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categoria: Poesie

ISTANTI DI GHIACCIO,
RICORDI CHE ANCORA VIVONO NELLA MIA MENTE,
ATTIMI DI VUOTI E SILENZI CHE HAI LASCIATO IN QUESTO POSTO
DOVE UNA BAMBINA è DIVENTATA UNA DONNA,
CHE DA INESPERTA CHE ERA
STA REALIZZANDO IL SUO SOGNO PIU' GRANDE,
CHE HA VISTO NASCERE E MORIRE
COSE PIU' GRANDI DI LEI...
E NON C'è PIU' QUELLA VOCE
A RISPONDERE ALLO SQUILLO DEL TELEFONO,
A SPIEGARMI OGNI COSA CHE MI RIMANEVA DIFFICILE,
A FARMI DIVENTARE ANCOR PIU' PROFESSIONALE..
ISTANTI DI GHIACCIO,
DI IMMUNITA' TOTALE,
DI UN CORPO CHE RESTA INERME
PERCHE' DI TANTO CHE MI DANNO
MAI NESSUNA MI DARA' COME TE...
IN QUESTO LUOGO DOVE HAI PORTATO LUCE E ALLEGRIA
RESTA SOLO UNO SPAZIO OSCURO E MALINCONICO,
DOVE IO ORA NON SO CHE FARE,
DOVE IO ORA NON SO CHE DIRE,
TRANNE CHE RIPETERMI MILLE VOLTE...
...IL RICORDO DI TE...

X ROSALBA (la mia insegnante di scuola x parrukkieri)
DA CHE CI HAI LASCIATE LA SCUOLA NON è PIU COME UNA VOLTA..QUEL 19 MAGGIO DEL 2008 CI HA CAMBIATO LA VITA, A ME IN PARTICOLARE.. MA TI GIURO KE NESSUNO POTRA' FERMARMI E ANDRO' AVANTI E LOTTERO' X DIVENTARE CIO KE VOGLIO ESSERE PUR DI DARTI SODDISFAZIONE,LA SODDISFAZIONE KE NN HO MAI DATO A NESSUNO, ANKE SE A VOLTE MI FERMO NON PREOCCUPARTI PORTO A TERMINE CIO KE HO INIZIATO..TI VOGLIO BENE...X SEMPRE...

Alessandra - tratto da SOLO ED ESCLUSIVAMENTE SCRITTE DA ME!!!

segnalata da Alessandra lunedì 15 dicembre 2008

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categoria: poesie

poesie rosa di primvera e il ricordo di un papà

Poesia
Rosa di primavera
Il terreno era incolto
E mancavi tu
Poi fu coltivato e il concime fu messo in più.
Uno stelo è uscito da un terreno,
Era la rosa che si apriva o meno.
Simbolo d’amore e di virtù
Mancavi solo tu.
Poi ti raccolsi per il mio amore,
Ti donai per il mio buon cuore.
Un soffio di vento
Ti fece strappare un petalo
E ti tradì come un mondo intero.
Oh rosa dei campi
Oh rosa del cuor Divino
Mantieni il tuo colore
Fino al levar del mattino.

Poesia
Il ricordo di un papà
Una volta visse un uomo
Che il buon Dio mi donò.
Mi resi conto che era mio padre e lui mi amò.
Tanto amore mi aveva dato,su questo mio cuore ingrato.
Tanta voglia di vivere egli aveva
Con tutte le sofferenze che lo dolevano.
Un giorno quando mi trovai in piena felicità,
Si spezzò un cuore di grandiosità.
Un cuore cessò di battere
E una parte di me cessò con essa.
Il volere Divino lo chiamò
E dalle mie braccia se ne andò.
Ora piango e lo rimpiango
Ma oramai è in paradiso
Dolce e fiero mi manda un sorriso.
Salito alle porte del cielo
I suoi occhi gli si aprirono come un velo.
Il suo cuore vive ancora
Lo ricordo ogni ora
Lo amerò finchè fiato avrò
Perché un giorno lo rivedrò
Questo mio cuore combatte la vita
Perché è dura ma non è finita.

Marco poeta siracusano - tratto da dai suoi brani poetici

segnalata da Marco sabato 27 dicembre 2008

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categoria: poesie

Madre esempio di vita

Madre mia,
che dal seme del tuo ventre,
hai dato la luce nella mia vita,
mentre,
le mie tenere mani
erano pronte per accarezzarti.
Dal quel gocio di rugiada
che scese di gioia
dal tuo viso,
tu sei stata sempre
scudo d'amore
nei passi quotidiani della mia esistenza.
Dal tuo sorriso,
mi conforto
nella porticina del tuo cuore,
dove tu hai fotografato e custodito,
ogni cosa meravigliosa
che ho saputo regalare,
e dove tutto ciò che si colora
d'amore e sincerità.
Ora la mano
che posso tenderti
è più forte
per stringerti affettuosamente,
con imenso bene.
I tuoi dolci capelli bianchi,
sono il candido colore puro,
di una donna che ha vissuto,
il percorso di tante fatiche
ma che ha donato sempre
la parte migliore di sè
(Tanti auguroni mamma ti vogliamo tutti un gran bene,dal tuo caro figlio Marco,Mariuccia,tua nuora Rosa e i tuoi nipoti.Auguriiiiiiiiii)

Marco poeta siracusano - tratto da dai suoi brani poetici

segnalata da Marco domenica 10 maggio 2009

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categoria: poesie

poesie la sicilia e t.v

Poesia
Sicilia
Quanta storia ti porti alle tue spalle
Quanti doveri hai compiuto
Tu ti destreggi ad opera
Di armi e coltelli.
Il mar mediterraneo da secoli punito
Nei suoi misteri di collorosso.
Le figure illustri che in quest’isola
Hanno dato,in un certo senso un’po’
Di cambiamento c’è stato.
C’è chi ha sparato c’è chi è stato arrestato.
Ma la vera società giusta dov’è?è colpa dei Normanni?…..

Poesia
La t.v.
Un piccolo schermo dal 1950
Quante cose ha trasmesso;
Balli,canti,varietà e cincillà.
Per quanto ancora essa ci stupirà,
Le reti sono controllate
E il canale sta per biasimare.
Il telecomando è stufo di girare e di annoiare,
Esso ha deciso di protestare.
Una rete mondiale,
Si ma quella per pescare
Tutte le cretinate
Che sono state acquistate e fregate.
La t.v. è una fantasia
È utile, ma si occupa del tempo previsto
Dai tg nazionali a chi lha visto
Giro canale
Scelgo la vita reale
Mi lamento ma pazienza
È lo stesso sensazionale.

Marco poeta siracusano - tratto da dai suoi brani poetici

segnalata da Marco sabato 27 dicembre 2008

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categoria: poesie

UNA GIORNATA PERFETTA

Scende la sera
Sui tuoi dolci occhi da bambina
Il soffice vento della primavera
Lo puoi sentire mentre si avvicina.
Una lieve brezza sfiora la veranda
La mia bicicletta è li in giardino
Questa sera non ho nessuna domanda
Ma cerco le risposte del destino.

Basta dare un’occhiata
E dimenticarsi un attimo della fretta
Basta vivere questa giornata
Una giornata perfetta.

Mando baci alle ragazze
Mentre premo i piedi sui pedali
Le macchine si perdono nel traffico
Chi suona, chi fa i fanali.
I negozi mettono fuori le luci
E la città comincia a brillare
Ultimamente mi sono sentito triste
Ma so che tutto prima o poi può cambiare.

Basta dare un’occhiata
Perché non sai mai ciò che ti aspetta
Una sorpresa è già arrivata
In questa giornata perfetta.

Il bar di Mike è ormai famigliare
Ho la tazza del caffè col mio nome
Devo essere sveglio per stanotte
Quindi versa, e non chiedermi come.
Basta lasciarsi un pò andare
E queste strade magiche prendono vita
È già pronto il pranzo di natale
Ed ho una voglia di festeggiare infinita.

Basta dare un’occhiata
Qualcosa di speciale è li che ti aspetta
So che tutti quanti l’hanno avuta
Una giornata perfetta.

LucaG - tratto da MyLyrics

segnalata da LucaG giovedì 6 dicembre 2007

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categoria: poesie

A te

A te che mi hai
reso tutto così caotico
A te che mi hai ascoltato
nei miei pensieri
A te che mi hai seguito
come un'ombra
A te che mi hai insegnato a
Volare nel cielo
A te che mi hai insegnato a
Crescere
A te che mi hai dato
una spalla su cui piangere
A te che non mi hai mai
fatto sentire sola
A te che mi hai dato una
Marcia in più
A te che mi hai regalato
un posto nel tuo cuore
A te che mi hai dato
Un senso a questa vita
che non ti regala mai niente
ma presta per poi ucciderti
A te che mi hai fatto scoprire
le meraviglie di questo mondo
A te che mi hai aiutato a
sopportar tutto
A te che mi hai protetto
con il tuo cuore
A te che mi hai salvato
da questa fine assurda
A te che mi hai dato una
stella su cui stare
A te che mi hai dato
Tutto togliendoti tutto
A te che mi hai preso
come un fiore troppo bello per
essere massacrato
A te che mi hai fatto
Piangere lacrime di mare
A te...
Che sei tutto ciò che
bello c'è nel mondo...

Pallastrelli Francesca

segnalata da Pallastrelli Francesca domenica 25 maggio 2008

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categoria: poesie

Lei è
Ci son uomini che vissuti tutti i tempi,
ora viaggiano l’ignoto,
alla ricerca della via
a dimandar conferma del perché io sia.
Aiutan chi bisogna come angeli,
nel quotidiano d’un amico o di chi
conferma chiede a propria vita.
Ma sempre umana è la natura
che ricercan gioia vera
perché chi gioioso sia
un vero sorriso agl’altri dona
Fosse giunto il mio perchè
nella norma e nel comune
e non in quello ch’è la frenesia.
È ciò che leggo
In quegl’occhi, che il colore ruban
al profondo del firmamento,
ch’è improvviso m’hann dato a cui pensar.
E felicito nei delicati modi
d’un maschiaccio ma che sotto celan
il velluto d’una rosa.
Dama d’altri tempi
nel pensato e nel veder le cose
ch’io elogio col mio scrivere antico
quando venerar potea una sifatta creatura.
È gioia scoprir dì dopo dì il profumo
d’una donna che spero esca
dal suo guscio nel cui lei non merita d’esser.
Lei è come sfiorare l’infinito

danny dobermann

segnalata da dobermann giovedì 6 settembre 2007

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categoria: poesie

Madre

Madre

Madre tenera assassina inconsapevole,
riconoscilo nello specchio della tua anima:
Hai accudito il cuore di tuo figlio?

Madre hai nel cuore i mille colori della vita,
e tra le mani la spina più lunga della sua rosa.

Le tue umane carezze,
date nel buio dell’incomprensione,
sono artigli infilati nell’anima di tuo figlio.

Madre, concepisci il dolore?
Non solo quello dettato dalla tua materiale comprensione.

Madre tuo figlio ha fame,
togli le mani dai fornelli
e accorri al capezzale della sua anima,
Nutri il suo cuore.

Madre!
Non ci sarà madre,
sino a quando non ti riconoscerai
duplice dispensatrice di nutrimento.

Madre tenera assassina inconsapevole,
corri al capezzale di tuo figlio
sei ancora in tempo
per amarti e per amare.

Madre, al sacro altare di questo amore,
sacrifica la tua cecità,
ora e sempre.

Cleonice Parisi

segnalata da Cleopa mercoledì 17 ottobre 2007

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categoria: poesie

L'ARIA BUONA

Tu che mi regali il tuo sapore
Quando mi fermo e non so dove andare
Ma come fai a sapere quello che voglio?
Ci sei sempre quando ti vengo a cercare.
Tu che mi dici resta ancora un pò
Mentre il mio viaggio deve andare avanti
Anche se non vieni sappi che ti porterò
Attraverso poesie o canti.

Sei l'aria buona
Il vento gentile
La gioia che tuona
I fiori d'aprile.

Vento su vento
Pioggia sopra il mare
Che c'è di male in fondo
A non poter cambiare?

Tu che mi hai dato il tuo stesso tetto
Per far riposare gli occhi e i piedi
Cos'ho visto con questi occhi non te l'ho detto
Se segui la luce nel mio sguardo forse lo vedi.
Ho lasciato le impronte su molti sentieri
Ho visto luoghi che tu non sai
Non ti conoscevo fino a ieri
Mentre ora vorrei non lasciarti mai.

Sei l'aria buona
La collina spogliata
La domenica che suona
La vita sognata.

Sole su sole
Cielo riflesso nel mare
Cosa c'è di male in fondo
A non voler cambiare?

LucaG - tratto da MyLyrics

segnalata da LucaG lunedì 11 giugno 2007

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categoria: poesie

Quando verrà il momento

Nel silenzio della notte, nell'antichità del mondo
Dove ogni diversità diventa guerra
La mia mente invano sta contemplando
Sulle illusioni di questa ruvida terra.
Ogni nostro sogno è come una goccia nel mare
I nostri ideali sono sabbia nel vento
Ma tu sei rimasta con ciò che mi hai saputo dare
Ed io sarò con te quando verrà il momento.

Mangiamo, beviamo, pensiamo e parliamo
Lungo la strada tortuosa in salita
Camminiamo, odiamo, amiamo e bestemmiamo
Nell'imprevedibile banalità della nostra vita.
Tu sei arrivata, e sei venuta per restare
Quando sei scesa dal firmamento
Staremo sempre vicini ed io ti saprò curare
Fino a quando verrà il momento.

La luna dona luci, lungo il lato della strada
Regina del cielo, madre dell'immensità
Attenta che dal cielo nessuna stella cada
E invece tu sei scesa e resterai qua.
Come vedi, non ho molto da dare
Dei baci sotto ad un tetto ed un camino spento
Nei momenti di difficoltà non mi vedrai mai scappare
Ed io sarò li quando verrà il momento.

Quelle lacrime singhiozzate sembrano volere la fine
Ma noi siamo più forti, cadiamo sempre in piedi
Portiamo tutti la stessa corona di spine
Anche quando ti arrendi e preghi il Dio che credi.
Abbiamo ancora molto da fare
E basterà farlo insieme per vedermi contento
Resta con me, perché ho voglia di amare
E saremo mano nella mano quando verrà il momento.

LucaG - tratto da MyLyrics

segnalata da LucaG martedì 6 marzo 2007

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categoria: poesie

Per tutte le donne

Donne venite, ho qualcosa per voi
Parole soltanto ma valgon di più
Se leggendole si pensa al miracolo
Che il signore ci ha mandato da lassù.
Quel miracolo che ha preso forma
Dalla costola di Adamo
Che da millenni l’uomo non riesce
A non rivolgerle un tenero Ti amo.
Donne voi siete la nostra salvezza
L’altra metà del letto e del cielo
Del cuore dell’anima del mondo
Della ragione e del pensiero.
Quando sorridete si apre il firmamento
Quando piangete il cielo si oscura
Sapete regalare il più bel momento
Per ogni male sapete essere la cura.
Donne, sapete, queste mie parole
Le ho trovate traducendo il mio sentimento
Verso la donna che porto nel cuore
Che mi ha portato il più grande cambiamento.
E con lei sono felice
Mi sento un uomo per davvero
Se io sono la pianta lei è la radice
Una vita con lei è ciò che spero.
Donne ascoltate questa poesia
Coi vostri sacrifici ve la meritate
Chiedo soltanto che non ve ne andiate via
Restate con noi uomini, che solo voi ci sopportate.
Per voi altre mille poesie o canzoni
Non basteranno a descrivere la bellezza
Quello che ci date, tutte le emozioni
Che trasmettete in un bacio o una carezza.
Donne voi siete la lacrima di gioia
Il momento che non si scorda più
Spero di aver fatto del mio meglio
Anche se di certo meritate di più.

LucaG - tratto da MyLyrics

segnalata da LucaG giovedì 8 marzo 2007

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categoria: poesie

Quello

amore! tutti ne parlano...
ma nessuno sa spegarti cm ci si sente...
quando lo si ha e bello,
non averlo fa soffrire!
pensare ke l amore possa sconfiggere ogni male su questo mondo...
pensare che non c'è niente di male, amando.
pensare di essere amata dalla persona di cui si pensa ke sia l uomo giusto,
Quell' uomo
quello con cui si ride quando si fa o sente una battuta,
quello con cui si piange quando si sta male...
quello che se hai qualcosa ke ti fa soffrire ti ascolta senza metterti in imbarazzo.
Quello ke ti chiama giusto x dirti quanto tu sia importante per lui,
quello che fa di tutto x farti capire che 6 l unica donna al mondo
con cui lui vorra passare i prossimi anni della sua vita.
Quello che fa tanti chilometri giusto x vedere il tuo sorriso!
Quello che ti dice:" ho voglia di tenerti nelle mia braccia" per sentire il profumo
della tua pelle.
Quello che ti dice" oggi voglio coccolarti" senza averglielo chiesto!

Quello Quello Quello...
Si proprio quel uomo giusto che si pensa di aver trovato

quello pero' inizia a dirti che gli serve tempo, tanto tempo, per capire,
quello dice di essere confuso x tutta la situazione attuale
quello che dice di non amare un'altra donna,
quello che pero' quando dice di amare te, dice di amarne pure un' altra!
quello che dice che bisogna essere piu sicura di se stessi, e che si debba essere forti e confrontare la situazione invece di correre via!
quello che pero' in una situazione difficile, nn fa altro che scegliere la strada piu facile!
quello che ha fatto capire che bisogna essere sinceri l uno con l altro
quello a cui nn riesci a credere piu neanche una parola, dopo che ti dice le bugie
quello che dice di aver trovato la donna giusta in te, ma che sta cn un altra!

Quell uomo dice di non essere capito!
Chi mi sa dire? chi mi sa spiegare cosa si deve capire?

Io so solo di essere innamorata di un uomo, quel uomo, che pero' non ama me!
Di un uomo pieno di misteri,
Di quel uomo pero' che in poco tempo mi fece capire cosa mi sono persa gli ultimi anni,
non avendo mai potuto amare nessuno, quanto io ami lui!

Essere soli fa male, amando ancor' di piu'!
ma amando si cresce e crescendo si impara!
Imparare a lasciare andare una persona e difficile.
Ma solo dopo averlo perso si riesce a reallizzare quanto sia importante quella persona!
io l'ho capito...chissa' se anche lui...
Dare, e ricevere una seconda opportunita' e bello!
Ma non dire di amare me quando baci un altra donna, e fai l' amore mentre io ti penso!

Si proprio tu, quel uomo!
ora dimmi tu se riesci a capire.....

segnalata da cuore spezzato domenica 30 settembre 2007

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categoria: poesie

poesie l'ubriacone e lo scoiattolino

Poesia
L’ubriacone
Quell’aspro sapor dei tini
Girava nelle tavernette
Che già alle 7 era
Nelle gole puntuale ma impertinente.
Si giocava al rimbambimento
Di un vecchio stanco e tronchetto.
Non faceva che sbadigliare e sobbalzare
A quell’età è una fatica a dare ed arrivare.
Un bicchierino poco contento disse:
Su nonno smetti e alza il mento
Sai cosa ancora puoi fare,cosa fai lì a brontolare e a tintinnare?
Il nonno rispose:Son venuto a dimenticare, sono alcolizzato come il mare
Lasciami stare
Il Bicchierino:Non sprecar il tempo in un tozzo di pane e vino,
Corri dalla tua amata e lascia il bicchierino.
Il nonno:Hai ragione di lasciare stare,tanto qui che restavo a fare.
Meglio affrontare le occasioni della vita,perché
Lasciarle affogare ed è poi finita.
In quel trato il bicchierino contento
Torna nell’armadietto
Per 10 anni o chissà quanto tempo.
Era fiero di non aver fallito
Che di quanto aveva parlato ara più sfinito.

Poesia
Lo scoiattolino
Cercava un posticino
Al riparo lo scoiattolino.
Una pioggia lo tempestava
E la sua raccolta biancicava.
Era isolato e senza mangiare
Come raggiungere le sommità elevate?
Si accontentava ad abitare in un ramoscello
Ma si annoiava senza pace e senza ombrello.
I tuoni cominciavano a bombardare
E tra una foglia e un’altra il vento
Ondulava fino a far tremare.
Lo scoiattolino poveretto
Balzò dentro l’alberello
Tutto bagnato come il ranocchietto.
La stagione lo minacciava
Ma il tornare del sole ben presto lo comunicava.
Il mattino seguente si risvegliò la natura
Quasi come la rinascita di una nuova figura.
Lo scoiattolino balzò fuori contento
E saltellando disse Signore solo tu spalanchi il cuore
Più forte del tuono,della pioggia e del vento.

Marco poeta siracusano - tratto da dai suoi brani poetici

segnalata da Marco sabato 27 dicembre 2008

stelline voti: 8; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

DUE ABISSI CHE S'INCONTRANO...

Un mistero di silenzio ci separa
mentr’io ti sento ancor più vicina,
nei paraggi dell’esistenza.

Nelle tue labbra ordinatrici
trova ordine la mia vita;
le tue parole racchiudono inesplicabili spazi,
varcando senza vesti
profondissime gote
ed indugiando librate nell’aria
(come aloni sospirati dal vento…).

La mia voce tremante
s’incatena alla tua suadente;
in ogni mio pensiero
converge un brivido in fiamme,
mentre il mediterraneo delle mie labbra
emette
scintille
di fuoco
-per te-.

Ti ho vista,
in un momento ti sei persa;
mi ungesti di luce
e in un attimo i miei occhi
presero la forma dei tuoi sguardi,
liberando per te
sguardi d’Amore incontrollati
(vetri spezzati che si specchiano,
granelli di sabbia che si bagnano…).

Un linguaggio ancestrale
trasuda dal tuo sorriso,
mentre la mia mano
- impigliata nella rete di oggi e di ieri -
è ancora riversa sulla tua,
rifugiandosi in una valle d’eternità e d’immenso…

Imprigionato ai tuoi passi
seguo la tua ombra in simbiosi;
ogni carezza
-freccia puntata d’ogni tentazione-
permuta il dolore represso in un grido,
mentr’io raccolgo un fiore bianco di magnolia
per ritrarti un’altra volta.

Abbattuti muri di resistenza,
tolgo il sonno alle labbra,
supero ogni lecito confine,
perché un bacio ricopra la distanza che rimane
tra la tua Amicizia
ed il mio Amore!
Ed intanto sento sprofondare sotto me un vuoto
cresciuto all’altezza esatta del piacere
(pozione segreta da bere
- rabbrividendo -
in fretta).

Addormentata nella strada d’un sogno,
rivedo te ogni giorno
nell’orbita di gesti non compiuti,
di sguardi non sferzati;
la notte il rosso dei miei pensieri
tinge le tue vesti di carne
per dare l’ultimo tocco
alla tela che ti ritrae folgorante
(scintilla di sole
pronta ad infiammare il cielo!).

Il nostro Amore rimarrà
il sogno irrealizzato d’un bambino,
il volo accennato d’un gabbiano,
il frutto non raccolto d’un giardino,
perché noi siamo
come due abissi che s’incontrano:
un pozzo senza luce
che fissa il suo cielo senza fondo…

GASPARE SERRA

segnalata da Gaspare110 martedì 25 novembre 2008

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categoria: Poesie

IL NOSTRO MARE

C’era il bisogno di andare
C’era la voglia di fare tutto ciò che non puoi immaginare
Mentre sei a Milano nel traffico ad imprecare
Mentre vai a lavorare.
C’era la voglia d’amore
Che timido entra come un raggio di sole
E si appoggia sulle labbra per dare quel sapore
Che scivola nel cuore e fa sparire ogni dolore.
Che cosa hai fatto? Sarai stata buona
Di corsa a pregare mentre la campana suona
C’è un Dio che non ti abbandona, ma anzi perdona
E ci regala questa “avventurona”
E questa volta sta dalla parte di questa splendida persona…
Questa ragazza che tiene l’amore negli occhi
Stella cadente di mille notti, brivido quando mi tocchi
Non credere in noi due sarebbe da sciocchi.
Devo tessere il mio benessere per essere
Come voglio io
Ma quando il tuo amore mi elesse re
E tu entrasti come un calesse nel cuore mio.
Ora non sono più ferito, sono guarito
Sul mio trono sono salito.
Guardo la stella che mi indichi col dito
E sa farsi riconoscere in un cielo infinito.
Camminavamo in riva al mare
E i tuoi capelli si muovevano al vento
Io cercavo di ricordare
Un altro momento in cui ero così contento
Ma non lo sono riuscito a trovare
Per questo cerco di essere attento
A non perdermi nemmeno un minuto di noi
Ma vedrai, se sarai nei guai con me ne uscirai
E ti accompagnerò da qui in poi.
E al ritorno lungo la riviera, quella magica atmosfera
Creata da noi due e da quel sogno che si avvera
Sullo sfondo, un altro mondo, una città che non sembrava vera
Poi io e te mano nella mano andavamo incontro alla sera.
Questa piccola gita, che mi ha segnato la vita
La porterò sempre dentro di me
Sarà l’immagine più colorita
Dai baci con le dita, allo stare abbracciato a te.
Ti porterò dentro ai miei occhi
Come quell’immagine riflessa nel canale
E quando sentirò male, penserò a questa vacanza speciale
E al nostro amore grande e immenso come quel mare.
…Il nostro mare

LucaG - tratto da MyLyrics

segnalata da LucaG venerdì 4 giugno 2010

stelline voti: 2; popolarità: 0; 1 commenti

categoria: poesie

A volte...

vorrei essere utile
o vorrei non averti mai incontrato

vivevo nel buio
rinchiusa nel mio guscio
dentro ad un mondo tutto mio
fatto di tristezza di incertezze

sarei mai stata capace di mettere la testa fuori
dare un occhiata al mondo
per vedere se sarei stata in grado di camminare da sola?

No

Ancora una volta mi chiudo in me stessa
dentro quella corazza che mi sono creata intorno a me per proteggermi da tutto il male che c è in questo mondo....
Scrack

Qualcuno mi ha calpestato...
il guscio in frantumi
Sofferente sento qualcosa che mi solleva da terra
mi porta al riparo in un posto a me sconosciuto

comincio a sentirmi meglio ogni giorno
che passa
sempre di piu finche
non scopro che il mio eroe
la mia salvezza sei stato te

Mi sento rinascere
la mia vita comincia a prendere forma
colori
comincio ad acquisire fiducia in essa
tutte le paure le incertezze e i dubbi svaniscono nell aria....

l amore che hai per me il modo col quale ti prendi cura di me il modo
con cui mi insegni a vivere
a partire dalle semplici cose
è a dir poco immenso...

un amore cosi grande
che a sua volta mi fa innamorare di te...

crash
sento un colpo forte
mi accorgo di essere caduta al suolo...

Ancora una volta la paura comincia a farsi sentire:

E la forza dell'amore

Amore ti ho fatto troppo stare male,
con me ti sei ritrovato imprigionato in una gabbia senza nessuna via di scampo

Adesso è arrivato il tempo di lasciare volare via libero verso infiniti orrizonti
quell' uccelino che mi aveva fatto ritrovare la luce
che tanto calore aveva saputo donarmi
ma che purtroppo io ho soffocato con il troppo amare

Ti Amo

Ora sei libero da ogni catena!...

e per tutto cio...

A volte non vorrei averti mai conosciuto

Anya - tratto da Anya

segnalata da Anya mercoledì 31 dicembre 2008

stelline voti: 4; popolarità: 1; 1 commenti

categoria: Poesie

GLI ANGELI DI GAZA

Piccole stelle
esplodono con un sorriso in viso
negli occhi pien di vita dei bambini
di una piccola stretta terra,
imbrattando le strade della loro ingenuità,
attingendo dalla tavolozza colorata dei loro pensieri
un arcobaleno di sogni.

La spontaneità dei gesti dei bimbi
permette loro di guardar ancora in alto
solo per ammirar le stelle:
inesauribile fonti di speranza per gli altri,
sono sempre pronti a dimenticare il giorno prima
per progettarne un altro…

Nella verginità dei loro sentimenti
ai piccoli non è dato conoscer l’odio,
ma la sofferenza si:
la vedono ogni giorno negli occhi familiari dei grandi,
la nutrono ogni notte del rammarico
di non avere conosciuto in tanti …

Figli di un popolo senza Stato e senza terra,
loro non sanno cos’è la guerra
e possono costruire solo muri di sabbia:
vorrebbero liberamente giocare,
fuori dai bunker dell’ultimo rifugio;
apertamente rincorrersi coi compagni d’oltre muro,
non distinguendo per nascita o religione;
semplicemente sognare ad occhi aperti,
senza rabbrividire del sangue sparso intorno!

I bambini non sanno perché i loro padri
a volte li salutano con una cinta imbottita addosso,
come per un addio;
non comprendono perché ogni giorno
la gente scenda in strada
con in braccio un piccolo fagotto di lenzuola;
non si spiegano come mai certe notti
il cielo di Gaza s’illumina a giorno -come se esplodesse-
e la gente rifugge -anziché rincorrere- le stelle cadenti …

Nell’ignoranza della loro età
a volte piangono senza un perché
-o solo perché piangono gli altri-.
Molti di loro non lo scopriranno mai,
poiché non ne avranno il tempo;
molti tra loro lo capiranno appena più tardi,
quando -costretti a diventar grandi bruciando le tappe-
avranno anch’essi imparato ad odiare …

GASPARE SERRA

segnalata da gaspare110 mercoledì 14 gennaio 2009

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categoria: Poesie

L'Amore

Ho fatto
l'amore con te,
e mi sono sentita
come una farfalla
che vola,vola
nell'immensità del cielo...
Ogni volta che
lo facciamo,
mi fai sentire
libera.
Libera da ogni
sentimento brutto...
da ogni cosa brutta...
che ci circonda!
Quando ti ho dato
me stessa...
ho avuto paura,
paura di rimanere sola...
Ma sei rimasto
accanto a me...
a proteggermi
da qualunque pericolo
mi circondava...
Ti sei innamorato
di me...
ed io
mi sono innamorata
di te...
Abbiamo avuto
ostacoli da superare...
e ci saranno ancora...
Solo che
anche se avrò paura
te ci sarai con me...
A volte
sono una bambina,
ma sò cosa cerco,
dalla vita...
Eh!
quello che voglio
sei te...
Ti prego
perdonami se qualche
volta ti ferisco...
anche a parole,
perchè tanto
non lo faccio perchè
sento il bisogno
di farti male...
Non lo faccio apposta...
Scusami!!!
Ti Amo Giacomo L.

Viola

segnalata da Viola Liscandrello giovedì 19 dicembre 2002

stelline voti: 8; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

DONNA . . . !


Vorrei
coprirti d'Amore
come un mantello
d'altri tempi...
senza lasciare al caso
le tue emozioni,
indistinte dalle mie
peregrine
fra gli universi
dell'Anima.

Sarei
il tuo Balocco
e la tua Guida,
esagerando in tutto,
perché mi piaci
libera da schemi,
sorpresa
nella libertà naturale
di giocare
con la Vita...

Sognando,
con carezza lieve
di farfalla,
le sensazioni affettuose,
che tu dai alle Cose...
e, mentre ti guardi,
con vispa curiosità
o matura certezza,
possedere i segreti
del Destino del Mondo!

Perché
tu sei la Donna...!
E quanto
di più alto
il Signore ha dato
attraverso di Te:
il Piacere e l'Amore,
la Gioia e il Dolore,
la Concretezza
o l'Astrazione...

tu ne possiedi
l'Essenza,
come mio Archetipo
ideale!
Colei
che, da sola,
può dare un senso
alla mia,
altrimenti vana,
esistenza...

FernyMax

segnalata da FernyMax sabato 15 marzo 2003

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categoria: Poesie

Lara Larina Laretta

MUSE

Visioni di Lara

Larina Lara Leretta Mia Lo di un Humbert* tuo coetaneo
mia prima musa sirenetta

Febbraio 1999

Scarabocchio di lei

Neve candida e soffice s'abbatteva sui tetti a fiocchi.
Nel grigiore d''una stanza brillano nel libro di Catullo odi e i tuoi occhi.
In una macchia di caffellatte' nella pagina di Storia.
vive lei e sua bellezza.. intoccata da macchie di alcuna cosa imperfetta.
Chissà se nel lume d'uno studiolo forse a cosa pensare....in quella fatica che comune e' dovere dell'uomo; qualcuno da amare!!
Lara..
come son ora stanco e doman non vedo l'ora la campana suonare scuola ricreazione per darti uno sguardo.

Settembre 1999

Allodole solitarie albeggiavano con il migrar delle rondini prime nei sui occhi..dei quaderni affamati nell'amore, di cui sembrava la regina con le vestali sue compagne, a farle come ancelle nel trono della sua beltà cortigiane, sovrana d'amore e simulacro della bellezza. Madonna ritratta da Ghirlandaio il suo grembo casto era e la sua aria di piccola donna.
Uscendo di casa era lei l'alba sulle sue ciocche tinte castagno.
Sognatore mi colse su un fiocco di neve nell'inverno dallo studio in fallo.
E Catullo e Saffo mi parlarono di lei e delle poesie gli dei...
La rima Invicta Fire e il fuoco di amare dentro, mentre da bambina cambiava; come Dafne a pianta mutava - rea dell'amor di Apollo e lei a donna nel silente suo microcosmo cambiava, mia Lolita.

* Humbert protagonista del romanzo Lolita di Vladimir Nabokov ( San Pietroburgo 1899- Montreux 1977)

La nave

Siamo lì sulla stessa nave l'orizzonte, solcano gabbiani e pirati galeoni l'orizzonte nei tuoi occhi.
Odo lo stormire dei migratori di ritorno dall' istmo di Panama e quell'avventura in cui l'uomo giovane si tuffava..
Di tutto questo s'annaspa la psiche tra Ulisse e Alceo e sovvenire me dei tuoi giovani occhi ..
Chissà se anche tu li ricordi??

Cri Cri Cri

Settembre, Cri Cri Cri
faceva il passero col flauto di Pan assieme alle
prime rondini migrando.
Rideva lei, fuggendo in sella
alla bicicletta.
Oh che visione..
di castità e intatta purezza.
Il libro e le odi di Alceo e Catullo
sapevan la sua parvenza.

Poi; me ti presentarono.
Novembre alla sortita in ricreazione
sordina lei camminava con di sottofondo satiri
che facean nel core canzone;
poca a questo virgulto data fu L’attenzione..
“Lara mi chiamo”!
Oh, Zivago me venne in mente
e ci lasciammo senza un nulla; tristemente.
Sbirciarti sempre me fu un diletto nel mattino d’ora tarda.
Amore mio come son svaniti quei passeggeri momenti assieme alle nostre giovinezze.
Chissà la vita di quel passero quanto fugace fu..

Carlo Tracco

segnalata da Carlo Tracco sabato 13 maggio 2017


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