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categoria: SMS pronti » fidanzato-a

Per me sei come il primo raggio di sole che entra dolcemente nella mia stanza, come tu entri nei miei pensieri. Buongiorno amore mio, ti amo tanto!

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categoria: SMS pronti » fidanzato-a

Era come un petalo di rosa, una goccia innocente in una tempesta silenziosa, il nostro fragile amore bruciato da un gelido raggio di sole. Ti amerò per sempre!

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categoria: SMS pronti » fidanzato-a

Stamattina mi ha svegliata un raggio di sole... è bello rivederti splendere in cielo! Buona giornata anche a te! TI VOGLIO BENE :O)

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categoria: SMS pronti » fidanzato-a

Se fossi il cielo ti donerei una fetta di luna, un pezzo di stella, un raggio di sole; ma siccome stiamo sulla Terra ti dono tutto il mio amore! Ti amo tanto!

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categoria: SMS pronti » fidanzato-a

Sei entrata nella mia vita come un raggio di sole dopo una tempesta, io mi sento una goccia d'acqua e ora insieme siamo l'arcobaleno! TA

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categoria: Aforismi

Il sole non aspetta di essere pregato per spargere raggi e calore. Nello stesso modo fa ogni bene che dipenda da te senza essere pregato.

Epitteto

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categoria: SMS pronti » fidanzato-a

O dolce Sole che irradi il cielo con la tua luce, grazie per avermi donato un tuo raggio che ha illuminato la mia vita.. ti adoro

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categoria: SMS pronti » altre conoscenze

Ero un raggio di luce coperto dall'ombra; adesso che ti sto conoscendo sono un raggio di sole... che ha trovato il paradiso! Non cambiare mai!

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categoria: SMS pronti » fidanzato-a

Quando non ci sei.. mi siedo su quello scoglio bagnato dalle onde del mare e accarezzato dai raggi del sole... e penso ai nostri due cuori vicini e innamorati

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categoria: SMS pronti » fidanzato-a

Buona notte e sogni doro amore mio; guarda la Luna, riflette i raggi solari... io sono la Luna e tu il Sole che m'illumini col tuo amore. Ti amo tanto vita mia

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categoria: SMS pronti » fidanzato-a

Luce nel cuore. Nebbia e nuvole nere oscuran la mia vista! Laggiù un raggio di sole m'aiuta a superare le difficoltà e illumino il mio viso del tuo candore! TAT

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categoria: Frasi d'amore

Fantastico sul mio domani, i miei pensieri volteggiano in lungo e in largo, corro, salto, spero... mentre un raggio di sole filtra a tratti su questa realtà così diversa dai miei sogni.....

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categoria: SMS pronti » fidanzato-a

Ho voluto fare un dispetto all'umanità e ho rubato l'ultimo raggio di Sole, ma la Terra non è rimasta al buio perché il tuo viso risplende di dolcezza! T'adoro!

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categoria: SMS pronti » amici

Se il bene che ti voglio fosse paragonato ad una luce i suoi raggi arriverebbero più lontano di quelli del Sole e illuminerebbero l'universo all'infinito! TVTTB

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categoria: Poesie

Quasi un madrigale


Il girasole piega a occidente
e già precipita il giorno nel suo
occhio in rovina e l'aria dell'estate
s'addensa e già curva le foglie e il fumo
dei cantieri. S'allontana con scorrere
secco di nubi e stridere di fulmini
quest'ultimo gioco del cielo. Ancora,
e da anni, cara, ci ferma il mutarsi
degli alberi stretti dentro la cerchia
dei Navigli. Ma è sempre il nostro giorno
e sempre quel sole che se ne va
con il filo del suo raggio affettuoso.

Non ho più ricordi, non voglio ricordare;
la memoria risale dalla morte,
la vita è senza fine. Ogni giorno
è nostro. Uno si fermerà per sempre,
e tu con me, quando ci sembri tardi.
Qui sull'argine del canale, i piedi
in altalena, come di fanciulli,
guardiamo l'acqua, i primi rami dentro
il suo colore verde che s'oscura.
E l'uomo che in silenzio s'avvicina
non nasconde un coltello fra le mani,
ma un fiore di geranio.

Salvatore Quasimodo

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categoria: Poesie

Alla primavera

Perché i celesti danni
Ristori il sole, e perché l'aure inferme
Zefiro avvivi, onde fugata e sparta
Delle nubi la grave ombra s'avvalla;
Credano il petto inerme
Gli augelli al vento, e la diurna luce
Novo d'amor desio, nova speranza
Ne' penetrati boschi e fra le sciolte
Pruine induca alle commosse belve;
Forse alle stanche e nel dolor sepolte
Umane menti riede
La bella età, cui la sciagura e l'atra
Face del ver consunse
Innanzi tempo? Ottenebrati e spenti
Di febo i raggi al misero non sono
In sempiterno? ed anco,
Primavera odorata, inspiri e tenti
Questo gelido cor, questo ch'amara
Nel fior degli anni suoi vecchiezza impara?
Vivi tu, vivi, o santa
Natura? vivi e il dissueto orecchio
Della materna voce il suono accoglie?
Già di candide ninfe i rivi albergo,
Placido albergo e specchio
Furo i liquidi fonti. Arcane danze
D'immortal piede i ruinosi gioghi
Scossero e l'ardue selve (oggi romito
Nido de' venti): e il pastorel ch'all'ombre
Meridiane incerte ed al fiorito
Margo adducea de' fiumi
Le sitibonde agnelle, arguto carme
Sonar d'agresti Pani
Udì lungo le ripe; e tremar l'onda
Vide, e stupì, che non palese al guardo
La faretrata Diva
Scendea ne' caldi flutti, e dall'immonda
Polve tergea della sanguigna caccia
Il niveo lato e le verginee braccia.
Vissero i fiori e l'erbe,
Vissero i boschi un dì. Conscie le molli
Aure, le nubi e la titania lampa
Fur dell'umana gente, allor che ignuda
Te per le piagge e i colli,
Ciprigna luce, alla deserta notte
Con gli occhi intenti il viator seguendo,
Te compagna alla via, te de' mortali
Pensosa immaginò. Che se gl'impuri
Cittadini consorzi e le fatali
Ire fuggendo e l'onte,
Gl'ispidi tronchi al petto altri nell'ime
Selve remoto accolse,
Viva fiamma agitar l'esangui vene,
Spirar le foglie, e palpitar segreta
Nel doloroso amplesso

Giacomo Leopardi

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categoria: Poesie

Il Rinato

Non videro la stella d'oriente
i magi, non andava innanzi a loro
ella per scorta su le nevi ardente;

non improvviso udiron elli il coro
dei Messaggeri in Betleem di Giuda
prostrandosi; non mirra, incenso ed oro

offersero alla creatura ignuda
sopra la paglia della mangiatoia
calda di fiati nella notte cruda;
né, curvi in calca sotto la tettoia
radiosa, i pastori di Giudea
intonarono cantico di gioia.

S'ebbe natività nella trincea cava il Figliuol dell'uomo; e solo quivi,
messo in fasce da piaghe, si giacea.

Fasciato di tristezza era tra i vivi
e i morti, solo; e il ferro e il sangue e il loto
erano innanzi a lui doni votivi.

E non piangea, ma intento era ed immoto.
Laude gli era il rimbombo senza fine
per il silenzio delle nevi ignoto;

cantico gli era il croscio delle mine
occulto; gli era aròmato il fetore
ventato su dalle carneficine.

E sanguinava in fasce; ed il rossore
Si dilatava come immenso raggio,
sicché tutti i ghiacciai parvero aurore,

tutte le nevi parvero il messaggio
dei dì prossimi, l'ombra fu promessa
di luce, il buio fu di luce ostaggio.

Ed intendemmo la parola stessa
del suo profeta: "Un grido è stato udito
in Rama, un mugolio di leonessa,

un lamento, un rammarico infinito:
Rachele piange i suoi figliuoli che non sono più.
Una cosa novella, ecco, è creata.

Il Signore ha creata una virtù
nella carne. Quel ch'apre la matrice
Ei farà santo. Ei semina quaggiù

una semenza d'uomini". Ora dicembre una voce: "Io farò rigermogliare
in carne i tuoi germogli, o genitrice.

Ritieni gli occhi tuoi di lacrimare,
ritieni la tua gioia del lamento;
perché come la rena del tuo mare

t'accrescerò, come la rena al vento
ti spanderò. Eccoti i tuoi figliuoli
moltiplicati dal combattimento.

Senza sudarii tu, senza lenzuoli,
li seppellisci ed io li dissotterro.
Rifioriranno ai tuoi novelli soli,

alla nova stagione ch'io disserro".
E quivi il Figliuol d'uomo era, il Rinato;
e quivi erano il loto e il sangue e il ferro.

E con fasce da piaghe era fasciato;
e sanguinava senza croce, come
per il colpo di lancia nel costato.

Ma "Colui ch'è il più forte" era il suo nome.

Gabriele D'Annunzio

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categoria: Poesie

La melanconia


Fonti e colline
chiesi agli Dei:
m'udiro alfine,
pago io vivro'.
Ne' mai quel fonte
co' desir miei,
ne' mai quel monte
trapassero'.

Gli onor che sono?
che val ricchezza?
Di miglior dono
vommene altier:
d'un'alma pura,
che la bellezza
della natura
gusta e del ver.

Ne' può di tempre
cangiar mio fato:
dipinto sempre
il ciel sara'.
Ritorneranno
i fior nel prato
sin che a me l'anno
ritornera'.

Melanconia,
ninfa gentile,
la vita mia
consegno a te.
I tuoi piaceri
chi tiene a vile,
ai piacer veri
nato non e'.

O sotto un faggio
io ti ritrovi
al caldo raggio
di bianco ciel,
mentre il pensoso
occhio non movi
dal frettoloso
noto ruscel;

o che ti piaccia
di dolce luna
l'argentea faccia
amoreggiar,
quando nel petto
la notte bruna
stilla il diletto
del meditar;

non rimarrai,
no, tutta sola:
me ti vedrai
sempre vicin.
Oh come è bello
quel di viola
tuo manto, e quello
sparso tuo crin!

Più dell'attorta
chioma e del manto,
che roseo porta
la dea d'amor;
e del vivace
suo sguardo, o quanto
più il tuo mi piace
contemplator!

Mi guardi amica
la tua pupilla
sempre, o pudica
ninfa gentil;
e a te, soave
ninfa tranquilla,
fia sacro il grave
nuovo mio stil.

Ippolito Pindemonte

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categoria: Frasi d'amore

Raggi di sole, Elena

Tu sei il mio sole,
tu sei il raggio di sole che riesce a scaldarmi il cuore,
tu sei il mio sole anche di notte,
sei il piu bel sole che abbia mai avuto,
i tuoi baci erano cosi caldi da sgongelare la mia freddezza,
i tuoi abbracci erano raggi di soli che mi tenevano nella tua prigione dell'amore,
quando stavo con te cera sempre troppa luce,
sei sempre stata il mio sole ed io la tua terra da scaldare,
ma..
ora che ti sei nascosta dietro le nuvole ho paura che tu possa scaldare un'altra terra,
ho paura che da me non tornerai più,
ora ho freddo, torna sole mio perche' ho freddo, torna!!!

bio - tratto da me

segnalata da Fabio venerdì 19 marzo 2004

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categoria: aforismi » amicizia

Un raggio di sole

Il sole per poter splendere deve aver bisogno di tutti i suoi raggi, uno di questi sarai sempre tu amica Piera che riscalderanno sempre il mio cuore.Grazie di esistere amica di sempre.

segnalata da giampaolo mercoledì 24 giugno 2009


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