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{ lunedì 27 settembre 2010 }

Perdido

Più di un mese. Dico così perchè non so contare e anche se sapessi contare odierei farlo.
Più di un mese, tanto è il tempo passato in compagnia di scorpioni e serpenti a sonagli, col caldo che ti spezza la voce.
Ma a voi, in fondo, cosa caz-zo importa se sono ancora vivo.
Più di un mese. Tanto mi ci è voluto per arrivare in Florida e scoprire che Lei, quella che mi ha fregato, è morta.
La trovai sui giornali. "Ritrovato il corpo di una giovane donna in riva al mare, misteriosa la sua identità. La polizia sta aspettando i risultati dell'autopsia per indentificarla".
Mi è bastato guardare la foto per capire che era Lei.
Non so chi l'ha uccisa e forse non lo saprò mai.
La rabbia mi monta dentro e mi riempie lo stomaco. Vorrei urlare ma non posso. Ho troppo caldo, troppa fame, troppa sete, troppo stanco per permettermi tutto questo.
Tornare indietro? Non se ne parla nemmeno.
Ci sono volte che ti senti come quel tale che decide di puntare tutto quello che ha su un numero della roulette. Non un numero a c###o, proprio un fottuto numero su una fottuta roulette di un fottuto casinò capite? Parte, si fa un viaggio allucinante e una volta arrivato al casinò trova il locale chiuso.
Resta con tutto quel che ha, poco, e non sa che fare.
Disperato? Sfigato? No, non credo siano queste le parole adatte. Arrivato. Forse è questa la parola che fa per me e quel tale.
Sono partito da Elrey e sono arrivato in Florida lasciandomi dietro un imprecisato numero di cadaveri e pallottole per scoprire che non ho più nulla per cui andare avanti.
La polizia prima o poi mi troverà, se mi trova mi arresta. Se mi arresta passerò la vita in carcere fracassando crani a chi cercherà di incularmi sotto la doccia comune.
Quando ti trovi a scegliere da che parte stare della croce hai solo due opzioni. O pianti o chiodi o stai appeso.
Così decido di prendere in mano il mio martello, una colt phyton del 71, e sequestro il primo motoscafo che trovo al porto. Costringo il proprietario a fare il pieno di carburante e poi mi faccio portare al largo, lontano dall'america verso non so nemmeno io dove.
Passano i giorni, le settimane. La benzina finisce e io resto solo con un cadavere su una barca di nove metri e una tempesta all'orizzonte che sicuramente passerà sopra la mia testa.
Perdido.
Ma ancora vivo.

elrey - 17:37

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Sono presenti 1 commenti.

games > pacmanMistero7 lunedì 27 settembre 2010 18:021/1
Le lacrime scendono giu sole, involontariamente.
Dove hai la forza?
Piango... grido.

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