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categoria: Barzellette
Un signore è restato senza capelli, e ne soffre assai. Ma mentre è in vacanza un mago brasiliano gli dice che lui ha un segreto per far crescere i capelli: deve dormire 15 notti con la testa in mezzo alle gambe della moglie. I due ci provano: dopo la prima notte non si vede niente, dopo tre notti niente... la penultima notte nasce un po' di peluria, e l'ultima notte si trova con una bellissima chioma. Tutto contento porta la moglie a teatro, e vede davanti a lui un signore con una testa che sembra una palla da biliardo. Dice alla moglie: "Glielo dico?". E lei: "Ma dai, è uno che non conosci...". "Eh, ma tu non sai quanto si soffre...". Fanno un po' a tira e molla, finche' il marito batte sulla spalla del signore davanti a lui e gli dice: "Scusi signore, se mi permetto, ma...". Pero' nel vedere che il signore (girandosi) porta un paio di magnifici baffi alla Francesco Giuseppe il marito si interrompe e dice: "a lei non lo dico perché è uno sporcaccione!".
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categoria: Poesie
Passando con pensir per un boschetto
Passando con pensir per un boschetto,
donne per quello givan fior cogliendo,
"To' quel, to' quel" dicendo.
"Eccolo, eccolo!".
"Che e', che e'?".
"E' fior alliso".
"Và là per le viole".
"Ome', che 'l prun mi punge!".
"Quell'altra me' v'agiunge".
"Uh! uh! o che è quel che salta?".
"E' un grillo".
"Venite qua, correte:
raperonzoli cogliete".
"E' non son essi".
"Si, sono".
"Colei,
o colei,
vie' qua,
vie' qua
pe' funghi".
"Costa',
costa',
pel sermolino".
"No' staren troppo,
che' 'l tempo si turba".
"E' balena".
"E' truona".
"E vespero già suona".
"Non è egli ancor nona!".
"Odi, odi,
e' l'usignol che canta:
più bel v'e',
più bel v'e'".
"I' sento... e non so che".
"Ove?".
"Dove?".
"In quel cespuglio".
To'cca, picchia, rito'cca,
mentre che 'l busso cresce,
ed una serpe n'esce.
"Ome' lassa!".
"Ome' trista!".
"Ome'!".
Fugendo tutte di paura piene,
una gran piova viene.
Qual sdrucciola,
qual cade,
qual si punge lo pede.
A terra van ghirlande;
tal ciò ch'ha colto lascia, e tal percuote;
tiensi beata chi più correr puote.
Si fiso stetti il di che lor mirai,
ch'io non m'avidi, e tutto mi bagnai.
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categoria: Barzellette » uomini e donne
"Cose che un uomo nudo non vorrebbe mai sentirsi dire da una donna: - Cos'e'?! - Perché non ci facciamo solo le coccole? - Ahhhh, carino! - Sai che adesso la chirurgia fa miracoli? - Posso dipingergli sopra una faccina che ride? - Wow, e i tuoi piedi sono così grandi! - Ok, proveremo a cavarci fuori qualcosa... - Squittisce se lo schiaccio? - (Indicando, sghignazza) - Posso essere onesta con te? - (Guardandosi intorno) oh che carino, hai messo l'incenso! - Questo spiega la tua macchina - Magari se lo bagnamo cresce - Perché Dio mi punisce? - Almeno non durerà a lungo... - Mai visto niente così - Ma funziona lo stesso, vero? - Sembra così poco usato... - Ho fumato spinelli più grossi di questo - Forse è meglio alla luce naturale - Perché non passiamo direttamente alla sigaretta? - Hai freddo? - Se prima mi ubriachi... - E' un'illusione ottica? - E' meraviglioso che tu abbia così tanti altri talenti (grazie a Giovanni) "
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categoria: Poesie
Fumatori di carta
Mi ha condotto a sentir la sua banda. Si siede in un angolo
e imbocca il clarino. Comincia un baccano d'inferno.
Fuori, un vento furioso e gli schiaffi, tra i lampi,
della pioggia fan si che la luce vien tolta,
ogni cinque minuti. Nel buio, le facce
danno dentro stravolte, a suonare a memoria
un ballabile. Energico, il povero amico
tiene tutti, dal fondo. E il clarino si torce,
rompe il chiasso sonoro, s'inoltra, si sfoga
come un'anima sola, in un secco silenzio.
Questi poveri ottoni son troppo sovente ammaccati:
contadine le mani che stringono i tasti,
e le fronti, caparbie, che guardano appena da terra.
Miserabile sangue fiaccato, estenuato
dalle troppe fatiche, si sente muggire
nelle note e l'amico li guida a fatica,
lui che ha mani indurite a picchiare una mazza,
a menare una pialla, a strapparsi la vita.
Li ebbe un tempo i compagni e non ha che trent'anni.
Fu di quelli di dopo la guerra, cresciuti alla fame.
Venne anch'egli a Torino, cercando una vita,
e trovò le ingiustizie. Imparò a lavorare
nelle fabbriche senza un sorriso. Imparò a misurare
sulla propria fatica la fame degli altri,
e trovò dappertutto ingiustizie. Tentò darsi pace
camminando, assonnato, le vie interminabili
nella notte, ma vide soltanto a migliaia i lampioni
lucidissimi, su iniquità: donne rauche, ubriachi,
traballanti fantocci sperduti. Era giunto a Torino
un inverno, tra lampi di fabbriche e scone di fumo;
e sapeva cos'era lavoro. Accettava il lavoro
come un duro destino dell'uomo. Ma tutti gli uomini
lo accertassero e al mondo ci fosse giustizia.
Ma si fece i compagni. Soffriva le lunghe parole
e dovette ascoltarne, aspettando la fine.
Se li fece i compagni. Ogni casa ne aveva famiglie.
La città ne era tutta accerchiata. E la faccia del mondo
ne era tutta coperta. Sentivano in sè
tanta disperazione da vincere il mondo.
Suona secco stasera, malgrado la banda
che ha istruito a uno a uno. Non bada al frastuono
della pioggia e alla luce. La faccia severa
fissa attenta un dolore, mordendo il clarino.
Gli ho veduto questi occhi una sera, che soli,
col fratello, più triste di lui di dieci anni,
vegliavamo a una luce mancante. Ii fratello studiava
su un inutile tornio costruito da lui.
E il mio povero amico accusava il destino
che li tiene inchiodati alla pialla e alla mazza
a nutrire due vecchi, non chiesti.
D'un tratto gridò
che non era il destino se il mondo soffriva,
se la luce del sole strappava bestemmie:
era l'uomo, colpevole. Almeno potercene andare,
far la libera fame, rispondere no
a una vita che adopera amore e pietà,
la famiglia, il pezzetto di terra, a legarci le mani.
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categoria: Poesie
La pioggia nel pineto
Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove sui pini
scagliosi ed irti,
piove sui mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
sui ginestri folti
di coccole aulenti,
piove sui nostri volti
silvani,
piove sulle nostre mani
ignude,
sui nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
l'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione
Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitio che dura
e varia nell'aria
secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
nè il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancora, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immersi
noi siam nello spirto
silvestre,
d'arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come un foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.
Ascolta, ascolta. L'accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall'umida ombra remota.
più sordo e più fioco
s'allenta, si spegne.
Sola una nota
ancora trema, si spegne,
risorge, treme, si spegne.
Non s'ode voce del mare.
Or s'ode su tutta la fronda
crosciare
l'argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell'aria
è muta; ma la figlia
del limo lontane,
la rana,
canta nell'ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.
Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le palpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alveoli
son come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
(e il verde vigor rude
ci allaccia i malleoli
c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri volti
silvani,
piove sulle nostre mani
ignude,
sui nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione
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categoria: Barzellette » uomini e donne
40 buoni motivi per cui una birra e' meglio di una donna:
1. Puoi goderti una birra per tutta una notte intera.
2. Una birra aspetterà in auto mentre tu vai a giocare a calcio.
3. Una birra non è mai in ritardo.
4. Una birra non è mai gelosa se afferri un'altra birra.
5. Le etichette della birra vengono via senza lotte.
6. Quando vai al bar, puoi sempre raccogliere una birra.
7. La birra non ha mai il mal di testa.
8. Una birra non si arrabbia se torni a casa con un'altra birra.
9. Una birra scende giù facilmente.
10. Puoi prendere più di una birra in una notte sola senza sentirti colpevole.
11. Puoi dividerti una birra con i tuoi amici.
12. Sai sempre che sei il primo ad assaporare una birra.
13. Una birra è sempre bagnata.
14. Puoi prenderti una birra in pubblico.
15. Una birra non si preoccupa se tu vieni.
16. Una birra frigida è una buona birra.
17. Non puoi beccarti l'AIDS da una birra.
18. Se sei interrotto da una birra è sempre per un buon motivo.
19. Una birra è sempre soddisfacente.
20. Una birra non ti dirà mai che è incinta.
21. Per raffreddare una birra basta metterla in freezer.
22. Per sbarazzarti di una birra basta gettarla nell'immondizia.
23. Una birra non si lamenta mai.
24. L'unica cosa che ti dice una birra è quando è ora di andare al bagno.
25. Non sei mai imbarazzato dalla birra che ti porti ad un party.
26. Tutto è ok se lasci il party con una birra diversa da quella con cui sei arrivato.
27. Puoi prendere a pugni una birra.
28. Non hai bisogno di un contratto per vivere con una birra.
29. Una birra non si preoccupa di quanto guadagni.
30. A una birra non crescono peli dove non dovrebbero.
31. Birra e ghiaccio non si mescolano.
32. Una birra non si lamenta delle vacanze che hai scelto.
33. Una birra non se la prende se dopo che l'hai presa te ne vai a dormire.
34. Il mattino dopo non devi mai promettere nulla ad una birra.
35. Puoi mettere tutte le tue vecchie birre in una stanza senza che si accapiglino.
36. Una birra è felice se la prendi in macchina.
37. Una birra non ti lascia peli in bocca.
38. Nessuno si preoccupa se ti piace una birra che ha 3 anni.
39. Puoi ritappare una birra.
40. Una birra è sempre lì ad aspettarti quando torni a casa.
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categoria: Aforismi » amore
perdonami...
Ma ti ricordi quella volta…quando non avevamo ancora litigato e ci amavamo sul serio?!?!
Ma ora le cose sono cambiate…dal nostro amore è sbocciato un profondo odio…e questo mi fa stare male: sapere che una coppia di semplici amici, ormai siamo solo semplici amici, litigano pesantemente per via di un insulso giochetto per attirare l’attenzione dell’amico che vorresti fosse qualcosa in più…ma lui non lo vuole capire…
Mi ricordo…quando per sbaglio ti ho preso per mano…ma avrei voluto tanto che non fosse uno sbaglio…avrei voluto prenderti per mano e non lasciarti mai…ed ora rimpiango quei momenti…rimpiango…rimpiango tutto ciò che non ho potuto fare per via della mia timidezza…e anche della tua!
Uffi…voglio ritornare indietro…voglio che tutto torni come prima…e godermi questi attimi intensamente come se potessero cessare da un momento all’altro…mi manchi è vero…ma devo andare avanti…ed essere consapevole del fatto che niente tornerà come prima…forse…forse una piccola cosuccia…tu…forse tu potresti capire l’amore che provo per te e che sono pronta a donarti in qualsiasi istante…forse…o forse no…spero tu possa capire…perché sto per cambiare e tutto questo finirà ma se solo tu mi dirai che vorrai tornare con me…io ti risponderò di sì…e tornerò la piccola principessina di sempre alla quale hai fatto battere forte il cuore appena ti ha visto…non ti sto chiedendo di amarmi (come può sembrare)… ma ti sto chiedendo di guardarmi in faccia per un’ultima volta…e cercare di ricordare come solamente tu con un sorriso come potevi farmi stare…troppo bene! Era troppo surreale…per essere vero…si capiva che non era reale ma era tutto un sogno e come avevo chiesto…non volevo svegliarmi ma si vede che ora è il momento di qualcun altro per sognare…ma non mi preoccupo perché so che arriverà anche il mio…
Ti amo…e sono qui...con il cuore in mano...pronta a donartelo...anche se non dovrei stare qui...per niente con te che ti diverti e io che piango aspettando una tua richiesta che mai esisterà...
tua...piccola...ORMAI CRESCIUTA... - tratto da sempre IO...=)
segnalata da piccola... lunedì 24 dicembre 2007
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categoria: Poesie
Crescere
Crescere e ingnorare
crescere e sognare
continuare a crescere
e giocare
crescere ad occhi chiusi
crescere e urlare
crescere e scappare
crescere e maturare
crescere e gioire
crescere si crescere
per poi ... morire.
segnalata da maria prestipino lunedì 7 giugno 2004
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categoria: poesie
NON VOGLIO CRESCERE PIUì
Quante domande ti facevi quando guardavi tutto dal basso
E le risposte che ti davano non eran le stesse che ti danno adesso
Quante cose sapevi di quel mondo in cui vivi
Ora ne sai un po troppe e infatti sei qui che scrivi
Quante volte giocavi al soldato prima di capire che c'è chi ci gioca davvero
Che se il tuo cielo è limpido e sereno da qualche parte tuona ed è nero
Sembravi un'altra persona ma la pelle è sempre quella
Credi ancora di poter afferrare con un dito una stella?
Bambino mio rimani sempre tu
Ed io non voglio crescere più
Guarda lo specchio sei sempre tu
Ma non voglio crescere più
Ti ricordi quando mamma ti prendeva in braccio e ti teneva la
Ora tutto questa chissà quando riaccadrà
Quando dormivi con una favola e sembrava tutto vero
Ma adesso quando parli capisci di essere un uomo per davvero
La notte di natale aspettavi in cielo quella scia
Bastava così poco per far sembrare tutto una magia
Adesso i regali sei tu che li devi fare
Ma ad ogni modo per niente al mondo vorresti scappare
Bambino mio rimani sempre tu
Ed io non voglio crescere più
Adesso sei tu che guardi all'ingiù
Ma non voglio crescere più
Il treno è partito e non sai la destinazione
Con gli anni avrai più chiara la direzione
Tu ci sei sempre dentro di me sempre più in fondo
Chissà se un giorno ti rivedrò in questo dannato mondo
Bambino mio ti sento sempre di più
Non voglio crescere più
Tra le tante immagini che avrò ci sarai solo tu
Perché non voglio crescere più
LucaG - tratto da MyLyrics
segnalata da LucaG lunedì 29 ottobre 2007
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categoria: Aforismi
sono cresciuta
Sono cresciuto
ai piedi di un albero ..
ho parlato con lui ..
l'albero mi ha sorriso ..
Ho capito il suo silenzio ...
ha dato a me
fresco,
profumo,
energia,
perseveranza,
forza,
amore.
e sono cresciuto.
segnalata da Daniela cesta lunedì 16 gennaio 2012
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categoria: Poesie
Crescere
Ogni individuo cerca delle relazioni
amore, amicizia, semplici conoscenze...
E trova sorrisi, baci e delusioni.
Sono queste le cose che ti fanno crescere.
Sono cose che realmente non cerchi,
sono i spetri dell'anima.
Qualcosa che ti sfiora,
qualcosa che ti afferra, qualcosa che ti prende e non ti molla più.
Lavora dentro di te... ti lacera le carni...
cerca di ucciderti
non gli basta farti del male.
Poi ti rendi conto che
non si finisce mai di crescere...
e non si finisce mai di essere bambini....!
Alessio Calzino - tratto da Pensieri- Frasi- Parole.!
segnalata da Alessio Calzino martedì 7 febbraio 2012
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categoria: poesie
io sono cresciuta
io sono cresciuta
tra gli animali,
oche, galline, galli di pollaio,
gatti di casa,
somari con sguardi dolci,
conigli ruminanti,
e io parlavo con loro
seguivo le oche
correvo dietro alle galline,
cani e gatti seguivano me,
insieme raggiungevamo i boschi,
insieme entravamo nel ruscello,
noi giocavamo con l'acqua e fango
io perdevo le scarpe,
tornavo a casa, sporca
bagnata,
seguita da
cane
gatto
galline
anatre...
loro amavano me
segnalata da Daniela cesta sabato 13 ottobre 2012
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categoria: Aforismi » comportamento
crescere
i figli cominciano a crescere quando non chiedono più da dove vengono; sono già cresciuti quando non dicono dove vanno; e maturi quando finalmente si degnano di accennare con chi vanno
segnalata da pasquale lunedì 7 gennaio 2013
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categoria: Aforismi » comportamento
bambini che crescono
i bambini sono felici perché pensano che una volta cresciuti possono ottenere tutto, senza dover chiedere niente a nessuno.
segnalata da pasquale venerdì 15 marzo 2013
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categoria: Aforismi
Fatti crescere le ali , invece delle 4 zampe
Se non sei parte del gregge ti mordono; allora vola via contento di essere diventato un volatile.
candida riva - tratto da la pittura straccia
segnalata da candida riva martedì 20 agosto 2013
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categoria: Aforismi
"l'entusiasmo è un vulcano sul cui cratere non cresce mai l'erba dell'esitazione"
segnalata da cyrano martedì 29 maggio 2001
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categoria: Aforismi
Chi nasce povero e brutto ha buone possibilità che, crescendo, si sviluppino entrambe le condizioni.
segnalata da Pietro lunedì 25 giugno 2001
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categoria: Aforismi
l'amore crollato, ricostruito, cresce forte e leggendario, grande più di prima
segnalata da for Ale by Sere sabato 15 dicembre 2001
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categoria: Frasi d'amore
corpo e anima
l'amore:andamento ignoto di due pazze ragioni che crescono come sedativo dell'anima
segnalata da kiara sabato 8 giugno 2002
voti: 3; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Frasi d'amore
La Luna e L'amore Quando Non Crescono Cadono
segnalata da Simona sabato 12 ottobre 2002
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