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Di seguito trovi tutte le frasi segnalate da Cleopa. Potrebbero esserci più persone che si sono firmate con questo nome. Il confronto degli indirizzi e-mail, riportati tra parentesi se lasciati, può dare l'indicazione di eventuali casi di omonimia.
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categoria: Poesie
Il Vecchio Berretto - Filastrocca
Smarrì il suo berretto
un dì un poveretto,
strappatogli al capo
da un vento agitato.
Rincorse per metri
usando i suoi piedi
quel vecchio berretto
che un po’ andava stretto.
Ma il vento era allegro
voleva giocare
e il vecchio berretto
non volle ridare.
E alzandolo in volo
lontano dal suolo
sin su, sopra al tetto
depose il berretto.
“Rivoglio il berretto!”
Gridò il poveretto.
“E’ Vero è un po’ stretto
ma cosa mi metto?
L’inverno è vicino
ed io non ho tetto”.
Fu allora che il vento
provò pentimento
e il vecchio berretto
portò al poveretto.
“Non sono scorretto,
ti porto rispetto,
ti rendo il berretto ma tienilo stretto.”
segnalata da Cleopa venerdì 11 gennaio 2008
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categoria: poesie
Il futuro che verrà
Il futuro che verrà sarà bello? Chi lo sa?
Se lo chiedo al menestrello, lancia in aria il suo cappello.
Se lo chiedo al farmacista, mi diventa un pò un artista;
Se lo chiedo poi al monello, non lo sa neppure quello.
Del futuro stranamente, non mi sanno dire niente.
Sarà vero pure questo
il futuro è un po’ indigesto,
sullo stomaco ci resta
quel che non rimane in testa.
Il futuro è un manifesto
che ti vuol tener desto,
ma se è troppo nella mente
ti dimentichi il presente.
Il futuro che verrà sarà bello? Chi lo sa?
Mi risponde il menestrello intonando uno stornello:
Son felice di abitare il presente in riva al mare
e del mio futuro sò, che riavrò quello che ora dò.
segnalata da Cleopa giovedì 10 gennaio 2008
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categoria: Poesie
La filastrocca del Seme
Si apriron del viver le mani certe
e ti fu offerto il seme della sorte;
In terra brulla tu trovasti culla,
e nel cantar la nanna
ne decretasti inver la sua condanna.
Non dorme seme che ha trovato terra,
ma ha inizio in quel momento la sua guerra;
Non è nel seme preso la certezza
ma è in quel che ci vedrai la tua carezza;
Se filo d’erba avrai negli occhi e cuore
quel seme di quel dir avrà sentore;
Ma attento che non sia così la cosa,
quel seme deve adire ad altra posa;
Che venga al mondo stabile sentiero,
nel cuore di una quercia è l’uomo vero.
Pertanto quando il viver darà incertezza
in te dovrai guardare con franchezza;
Ipocrita è chi del suo mestiere,
condanna chi non ne ha alcun dovere.
segnalata da Cleopa giovedì 10 gennaio 2008
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categoria: Poesie
Il Vento e L'Arnese - Filastrocca
E’ il Vento chiese:
Dove poso quest’arnese?
Con me non lo posso più portare
quasi, quasi lo butto in Mare.
E fu così che cadde a fondo
quel seme che nel cuor cercava il mondo
e invece della terra come culla
trovò ad aspettarlo solo il nulla.
Ma il mare stanco di ricever cose,
al Vento un po’adirato un dì rispose:
Di ogni arnese son io a far le spese,
mi stai facendo inquietare, questo seme qui non può stare!
E così dicendo,
ributtò quel seme al Vento.
Ed ora dove poso questo arnese?
Di nuovo il Vento nel dir riprese.
Con me non lo posso più portare,
ora nel fiume lo faccio scivolare!
E fu così che cadde a fondo
quel seme che nel cuor cercava il mondo
e invece della terra come culla
trovò ad aspettarlo solo il nulla.
Il fiume nel rimescolio latente,
del seme non ne volle saper niente:
Già è tanto il mio penoso trasportare,
del Vento i pesi, io non voglio portare.
E così dicendo,
ributtò quel seme al Vento.
Che Tormento, che Tormento!
Disse ormai stanco il Vento.
Questo seme, non voglio più portare,
a chi lo devo dare?
E fu così che una voce bella
risuonò nel suo cuor come una campanella.
Son seme, io cerco solo Terra.
E il Vento quel dì comprese,
che fine dovea fare quell’arnese.
Lo trasportò fin sulla terra
e in quelle calde braccia
il seme trovò serra.
Per ogni arnese esiste già un paese,
ma solo nell’aver cercato tanto
il Vento il suo egoismo avea infranto.
segnalata da Cleopa giovedì 10 gennaio 2008
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categoria: Poesie
La Pazienza del Tonno - Filastrocca
Che Pazienza!
Disse il tonno dal suo viaggio di ritorno.
Sono ben stanco di viaggiare
mi vorrei un po’ riposare.
Che Pazienza!
Che Pazienza!
Disse l’uomo alla sua lenza.
Sono ben stanco di aspettare
un bel tonno ho da pescare.
Ma all’orecchio di quel tonno
quel parlar fece ritorno,
e nel ritrovar Pazienza
scappò via da quella lenza.
Non son stanco di viaggiare
se la vita ho da salvare,
faccio appello alla Pazienza
quando incontro l’emergenza.
E così riprese il mare.
Che Pazienza!
Che Pazienza!
Disse l’uomo nel tirar lenza.
Nessun tonno ho haimè pescato
questo mare e tanto ingrato.
E così riprese, la via del suo paese.
Benedetta la Pazienza!
Disse l’esca sulla lenza.
Devo a te la mia esistenza, coltivate la Pazienza!!!
segnalata da Cleopa giovedì 10 gennaio 2008
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categoria: Poesie
Gennaio il Timoniere - Filastrocca
Gennaio il Timoniere
La candela della notte
a gennaio riaccende sorte.
E’ sul fil della speranza
che riprende poi la danza.
Di gennaio devi sapere
che dell’anno è il timoniere
e che sotto questo influsso
ogni mese vedrà lustro.
Guarda al mese del tuo lancio,
in gennaio non far bilancio,
tutto è ancora da vedere
forza, avanti timoniere.
segnalata da Cleopa giovedì 10 gennaio 2008
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categoria: Aforismi
In te è la memoria del tempo;
In te il messaggero di Dio;
In te la dimensione che verrà;
In te la tua stabilità,
cercati.
segnalata da Cleopa venerdì 9 novembre 2007
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categoria: Aforismi
Chi ha nel cuor certezza, al viver non chiederà carezza.
segnalata da Cleopa venerdì 9 novembre 2007
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categoria: Aforismi
Chi offende ha già nel cuor l’offesa,
con mano, semplicemente dipinge, quel che il suo occhio vede.
segnalata da Cleopa venerdì 9 novembre 2007
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categoria: Aforismi
Del contadino non guarderai solo al venduto,
ma al suo intero raccolto.
Quando il “dire” non rifletterà l’immagine data nel vivere,
saprai che chi parla intinge verbo nella menzogna.
segnalata da Cleopa venerdì 9 novembre 2007
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