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stelline voti: 12; popolarità: 2; 0 commenti

categoria: Poesie

Lei

Ritorna un' altra esatate porta sempre un btatticoure questa volta siamo noi.
Quando ritrovi un amore puoi anche commuoverti è come un amico lontanto che viene atrovarti. Sarà quell'aria da bambina con quel rossetto rosa, sarà così, sarà quel muso da ribelle, con quell'abbronzatura sulla pelle, sarà quel modo di vestire oppure quei suoi jeans da ricucire.
Lei e sempre lei che cresce come la mia sete, una sorgente che non mi disseta mai e che tiene in pugno la mia vita e non sa che in fondo conta solo lei e che sta correndo nel mio cuore, vibra nelle mie vene. Sara quel chiederti le cose piu strane e maliziose, sarà cosi, sarà quel tono dispettoso di dire si ma poi ti prende in giro.
Dedicato ad un'amica

Anto E. - tratto da tratto dalle mie poesie

segnalata da Antonella E. martedì 21 ottobre 2003

stelline voti: 5; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

flakes

C'è qualcosa di mortale nell'aria.
Il muro della noia scende sulla riviera dei fiori.
Nessuno sa dirmi perchè ... ogni anno si ripete
questo sterile rito.
Ormai è un abitudine, nessuno ci fa più caso
e come una manciata di sabbia negli occhi .

franco moro

segnalata da franco moro mercoledì 16 giugno 2004

stelline voti: 11; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

...e quando miro in cielo arder le stelle;
dico fra me pensando:
a che tante favelle?
che fa l’aria infinita, e quel profondo
infinito seren? Che vuol dir questa
solitudine immensa? Ed io che sono?

Giacomo Leopardi - tratto da Canto di un pastore errante dell’Asia, vv. 84-89

segnalata da Aquila Nel Vento sabato 2 ottobre 2004

stelline voti: 1; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

Ritornare ad amare!

Ieri e stato un di quei giorni dove avrei voluto solo sbattere le porte e andarmene via. Correre per la via, senza voltarmi in dietro!
Invece mi sono ritrovata in una stanza a piangere! Che spesso mi rende incapaci di agire e di riflettere! Mi sono ritrovata con l’anima chiusa in una scatola, come se ero in trappola! Prigioniera nel mio stesso corpo! Come se intorno a me tutto si stringesse e più provavo a scappare più la scatola si stringeva!
L’aria mi sentivo mancare, i battiti erano accelerati, sentivo un vuoto profondo che si nutriva dalla mia paura! Vi chiederete ,,Paura di chi o che cosa?”
Paura dell’incapacità! Ho paura di non poter più amare! Che cosa buffa, ma in realtà non fa proprio ridere! Cerco un amore che esiste solo nei racconti, un qualcosa che ti fa esplodere il cuore con la sola presenza di quella persona! Una persona che mi completa anche con i suoi difetti, che mi sappia amare come ognuno vorrebbe essere amato! Volevo scappare per non sentire più quel vuoto, ho fatto soffrire un ragazzo, perché non l’amavo e mi sento anche in colpa per questo! Devo scrivere queste parole che mi vengono dal cuore, perché se non li scrivessi andrebbero perse come tante’ altre cose non dette nella mia vita! Sono causa di una sofferenza, che non ho voluto provocare! So che significa soffrire e non potersi più fidare di qualcuno, ma un giorno al altro arriverà la mia opportunità e sarò finalmente libera e felice d’amare di nuovo!

Vale

segnalata da Vale martedì 18 gennaio 2005

stelline voti: 10; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

A Sergio

Nella umbratile foschia del mattino
carezzano frivole due farfalle
quel cielo di tasti bianchi e neri.
Sorridi con gli occhi chiusi e canti
su note che l'aria lambiscono lievi.

michela - tratto da myself

segnalata da michela domenica 16 luglio 2006

stelline voti: 3; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Altro se non fuoco

Altro se non fuoco
freddo dentro brucia
un'inverno di passioni
Non aria
ma è vento fuori
e il fiato riprende

fabrizio corazzini

segnalata da fabrizio corazzini venerdì 19 giugno 2009

stelline voti: 5; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: poesie

Viaggio

Ho cavalcato la sera, soave,
verso un richiamo di luce
per le parole già dette
e per quelle che sono nell'aria.
E' l'aria che assorbe i colori,
io la respiro... come una brezza
in un giorno stagnante,
carezza sul collo,
gaio sollievo sulla mia pelle.
Rincorro l'arcobaleno,
sfuggente fantasma notturno,
con l'indaco intenso e sublime
che abbaglia i miei occhi rapiti.
E, ancora, l'oceano immenso
a regalarmi le onde,
acqua che vive, che pulsa,
che inonda e poi affonda...
le onde, e correnti infinite
che spingono i sogni
al di là del respiro.
Le mani che creano, tese,
morbide pieghe,
dove riporre i segreti,
velluti soavi e suadenti,
tessuti di trame sottili e possenti.
Si librano in volo le mani...
e foggiano, ancora,
impavidi gesti e densa poesia.
Raccolgo opaline conchiglie
con l'eco dei grandi misteri,
suoni incantati, note vibranti,
e collane di gemme pregiate
...forti riflessi dai vivi colori.
Mi perdo e mi trovo,
al di là dei vasti confini,
oltre ogni stagione,
ogni giorno qualunque,
e cerco le orme leggere,
i segni lasciati al suo passo
da splendida e indomita fiera.

segnalata da RitaS domenica 27 dicembre 2009

voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: poesie

Ad occhi chiusi

Fuori da mura strette,
fuori da grave materia,
viaggio nella mia dimensione,
quella più pura, più viva,
così vagamente profusa.

Il fascino di abbandonarmi
svincolata da sì piatte forme,
sgombra da ogni mio greve,
parto per luoghi ardenti...
... quei paesaggi densi,
vividi nei colori
e caldi nell'alitare,
lontani, al di là del mare.

A piedi nudi volteggio
su immensi tappeti di sabbia,
soffici e vellutati,
come impalpabili fiori.
Leggiadra nuoto nell'aria
coperta da un complice velo,
che, appena ondeggiante,
carezza le forme sinuose.

Mentre, sirena, io danzo
tracciando anelli di brama,
magiche sagome d'aria e colore
da me si dipartono, lente,
e poi si dissolvono, ai venti.

I sospiri sollevano sabbia,
più che nebbia un vortice nasce.
Del vortice mi vesto
se voglio celarmi al tuo sguardo.
Invece, col vortice stesso
una trappola io forgerei
per farti gustare, beato,
avvolti in sublime tepore,
riccioli di dolce ardimento.

RitaS

segnalata da RitaS lunedì 28 dicembre 2009

voti: 0; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

Mi alzo alla mattina dopo una notte insonne,tutto sudato mi sento soffocare mi manca il respiro.
Faccio un balzo e mi precipito alla finestra, corro, inciampo, mi rialzo, arrivo al balcone cerco di respirare tutta l’aria ,
tutta quella che posso immettere nei miei polmoni, ma comunque il respiro non torna,l’affanno si fa sempre più pesante
cerco di capire il perché di questa apnea,
poi ad un tratto la risposta
lei mi manca da morire tanto da togliermi il respiro

marcolone - tratto da me

segnalata da marcolone martedì 13 settembre 2011

stelline voti: 1; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

luna

come è bella la luna
su alta nel cielo
splende armoniosa
nella sua aria di mistero
come i raggi di luna
che splendono sul terreno.

daniela cesta

segnalata da Daniela cesta domenica 13 novembre 2011

stelline voti: 1; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Lacrime ghiacciate

Rimani...
sospesa a mezz'aria nei miei pensieri.
E quel cielo dove tu danzavi
pare vuoto nella malinconia
di alcune nuvole
che piangono lacrime ghiacciate...

Alessio Calzino - tratto da Pensieri- Frasi- Parole.!

segnalata da Alessio Calzino lunedì 13 febbraio 2012

stelline voti: 17; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

C'è una sorta di ebbrezza nell'aria, una catena temporale che attraversa la vita.
E' l'amore.
E' danza, sinfonia che ci lega alla natura, ad un unico uomo a una sola donna
per tutta la vita...

grazia © 4.5.11

Grazia Tamagno

segnalata da grazia mercoledì 5 settembre 2012

stelline voti: 1; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: poesie

Ti voglio tanto bene

Ti voglio tanto bene
perché ho imparato ad amarti
più dell'aria che respiro
più del sole che mi scalda.
Una parola sola mi suggerisce il cuore:
Ti voglio tanto bene

Sunita Jassal

segnalata da Sunita Jassal giovedì 26 febbraio 2015

stelline voti: 1; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Come ogni giorno mi desto,
tranquillo e spensierato la vita mi pare bella,
l'aria è pura e il Mondo pare sereno.

Incomincio la mia caccia alle gazzelle per la vita
cerco di mantenere le distanze
da qull' essere chiamato Umano.

Massimiliano Scrocchia

segnalata da Massimiliano Scrocchia giovedì 7 gennaio 2016

voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

giovedi

quel giovedi di novembre
l'aria d'attesa e di speranza
libri e nuvole sospese da scuola
sopracciglie di cigni

guido arci camalli

segnalata da guido arci camalli venerdì 9 marzo 2018

voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

giovedi da leoni

quel giovedi di novembre
l'aria d'attesa e di speranza
libri e nuvole sospese da scuola
sopracciglie di cigni
quei giovedi da leoni di turno

guido arci camalli

segnalata da guido arci camalli venerdì 9 marzo 2018

stelline voti: 4; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

io

Il tuo sorriso

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.

Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.

Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.

Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.

Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.

Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.

io - tratto da IO

segnalata da Ciclistinooooo venerdì 11 luglio 2003

stelline voti: 15; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Eppure la gente si è dimenticata,
la gente non vuole guardare,
ma anch’io faccio parte di questi mille colori,
io sono il grigio.

Quante cose riesco a vedere,
la felicità mi passa davanti tutti i giorni,
entra negli animi,
regala sorrisi,
ti isola dal freddo
si impregna sui muri,
ma a fatica,
perché già colmi di sensazioni,
di emozioni,
che sprigionano pian piano nell’aria
e si fanno trasportare,
penetrano nella pelle,
e tu non te ne accorgi,
tutto diventa magico.
Alzi gli occhi
Praga non è mai stata così bella,
hai davanti una città dove tutto può nascere,
ti guardi attorno,
sei circondato da immense bellezze.
Ma cosa stai cercando?
Non ti accorgi di me?
Rossi i visi della folla che colorano ponte Carlo,
alte le loro voci,
mi schivano gli sguardi,
ma anch’io faccio parte dell’aria che respirate,
io sono il brutto della città.
La pietà,
a volte,
spinge quest’animi felici a venirmi accanto,
e i miei pensieri vengono interrotti
dal tintinnio delle monetine che mi cadono ai piedi.
Perché non parlate con me?
Mi escludete?
Eppure anch’io sono seduto su questi terreni freddi,
anch’io faccio parte del tutto
perché non mi chiedete di parlare?
Io vedo la magia che voi solo sentite.

Eppure la gente si è dimenticata
la gente non vuole guardare
ma anch’io faccio parte di questi mille colori
Io sono il grigio.

MarcoCogo - tratto da un mio viaggio

segnalata da marco Cogo sabato 23 agosto 2003

stelline voti: 29; popolarità: 7; 0 commenti

categoria: Poesie

IL SORRISO

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.

Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.

Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.

Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.

Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.

Riditela della notte,
del giorno, delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.

Pablo Neruda

pablo neruda

segnalata da sole38 giovedì 29 gennaio 2004

stelline voti: 9; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: poesie

strade di fuoco

La porta sbatte
L'aria fa volteggiare il tuo vestito
Come un pensiero si libera nell'aria
Mentre un giorno è finito
Il piano suona per i cuori solitari
Eccomi qui per i nostri sogni più cari
Non lasciarmi uscire
Fuori ci sono cose che non voglio capire
Non chiuderti in camera, sai perché son venuto fin quaggiù
Mi guardi e dici che non sei più una bambina, non più
Non esser triste, la notte è senza catene
Non ti senti tanto bella ma per me vai bene

Puoi nasconderti sotto le coperte
E lasciare che il dolore trovi le porte aperte
Strappare fiori, pensando ai tuoi amori
Che hai gettato fuori
Spendere un'intera estate pregando inutilmente
Per una buona azione da parte della gente
Non sono un eroe, questo è chiaro
Tutto ciò che posso offrirti è un po di riparo
Con qualche probabilità di poter arrivare
Che cos'altro possiamo fare?
Se non chiuderci dentro
E lasciare che il vento
Butti all'indietro i tuoi capelli
La notte sembra schiarita
Lungo quella strada infinita
In mezzo a sogni che sono sempre quelli
Abbiamo una possibilità di rendere i nostri sogni reali
Di cambiare queste ruote con delle buone ali
Credi in ciò che non vedi
Il cielo ci aspetta lungo questi marciapiedi
Vieni vicino a me
Arriveremo in un posto che sono sicuro c'è
In queste strade di fuoco
Piccole luci in una terra abbagliata dal sole
Possiamo farcela se il nostro cuore lo vuole
Tieni duro e buttati
Nelle strade di fuoco

Ebbene, ho questa penna che sa come scrivere
Io sono qui, se ti va di correre
Il nostro sogno lo vedremo realizzato
La strada è libera ma il percorso è ostacolato
So che ti senti sola, lo capisco dalle tue parole
Ci sentiremo liberi e le promesse saranno sciolte al sole

Posso leggere il dolore negli occhi di chi stai lasciando
Ma le loro lacrime si fermaranno ai sorrisi
Quando capiranno che il tuo sogno si sta realizzando
C'è chi grida il tuo nome nella notte
Buttando le ginocchia a terra
O pregando su finestre rotte
E tutta la vita che ho tenuto fra i denti
Finalmente la potrò vivere
È una città di perdenti
E ne sto uscendo per vincere.

LucaG - tratto da MyLirics

segnalata da LucaG giovedì 25 gennaio 2007


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