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categoria: Poesie
C'è SOLO IL MIO RESPIRO ORA
...C'E SOLO IL MIO RESPIRO ORA...
...Quaggiù è tutto diverso...
...percorro il mio tunnel ma nn c'è luce...
...mi aggrappo,mi stringo ma cado inesorabilmente
nel vuoto...mi sento forte...
...ma non riesco a percepire dentro me nessuna
emozione in quello che faccio...
...continuo a camminare...
...continuo a pensare...
...mi stò uccidendo pian piano...
...Fuggo dalla vita...
...fuggo da quella vita...
...non mi piace lì...
...non mi piace quel mondo....
...Solo quando sono solo che sò di chi mi posso fidare...
...Continuo a combattere contro me stesso...
...voglio vedere quanto riesco a logorarmi...
...stò male...ma non chiedo aiuto...
...mi nascondo dietro una barriera che è oramai invisibile...
...anche io non la riconosco più...
...forse perchè non ho più le forze...
...Mi sembra tutto così scontato lì...
...come se vivessi ogni giorno un film visto un miliardo di volte...
...Sono stanco...
...lì non c'è più niente di nuovo...
...è stato tutto già compiuto...
...tutto già scritto...
...Sono solo all'inizio...
...e mi chiedo già come finirà il mio film...
...quando calerà il sipario...
...parlo con i miei coetanei...
...ma alle mie domande rimangono intorbiditi ...
...come increduli e disorientati...
...INVIDIO LORO perchè...
... sono ingenui...
...INVIDIO LORO perchè...
...si emozionano con poco...
...INVIDIO LORO perchè...
...riescono a fuggire dal niente...
...INVIDIO LORO perchè...
...credono ancora in qualcosa...
...INVIDIO LORO perchè...
...QUAGGIù non ci sono mai scesi...
...C'E SOLO IL MIO RESPIRO ORA...
Il pensatore della notte - tratto da il pensatore della notte
segnalata da il pensatore della notte sabato 17 febbraio 2007
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categoria: poesie
SE GUARDI BENE
Se guardi bene abbiamo tutto
Se guardi in fondo non abbiamo niente
Un giorno la vita ci dà qualcosa di magico
E il giorno dopo se la riprende.
Mentre fuori appariamo sorridenti
Dentro c’è solo voglia di urlare
Il dolore che ci teniamo fra i denti
È davvero difficile da sputare.
Abbiamo i nostri ideali
Ma combattere per loro è tutta un’altra faccenda
Siamo persone normali
Che tuttavia sperano di vivere una leggenda.
I nostri sogni si possono realizzare
Ma quel giorno non si sa quando arriverà
Abbiamo tutto quello che ci serve
Eppure cerchiamo di fuggire da qua.
La tua giovinezza ti va stretta
Vorresti sentirti davvero adulta
Al pensiero di essere indipendente
Il tuo cuore esulta.
L’amore rimane un rifugio
In cui decidiamo noi il futuro
Anche se in alcuni momenti
Fidarsi non è ancora così sicuro.
Eppure un tuo bacio mi dà ancora i brividi
Mi regala ancora un motivo per sognare
Mi riempirei di lividi
Solamente perché tu mi possa curare.
Se guardi bene abbiamo tutto
Se guardi in fondo non ci sono catene
Puoi vedere i nostri corpi correre al sole
Se guardi bene….
LucaG - tratto da MyLyrics
segnalata da LucaG sabato 10 novembre 2007
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categoria: poesie
La legalità
la legalità è un nostro diritto
La legalità oggigiorno è oppressata da menti che sanno operare solo per i propri scopi
e che danneggiano l'economia del nostro territorio,come noi sappiamo molte attività
commerciali sono nel mirino del rachet e sono destinate a chiudere a causa del
loro successivo fallimento economico,i cittadini a questo punto sono chiamati in
forza a combattere questa piaga,non è il singolo soggetto che esponendo le
proprie idee riesce a superare questo problema,ma è l'unione di forze maggiori
e quindi l'adesione di più persone e più idee,anche all'interno della politica stessa
l'operato di alcuni soggetti lo fanno esclusivamente per garantire sicurezza a
favore di chi crede nelle istituzioni e nello stato perchè la politica non è solo
mafia come viene definita da tanti,ma c'è chi vuole creare all'interno un
qualcosa di buono e di creativo,che non solo prende atto degli impegni
da portare a termine ma fa anche capire il suo appoggio per il problema in
questione.
la dignità umana è un diritto di tutti,e dobbiamo mettere in risalto le qualità
della vita di cosa abbiamo intorno a noi aprrezzando anche il più piccolo
gesto fatto con umiltà,perchè dietro il lavoro di un uomo ci sta una famiglia
da portare avanti e questo è un grande impegno che da valore a chi rispetta
alla lettera il dovere verso la famiglia e il rispetto verso lo Stato,soprattutto
per coloro che hanno perso la vita dando la loro credendo nell'appoggio
dello Stato anche se un po di marciume ha navigato in passato in
quelle acque,però non dimentichiamoci la risposta che ha saputo dare
a caro prezzo di audaci interventi ed efficaci risultati.Lo stato vero siete
voi cittadini e non dovere avere paura,l'importante e che di un cerchio
si crei una barriera di sincerità e senso cristiano,basta volerlo e si
ottiene senza difficoltà.E' UN VOSTRO DIRITTO ESSERE TUTELATI
E UN VOSTRO DIRITTO CREARE UNA COMUNITA' MIGLIORE CHE
PORTI AMORE E NON DISPREZZO.
abbracciamo le idee sotto il tetto della nostra idea
dove coivolgiamo il nostro io già dalla tenera età
e combattiamo per i valori che sono oppressi
dal buiodell'ignoranza,
Solo noi possimo aprire gli occhi dove la luce
cerca di entrarvi.
quando il sorriso che ti viene offerto
e ciò che hai saputo dare col giusto onore.
segnalata da Marco sabato 27 dicembre 2008
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categoria: poesie
poesie virtù e rinascita
Poesia
Virtù
La virtù va combattuta con la mente
Ma c’e chi se ne frega
E non ne vuole sapere niente.
Se la coscienza non oltrepassa la sventura
Ahimè la vita sarà ancor più dura.
Siamo tutti in cerca di aiuto
Ma sempre un buco nell’acqua
Procura il distolto.
Per quanto la vita ci illude
Non sappiamo mai che fare
Se guardare avanti o osservare il mare.
La scienza ha fatto solo quello che ha potuto
Ma il nostro cuore ha sempre sofferto e taciuto.
Le soluzioni sono milioni,
Ma neanche una ci fa prendere decisioni.
Siamo stufi,siamo stanchi
I problemi sono tanti.
Solo una luce
Solo una speranza
Ci aprirà la porta dell’alleanza.
Poesia
Rinascita
L’umanità è piena di attitudini e privilegi
Che nel momento dello sbaglio
Sono sacrilegi.
Impugnano l’arma per sa che cosa,
Togliendo l’immagine della vita
Che si andava sgretolando
Nel peggior danno.
Abbandonano così la speranza
Si spezza il filo argenteo dell’alleanza
Perché senza esperienza e senza intelligenza
È difficile raggiungere la conoscenza.
Sorgere tra due montagne
Sorgere tra le colline
Oh Madre del cielo questa però non è la fine.
Illuminato dallo splendore
Affascinato dall’ampiezza del mio Signore
Dico:<<Grazie per essere rinato in questo regno d’amore>>.
Marco poeta siracusano - tratto da dai suoi brani poetici
segnalata da Marco sabato 27 dicembre 2008
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categoria: Poesie
angelo mio
come un lampo di luce,
mi 6 piombato davanti...
sembravi una stella cadente
venuta ad illuminare il mio cielo.
quello sguardo intrigante,
qul tono dolce,
sensuale.
vedevo le tue mani
sfogliare la rivista...
mentre i miei occhi
continuavano a fissare i tuoi...
m interessavi...
e tanto anche,
cosi quel giorno
sotto la pioggia t cercavo,
ma non riuscivo
a trovare la tua forma,
quel ragazzo con l'aria da angelo...
ma non mi sono arresa,
ho continuato a cercarti,
avevo timore dentro di me,
non sapevo come comportarmi,
il mio cuore mi diceva di continuare,
ma la mia testa mi bloccava...
una marea di pensieri stupidi
mi assaliva...
ed io,sola,
a combattere
contro la mia mente....
t prego angelo mio,
skierati dalla mia parte
e combatti con me.
segnalata da poesia domenica 6 giugno 2004
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categoria: Poesie
MI MANCHI
Mancano pochi giorni a Natale....a te quella festa nn ti è mai piaciuta
dicevi che ti metteva tristezza.....forse perchè te lo sentivi.....
tu dicevi che le cose le sentivi prima degli altri e io ti prendevo in giro...
Quante volte abbiamo litigato per cose inutili.....quanto tempo sprecato
ora me ne rendo conto !!!!
Poche volte ti ho detto ti VOGLIO BENE....
mi sembrava una frase così ovvia e pensavo di avere tutto il tempo per dirtelo e ridirtelo
fino alla noia
TI VOGLIO BENE........
Sei stata l'unica donna che mi ha voluto veramente bene
Quante battaglie abbiamo combattuto assieme....
a volte alleati a volte no.....
due caratteri molto simili...
Volevi fare la dura.....ma dentro piangevi
soffrivi per la perdita di una persona a te molto cara
Non ti volevi rassegnare e piangevi e soffrivi. ma davanti agli altri
imperturbabile come sempre..
Dicevi che volevi andartene prima degli altri perchè tanto nessuno se ne sarebbe dispiaciuto.
Io lo so che tu lo dicevi tanto per dire....ma qualcuno lassu nn deve avere capito che tu non
lo dicevi seriamente
e un giorno scese dal cielo per avvolgerti con le sue bianche ali...
per portarti la dove noi non avremmo più potuto ne vederti....ne toccarti
ne avremmo più respirato il tuo profumo
Ora sei serena ora stai bene lo so perchè a volte mi vieni a trovare......
ma una cosa volevo dirtela
anche sta volta ti sbagliavi...
MI MANCHI...
anzi
HAI LASCIATO UN VUOTO
NEL CUORE DI TUTTE LE PERSONE
CHE TI HANNO CONOSCIUTO
Andrea Marchioni - tratto da il mio cuore
segnalata da Andrea venerdì 29 ottobre 2004
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categoria: Poesie
Spesso mi sono chiesta, "come iniziera a scrivere?"
Come potró formare i miei pensieri in parole?
Esistevano giorni incui non sapevo sé paingere o ridere,
ma poi tutto divenne + chiaro!
Mi alzai e mi sentii- come mi sentii?-
disperata nella mia speranza!
Tu hai continuato a vivere la tua vita,
hai lavorato
e nelle ore libere
mai un pensiero a me sprecato!
Io ho usato il tempo
per pensare!
e poi ....
Il vento a spazzato via i miei pensieri
come le foglie in autunno!
E cosa è rimasto?
un vuoto e alberi spogli!
Se potessi tornare in dietro,
cambierei questa situazione
che ti ha lontanata da me!
Pero se lo facessi mi rinnegerei
e la mia anima ne morirebbe!
Di te mi sono fatta trasportare,
ma solo con il tempo me ne sono accorta!
Ho contribuito a mettere in gioco
la nostra amicizia!
Per la quale tu e io
non abbiamo voluto combattere!
Adesso la vita trascorre
e viviamo nell pasato
dicendoci delle bugie!
Affinché le nostre emzioni
vegono congelate,
per poi scogliersi nell sole
e causare dinouvo delle sofferenze!
Vale - tratto da pensieri a una amica
segnalata da Vale sabato 30 ottobre 2004
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categoria: Poesie
Guerra
Un grido nella notte…
“Taci! Sei riprovevole!”
Un Tono implorante…
<Ti Prego Ascoltami…>
“No! Non devo e non posso darti ascolto!
Io detto le regole, l’ho sempre fatto!”
<Ed io ti ho sempre ascoltato, seguito, ammirato…
ma ho sempre sofferto…>
“Quante ferite in più avresti se non ci fossi stata io?
Ci hai mai pensato?”
<Io non penso…io Agisco!
Io non pondero…io Vivo!
Da Sempre…>
La rabbia esplode…
“Ingrato!
Ti ho protetto, ti ho preservato dalle peggiori sofferenze!
E Ora pretendi di nuovo di essere ascoltato…”
<Non puoi ignorarmi…
non puoi annientare ciò che ho dentro
e far finta che non sia mai esistito…>
“Il potere sta nel volere…
e io voglio solo dimenticare…”
<Ma io non dimentico…mai…
porto con me ogni ricordo…
e ne sono afflitto…>
“ Non fai altro che soffrire e preoccuparti…
tu, sempre devoto agli altri…
a me non pensi?”
<Sei forte…supererai anche questo…>
“Sono così stanca…”
<Io gli appartengo
Non puoi strapparmi a lui…>
Una lacrima…
“Ragiona! Lui non ti appartiene!
Sei folle e io… ”
Una dolce carezza…
<Lui ci appartiene…Non piangere…
Ce la faremo…insieme…
Smettiamo di combattere questa guerra…
Questo è il mio volere…
Scava dentro te stessa…scoprirai che è anche il tuo…
E’ un nuovo giorno questo…
Lascia, per una sola volta,
che sia io a guidarti
Lascia che mi prenda cura di te…di Lui… >
...E così dicendo, il cuore, abbracciò la mente…
Chiara - tratto da me :)
segnalata da chiara sabato 29 gennaio 2005
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categoria: Poesie
musica
Musica
Da ragazzo, come tutti, era un’illusione.
Le parole delle canzoni, ma solo di alcune, erano le mie.
Era facile appropriarsi delle idee altrui costruendoci sopra castelli di carta, cullando i sogni e le speranze giovanili.
Poi è diventata un riempitivo dei rari momenti vuoti,
ascoltata ma non capita.
Rumori che neanche distraevano.
In due, o tre, è una compagna docile, che non chiede mai.
Da solo diventa crudele, interroga ad ogni nota, ti scava dentro,
costringendoti a pensare, e rispondere a 1000 quesiti che non ti sei mai posto.
Odiavo quella inglese, che non ho mai capito.
Meglio la nostra, magari dei cantautori.
Mi identificavo con loro, godendo delle parole, e quasi non considerando gli strumenti.
Più belle le parole, come sempre pane quotidiano nella mia vita.
Ora che le soppeso, ma mai come meritano, ancor di più.
Mi immergo nei pensieri degli autori.
Alterno felicità a tristezza e malinconia.
Come mai l’uomo si crogiola più nel negativo che non nelle cose belle che gli capitano?
Forse perché la proporzione è ingenerosa.
Forse perché il male ti dà di più.
Spunti facili di commiserazione, e la comprensione di tutti, almeno nella fase iniziale.
Poi tutto sfuma, ma resti comunque solo col tuo compagno/nemico che cerchi di combattere, convivendovi tuo malgrado.
Poi una canzone che neanche conosci, ma che ti sferza il viso, magari con dolcezza.
E pensi ancora a quello che eri, che sei, che potresti essere.
E spengi lo stereo, con calma o con rabbia.
Lo riaccenderai, quando avrai riacquistato la tranquillità, e il tuo io sarà nuovamente scevro dai soliti macigni che lo zavorrano.
Una musica rilassante, senza sussulti.
Magari con qualche rullo di tamburi ogni tanto, per mantenersi vivi, e vigili, nello scorrere del tempo.
Quanto darei per ascoltarla assieme a te. Forse più di quanto possa credere.
Senza senso, non lo merito, ma con tanto amore, con gli occhi che dolgono nel cercarsi.
Col cervello che scoppia nelle tante emozioni che lo coinvolgono.
Col sangue che ribolle di sensazioni da troppo tempo non provate.
Ma nel rispetto della tua persona, di una donna che non esiste, almeno per me.
E restano pensieri, solo pensieri.
bigbruno - tratto da pensieri
segnalata da bigbruno martedì 27 dicembre 2005
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categoria: Poesie
LU UATTO RE LA CASA RE CAMPAGNA
poesia in dialetto cilentano
con traduzione ad sensum
LU UATTO RE LA CASA RE CAMPAGNA
Cittu cittu, chiano chiano,
rint’à la casa re lu vualano
e re tutta la ggente re la campagna,
s’accuglia ‘nu uatto cumm’a
uno re casa, o megghio ancora,
nu’ cristiano ca facìa lu’ guardiano.
E iddo uatto uatto, chianu chianu,
arreta a la cascia re lu’ ggrano assettato
aspettava ca’ int’à ‘nu pertuso,
ascìa ‘nu soricio rignuso
ca’ ra tre jiuoinu nun magnava.
Iddo avia fari rint’à la cascia
chianu chianu ‘nu’ pertuso,
ra parte re ‘ngoppa,
sott’a lu cupierchio,
ca si lu facìa ra sotti,
scennia ra vascio
tutto lu’ grano supierchio.
Ma lu sorice ‘ntilligente e furbo,
ch’era nato ra na mamma zoccula,
nunn’avia privista la presenza astuta
re nu’ uatto maimone ca’ già spìava
le sue latrocinie ‘ntinzioni.
Cu’ la zampa re ‘nnanti
lu sorecio agguanta,
lu puverieddo trema
ma iddo già frema,
è chiara assale la sua ‘ntinzione
ch’adda fare calazzione.
Lu sorecio chiangìa.
ma lu uatto nun se ne futtìa,
picchè si lu’ Patrone trovava la cascia rusecata,
iddo, lu uatto, acchiappao ‘na cauciata,
e picché allora nun ‘ngera su sindacato,
putìa esse pure licenziato.
Tomo tomo, uattu uatto,
arape la vocca all’intrasatta,
e mentre lu puverieddo
le vole fa’ cangià ‘ntinzione,
lu uatto già s’è magnato
ddoje cosse, lu fegato e lu purmone.
E che n’ha fatti re li ‘ntistini?
Se le magna rimani a matini:
chesto lu’ fface in tutta fretta
picchè a chiri tiempi
nun ‘ngera ancora la scatuletta…
Catello Nastro
TRADUZIONE
Facendo il restauro di antiche casse di castagno, il legno caratteristico del Cilento, molto duro e resistente, almeno nell’ottanta per cento dei casi, nel bordo superiore, sotto il coperchio, trovavo un buco quasi circolare di cinque o sei centimetri che portava ai bordi i segni dei denti aguzzi del terribile roditore.
In un precedente argomento abbiamo parlato anche del cane. Oggi sono diventati animali da compagnia e mangiano scatolette di carne confezionate e fabbricate apposta per loro ed in vendita oramai i n tutti i supermercati. Allora erano animali da guardia ed il cibo se lo dovevano guadagnare. Gli avanzi di cucina sfamavano anche loro. Il gatto allora, difendeva la casa dai topi. Non esistevano pesticidi e l’unico rimedio, nelle case di campagna, per combattere i roditori erano i gatti, astuti e furbi che li aggredivano silenziosamente e poi li divoravano. L’altro giorno ho visto un gatto scappare alla vista di un topolino. I tempi sono cambiati. La civiltà dei consumi ha cambiato l’uomo, ma anche alcuni animali…
ne "ad sensum"
Catello Nastro - tratto da POESIE CILENTANE
segnalata da Catello Nastro domenica 27 marzo 2011
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categoria: Poesie
Rugiada Aeriforme
Rugiada Aeriforme
Poserò le mie labbra
col bacio più dolce
sui petali di crocus
ai primi raggi di sole,
e tu coglierai con baldanza
l'estratto d'emozione
del cuore accogliendolo
nel buon giorno che svecchia
il fato tra le nostre radici d'amore estasiandoti, annusando l'essenza
del karma che trascrive
nuove formule per noi
sul leggio della vita
nella carezza del vento
sulle spighe di grano
già recise nel celebrare
quel tramonto d'autunno senza fine che verrà,
dove la dolce rugiada
non consuma tempo
nel pianto di quel che sarà,
aeriforme ma consapevole respira il momento
che si interrompe solo
al risveglio della lenta
e lunga accorata cupidigia
accanto al bianco delle pietre dei muretti a secco dei trulli, ove si fanno testimoni origliando nel segreto
di quel che i nostri nembostrati sveleranno coartamente sui petali
del sogno quando
rinnegando nel disgregare completamente un punzone, che effige la speme
mentre fugge sbigottito
dalla sua falce di luna calante per finire poi anche noi
col palmo della pece fine preannunciata con scroscio,
e poi guazzi sul terreno noi disarmi sparsi coi viola petali calpestati dal cruccio
nel dissolverci sfiniti
evaporando con essi,
anche quell'ultima goccia
che bacerai sul ciglio di fiore
che nascerà nella mite aura
come germoglio per vivere
di luce d'anima ubbia,
riluttante nel combattere
l'amor che non si vuole,
ma tutto è disposto a dare
per poter vivere
davvero d'amore,
ma d'amore davvero
si ha solo timore
di sentir decantare il cuore
quel cuore che non crede più,
ma in cibrei parole
d'amore vuol cantar
come sole scottante
a mezzodì d'estate accesa.
©Laura Lapietra
segnalata da Laura Lapietra giovedì 6 ottobre 2022
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