'uomo primitivo) vivevano felici nella loro incoscienza poichè d'istinto seguivano le leggi naturali di Dio finchè, sottoposti a tentazione, hanno voluto trasgredire del frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male senza calcolarne le conseguenze. Il risultato è stato l'uscita dall'Eden (e dalla naturalità) ed il dover essere responsabili dei propri errori, di doversi guadagnare l'esistenza con durezza essendo costretti a discernere continuamente il bene dal male, la verità dall'errore con le proprie forze, pena la morte. Mi sembra di ricordare, ma non sono propriamente un conoscitore della cultura ellenica, che a monte del pantheon greco c'era una divinità, un dio/primo-motore-immobile nato dal caos, da cui si sono originate tutte le altre (Urano, Saturno, Giove, ecc.) e mi ha fatto ipotizzare che nell'originaria cultura arcaica indoeuropea ci fosse stata un'unica divinità e che successivamente quelle che erano le immagini (=idoli) delle arti (Atena l'intelligenza, Marte la guerra, ecc.) siano state nei millenni assunte a divinità, spodestandone l'originaria. E' solo una pia ipotesi, vorrebbe riprendere il tema dell'uomo che tende a sfuggire da Dio per assumere a idoli le proprie tendenze narcisistiche. Non credo che sia importante il tipo di strada che si percorre quanto il fatto che porti veramente alla località che bisogna raggiungere. Gandhi era induista ma aveva una vera ammirazione per Cristo e, secondo me, era veramente un "mahatma". Il 22/01 20:39 FaBeL ha scritto:secondo me la felicità è come la piacevolezza del calore emanato da una fiamma, e per questo ci vogliono: una fiamma, un combustibile ed un comburente: senza di essi non può esserci calore. Pertanto la felicità è il piacere o soddisfazione che si ottengono dal buon risultato di un obiettivo raggiunto a mezzo del nostro sforzo ed impegno. La felicità fine a se stessa è illusoria come un fantasma ed il cercarla come piacere a tutti i costi ci fa ritorcere i nostri fini ed obiettivi verso noi stessi similmente ad un tossico che cerca continuamente la sua droga poichè non può più farne a meno. fino alla pazzia. La religione è uno strumento per farci riflettere su quelli che dovrebbero essere i nostri veri obiettivi. |
egoeimi martedì 29 gennaio 2008 21:17 | 70/114 |
Percorrere strade diverse conduce haimè a luoghi diversi, a meno che non hai già in mente l'obiettivo da raggiungere, ma qui si parla di Dio!Se cerco la Verità nell'Induismo, là io non troverò Cristo; se cerco la Verità tra i musulmani, là non troverò Cristo; se la cerco tra le religioni che professano la metempsicosi, là non troverò Cristo( fermo restando che Cristo è la Verità). Come posso sapere quale è la Verità che devo cercare? E' necessario scegliere bene.Qual è la Verità che cerco? Quando io cerco qualcosa, tipo un tesoro nascosto, dove lo cercherò? Non credo in casa mia( è una battuta), magari in un castello oppure in fondo al mare,in un relitto di un galeone.Ma io so cosa è un tesoro e so dove forse posso trovarlo.Ma Dio, che non so chi o cosa è, dove lo cerco? Sull'Imalaia, nel deserto, nello spazio, su Giove,?Non so cosa sto cercando, non so quindi dove cercare.L'unica possibilità, forse, è cercare ove scaturisce l'idea di Dio, ergo in me, è l'unico indizio che ho, ma è poco. Le varie religioni del mondo sono incompatibili tra loro.Ghandi, grande maestro, rimane pur sempre un uomo, da ammirare, Cristo è, per chi crede, Dio.Una differenza abissale.Come poteva Ghandi ammirare Cristo? O credeva in lui in quanto Dio ( e ciò va contro l'induismo, infatti Ghandi non era Cristiano), oppure non poteva ammirarlo come grande anima perchè Cristo è Dio o un fanatico.Non può essere un semplice, se pur grande, maestro.Peraltro Cristo disse di stare attenti ai falsi maestri che sarebbero giunti dopo di lui.E' un avvertimento a non seguire false strade, perchè conducono all'abominio . |
roadwolf mercoledì 30 gennaio 2008 23:02 | 71/114 |
Il 29/01 21:17 egoeimi ha scritto:L'obiettivo da raggiungere è Dio e come tale è l'assoluto ed il perfetto e, sempre come tale, irraggiungibile da questa vita. Quindi bisogna puntare all'altezza massima, all'infinito. Puntare verso se stessi rischia di diventare un perseguire le proprie tendenze, i propri idoli, e pertanto un avvilupparsi in una spirale discendente. Cristo ha detto di essere la via, la verità e la vita, ma anche: "...Maestro, noi abbiam veduto uno che cacciava i demoni nel nome tuo, il quale non ci seguita; e glielo abbiamo vietato perchè non ci seguitava. Ma Gesù disse: Non glielo vietate (...) poichè chi non è contro a noi, è per noi"... (Mar. 9:38,40). Naturalmente con tutte le precauzioni del caso. I falsi profeti: "Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si colgono forse uve dalle spine o dei fichi dai triboli?" (Mt. 7:15). Ed invece Gandhi: "le religioni sono strade diverse che convergono verso uno stesso punto", soltanto che alcune strade non conducono a nulla, altre invece sono tortuose, Cristo indica "sforzatevi di entrare per la porta stretta". Io mi ritengo abbastanza catastrofista e pertanto credo che si realizzerà "l'abominazione della desolazione" profetizzata da Cristo e da Giovanni nell'apocalisse. L'apostasia è sempre stato un pericolo ricorrente tanto nei primi tempi cristiani (dualismo, manicheismo, dottrine gnostiche neoplatoniche...) che nel medioevo e soprattutto oggi con le nuove tecnologie di comunicazione. Un esempio? "Nei tempi a venire alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori, e a dottrine di demoni per via della ipocrisia di uomini che proferiranno menzogna, segnati di un marchio nella propria coscienza; i quali vieteranno il matrimonio e ordineranno l'astensione da cibi che Dio ha creati affinchè quelli che credono e hanno ben conosciuta la verità, ne usino con rendimento di grazie."... (I Tim.4:1,3).... è ormai cronaca. Come si può sapere qual'è la verità? Pregando, e non è così semplice e banale come sembra. Sempre Gandhi: "la preghiera non è un mero esercizio della bocca o delle orecchie, nè una mera ripetizione di formule vuote. Non serve a niente ripetere Ramanama finchè si vuole, se l'anima non è partecipe. |
Alandlier giovedì 31 gennaio 2008 11:35 | 72/114 |
NN è che apostatare o perdere la fede voglia dire necessariamente dare retta a spiriti seduttori e a dottrine di demoni, è! C’è chi nn ha fede ma crede in valori che alla fede gli fanno le scarpe. Da come scrivi sembra che il grosso dramma, l’apoteosi, la disgrazia, il male sianoche questi demoni arriveranno a vietare il matrimonio…… o ad ordinare l’astensione da cibi che dio ha creato. Boh, forse nn ho capito bene. Nn è che si capisce benissimo quello che scrivi. Te lo faccio io un esempio: il male vero, la follia collettiva, la perdita di umanità e l’essenza del peccato, quello che disprezza, violenta, annienta, la vita umana, l’ho visto nella Shoah.. lo vedo nella pedofilia, nella violenza contro chi nn può difendersi. ……..Magari non se ne parlasse più di matrimonio! Ma che me ne frega! Sono soltanto scelte tra due. La famiglia di per sé (come immagine bucolica di papy, mamy and children) nn è un valore; i valori esulano da questo: perché si parla d’affetto, di amore, della capacità di trasmettere rispetto, coraggio, educazione, solidarietà, responsabilità ecc.. Ho visto donne sole crescere in questo modo i propri figli. Anche papà rimasti soli l’hanno fatto. Anche nelle famiglie allargate, diverse da quelle convenzionali (quelle che …”ormai è cronaca”), questo accade. E sul secondo punto “i demoni ordineranno l’astensione da cibi che dio ha creato”. Non lo so, ma sarebbe ora!!!! Sarebbe ora che la braciola fosse creata industrialmente a partire da cellule staminali. E non da esseri viventi costretti a venire al mondo per essere uccisi, trasportati su autocarri per km e km d’estate a 40°C. Presi con violenza, sgozzati, torturati, allevati in spazi ristretti senza mai vedere il sole. Trattati come carne da macello appunto. Privati della loro dignità. Senza diritti neanche a pensarci. Infine sono proprio d‘accordo con FaBel che scrive “tutto sta nella ricerca della nostra felicità” soprattutto per quelli per cui “essere felici” è vivere PER LA pace tra gli uomini. Dio è superfluo. |
egoeimi giovedì 31 gennaio 2008 20:20 | 73/114 |
Mi scuso sin da subito con Roadwolf se mi permetto di rispondere alle affermazioni di Alandlier. Comincio dalla fine dicendo che l'uomo è per natura carnivoro e si nutre di animali, per sopravvivere, come del resto anche gli animali stessi(i carnivori) divorano, sgozzano e fanno a pezzi altri animali indifesi, pure cuccioli, pur di cibarsi.L' uomo non si diverte, godendo, ad uccidere le bestie, non lo fa per il puro gusto di torturare e vedere soffrire esseri viventi.Li alleva per svariati fini ( discutibile semmai chi uccide per servirsi delle pelli per farne ornamenti, magari pellicce o si può discutere di come vengono trattati o rinchiusi in ambienti angusti etc.), come per esempio, per r icavarne latte, uova di cui si nutre.L'uomo è molto più nobile di un maiale, anche se sovente si comporta peggio di una bestia. Come può Dio essere superfluo, visto che scuote le coscienze di tutta l'umanità, anche di presunti atei o agnostici che volentieri ne parlano anche solo per dinigrarlo o accusarlo(singolare che accusano Qualcuno di cui negano l'esistenza). Che vuol dire la famiglia di per sè non ha valore?Non capisco.Il termine famiglia è un vocabolo che sta ad indicare qualcosa, coniato dall'uomo per designare ciò che tale termine indica e la portata è assai importante.La famiglia è il nucleo vitale della società, attorno alla quale si snoda la societò stessa, i rapporti in essa istaurati sono rapporti tra individui o meglio persone che condividono idee comuni, aiutandosi reciprocamente, legati da affetto e amore( non voglio essere patetico!). Concludo dicendo che Roadwolf citava vari passi delle Scritture e non voleva certamente dire che chi è ateo non possa essere un grande uomo, eticamente corretto ed esemplare.Ci sono infatti molti credenti ipocriti e moltissimi atei davvero ammirevoli. E poi Dio è venuto per i peccator!!!( parlo come un credente convinto, invece sono un miscredente incasinato). |
DottCacchiuc giovedì 31 gennaio 2008 21:49 | 74/114 |
Preferisco pensare che tutto avvenga per caso. Per caso si nasce, si muore; per caso questa vita ha un inizio ed una fine. E per caso ci sono finiti in mezzo i sentimenti, l’amore, l’odio, il dolore, la solidarietà, ecc ecc…. che non abbiamo soltanto noi esseri umani. ...ma ciò non significa che al "progetto vita" "nessuno" abbia contribuito a fissare le regole fondamentali.. ...per quanto ne so, ad un progetto (in questo caso complicatissimo...) corrisponde sempre un "progettista"...la natura, la fisica, la chimica, la biologia etc. hanno fatto tutto il resto...pensa, che ne sarebbe di un cacciavite senza una mano che l'impugna e senza un cervello che la comanda..e chi ha pensato e fatto il cacciavite stesso...il caso?? hiihiihih |
roadwolf sabato 2 febbraio 2008 01:04 | 75/114 |
Il 31/01 11:35 Alandlier ha scritto:Secondo me superflua è l'ottusità. Quella barriera pingue e pesante che magari volontariamente un essere si pone da solo attorno al proprio cervello per non vedere (e pertanto non dover credere) qualsiasi cosa che gli stia al di là del suo naso, anche se reale. A parte questo ha ragione Egoimi quando dice che non intendo fare discriminazioni fra credenti ed atei ma soltanto un confronto di idee e magari un invito a riflessioni approfondite sul tema religione. Tu dici che la famiglia non è un valore e che "la follia collettiva, la perdita di umanità e l’essenza del peccato, quello che disprezza, violenta, annienta, la vita umana, la Shoah.. la pedofilia, la violenza contro chi nn può difendersi...." ma cara amica (scusami, lo dico in senso affettuoso) hai qualche rudimento di psicologia o di psicanalisi? Hai presente come si forma la personalità di un individuo? Se si non ti sarà difficile capire che gli individui violenti, assassini, pedofili e comunque disprezzanti i diritti del prossimo spesso e volentieri hanno la mente contorta per traumi o violenze a sua volta create nella loro infanzia. Magari avessero avuto una tranquilla "famiglia bucolica di papy, mamy and children" di origine, avrebbero tranquillamente terminato la loro esistenza da pensionati coltivatori di pomodori senza rompere il c***o a chicchessia. Invece ad esempio: Hitler ha avuto un padre venti (o più) anni anziano di sua madre e secondo alcuni era oggetto di sue sevizie. Stalin invece era oggetto di maltrattamenti da parte dei diversi uomini di sua madre. Non conosco le tue esperienze di vita, ma conosco le mie e quelle delle persone che ho conosciuto ed inoltre, lavorando in un contesto a stretto contatto delle problematiche sociali, possono dire di conoscere abbastanza bene il malessere giovanile che spinge a fare uso di qualsiasi sostanza artificiale che procuri un forzato benessere da distacco dalla realtà a causa di un atrofizzante male interiore dovuto a......? (lascio immaginare, per dare possibilità di ampliamento di discussione). Il 31/01 11:35 Alandlier ha scritto:La religione è un argomento altamente complesso e le scritture hanno un linguaggio profondamente simbolico. "Se vi ho parlato delle cose terrene e non credete, come crederete se vi parlerò delle cose celesti?" (Gv. 3:12) Così Gesù si è espresso per spiegare il perchè del suo parlare in parabole e similitudini. E così i "cibi" citati dall'apostolo, non vanno intesi in senso alimentare. "Non di solo pane ha bisogno l'uomo ma di ogni parola che esce dalla Bocca di Dio". Ciò vuole dire che il cibo di cui l'uomo ha un bisogno vitale è quello delle direttive verso la via della verità e della sopravvivenza, direttive che devono forzatamente andare nel verso contrario a quello della malvagità e che l'uomo (ce lo insegna la storia) non sembra affatto in grado di trovarle da solo. Così pure l'agnello citato dalle scritture non è il cucciolo della pecora, lo insegnano pure i preti ai bambini, è il simbolo del Cristo figura ipostatica divina che si sacrifica per l'uomo. Tutto il simbolismo evangelico, lo ripeto, non è di immediata comprensione ed è a questo che servono (o servirebbero) le orazioni durante le funzioni religiose, al di là del rituale liturgico. E probabilmente la non immediatezza del messaggio serve proprio a sprone del nostro impegno a sondare i contenuti del mistero. A meno che non ci arrendiamo ad una intelligenza (?) superficiale quanto un foglietto di carta galleggiante sull'oceano. Il 31/01 20:20 egoeimi ha scritto:.... scuse inutili, anzi, più persone discutiamo e più interesse susciterà l'argomento.... se poi Dio si scomoda per noi che siamo tutti miscredenti ed incasinati....... |
Alandlier sabato 2 febbraio 2008 15:08 | 76/114 |
Nn capisco come si possa argomentare la Shoah parlando dei problemi familiari di Hitler…….. Visto che Hitler era uno, la folla di nazisti che perseguitavano ed uccidevano era enorme. Avevano tutti le madri con amanti aggressivi? o il padre violento di 20 anni più grande della madre (....poi questo dell'età che c'entra......) ???? Stiamo parlando dello STERMINIO di milioni di persone. Forse a me manca un po’ di “rudimento di psicologia o pedagogia”… e la cosa è voluta, ma a te manca un po’ di storia. In più, quando scrivo che per me “la famiglia” nn ha valore intendo dire – ripeto – che: “La famiglia di per sé (come immagine bucolica di papy, mamy and children) nn è un valore; i valori esulano da questo: perché si parla d’affetto, di amore, della capacità di trasmettere rispetto, coraggio, educazione, solidarietà, responsabilità ecc.. (…)”. Il discorso droga poi è un’altra cosa. Tu hai esperienza con persone caratterizzate da problematiche sociali. Io ho conosciuto, frequento e conosco ragazzi che … “si procurano un forzato benessere da distacco dalla realtà” nell’uso di droghe (a vari livelli) o alcol (ancora più diffuso, soprattutto tra le ragazze). Ti assicuro che hanno famiglie apparentemente solide alle spalle. Ma probabilmente i valori di cui sopra (responsabilità, rispetto, coraggio, educazione, solidarietà) trasmessi dai genitori hanno un po’ lasciato a desiderare. E credo che in tanti casi nn sia neanche questo; possono essere moltissimi i motivi. L’ incapacità di sentirsi accettati (magari amati in una famiglia perfetta, e fuori denigrati, offesi, nn considerati), la paura di essere esclusi dagli altri, l’impressione di sentirsi diversi ecc ecc. Per finire, so perfettamente cosa intendono per ‘agnello di dio’. E ti spiego meglio quello che volevo dire: se NELLA REALTA’ dicessero ad un povero Cristo (agnello nel simbolismo evangelico) sulla croce “con il tuo sacrificio, sarai tu che toglierai i peccati da mondo” ti direbbe: “ma sai a me cosa c***o me ne frega!!!!!!”. Ci pensassero gli altri ai peccati che fanno!! Ognuno per sé, con responsabilità e calcolando prima le possibili conseguenze dei propri sbagli, se possibile! Questo però lo pensa una persona senza tanti simbolismi evangelici nel cervello!!! E siamo in tanti gli esseri umani con un’intelligenza (?) superficiale, come scrivi tu, quanto un foglietto di carta galleggiante sull'oceano. |
roadwolf sabato 2 febbraio 2008 19:14 | 77/114 |
Il 02/02 15:08 Alandlier ha scritto:Il concetto è quello che da una scintilla può nascere un uragano. Una persona che nasce e cresce in un ambiente VERAMENTE sano, e non da "famiglie apparentemente solide alle spalle", non ha problemi ad accettarsi così com'è nè di procurarsi paradisi artificiali per sopportarsi o, peggio, di scatenare guerre per lottare contro le proiezioni dei propri malesseri sul mondo esterno. Hitler aveva una capacità straordinaria di persuadere e di ammaliare le folle, MA, la sua scintilla perversiva dentro di sè, la sua pazzia, aveva origini personali ed ha causato quello che tutti sappiamo. Fosse nato in una "bucolica famiglia" sarebbe stato probabilmente un tranquillo mediocre pittore e non avrebbe sentito dentro di sè demoniaci desideri di potenza. Purtroppo le famiglie così oggi praticamente non esistono più e secondo me tu non ne hai proprio il concetto. Ho passato anch'io un periodo in cui cercavo il distacco anestetico dalla realtà, ma mi sono accorto solamente dopo che ho perso tempo prezioso della vita che non tornerà mai più. "L’ incapacità di sentirsi accettati (magari amati in una famiglia perfetta, e fuori denigrati, offesi, nn considerati), la paura di essere esclusi dagli altri, l’impressione di sentirsi diversi ecc ecc" è una spirale perversa che nasce dall'infanzia (e qui entra in ballo la famiglia o la non famiglia o la falsa famiglia) ma non solo: se poni bene attenzione tutta la società moderna, per fini di consumo e di profitto, bombarda continuamente a tutti il messaggio "tu sei inadeguato, devi essere diverso, devi rinnegare te stesso". Perchè? perchè l'uomo che si sente inadeguato è una persona sperduta, facile alla manipolazione, che può essere spinta a fare qualsiasi cosa cm ad esempio a lavorare come un pazzo ed a spendere tutto in falsi beni inutili e soprattutto falsamente appaganti in termini di felicità illusoria, ciò per arricchire chi ha in mano le leve economiche e che si sente irresistibilmente potente ma che in realtà è una vittima stessa del meccanismo perverso di cui fa parte. In questo contesto i valori di per sè rispettabilissimi (responsabilità, rispetto, coraggio, educazione, solidarietà) trasmessi dai genitori hanno un po’ lasciato a desiderare perchè? Perchè i genitori sono sempre vittime di "quanto sopra" e si sono rivelati buoni predicatori e male "razzolatori". Il bambino piccolo non è affatto e per niente deficente: le incongruenze di comportamento e di ambiente le sente benissimo, così bene che talvolta si sente lui stesso responsabile di ciò e da qui il germe dell'esclusione (hai letto "la sindrome di Peter Pan" di Dan Kiley? E' praticamente introvabile oggi, ma te lo consiglio vivissimamente, ha colto in pieno le problematiche della mancata maturità dell'"uomo" contemporaneo). No, dell'agnello di Dio, mi dispiace, ma secondo me non hai capito niente: Cristo è figura ipostatica il che vuol dire che in sè egli contiene sia la natura divina che la natura umana ambedue nello stesso tempo coincidenti ed indipendenti. E' un concetto estremamente difficile da capire tanto che i teologi ci hanno messo secoli per darne una definizione che può anche non essere esaustiva. Può forse assimilarsi (con moooolta fantasia e forse anche impertinenza) ad un "luogo stargate" dove due dimensioni diverse si incontrano si compenetrano e coesistono. Pertanto il Cristo, che per me e per i credenti è stato un ESSERE REALE e realmente esistito (di cui esistono testimonianze scritte non di parte, anche se frammentarie) non avrebbe MAI potuto dire tali sciocchezze (ma che c***o me ne frega!) poichè l'atto è stato un SUO progetto e una SUA libera consapevole decisione. Per quanto riguarda il togliere i peccati degli uomini dal mondo (per tua maggiore comprensione metti il termine "errore" al posto di "peccato"), qui mi fermo poichè il terreno diventa troppo ostico per le mie limitate possibilità e confesso sinceramente che non riesco ancora a penetrare nel concetto. Solo che se mi mettessi a sostenere che ciò che non riesco a comprendere non esiste, andrei a compiere il più madornale degli errori. Fattelo spiegare da un buon prete (è il suo mestiere), sempre che tu ne abbia il coraggio. |
Alandlier domenica 3 febbraio 2008 11:02 | 78/114 |
Parlando della famiglia tu scrivi: "Una persona che nasce e cresce in un ambiente VERAMENTE sano, e non da "famiglie apparentemente solide alle spalle", non ha problemi ad accettarsi così com'è nè di procurarsi paradisi artificiali per sopportarsi o, peggio (…) Purtroppo le famiglie così (“bucolica famiglia”) oggi praticamente non esistono più e secondo me tu non ne hai proprio il concetto". Io invece sono dell’idea che il concetto di ambiente veramente sano può coincidere tranquillamente con il concetto di una famiglia nn convenzionale (padre, attuale compagna del padre, figlia della compagna del padre, sorella acquisita e magari zio omosessuale). Va bene così? Potresti dire che un bambino che cresce in una famiglia così sarà uno squilibrato? Io no. Un prete?????????????? Noooooooooooooo. Nn mi manca il coraggio di parlare con un prete, nn ti preoccupare. …. Ma parlaci tu, te lo lascio. |
roadwolf domenica 3 febbraio 2008 12:47 | 79/114 |
non l'ho detto prima, ma quello che dici mi conferma implicitamente quanto sostengo. Ribadisco: in una pseudofamiglia di tua concezione nessuno crescerà felice, anche se il concetto non è immediatamente afferrabile. Purtroppo la maggior parte della gente di oggi si vergogna di Dio e della religione: la società moderna la vorrebbe eliminare poichè è di ostacolo alle sue perversioni. Lo sapevo fin dall'inizio, non hai il coraggio di approfondire le tue tesi con un prete. |
egoeimi lunedì 4 febbraio 2008 20:42 | 80/114 |
Sono abbastanza d'accordo con Roadwolf, fuorchè nella conclusione in cui parla della pseudofamiglia.Penso infatti che non ci siano ragioni valide per sostenere che un bambino in una siffatta famiglia(padre, compagna, zio omosessuale etc.) non possa essere felice.Non capisco davvero perchè.Non sarà una famiglia ordinaria, tuttavia l'amore che possono trasmettere a questo bambino è lo stesso di una famiglia in senso stretto.I famosi ruoli, padre, madre, zio eterosessuale, figli naturali, non sono un caposaldo fondamentale inconcusso per poter stabilire la crescita felice e "normale" di questo figlio.Un ipotetico bambino cresciuto da una coppia gay perchè scandalizza tanto?Non sono forse i gay essere umani, dotati di sentimenti pure loro? A meno che si assume per vero che costoro sono pervertiti pedofili e maniaci ,come la società vuole farci credere? Conosco persone gay, rispettabilissime, oneste, pacate, dotate di nobili valori, gentili e rispettosi del prossimo.Cosa manca loro? Oppure si pensa che i "f###i" siano solo quelli che partecipano al gay praid, che sfilano su carri, nudi e volgari?Quelli sono osceni, anche io lo dico.Ma sono una minranza, sono una devianza, come in ogni settore vi sono frange di pazzi squilibrati ( preti pedofili, eterosessuali pervertiti, madri degeneri , in ogni contesto etc.)La chiesa condanna , anche se non lo dice apertamente, gli omosessuali, ed in ciò si mostra razzista e settaria.Cristo è venuto per propugnare la fratellanza universale e per salvare, non per giudicare.La chiesa( non tutta, per carità) spesso abusa del suo"potere" e giudica( che dire del rifiuto di concedere i funerali a certi uomini, vedi Welbi).Come si permette di giudicare un uomo non degno di un funerale!Dio giudica, non i preti (certi, non tutti)."Non giudicare e non sarai giudicato", vale anche per la chiesa.Cristo oggi si scandalizzerebbe di molti suoi "ministri".Non ci si chiede perchè la chiesa perde molti possibili fedeli? E' (è un motivo tra i molti , ma va fatto notare) l'arroganza di certe posizioni dei ministri di Cristo, che porta sulla strada sbagliata molte anime.Riconosco che moltissimi missionari cristiani sono un modello davvero insuperabile, tuttavia ci sono gravi colpe dentro il clero.Comunque il modello è e deve essere Cristo, non la chiesa( perlomeno certe frange, tra cui, haimè, il pontefice). |
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