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categoria: poesie

amore ancestrale

indugiar silenzi
per dissipare angosce
e ancor nn azzardar parole
che per timor del perdersi...
addolorati occhi negli occhi
quel reverenziale timore umano
al cospetto di tal sentimento occulto
che orecchio terreno nn osa udire ciò
che il cor potrebbe sentire
che occultasi l'amor alle menti ottenebrate
di color che si nascosero fra ali fugaci di fate
e tosto t'abbandonai pensier mio eterno
che questo piccolo cuor si rifuggiò per scherno
ed ancor più sollecito sapevo il tuo sarebbe stato
che se possibile come nessun altro ha mai amato
talmete forte che al vento oppone resistenza
e supera oltre il limitar di oceani qualsiasi magneficenza
anima antica
amor mio ancestrale
che di vite passate chissà in quale chimera
ci arrendemmo a quel maestrale
se ora il fato benigno ci porse la mano
come cesto colmo di ciliege accogliemmo l'arcano
ha radici profonde questo amor che spesso ci confonde
inespugnabili son queste radici
ormai l'intreccio è indissolubile
e occhi dentro occhi ci obbligò ad essere felici.

deneb

segnalata da deneb lunedì 19 gennaio 2009

stelline voti: 1; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

il giorno dopo

nuovamente nel letto
della nostra passione
i nostri odori sul cuscino
le mie idee in un atomo
esploderanno qui

pensieri nella mia mente
fantasie stese accanto a me
ma tu ucciderai per me
quel ragno che mi morse
instancabilmente
saliremo
e sempre scenderemo
insieme
quelle scale
senza angoscia alcuna
senza paura
senza tristezza
solo delirio!

sto camminando verso te
e dormirò ancora a pugni chiusi
serena
e tornerò ad essere bambina
preparami solo una culla
tra le tue braccia forti
chiuse a cerchio
ed io vi danzerò in eterno
pensandoti

SonoComeMe

segnalata da SonoComeMe venerdì 4 novembre 2005

stelline voti: 9; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

E’ con noi!

Il papa è morto, se ne fa un altro...
Cristo che muore, Cristo è risorto!
Ma tu, Karol, resta con noi...
Tu amavi i giovani, resta con noi!

E’ difficile pensare altro pastore
di questo tuo gregge esuberante
di giovinezza e liberi orizzonti...
Tu, Padre, a questo esercito

di giovani amanti del vangelo
sei stato vicino, l’hai interpretato...
E l’hai guidato con chiarezza,
straordinaria bontà, e con l’amore

del buon pastore fedele al mandato...
Tu, papa Wojtyla, l’hai consacrato,
il tuo gregge di ragazzi entusiasti,
a Cristo Signore, a Gesù risorto,

perché rinascesse da tutte le morti
della nostra vita, senza smarrirsi
nell’angoscia infinita... Hai cresciuto
il tuo gregge di santi, e lo vedrai

moltiplicarsi con i tempi dei tempi
dal Paradiso, dove sei già andato
e da cui invii la tua benedizione
in cento lingue... Grazie, pà santo,

di esserci stato. E grazie di essere,
con il tuo spirito, ancora fra noi
che, come fossimo tuoi figli...
non potremo scordarti mai!

FernyMax - tratto da ricordo del buon pastore

segnalata da FernyMax lunedì 18 aprile 2005

stelline voti: 8; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

Perdonami

Perdonami,
se non ho saputo leggere,
nel tuo silenzio,
l’angoscia che ti stava attanagliando.

Perdonami,
se non ho saputo vedere,
nel tuo fuggire,
la paura che ti rendeva inquieto.

Perdonami,
se la necessità di essere capita
ha prevalso su quella di poter capire.

Perdonami,
se non sono stata capace di amarti
come tu avresti meritato.

Perdonami,
se il mio amore
è servito solo
ad estendere le tue ferite.

Perdonami,
se non ho saputo darti
la serenità di cui avevi bisogno.

Perdonami,
se non ho potuto essere
diversa da come sono.


antonella

segnalata da antonella sabato 18 gennaio 2003

stelline voti: 6; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

incomunicabilità e sospetto
paura della piatta semplicita'
smarrimento nell'autentico
fuga nella normalità
urla soffocate
false lacrime
violenze normali
Nessuno vuole davvero amare
Siamo ciechi corteggianti il potere
assorti a non dimenticare noi stessi
L'accumulo di tutto
di sensazioni
terrore per la piccola lacrima solitaria
dispersa nell'indifferenza
Angoscia del vuoto della riflessione
del voler cambiare il mondo
non capire se stessi
errare per anni
senza capire la grandezza soffocata
La risposta e' semplice
Amare e' dare
Amare e' soffrire
Amare non esiste.

dolce77

segnalata da dolce77 mercoledì 25 febbraio 2004

stelline voti: 7; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Donne sole

Donne sole, donne senz'amore,
vanno in cerca di una vita migliore,
donne angosciate da paure incessanti,
hanno il timore di affondare per sempre.

Donne alla ricerca di fortuna assicurata,
un pò disinibite per cercare di capire,
cosa hanno di strano, cosa fanno ferme là,
cosa hanno di diverso dalle altre donne che...

Hanno una famiglia, dei figli, un marito, l'amore li circonderà
hanno una casa, dei soldi, la gioia, la vita gli sorriderà...

Donne libere, senza ostacoli,
donne semplici ma con amore,
donne umili desiderose di
amore che un giorno arriverà,
di un amore che un giorno arriverà.

Donne rinnegate in questo mondo così infame,
e la libertà rubata su questa terra prigioniere,
hanno sogni che le aiutano ad andare avanti,
la speranza di diventare come le altre donne che...

Hanno una famiglia, dei figli, un marito, l'amore li circonderà
hanno una casa, dei soldi, la gioia, la vita gli sorriderà...

Donne libere, senza ostacoli,
donne semplici ma con amore,
donne umili desiderose di
amore che un giorno arriverà,
di un amore che un giorno arriverà...

Donne umili desiderose di
amore che un giorno arriverà,
di un amore che un giorno arriverà...

Gianfranco Manco - tratto da Gianfranco Manco

segnalata da Gianfranco martedì 1 giugno 2004

stelline voti: 3; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

nel cielo

a volte io domando
chi noi siamo
e che cosa noi facciamo su questa terra
tra solitudine
angosce
malattie
violenze,
io non voglio vivere nella fretta
della quotidianetà,
voglio osservare il cielo
voglio immedesimarmi nella
sua misteriosa bellezza,
nell'incanto di un azzurro senza confini,
osservare le ali bianche di un gabbiano
purezza nella purezza,
amore nell'amore,
ho visto un piccolo uccello
rubare una mollica di pane
dalla bocca di un piccione,
ho visto il piccolo uccello
fuggire divertito con il suo prezioso boccone
io sono il piccolo uccello
che ruba la felicità del cielo
nei piccoli boccoli scintillanti,
amo il cielo e le ali degli uccelli,
amo quella mistica sensazione
d'amore che regna nel vuoto.

daniela cesta

segnalata da Daniela cesta martedì 6 novembre 2012

stelline voti: 1; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

Il Sorriso.....dedicata a mio figlio

Tu sai perchè sorrido...
quando osservo il tuo viso e la felicità traspare
nei tuoi occhi sereni,
e, una piccola smorfia appare sulle carnose labbra;
sorrido.....quando il vento scompiglia i tuoi capelli,
così folti e belli...come fili di seta che brillano nel sole;
sorrido....quando sento la tua voce
che teneramente dice: "Mamma ti voglio bene!"
Allora lascio le amarezze...le angosce....le tristezze
in un angolo sperduto,
dimentico il passato...tuffandomi in un sorriso
plasmato dalla tua gioventù;
tu sai perchè sorrido......
nonostante le fatiche....le pene....i sogni ormai perduti che non tornano più,
perchè nel mio sorriso tu trovi uno spiraglio
un'ancora sicura...che affronta la tempesta...tenace
forte e salda,
un'umile fiammella che tiene acceso il cuore;
sorrido....quando penso che l'universo è immenso
e al di là del cielo c'è un posto anche per me!
Sorrido......perchè è bello vederti camminare,
andare incontro al mondo ...mentre io mi allontano
camini lentamente....e con fare deciso,
e hai sulle labbra ..........l'ombra di un sorriso.

Laura

segnalata da Laura martedì 17 maggio 2011

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categoria: Poesie

settimana santa del Signore

Nel buio di questa quaresima
prigionieri tra le mura di casa
da giorni e giorni per colpa di
un virus mostro che toglie il respiro
paura, angoscia, terrore
sorriso, impazienza, nervosismo
non possiamo entrare, nella tua chiesa Signore
è il piu grande dispiacere per un cristiano
non potere seguire le cerimonie
della tua settimana di sofferenza verso la croce.
Le vibrazioni nel cuore, scuotono tutto il mio essere
il dispiacere circonda la mia anima, dopo tanta resistenza
tutto si sta trasformando in dolore spirituale
non posso raggiungerti Signore, non posso arrivare
nella tua casa e credo che prima o poi piangerò.
Sembriamo tutti smarriti e circondati dal male
ci sentiamo abbandonati e soli, vittime, del mostro invisibile
che nessuno conosce, siamo tutti peccatori e abbiamo bisogno di te
donaci speranza, forza, coraggio, apri i nostri occhi alla tua luce.
Scuoti il nostro spirito alla vista del cielo pieno di stelle
al germoglio che scintilla in questa primavera silenziosa
come la rugiada che scivola sull'erba
così la mia lacrima scenderà sulla mio volto e sul sorriso
mentre ascolterò la voce di Dio nel suono melodioso
delle sue campane, cosi vicine...così lontane.

DANIELA CESTA

segnalata da daniela cesta venerdì 10 aprile 2020

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categoria: Poesie

rosa bianca

Rosa bianca

Mi manca quel sorriso...
Mi manca quello sguardo...
Non capivo... non potevo...
Adesso solo nella notte...
Mentre viaggi nei tuoi sogni...
Vago alla ricerca...
Di cosa non so...
Una parte di me...
Morta da tempo...
Mi inabissava nel buio...
La solitudine... la tristezza...
L'angoscia... l'odio...
Il mio mondo era...
Alle spalle lo guardo...
Spaventato... disgustato...
Un mostro nascosto era nato...
Di fianco gli occhi...
Scrutano la luce...
Briosa... piena di vita...
Di amore... sensibile...
Il cuore batte forte...
Voglioso di vita...
Di piacere... D'amore...
Ritrovo il tuo sguardo...
Il tuo cuore batte...
Anzi suona un inno alla vita...
Il tuo sorriso...
Mi culla i pensieri...
Avanti adesso...
Una via lunga...
Piena di rose...
Odore inebriante...
Mi chiama... mi sussurra...
Mi indica...
Apro gli occhi...
In fono lla luce..
Una rosa bianca...
Mi aspetta...

Fabiano Gualà

segnalata da Fabiano Guala martedì 25 giugno 2013

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categoria: Poesie

Mille luci spente

Mille luci spente
che si accendono quando ti vedo,
quando ti parlo,
ti tocco,
ti sfioro....

Sei in un sogno,

un sogno che si impadronisce
improvvisamente della mia anima,

mille diari,

quei diari,
fatti di luce spenta
accanto a un focolaio,

scritti per anni di angosce totali,
di depressioni che mi uccidevano dentro,
vedo le pagine,
una mano tremante
di una vecchia ottantenne,

le rivedo...

dita sciupate da una vita vissuta male,
con lo sguardo incupito
da pensieri assillanti,

ora sono lì,
in quella scatola che chiuderò per sempre,

le mie mani non vogliono più toccare il buio,
ne ho già "abbracciato" tanto, troppo,

voglio rivederle vive
e non vogliono prendere più quella penna
che ha visto le macchie del quaderno...

ora accanto al focolaio
c'è un diario nuovo
che sto aprendo pagina per pagina,

la mano non è più quella di un tempo,
è bagnata di lacrime passate
ma non nuove...

un sogno,
il mio sogno:

ora sei tu !!!

segnalata da Tecnogatta giovedì 18 novembre 2004

stelline voti: 9; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

Catarsi d'Amore


Fra le nebbie eterne,
e le cupe armonie
dell’orrore metafisico,
la mia anima ha vagato,

per lungo tempo,
schiava di sue colpe,
piangendo disperata,
non rintracciando il filo...

Ancora questo senso,
d'angoscia, mi ricorda
le profondità del male
appena patito...

Io neanche saprei, ora,
cosa chiedere a Dio,
se potessi inchiodarmi
al leggìo dei pensieri

e raccoglierli,
in un guscio di noce,
perché galleggino
sull'acqua...

Allora prenderei
per oro colato
le verità di Fede,
e smorzerei,

dentro un boato,
il tormento d'amare
o l'ansia di vivere
senza soffrire.

Eppure fra i tuoi occhi
ho letto la Speranza,
e la Carità d’un bacio
ha spento in me

ogni tracotanza:
alla tua Fonte berrò
tutti i miei Sogni,
o le soavi Illusioni

di un Giorno d'Amore,
perché lo Spirito viva,
come mai è stato,
fasi della Coscienza,

simile ad un bimbo,
appena svegliato,
così bello e felice
in grembo alla Mamma.

FernyMax

segnalata da FernyMax venerdì 21 febbraio 2003

stelline voti: 5; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

La sconfitta

La sconfitta arriva
quando ti accorgi
di non saper più
a cosa aggrapparti
per sentirti ancora viva.

La sconfitta arriva
quando non c’è niente e nessuno
che possa dare sollievo
alle tue angosce.

La sconfitta arriva
quando senti
di non poter più sopportare
il peso e la fatica della tua vita.

La sconfitta arriva
quando ti svegli al mattino
e non vorresti più doverlo fare.

La sconfitta arriva
quando nelle tenebre della notte
senti solo il rumore del tuo pianto
e ti accorgi che nessuno
è disposto ad ascoltarlo.

La sconfitta arriva
quando neppure
il sorriso di tuo figlio
riesce a dare sollievo alla tua anima.

La sconfitta arriva
quando capisci
di non aver più la forza per sorridere
e di voler solo piangere, piangere, piangere,
fino a sfinirti.

La sconfitta arriva
quando senti
l’ansia appropriarsi del tuo essere
e non trovi il modo per potertene liberare.

La sconfitta arriva
quando neppure
una parola è sufficiente
per aiutarti a non sentirti così sconfitta.

antonella

segnalata da antonella sabato 18 gennaio 2003

stelline voti: 6; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

memorie 2

La fine del mio tormento,
l’estinzione di una malattia,
lascia che gridi per accrescere la mia ira,
l’ira di un amore spento,
grida, del buio e del dolore,
delle labbra bruciate, dell’eco assordante.
Fammi arrivare dove le mie grida vogliono gridare,
dove le mie parole sono fiamme degli inferi
e le lacrime la lava del vulcano sacro.
Nasce l’arma perfetta, fredda, fluida all’apparenza,
ardente e affilata all’occorrenza.
Strizzo le mie mani, e mi trafiggo,
nascerà il sangue della sofferenza,
il liquido dell’ignoranza e della forza bruta.
Bevi, la mia essenza
lo stato fuso della mia vendetta,
bevi, assorbilo, assorbimi,
ti travolgo, ti sto attraversando, spegniti.
Prova l’angoscia di non poterlo più fare,
di non poter commettere più errori,
di non provocare più male.
Una spada insanguinata invisibile alla tua incredulità.
Affoga, nel sonno più depresso, il non ritorno.
Tenta, non concedo tregua,
la rabbia si è riversata, ora ti schiaccia,
ti comprime ancora, finché la tua ombra diverrà
ombra dei tuoi residui, nulla.
Sei stata trafitta senza misura, come volevo,
hai bevuto fino all’ultimo sorso,
retrogusto mortale.
La pioggia cadrà silenziosamente
sul luogo del delitto, non lascerà tracce,
diluirà acqua con sangue, formerà la pozzanghera
del peccato, lo specchio della tua morte.
Non ci sarà sole eterno e raggio capace
di cambiare la sua natura,
siamo io e te, macchiati dalla spada e dalla follia.

segnalata da purafollia sabato 2 settembre 2006

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categoria: Poesie

Una notte come questa

Oggi è iniziato il freddo.
Non volevo ammetterlo
neanche con me stesso:
la gente s'è incappottata...

Altro che maniche di camicia
d'appena tre giorni prima!
Un freddo intenso, capace
d'evocare l'aria dei morti...

ma sì, quel vento glaciale,
che a Napoli, a dire il vero,
non s'era avvertito manco
durante il 2 novembre...

con tanto sole che pareva
fosse giorno di primavera...
Ora, stò gelo, fora l'anima
come 1 coltellone da cucina.

Anke le mie paure rifanno
capolino, insieme al freddo.
Ma ci metto uno stop, sennò
sai che sfracello... lasciarsi

trascinare dai pensieri cupi.
Nò, gliel'ho già detto
all'uomo nero d'andar via
con tutte le sue angosce...

Perché adesso parlo io
e voglio inventarmi la vita
diversa ogni giorno
che passa e più bella,

anche se ci faccio a botte
con lui di tanto in tanto ...
Quel diavolo ingannatore,
stesse attento anche lui

alla pretesa di vincere
sulla nostre debolezze,
privandoci della speranza
in un destino migliore...

Infatti se l'è data a gambe,
il vigliaccone! Aveva scordato
che lo Spirito Consolatore,
superato il primo panico

ci dà la forza di reagire,
così da fargli lo sgambetto
proprio quando lui vorrebbe
già proclamarsi vincitore.

Ma ora sono tranquillo,
benché persista il freddo...
Dopo una cenetta con due
boccaletti di vin sincero,

cosa ci vieta di godere
della dolcezza ritrovata,
e di brindare alla vita,
alla faccia del freddo,

degli smorti colori,
degli spenti sapori
e di tutti i dolori...?
Viva la gioia di vivere

conquistata ogni volta!
Non arrendetevi mai
& brindate con me...
felicissima notte

dal vs. fe;*)fè

FernyMax - tratto da pensierini notturni al freddo & al gelo

segnalata da FernyMax domenica 20 novembre 2005

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categoria: Poesie

La Spada Del Diavolo

La Spada Del Diavolo

La violenza
è una spada
avvelenata d'odio
nella mano
del diavolo
con gli occhi bui,
trafigge il cuore oltrepassando l'anima facendola
sua vittima prediletta uccidendo
con inaudita ferocia
e gelosia inarrestabile
la sua sensibilità umana affogandola
nel sangue
per vendetta,
gettandole addosso
la sua melma contorta,
e il dolore
che ne cagiona perpetuerà
per sempre
in quelle cicatrici
mute
che non tutti gli occhi
sanno percepire
in quelle paure
che partoriscono angosce ogni giorno,
e lacrime asciutte
e segrete
in ogni angolo della vita! Ricorda che
seppur sorridono
e scherzano
tra la ressa
nelle strade del mondo
non dimenticheranno mai
di essere
vittime innocenti
guardandosi
allo specchio del passato
che per loro
non passerà mai,
ma non te lo confideranno mai
per essere compatite
poiché
non ne hanno bisogno! Rivogliono solo
quello che gli è stato privato
e calpestato,
la dignità
di essere fiori
con le loro essenze profumate
nell'espressione
di essere
semplicemente donne!

Laura Lapietra

segnalata da Laura Lapietra giovedì 25 novembre 2021

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categoria: Poesie

Opulenza Evaporata

L' opulenza evapora come nebbia
al primo albeggiare della cognizione,
sotto i suoi occhi smeraldi, assetati.
Un velo enigmatico che si disperde
tra le correnti eterne,
lo rendono schiavo del suo nudo
una volta andato
non è più possibile riacquistarlo.
Perle di fortuna evanescenti
nella brezza imprevedibile
dell'incauto imprudente
cadono dalle scale della perdita,
nell'aria l'ira del leone sconfitto.
Ogni avere, cangiante e caduco, lanciato al suolo risuonando
elogi di autocompiacimento
si manifesta come un sauro
che scivola via in un battito di ciglia, emblema di un ricordo
ormai disperso nell'arroganza.
Un forziere vuoto di sogni brilla
nel suo nulla, in quelle promesse
mai onorate per qualcuno,
ma dissipate con frivolezza!
La speranza si esilia in ogni volto,
volti che un tempo
risplendevano con convinzione.
Ora metamorfosati in ombre,
riccioli di ricordi effimeri,
dove ogni raggio di luce
diventa un'eco di rammarico, lasciando l'abisso vuoto
assorbendo all'anima la pace.
L'angoscia si insidia
tra le pieghe del cuore,
e il dolore si fa compagno veleno muto e incisivo!
Un inchiostro indelebile
su pagine ormai ingiallite
sul quale piangere disperato.
In questo scenario desolante
di perdite e tormento,
il tempo si arresta e osserva
con occhio critico, l'egoismo punito,
mentre le storie
di colori festivi e opulenti
vivi di lussureggiante armonia,
acquistati con fiamma dorata
si estinguono nel baratro.
E i sogni, un tempo vibranti,
ora giacciono come foglie
morte sul terreno sterile.
Così il ricordo di ciò
che era apprezzato
per la sua carnalità,
si trasmuta in un soffio fetido annegato in un oceano di ombre,
di nostalgiche riflessioni
senza zattera salvifica
di salvezza mai coltivata
per eccessiva superbia,
e il fango nel suo latte
è letto perpetuo nel dimenticatoio
del rimorso nel suo ineluttabile
dissidio imperituro.

Laura Lapietra ©

Laura Lapietra

segnalata da Laura Lapietra mercoledì 11 settembre 2024


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