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Sono presenti 27 poesie. Pagina 1 di 2: dalla 1a posizione alla 20a.
voti: 22; popolarità: 7; 0 commenti
categoria: Poesie
Sogni e favole io fingo; e pure in carte
Sogni e favole io fingo ; e pure in carte
mentre favole e sogni orno e disegno,
in lor, folle ch'io son, prendo tal parte,
che del mal che inventai piango e mi sdegno.
Ma forse, allor che non m'inganna l'arte,
più saggio io sono? E' l'agitato ingegno
forse allor più tranquillo? O forse parte
da più salda cagion, l'amor, lo sdegno?
Ah che non sol quelle ch'io canto e scrivo
favole son: ma quanto temo o spero,
tutto è menzogna, e delirando io vivo!
Sogno della mia vita è il corso intero.
Deh tu, Signor, quando a destarmi arrivo,
fà ch'io trovi riposo in sen del Vero!
voti: 21; popolarità: 2; 0 commenti
categoria: Poesie
Via
Palazzeschi, eravamo tre,
Noi due e l'amica ironia,
A braccetto per quella via
Cosi nostra alle ventitre'.
Il nome, chi lo ricorda?
Dalle parti di San Gervasio;
Silvio Pellico o Metastasio;
C'era sull'angolo in blu.
Mi ricordo pero' del resto:
L'ombra d'oro sulle facciate,
Qualche raggio nelle vetrate;
Agiatezza e onorabilita'.
Tutto nuovo, le lastre azzurre
Del marciapiede annaffiato,
Le persiane verdi, il selciato,
I lampioni color caffe';
Giardinetti disinfettati,
Canarini ai secondi piani,
Droghieri, barbieri, ortolani,
Un signore che guardava in su;
Un altro seduto al balcone,
Calvo, che leggeva il giornale,
Tra i gerani del davanzale
Una bambinaia col be'be';
Un fiacchere fermo a una porta
Col fiaccheraio assopito,
Un can barbone fiorito
Di seta, che ci annuso';
Un sottotenente lucente,
Bello sulla bicicletta,
Monocolo e sigaretta,
Due preti, una vecchia, un lacche'.
- Che bella vita - dicesti -
Ammogliati, una decorazione,
Qui tra queste brave persone,
I modelli della citta'.
Che bella vita, fratello! -
E io sarei stato d'accordo;
Ma un organetto un po' sordo
Si mise a cantare: Ohi Mari...
E fummo quattro oramai
A braccetto per quella via.
Peccato! La malinconia
S'era invitata da se'.
Ardengo Soffici - tratto da Intermezzo
voti: 40; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
Meravigliosamente un amor mi distringe
Meravigliosamente
un amor mi distringe
e mi tene ad agn'ora.
Com'om che pone mente
in altro exemplo pinge
la simile pintura,
cosi, bella, facc'eo,
che 'nfra lo core meo
porto la tua figura.
In cor par ch'eo vi porti,
pinta como parete,
e non pare di fore.
O Deo, co' mi par forte.
Non so se lo sapete,
con' v'amo di bon core:
ch'eo son si vergognoso
ca pur vi guardo ascoso
e non vi mostro amore.
Avendo gran disio,
dipinsi una pintura,
bella, voi simigliante,
e quando voi non vio ,
guardo 'n quella figura,
e par ch'eo v'aggia avante:
come quello che crede
salvarsi per sua fede,
ancor non veggia inante.
Al cor m'arde una doglia,
com'om che ten lo foco
a lo suo seno ascoso,
e quando più lo 'nvoglia ,
allora arde più loco
e non po' stare incluso:
similemente eo ardo
quando pass'e non guardo
a voi, vis'amoroso.
S'eo guardo, quando passo,
inver' voi, no mi giro,
bella, per risguardare.
Andando, ad ogni passo
getto uno gran sospiro
che facemi ancosciare ;
e certo bene ancoscio,
c'a pena mi conoscio ,
tanto bella mi pare.
Assai v'aggio laudato,
madonna, in tutte parti
di bellezze ch'avete.
Non so se v'e' contato
ch'eo lo faccia per arti,
che voi pur v'ascondete.
Sacciatelo per singa ,
zo ch'eo no dico a linga ,
quando voi mi vedrite.
Canzonetta novella,
và canta nova cosa;
le'vati da maitino
davanti a la più bella,
fiore d'ogni amorosa,
bionda più c'auro fino:
"Lo vostro amor, ch'e' caro,
donatelo al Notaro
ch'e' nato da Lentino."
voti: 17; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
La Porta (parte seconda)
E al di là della Siepe
chissà cosa c’è ancora,
da vedere,
pensare e vedere,
ancora da fare,
per chi vuole andare
oltre “la Porta”...!
Oltre la porta degli uffici
di generali ed assessori,
quella dei casini
e degli obitori...
La porta dei lager,
con un biglietto
senza ritorno...
E degli ospedali,
o delle case di cura
per malati mentali,
progettate
da uomini “sani”,
che poi sono i primi
malati “trionfali”!
Stupidi e ciechi,
perché non vogliono andare
oltre la Porta.
Hai capito?!
Non ci vogliono andare!...
E chissà come fanno
ad attaccarsi tanto
a piccole cose:
denaro e case,
femmine e aborti,
violenza e droghe,
imbrogli e poltrone...
E riuscir così bene
a dimenticare,
che esiste una Porta
della Conoscenza
e della Speranza,
per chi vuol capire,
e chi sa godere,
tutte le gioie
e tutti i dolori,
tutte le ansie
e le suggestioni
di un vero sentirsi
di questo mondo,
e crescere insieme,
membri...
dell’Universo stellato!
Un’emozione da non perdere,
da lasciare senza fiato!
A questo, uomo,
sii preparato...
Non ti far cogliere
senza quel fiato,
quando qualcosa,
in questa o altra vita,
Natura o Dio,
ti chiederà:
Uomo, respira!
Respira, sì!
Per farmi vedere
se hai saputo salire,
chi sei, cosa vali,
se ti sei conquistato,
se hai fatto il cammino
oltre “quella” porta.
Ricordati, Uomo,
oltre la Porta!...
segnalata da FernyMax martedì 20 maggio 2003
voti: 15; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
La Porta (1978. Parte prima)
Viva la Porta!
Questa mia Porta,
oltre la quale
c’è l’Universo,
e chissà dove
può ancora portare...
Fra viali e tramonti...
sentimenti imprecisi,
forze nascoste
e sentieri scoscesi,
che abbiamo dentro
e vogliamo capire:
creare spazio...
alla vena centrale!
Sì, viva la porta
del Paradiso,
e quella pure
del suo Nemico,
se può servirci
a guadagnare coscienza
del fatto che siamo
su questa terra:
puntino invisibile
fra il Tempo e lo Spazio;
sospesi a mezz'aria
fra il Bene e il Male,
e tutto, in fondo,
resta tale e quale...!
“Quanti sospiri
m’hai fatto gettare...”
vita crudele,
illusione di miele!
Credevo un pò a tutto,
non credo più a niente...
di quello che pensa
tutta questa gente!
Ma... oltre la Porta,
io credo al presente,
io fondo la vita
sul poco che ho...
(e già per me è molto)
e nessuno può togliermi,
perché un Uomo è risorto!
Tutto questo è scolpito
nel mio pensiero,
e più in fondo ancora:
fra i viali alberati
e i ruscelli ridenti...
e le cascate croscianti
d’un Sogno di Cristallo
irriducibile...
Il Cammino,
che ognuno, sai,
si porta dentro,
di Vita in Vita
e di Porta in Porta,
quasi tormento
o benedizione,
oltre il pensiero:
nell'Anima
nuda e immortale,
anche al di là
del bene e del male,
come lo vede
un mondo testone,
di idee ristrette
ed accettate
per convenzione...
Andare...
andare oltre la Porta:
il limite, uomo,
che non devi accettare!
Spingere lo sguardo
oltre la tempesta dei No,
dei Ma, dei Forse
e dei Non so!
Gridare al Vento
che tu vai con lui,
indistruttibile,
in ogni momento!
Pensiero tenace,
anima di ferro,
uomo,
tu vieni e vai
senza fermarti mai,
seguendo il cammino,
che ti pone il destino
d’una immane evoluzione,
più grande di te,
e che si trova in te...
più grande del cielo,
perché è tutto il Cielo,
mentre noi ne vediamo
solo piccola parte.
segnalata da FernyMax martedì 20 maggio 2003
voti: 6; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
conseguenze dell’amore parte 1°
A ***, conseguenze dell’amore parte 1°
Mi manchi,
ti sento lontano,
l’immaginazione
mi porta in luoghi che
i miei occhi non riusciranno
mai a credere, luoghi che
non saranno mai raccontati e
scritti da alcuna parte e che solo
alcuni profumi e suoni
riescono ad evocare.
Luoghi che ho scoperto,
luoghi, cui soltanto io posso accedere,
i luoghi, del privilegio e della quiete.
Questi paesaggi non fanno
parte di questo mondo,
bensì di un altro che
si trova più vicino di quanto
si pensi, è un pianeta
unico e supremo.
Questo pianeta ha un padrone,
io ne sono l’esploratore,
circondato da tanta bellezza
sono confuso e disorientato,
non esiste un orizzonte
perché è un mondo di risorse
infinite e non lo scoprirò
mai del tutto.
In uno stato di totale assuefazione,
torno alla realtà,
e questi luoghi paradisiaci
mi ritornano in mente,
gli ho già vissuti.
Sento un irrefrenabile
bisogno di tornarci,
sento un irrefrenabile
bisogno di vederti,
come in una bella vacanza,
mi rilasso,
mi diverto,
sono me stesso.
segnalata da purafollia sabato 2 settembre 2006
voti: 8; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
conseguenze dell’amore parte 2°
Osservo ogni parte del tuo corpo,
l’immaginazione prende forma,
ammiro ogni lato del tuo volto
se mi distraggo troppo non darmene la colpa.
La pelle brilla sotto il sole,
le gocce salate dell’eccesso
trattengono timidamente
il fuoco che giace dentro te.
Il mio tatto suggerisce di andare oltre,
sento sempre più caldo,
sono confuso, sono agitato, mi sento sollevare,
le mie ali si spiegano,
sento di volare.
I muscoli tremano, gli occhi si serrano,
crei in me una soglia di dolore e piacere,
è profondo e sublime.
Il tuo respiro si affanna,
l’aria calda sul mio collo
alimenta i battiti del mio cuore,
le mie vene hanno perso il controllo.
Non te ne accorgi, sprigioni bellezza e vitalità,
fatti vedere, fatti spogliare,
come un opera d’arte
voglio scolpirti, ti voglio disegnare.
Il tuo sorriso innocente
a volte mi tradisce,
è lì che voglio arrivare,
è quella situazione che voglio invocare
(un istinto che non riesco a placare).
Voglio fondermi con te,
sciogliermi dalle tensioni
e liberarmi dalle paure,
dammi una possibilità,
per farti conoscere un altro aspetto dell’amore.
Non aspetto altro,
sono io a dirlo,
è il mio corpo a suggerirlo
Amore mio, questa notte
non ti ho mai desiderata tanto.
segnalata da purafollia sabato 2 settembre 2006
voti: 5; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
conseguenze dell’amore parte 1°
Mi manchi,
ti sento lontano,
l’immaginazione
mi porta in luoghi che
i miei occhi non riusciranno
mai a credere, luoghi che
non saranno mai raccontati e
scritti da alcuna parte e che solo
alcuni profumi e suoni
riescono ad evocare.
Luoghi che ho scoperto,
luoghi, cui soltanto io posso accedere,
i luoghi, del privilegio e della quiete.
Questi paesaggi non fanno
parte di questo mondo,
bensì di un altro che
si trova più vicino di quanto
si pensi, è un pianeta
unico e supremo.
Questo pianeta ha un padrone,
io ne sono l’esploratore,
circondato da tanta bellezza
sono confuso e disorientato,
non esiste un orizzonte
perché è un mondo di risorse
infinite e non lo scoprirò
mai del tutto.
In uno stato di totale assuefazione,
torno alla realtà,
e questi luoghi paradisiaci
mi ritornano in mente,
gli ho già vissuti.
Sento un irrefrenabile
bisogno di tornarci,
sento un irrefrenabile
bisogno di vederti,
come in una bella vacanza,
mi rilasso,
mi diverto,
sono me stesso.
segnalata da purafollia sabato 2 settembre 2006
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categoria: poesie
Una via nelle ombre(parte 1^)
Quando l'oscurità avanza e mi sento solo penso a te e questo mi basta per riuscire a proseguire fra le tenebre, pensare a te, mi basta per sognare, pensare a te, mi basta per vivere.
Tu, solo tu riesci a illuminare i cunicoli più stretti e bui della mia anima quando mi perseguita la solitudine. Solo tu riesci a brillare giù, in fondo al mio cuore quando ho bisogno di aiuto, quando ho bisogno di te.
Ti prego, seguimi sempre, sii tu la mia guida, la mia ombra fino a che vita avrò. Mostra a me la via, il passaggio per un luogo nuovo, un luogo dove poter sognare
I sogni.....solo attraverso questi due anime possono incontrarsi senza soffrire, già.......per amore, infatti, si soffre e anche molto purtoppo, ma se tu sei qui, accanto a me, io da temere non ho nulla, perchè tu mi guidi e io più non ho paura.
Il nostro amore però, la verità, è sì un sogno, ma già realizzato.
Io sogno cosa?
Forse un campo di fiori di lavanda dove poter restare soli a goder la vita o forse un isola in mezzo al mare ove si gustano delizie?
No, perchè tu già lo sai, questi per me non sono sogni, infatti, per me la parola sogno sta ad indicare te. Per me tu sei vita....che sarei se non ci fossi tu?
Tu, scia portatrice della mia anima, che illumini sempre i percorsi che, sì, percorreremo insieme.
No, non lasciarmi mai, come può un albero vivere senza le proprie radici? E dimmi come posso io vivere senza la mia stessa vita?
Illuminami, in questo vicolo cieco, la via da seguire
segnalata da Kampione sabato 2 giugno 2007
voti: 17; popolarità: 0; 1 commenti
categoria: poesie
DALLA PARTE DEI PERDENTI
Cerco una storia
Con protagonisti gli umili
Quelli che dovrebbero essere primi
Perché sono sempre stati ultimi.
Cerco una storia su chi muore
Un minuto prima di veder sorgere il sole.
Cerco la parte infantile
Che c’è in ognuno di noi
E non si vuole mai aprire
E resta nascosta dentro di noi.
Non mi piace perdere
Ma comunque mi vedrai sorridere
Piuttosto che vincere
E non aver nessuno con cui condivedere.
La gioia, seppur poca, la senti
E il suo attimo non lo dimenticherai
Dalla parte dei perdenti
Mi troverai.
Mi colpisce più al cuore
Un sorriso rassegnato
Che non il sorriso
Di chi si sente realizzato.
E non ha fatto niente
Per meritarlo
Preferisco difendere
Chi non ha voce per farlo.
Io lo faccio con le parole
Anche se forse non le leggeranno nessuno
Ma almeno questo ideale
Non andrà per sempre in fumo.
Non si può più perdere
Se sei circondato da vero amore
Quello che sa sconfiggere
Ogni tipo di dolore.
Forse saranno pochi i bei momenti
Ma quel che conta è che li vivrai
Dalla parte dei perdenti
Mi troverai.
LucaG - tratto da MyLyrics
segnalata da LucaG domenica 17 giugno 2007
voti: 6; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
da un altra parte
il caldo mi schiaccia
ruba le mie forze
lasciando una sagoma
che si fa trascinare
con un anima piena di dubbi
insicurezze
ma posso superare tutto
mi basta essere
da un'altra parte
un'isola popolata da gente
li conosco tutti
morirei per loro
non possono non esserci
l'acqua è sempre fresca
pronta a lavare via le pesantezze
le palme coprono le nostre teste
e i pensieri non sono mai afosi
mi ritrovo abbracciato ad un'amica
in attesa che gli altri arrivino
sono già qui
pronti a vivere giorni
tutti diversi, indimeticabili
solo perchè lo vogliamo
la solitudine ci è sconosciuta
le lacrime sono solo di gioia
se sto sudando
è perchè sono abbracciato alla mia ragazza
non vedo l'orizzonte
non so cosa ci sarà dopo
e non voglio saperlo
mi basta stare qui
tra sorrisi
parole indimeticabili
ricordi senza dolore
e se nn credi che un posto così
possa esistere
chiudi gli occhi
ti accompagno io
solo io - tratto da me
segnalata da doe sabato 21 luglio 2007
voti: 15; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
Messi da parte...
E' facile, a fior di labbra,
maledire il destino...
quando sentirsi esclusi
è all'ordine del giorno.
Non per cattiveria,
ma solo per abitudine
non sei più dei loro,
t'hanno messo da parte,
impercettibilmente
ed a poco a poco...
perché c'hanno famiglia,
tu, invece, sei soltanto
un single, benedetto figlio,
coi tuoi 50 & passa anni...
Ah, la vita amara & avara
di gioie & soddisfazioni!
Ma questa mai l’avrei
potuta immaginare...
così dura e difficile
da dover sopportare!
Solitudine non voluta,
posta dal caso banale...
eppure “io sono” ancora,
e questa è un’evidenza,
che gioca a mio favore,
perché qualcosa mi dice:
sù, coraggio, devi vivere
e mai, mai rinunciare!
FernyMax - tratto da Volontà di sopravvivenza di fe:)fè
segnalata da FernyMax lunedì 18 ottobre 2004
voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
Sms (da parte di Marco)
Mi ha fatto piacere sentirti
e che stai bene
dolce splendida Gabry
tu sei una conchiglia
nel tuo cuore c'è il mare
rimani cosi' come sei
non cambiare mai
ricordati che la nostra storia
è finita da tempo
e come tutte le più belle cose
finiscono presto...
buona notte.
Non sò perchè
sarebbe finita comunque
tra un anno o due
vado via per sempre
da Courmayeur
è stato meglio cosi'
T.V.B
anche se la nostra storia è finita
comunque....grazie d' esistere!Marco 10/4/2002
P.S A Tutt'oggi lui vive ancora li'
io sono andata via
segnalata da Gabriella C. martedì 26 marzo 2013
voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
Da qualche parte
Ma noi fiorimmo di notte
quando si incontrano i dispersi,
quando le parole non bastano
e ci vogliono i silenzi.
segnalata da Sara giovedì 1 dicembre 2022
voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
sctg
torna ad una nuova versione in inglese del tutto quello della prima metà di quella della prima stagione con una nuova e vero ma anche il tuo fratello non risponde con le mie mani a partire dagli stessi sono le due parti e non
segnalata da xbdydy venerdì 1 aprile 2016
voti: 18; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
Io... ragazzo del '49, IV parte (Fiducia nel futuro)
(come l'Italia e la Germania
degli anni trenta e quaranta...)
La stessa alzata di scudi
per un ideale di supremazia
della fede e dello spirito
contro il materialismo
del denaro e dell'edonismo.
Vedo trasformarsi in forza
l'umiliazione della gente,
di giorno in giorno
costretta a un disagio
ai limiti della sopravvivenza...
E altro ancora, di terribile...
ma non si può impugnare
l'arma dell'odio sterile
e della ceca ribellione
là dove si dovrebbe armare
invece il dono e il dovere
dell'unità civile e della solerte,
reciproca collaborazione...
Io rifiutai il nazifascismo,
perchè ha portato al razzismo
e alla disperazione milioni
e milioni di persone...
Ora le menti più illuminate
del grande e saggio Oriente
hanno il dovere di riunirsi
a un tavolo della pace
per stabilire che l'uomo
si liberi per sempre
delle faide sanguinarie
che ancora si propagano,
per distruggere le famiglie
come le nazioni intere...
L'Oriente civile ha il dovere
di trarsi dalle sabbie mobili
dell'ostinata violenza,
che non ha più altro sbocco
se non che in sé stessa...
E noi figli, tutti, della terra
aspettiamo questa voce
di clemenza, finalmente,
dell'Islam moderato,
che al cospetto dell'umanità
proclami la sua fede
nell'amore, nella giustizia
e nella libertà delle persone,
per la salvezza della civiltà
e il bene di tutte le nazioni
di questo povero pianeta,
che si chiama ancora Terra...
Fine della quarta e ultima parte.
FernyMax - tratto da riflessioni d'ora & allora
segnalata da FernyMax martedì 13 giugno 2006
voti: 14; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
Io... ragazzo del '49, III parte (Minaccia da Oriente)
(così, semplicemente...
del pericolo scampato.)
Io forse l'ho scampato,
ma altri non saprei...
perché la storia è adusa
a ripetere i suoi errori.
Gli ebrei della Diaspora
sono tornati ai loro
biblici territori...
ma altresì provocando
il malessere dei popoli
ormai subentrati,
anche storicamente,
nella proprietà dei luoghi.
Gl'indigeni non sanno
dovere rinunciare
a esser nazione e stato
sovrano ed integrale...
Ecco per quale scopo
parecchi arabi son pronti
a sacrificare sé stessi,
in un nuovo supremo
olocausto di fede,
ma anche d'amore e morte
e distruzione totale...
contro quegli stessi,
ironia della sorte,
che pochi anni prima
l'avevano subito
come terribile infamia
di crudeltà della storia!
Ora il vento del deserto
ha lo spaventoso ruggito
del leone d'Oriente
redivivo, cui
s'aggregano le fiere
voci dell'Islam
fondamentalista
riunificato sotto
le bandiere della Jihad,
la guerra santa
del riscatto mistico
contro gli infedeli...
L'offesa va lavata
nel sangue del nemico...
e la maledizione di Caino
si perpetuerà nei secoli
senza redenzione, né pace...
Eppure io ci ritrovo
qualcosa di familiare...
Vedo il riscatto di un popolo
attraverso i valori guerrieri,
come l'Italia e la Germania
degli anni trenta e quaranta...
Fine della terza parte.
FernyMax - tratto da riflessioni d'ora & allora
segnalata da FernyMax martedì 13 giugno 2006
voti: 19; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
Io... ragazzo del '49, II parte (I falsi miti)
(che l'orizzonte s'infiammava
allora improvvisamente...)
di figure luccicanti
dalle splendide uniformi
in parate suggestive,
con riferimenti storici
e ambiziosi traguardi,
capaci di rendere
noi giovani le prede
designate di propagandisti
di falsi miti di gloria
col saluto romano...
Cui s'aggiunse pure
la suggestione
di quei militi perfetti
al passo dell'oca,
con la svastica al braccio
in campo bianco e rosso...
dominati da una volontà
di assoluta grandezza
per la patria e l'onore,
fino al sacrificio estremo,
con il culto del sangue
reso alla terra madre,
"eroi" incuranti di sé,
nel dono più totale...
Un paradiso guerriero
di membri senza macchia,
ove gli organi coesi
dell'intera nazione
potevano collaborare
al sommo bene comune.
Il singolo attraverso
il valore del cameratismo
ritrovava in sé stesso
la forza delle legioni,
senza la frattura di classi,
o conflitti intestini...
Io ancora mi guardo
dentro... come allucinato,
e forse inconsapevole
di essere arrivato
quasi molto vicino
a perdere la ragione,
a causa, probabilmente,
solo delle più banali
esplosioni ormonali,
da cui è così normale
vengano presi i giovani...
senza alcuna distinzione
di schieramento ideale,
perché l'estremismo
è sempre fine a sé stesso
e in fondo non è il colore,
ma la violenza di per sé
la cosa da condannare...
Ne sono uscito, grazie a Dio.
Spero di essere un adulto
e che tutto sia passato...
nulla di più e nulla meno
di come ve lo abbiamo
appena raccontato...
io & la mia anima,
che ora ci rallegriamo,
così, semplicemente...
del pericolo scampato.
Fine della seconda parte.
FernyMax - tratto da riflessioni d'ora & allora
segnalata da FernyMax martedì 13 giugno 2006
voti: 27; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
Io... ragazzo del '49, I parte (Omaggio a Israele)
Qualunque sia il mistero
del tuo fascino antico...
e la ragione della tua forza
spirituale immensa,
che resta evocata dai templi
e dall'unità dei tuoi figli...
Ovunque la voce giunga
del Signore al popolo orante,
sulle rovine di un passato
ancora tremante di storia
e di incendi di guerre...
Fino a dove lo sguardo
si getti incontro al futuro,
per l'umanità e la civiltà...
Al vertice dei pensieri
miei ammirati, ci sei tu...
Israele! Stella del mattino
e anelito dell'Occidente,
dopo i lutti e le rovine
di infinite guerre...
Amore e speranza
di vita rigenerata,
vincente sugli abomini
e sulle sofferenze...
Tu, benedetta da Dio
sei per sempre, Israele.
Eppure odo un vento,
continuamente...
sibilare impetuoso
e gelido da Oriente,
come per sconsacrare
quelle fragili spoglie
cui non si è potuta
nemmeno dare
pietosa sepoltura...
Il nuovo oltraggio
incombe minaccioso.
Come evitarlo
e come far cessare,
per sempre, l'orrore?
Me lo sto chiedendo
e rimedito il passato,
perché anch'io, Israele,
sono stato tuo nemico.
Anch'io, contro di te,
da giovane ho peccato...
Me lo ricordo, sì,
l'errore di un ragazzo,
dalla poca vita fuori
e tanti sogni dentro...
La vita di un tipo
un pò controcorrente...
ed era quasi per riscatto
dalla routine uggiosa
delle cose insignificanti
di tutti i santi giorni,
che l'orizzonte s'infiammava
allora improvvisamente...
Fine della prima parte.
FernyMax - tratto da riflessioni d'ora & allora
segnalata da FernyMax martedì 13 giugno 2006
voti: 4; popolarità: 0; 1 commenti
categoria: Poesie
per te fenice
la storia di ognuno di noi è fatto di piccoli e grandi viaggi.Momenti in cui arrivi altri in cui parti.Eppure la tua anima resta la dove meno te lo aspetti.La mia al momento è da te. sei speciale alessandro.
segnalata da deadiana79 mercoledì 15 ottobre 2008
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