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categoria: poesie
nel bosco
il bosco io amo!
respiro di vita,
sulla mia pelle,
come melodiosa carezza,
illumina il mio cuore,
gli angeli sorridono,
mentre lo attraversano
Dio ama gli alberi
inonda di sorrisi dall'alto,
e gli alberi pieni di gioia,
estendono i loro rami
verso il cielo sperando
di toccarlo.
il bosco ha insegnato a me
l'amore,
è stato il mio primo libro,
sono cresciuta tra gli alberi,
ascoltavo i loro sussurri,
caldi
armoniosi,
forti,
dicevano a me:
"credi ai tuoi sogni!"
Così ho fatto.
segnalata da Daniela cesta venerdì 22 giugno 2012
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categoria: Biglietti » auguri » nascita
Sei nato
Che gioia grande è un figlio
anche quando magari ti fa perdere il sonno,
anche quando è la terza volta nella giornata
che vai in farmacia per lui,
anche quando ti fa male la testa da quanto strilla
e non sai il perchè.
Basta un suo sguardo buffo
e il cuore ti fa una capriola,
un suo sorriso
e tutto è dimenticato.
Sei disposto a fare qualsciasi cosa
perchè il suo nido in questo mondo
possa essere accogliente,
ti rende forte e orgoglioso
e nello stesso momento ti senti fragile.
Ti cambia la vita tra pannoloni e poppate
ma quel grande dono che lui è
te la trasforma in qualcosa di meraviglioso
e quando la sua piccola mano stringe la tua
senti che essere genitore è la tua strada,
una strada che a volte percorrerai insieme
a volte da solo
perchè i suoi passi traballanti diventino sicuri.
Giorno dopo giorno scoprirai
guardando il tuo bambino crescere
il progetto che Dio ha già su di lui
e sarai per lui guida
e sarai per lui amore.
segnalata da Neris lunedì 10 settembre 2012
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categoria: Poesie
La fonte dell'Amore
Mi sorprendo a parlare d'amore
come lo stessi vivendo pienamente
poi mi accorgo che è solo un desiderio,
un sogno.
Quell'amore per me è un traguardo lontano,
sembra irraggiungibile,
ma la gioia che lo racchiude
arde in fondo al mio cuore
come fosse reale
mi illudo di viverlo,
e ne sento il dolce sapore.
Mi sorprendo a parlare di Dio
come lo conoscessi pienamente
e poi mi accorgo che il suo silenzio
mi confonde,
mi accorgo che mi è sconosciuto.
Mi sorprendo a parlarti o Dio,
forsi mi ascolti
perchè cresce in me la consapevolezza
che mi accogli,
sento il tuo amore che mi culla
con la tenerezza di una madre
e questo mi fa capire che quando sono
piccola e umile
amo veramente.
Finalmente ti incontro.
segnalata da Neris mercoledì 14 novembre 2012
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categoria: poesie
la prima volta che ti vidi
a prima volta che ti vidi
mi rincorsero i ricordi.
Eravamo li a quella festa,
e quando ti vidi persi la testa.
Mio padre ti vide accanto a me
e ti disse di starmi distante.
Io ero innamorata
e con te vorrei stare.
Quello che ci resta è di scappare
solo che tu mi devi rubare.
Un amore vuoto
fondata su parole finte
dove solo odio è cresciuto,
parole dette e scritte al vento
ma è difficile amare
qualcosa che ormai non ha senso
Questo amore è difficile ma è reale
sono stanca di aspettare
eppure tutto è crollato
quando tu quel giorno mi hai parlato,
hai fatto crollare il mio mondo,
e il vuoto tutt' intorno.
Un sospiro,
un sorriso,
un addio...
segnalata da semin mercoledì 13 marzo 2013
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categoria: Aforismi » vita
NON POSSO DARTI SOLUZIONI
Non posso darti soluzioni per tutti i problema della vita
Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori,
pero’ posso ascoltarli e dividerli con te
Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro
Pero’ quando serve staro’ vicino a te
Non posso evitarti di precipitare,
solamente posso offrirti la mia mano
perche’ ti sostenga e non cadi
La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei
Pero’ gioisco sinceramente quando ti vedo felice
Non giudico le decisioni che prendi nella vita
Mi limito ad appoggiarti a stimolarti e aiutarti se me lo chiedi
Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti,
Pero’ posso offrirti lo spazio necessario per crescere
Non posso evitare la tua sofferenza,
quando qualche pena ti tocca il cuore
Pero’ posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo.
Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere
Solamente posso volerti come sei ed essere tuo amico.
In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico
in quel momento sei apparso tu...
Non sei né sopra né sotto né in mezzo
non sei né in testa né alla fine della lista
Non sei ne il numero 1 né il numero finale e
tanto meno ho la pretesa
di essere il 1° il 2° o il 3° della tua lista
Basta che mi vuoi come amico
NON SONO GRAN COSA,
PERO’ SONO TUTTO QUELLO CHE POSSO ESSERE
segnalata da Marines lunedì 23 settembre 2013
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categoria: Aforismi
i RE MAGI
dopo due anni di cammino,
viaggio profondo, seguendo la cometa
i re Magi sono arrivati, nella povera capanna del Signore
il Divino Bambino è cresciuto, ha due anni
sorride a loro che si prostano ai suoi piedi,
la luce negli occhi del piccolo Gesu è immensa,
seduto in terra, gioca con un piccolo giocattolo di legno,
costruito da suo padre Giuseppe, bravo falegname,
in quella misera e povera casa, regna pace e tranquillità,
Giuseppe silenzioso e pieno di bontà,
abbassa il suo capo, all'arrivo di questi re,
capisce che l'Eterno è stato affidato alle sue cure
e la sua responsabilità è grande agli occhi del suo Dio,
Maria e il piccolo Jesus, sono la luce del creato
e il dono ricevuto è immenso, una lacrima scende silenziosa
dai suoi occhi timidi, sorride a Maria, per il suo sguardo preoccupato,
i re Magi sono intorno al piccolo Gesu,
e depongono ai suoi piedi: oro, incenso, e mirra.
Una visione lampo, negli occhi della giovane madre,
sconvolge il cuore di Maria,
in un attimo vede tutta la vita di suo figlio
l'oro: perchè Jesus è il re dei re!
incenso: che purifica il suo altare e le sue parole
la mirra, che verrà spalmata sul suo corpo morto!
un coltello nel cuore di Maria
ma gli occhi del bambino Divino
gli sorridono, donando a she , forza e coraggio.
Tutto è iniziato.
segnalata da daniela cesta lunedì 6 gennaio 2014
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categoria: Poesie
I NOSTRI ANNI VERDI
ognuno di noi, nella nostra adolescenza
era chiaro come l'acqua di sorgente,
nel brillare del nostro spirito nascosto,
nell'anima candida, dono di Dio,
nella purezza del nostro cuore,
che scintillava nei nostri occhi,
Gesu nostro fratello amava noi, immensamente
io pregavo e chiedevo, e lui donava
perchè avevo scelto il cielo
perchè lo amavo e lo seguivo,
perdonavo sempre, chi faceva del male
because volevo che Dio, perdonare me sempre,
Amavo il padre mio che è nei cieli,
giocavo accanto all'altare della mia chiesa
io mi sentivo al sicuro, ero ai piedi di Dio
e l'altare era il sacro monte Calvario
avevano insegnato che, durante ogni celebrazione
gli angeli scendevano dal cielo, insieme a Maria,
e la luce del Creatore inondava ogni messa,
io e le mie amiche sorridevamo liete,
nella freschezza del mattino di primavera.
Poi crescendo, il velo della vita si squarcia,
in tutta la sua crudeltà, noi tutti perdiamo
la nostra freschezza e ingenuità
ma una cosa è rimasta,
il mio amore per il Padre mio nei cieli
per Jesus, Maria e gli Angeli.
segnalata da daniela cesta domenica 13 aprile 2014
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categoria: poesie
CORONA DI SPINE
io sono cresciuta, ai piedi della chiesa,
giocavo a nascondino, e mi nascondevo tra i sedili
oppure dietro le statue dei santi,
guidati dal sacerdote, nella quaresima
noi ragazzi, decidemmo di fare una corona di spine,
i maschi con i spessi guanti, tagliarono i filari di spine,
intrecciarono una corona di spine, che sembrava
scintillare sotto i raggi del sole di aprile,
la posero sotto la croce, accanto all'altare,
io piccola e ingenua, la guardavo e mi sembrava,
molto bella, di un verde vivo, con le spine aculee e grosse
poi, nella mia mente, venne il pensiero di Gesu..
il Signore aveva portato quella corona, io la toccavo
incuriosita, pensavo"è davvero dolorosa, sul capo?"
senza pensarci ancora, la poggiai sul mio capo...
il mio urlo fu terribile! Gettai la corona in terra,
toccai la mia testa e il dolore tra i capelli,
dove la spina aveva spinto, nella mia carne,
stavo per fuggire, ma qualcosa trattenne me
raccolsi la corona di spine, con delicatezza,
la poggiai sotto la Croce, e mi sedetti ai suoi piedi.
Quel momento un velo squarciò, la mia mente,
immaginai tutto il dolore sofferto dal Signore,
rimasi in silenzio fino a quando, il sole tramontò
e sentii la voce di mia nonna che chiamava il mio nome.
segnalata da daniela cesta lunedì 24 novembre 2014
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categoria: poesie
Cerco con forza un motivo
per credere che che non è inutile
sperare nel domani
lo cerco tra i riflessi dell'alba
di ogni giorno
nella quiete della sera
lo cerco nella dolcezza di un sorriso
del bimbo che incontro per strada
nell'entusiasmo di un giovane
che ha fretta di crescere
nella saggezza di un vecchio
che con il suo passo lento
non si cura più del tempo che passa
Lo cerco in chi è caduto
e si è rialzato
in chi non si arrende all'ingiustizia
e per amore del bene
ha sempre pagato
Ho scoperto che il motivo per credere
è nascosto tra le pieghe della vita
è un piccolo seme che germoglia
con forza inaudita
lo possiamo vedere se apriamo le mani...
Forse quello che cerco è solo coraggio
il coraggio di credere nel domani.
segnalata da neris mercoledì 17 dicembre 2014
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categoria: Poesie
Il dono della vita
Che gioia grande è un figlio
anche quando ti fa perdere il sonno
anche se è la terza volta nella giornata
che vai in farmacia per lui
quando ti fa male la testa da quanto strilla
e non sai il perchè
basta un suo sguardo buffo
e il cuore ti fa una capriola
un sorriso ed è tutto dimenticato
sei disposto a fare qualsiasi cosa
perchè il suo nido in questo mondo
possa essere accogliente
ti rende forte ed orgoglioso
e nello stesso momento ti senti fragile
ti cambia la vita tra pannoloni e poppate
ma quel grande dono che lui è
te la trasforma in qualcosa di meraviglioso
e quando la sua piccola mano stringe la tua
senti che essere genitore è la tua strada
una strada che a volte percorrerai insieme
a volte da solo
perchè i suoi passi traballanti diventino sicuri
giorno dopo giorno scoprirai
guardando il tuo bambino crescere
il progetto che Dio ha già su di lui
e sarai per lui guida
e sarai per lui Amore.
segnalata da Neris venerdì 3 novembre 2017
voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Aforismi
pensiero in un tramonto di giugno
sensazione del tramonto di giugno,
uggioso, incerto, silenzioso,
giornate di luce lunghe in questo tempo
dove, sembra, il virus ha finito di colpire..
e nel silenzio la mia mente si domanda
dove è finita l'Italia, dove sono nata e cresciuta
un Italia amata e imitata dal mondo intero!
Era un capolavoro artistico, espressione di vita e cultura italiana!
un paese di luce, dove regnava l'amore, un icona di storia che affascinava il mondo intero! una fonte ispiritrice per gli altri
avevamo tutto cio che serviva, sopratutto l'allegria,
serenità, gioia nel carattere! Una fiducia nel futuro incredibile
i genitori la inculcavano a noi nel profondo.
Noi giovani avevamo le comitive, la domenica
scendevamo nelle spiagge, lunghe, calde, infinite,
I'Italia è piena di spiagge interminabili, dove migliaia di giovani
con le proprie comitive passavano, le domeniche, tra risa,
tutti insieme, sotto il sole e l'estate lasciava spazio, alle passioni strepitose!
Ricordate la “Alfa Romeo Giulietta Spider 1960?"
nessuna casa automobilistica, del mondo è riuscita a fare
un auto di quella bellezza!
ingraziamo Dio di aver vissuto quei tempi passati e meraviglosi!
Ma che cosa è successo ? Oggi è un tempo di rabbia, violenza,
anche la musica è cambiat, tutti i migranti asiatici e africani, e non solo,
sudamericani ecc, vorrebbero venire in Italia. Ma L'Italia non è piu la nazione di ieri....Europa, globalizzazione, povertà, guerre, nulla è andato bene.
Comunque oggi l'Italia è aperta, tra sanificazioni, distanziamenti,
mascherine, con il futuro buio.
segnalata da daniela cesta giovedì 4 giugno 2020
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categoria: Poesie
ti amo
Entrai
Per colmare una voglia
Ti vidi
Vidi il tuo sorriso
Tornai e tornai più volte
Il mio cuore batteva
Sempre più forte
La tua voce
Suonava sempre in me
Arrivò il bacio
Un esplosione di gioia
L inizio...
Sempre di.più
Nei miei pensieri
Nei miei sogni
Nel mio cuore..
Il mio cuore
Pieno di te
Ad ogni battito
Suona il tuo nome..
Oggi come ieri
Sempre più forte..
Ogni volta che ti nomina
L amore cresce..
Vivendo.. cantando.. urlando..
Ti amo...
guala fabiano - tratto da fabiano guala
segnalata da guala fabiano venerdì 5 gennaio 2024
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categoria: Aforismi » stati d`animo » felicità
ballate come se nessuno vi guardasse
Siamo convinti che la nostra vita sarà migliore quando saremo
sposati, quando avremo un primo figlio o un secondo.
Poi ci sentiamo frustrati perché i nostri figli sono troppo piccoli
per questo o quello, e pensiamo che le cose andranno meglio quando
saranno cresciuti.
In seguito siamo esasperati per il loro comportamento da adoloscenti.
Siamo convinti che saremo più felici quando avranno superato questa
età. Pensiamo di sentirci meglio quando il nostro partner avrà risolto i
suoi problemi,
quando cambieremo l'auto, quando faremo delle vacanze meravigliose,
quando non saremo più costretti a lavorare.
Ma se non conduciamo una vita piena e felice ora, quando lo faremo?
Dovrete sempre affrontare delle difficoltà di qualsiasi genere.
Tanto vale accettare questa realtà e decidere di essere felici,
qualunque cosa accada.
Una delle mie citazioni preferite ha per autore Alfred Souza:
"Per tanto tempo ho avuto la sensazione che la vita sarebbe presto
cominciata, la vera vita!
Ma c'erano sempre ostacoli da superare strada facendo, qualcosa di
irrisolto, un affare
che richiedeva ancora del tempo, dei debiti che non erano stati
ancora regolati, in seguito la vita sarebbe cominciata.
Finalmente ho capito che questi ostacoli erano la mia vita."
Questo modo di percepire le cose mi ha aiutato a capire che non c'è
un mezzo per essere felici, ma che la felicità è il mezzo.
Di conseguenza, gustate ogni istante della vostra vita, e gustatelo
ancora
di più perché lo potete dividere con una persona cara, una persona
molto cara per passare insieme dei momenti preziosi della vita, e
ricordatevi
che il tempo non aspetta nessuno. E allora smettete di pensare di finire la scuola, di tornare a scuola,
di perdere 5 kg, di prendere 5 kg, di avere dei figli, di vederli andare
via di casa,. Smettete di aspettare di cominciare a lavorare, di andare in pensione, di sposarvi, di divorziare.
Smettete di aspettare il venerdì sera, la domenica mattina, di avere
una nuova macchina o una casa nuova. Smettete di aspettare la primavera, l'estate, l'autunno o l'inverno. Smettete di aspettare di lasciare questa vita, di rinascere
nuovamente, e
decidete che non c'è momento migliore x essere felici che il momento presente.
La felicità e le gioie della vita non sono delle mete, ma un viaggio.
Lavorate come se non aveste bisogno di soldi.
Amate come se non doveste mai soffrire.
Ballate come se nessuno vi guardasse.
segnalata da Pietro venerdì 11 gennaio 2002
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categoria: Leggi di Murphy
Legge della serie "R"
La possibilità che un paraolio del cardano si rompa
inzuppandoti la frizione è direttamente proporzionale
al numero di volte in cui l'utente avrà declamato la
proverbiale affidabilità dei Boxer 4 valvole.
Se un paraolio costa 2 Euro il costo per sostituirlo su
una 1150GS sarà di almeno 300 volte tanto (500 volte
se il meccanico è un concessionario ufficiale BMW).
La possibilità di sbagliare marcia su un cambio 6 marce
BMW cresce in misura coerente al numero di migliorie
tecniche apportate nel tempo dai progettisti di Monaco.
Al fine di mantenere un adeguato equilibrio i costi dei
tagliandi BMW devono eguagliare il costo di acquisto
della stessa moto entro e non oltre i primi 7 anni.
Le indicazioni sul libretto di uso e manutenzione della
R1150GS devono essere necessariamente equiparate
a quelle di un manuale sull'uso di un caccia Tornado.
("Prima di lasciare le mani dal manubrio ricordarsi di
azionare la stampella laterale").
Il grado di ampiezza dell'angolo di alzata del braccio del
motociclista BMW che si appresta a salutare un altro
motociclista è direttamente proporzionale alla cilindrata
unitaria dei cilindri dell'altra moto.
La efficacia dell'impianto ABS Evo del GS Adventure deve
essere assolutamente conforme alla qualità dell'allestimento
interno di un'auto Daewoo, se queste ultime dovessero
migliorare sensibilmente tale accessorio non verrà più
fornito nemmeno su ordinazione.
La praticità dei comandi a manubrio delle moto Boxer BMW
sarà rapportato al grado di fantasia ed inventiva del figlio
12 enne del progettista (che avrà di certo pasticciato i disegni
tecnici sottratti dalla valigetta del padre ingegnere meccanico).
Soddisfatto utente R1150GS ADV
segnalata da Giamba martedì 20 agosto 2002
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categoria: Poesie
Ti amo,
amante, ti amo e m’ami e ti amo:
son corti i giorni, i mesi, la pioggia, i treni:
son alte le case, gli alberi, e siam più alti:
s’avvicina sulla sabbia la spuma che vuol baciarti:
emigrano gli uccelli dagli arcipelaghi
e crescono nel mio cuore le te radici di frumento.
Non v’è dubbio, amor mio, che la tempesta di
Settembre
Cadde col suo ferro ossidato sopra la tua testa
E quando, tra raffiche di spine ti vidi camminare
Indifesa,
presi la tua chitarra d’ambra, mi misi al tuo fianco,
sentendo che non potevo cantare senza la tua bocca,
che morivo se non mi guardavi piangendo nella pioggia.
Perché le pene d’amore sulla riva del fiume,
perché la cantata che in pieno crepuscolo ardeva
nella mia ombra,
perché si richiusero in te, chillaneja fragrante,
e restituirono il dono e l’aroma che abbisognava
il mio vestito sciupato da tante battaglie d’inverno?
BIMBA BRUNA E AGILE…
Bimba bruna e agile, il sole che Fa la frutta,
quello che rassoda il grano, quello che torce le alghe,
ha fatto il tuo corpo allegro, i tuoi occhi luminosi
e la tua bocca che ha il sorriso dell’acqua.
Un sole nero e ansioso ti si arrotola nei fili
Della nera capigliatura, quando stendi le braccia.
Tu giochi col sole come un ruscello
E lui ti lascia negli occhi due pozze oscure.
Bimba bruna e agile, nulla mi avvicina a te.
Tutto da te mi allontana, come dal mezzogiorno.
Sei la delirante gioventù dell’ape,
l’ebbrezza dell’onda, la forza della spiga.
Il mio cuore cupo ti cerca, tuttavia,
e amo il tuo corpo allegro, la tua voce sciolta e sottile.
Farfalla bruna dolce e definitiva
Come il campo di frumento e il sole,il papavero e l’acqua.
segnalata da Giuly la mejo sabato 29 ottobre 2005
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categoria: Frasi d'amore
natale!
A Natale puoi
fare quello che non puoi fare mai:
riprendere a giocare,
riprendere a sognare,
riprendere quel tempo
che rincorrevi tanto.
È Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più
per noi:
a Natale puoi.
A Natale puoi
dire ciò che non riesci a dire mai:
che bello è stare insieme,
che sembra di volare,
che voglia di gridare
quanto ti voglio bene.
È Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più
per noi:
a Natale puoi.
È Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più
per noi:
a Natale puoi.
Luce blu,
c’è qualcosa dentro l’anima che brilla di più:
è la voglia che è l’amore,
che non c’è solo a Natale,
che ogni giorno crescerà,
se lo vuoi.
A Natale puoi.
È Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e da Natale puoi fidarti di più.
A Natale puoi
puoi fidarti di più.
A Natale puoi.
danny... - tratto da alicia- a natale puoi
segnalata da danny... mercoledì 28 dicembre 2005
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categoria: Poesie
Vecchia corteccia
Ti sto davanti, e penso...
vecchia corteccia,
quanti amori hai visto
nascere e morire
dagli anni belli
della giovinezza...
Quanta gioia i sorrisi
t'hanno confidato
e i baci appassionati
degli amanti...
e quanta pena, invece,
i loro sguardi tristi
e quei caldi,
disperati pianti...
Hai abbracciato
tutte le loro storie
conficcate di cuori
e di freccine,
coi loro nomi,
nella tua pelle viva...
e parole incise
coi temperini
dall'amore vincente
o già prostrato...
Hanno posato
su di te le mani
e i corpi con stille
di piacere o di dolore
Amori nati, cresciuti
o infine morti
hanno tatuato
di sé il tuo giardino
ove giornate di sole,
e di lacrime, sfinite
si sono fuse...
diventando fango,
nutrendo le radici,
e rilasciando
il loro profumo
alla tua terra eterna.
Ely - tratto da 1 sua poesia su www.scrivere.info
segnalata da FernyMax sabato 8 luglio 2006
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categoria: poesie
Invisibile
Sentirsi oppresso
Da chi finge di credere
Che la vita umana
E tutto il suo schifo
Sia giustificata
Da tutte quelle bugie.
Sapere di essere invisibile
Agli occhi così belli
Di quella ragazza
Per cui ho dato la vita.
Sentire l’eutanasia proibita
E il suo triste desiderio
Crescere e spandersi nell’aria:
Sono così stanco di lottare,
Non voglio più soffrire.
Vivere fuori e morire dentro,
Sentire l’aborto delle emozioni,
Come qualcosa nello stomaco
Che vibra un po’,
Che urla senza voce
E poi tace per sempre.
Ma ci sono emozioni
Contro cui non si può combattere,
È molto di più
Di quanto si possa capire.
Sentire il bisogno di difendersi,
Ma non avere più niente per cui lottare:
Sento che a nessuno nel mondo
Interessa se sono vivo o sono morto.
Sapere di essere solo.
Sapere di esserlo sempre stato.
Nascondersi nel buio
E piangere, in eterno, senza riposo,
Pregando il Dio che se ne frega
Perché qualcuno spenga la luce.
Marco Buso - tratto da poesia personale
segnalata da Marco Buso giovedì 15 febbraio 2007
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categoria: poesie
LA SOLITA STRADA
Ci si incontra e ci si perde
Ci si arricchisce e si rimane al verde.
Una vita passata a sognare
Poi capisci che tutto si può avverare.
Ci si ama e poi ci si abbandona
Ci si odia e poi ci si perdona
La gente sola non vuole compagnia
Perchè sa che è un dono che poi va via.
Si nasce e poi si cresce
Si invecchia e dalla vita si esce
Quando i capelli diventano bianchi
E gli anni sulle spalle ci rendono stanchi.
Ti ho incontrata già
In un posto senza età
Dove c’era libertà
Io ti ho vista già.
Forse non nella vita che intendi tu
Forse non in quel sogno che fu
Ma nei sogni che viviamo
E che ogni giorno stringiamo
E ci fanno vivere
E ci condizionano a scegliere.
Ci si conosce poi ci si innamora
Ci si promette l’eternità e poi di più ancora
Quando ci sono due cuori
A lasciar fuori tutti i dolori.
Si litiga e poi si va in crisi
Si sbatte la porta e poi ci si sente divisi
Ma ogni rumore è il suo ricordo
È un piano che emette il suo più dolce accordo.
Ci si prepara poi ci si incammina
Quando la notte lascia posto alla mattina
Attenti l’uno che il sogno dell’altro non cada
Lungo questa strada che, in fondo, è la solita strada.
LucaG - tratto da MyLyrics
segnalata da LucaG mercoledì 25 aprile 2007
voti: 6; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: poesie
E RITORNO A CASA
E ritorno a casa
Tra le strade umide e vuote
Tra le impronte di ruote
Che hanno accarezzato la città.
E ritorno a casa
Dopo anni di attese
Tra offese e sorprese
Che hanno preso casa in me.
E non sai che nome ha
Quel brivido che sale
Quando hai sempre vissuto qua
Ma ti sembra sempre più speciale.
E ritorno a casa
Tra l’asfalto ed il catrame
Tra i fiori cresciuti nel letame
E l’oro sommerso nell’argine.
E ritorno a casa
In mezzo a tutti i volti stanchi
Ed i capelli sempre più bianchi
E capitoli che non cambiano pagine.
E non sai dov’è
Il tuo cuore che fugge via
Ma che abita in te
E ti guida nella foschia.
E ritorno a casa
Tra rughe ed umiltà
Tra istanti ed eternità
Sarò sempre un pezzo di qua.
E ritorno a casa
Sotto nuvole passeggere
Tra volere ed avere
Scelgo ancora di voler avere
E ritorno a casa.
LucaG - tratto da MyLyrics
segnalata da LucaG giovedì 24 maggio 2007
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