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Sono presenti 18 poesie.
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categoria: Poesie
Eros
Sul breve palcoscenico una donna
fa, dopo il Cine, il suo numero.
Applausi,
a scherno credo, ripetuti.
In piedi,
dal loggione in un canto, un giovanetto,
mezzo spinto all'infuori, coi severi
occhi la guarda, che ogni tratto abbassa.
E' fascino? E' disgusto? E' l'una e l'altra
cosa? Chi sa? Forse a sua madre pensa,
pensa se questo è l'amore. I lustrini,
sul gran corpo di lei, col gioco vario
delle luci l'abbagliano. E i severi
occhi riaperti, là più non li volge.
Solo ascolta la musica, leggera
musichetta da trivio, anche a me cara
talvolta, che per lui si è fatta, dentro
l'anima sua popolana ed altera,
una marcia guerriera.
Umberto Saba - tratto da Cuor morituro
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categoria: Poesie
Al padre
Dove sull’acque viola
era Messina, tra fili spezzati
e macerie tu vai lungo binari
e scambi col tuo berretto di gallo
isolano. Il terremoto ribolle
da due giorni, è dicembre d’uragani
e mare avvelenato. Le nostre notti cadono
nei carri merci e noi bestiame infantile
contiamo sogni polverosi con i morti
sfondati dai ferri, mordendo mandorle
e mele dissecate a ghirlanda. La scienza
del dolore mise verità e lame
nei giochi dei bassopiani di malaria
gialla e terzana gonfia di fango.
La tua pazienza
triste, delicata, ci rubò la paura,
fu lezione di giorni uniti alla morte
tradita, al vilipendio dei ladroni
presi fra i rottami e giustiziati al buio
dalla fucileria degli sbarchi, un conto
di numeri bassi che tornava esatto
concentrico, un bilancio di vita futura.
Il tuo berretto di sole andava su e giù
nel poco spazio che sempre ti hanno dato.
Anche a me misurarono ogni cosa,
e ho portato il tuo nome
un po’ più in là dell’odio e dell’invidia.
Quel rosso del tuo capo era una mitria,
una corona con le ali d’aquila.
E ora nell’aquila dei tuoi novant’anni
ho voluto parlare con te, coi tuoi segnali
di partenza colorati dalla lanterna
notturna, e qui da una ruota
imperfetta del mondo,
su una piena di muri serrati,
lontano dai gelsomini d’Arabia
dove ancora tu sei, per dirti
ciò che non potevo un tempo - difficile affinità
di pensieri - per dirti, e non ci ascoltano solo
cicale del biviere, agavi lentischi,
come il campiere dice al suo padrone:
"Baciamu li mani". Questo, non altro.
Oscuramente forte è la vita.
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categoria: Poesie
Il Mistero del numero 3
TRE i Re Magi,e ci danno un segnale
TRE Caravelle attraversano il mare
ci sono tanti TRE,con gandi misteri
anche c'e un TRE nelle bandiere
Pure nel cielo ci sono TRE stelle
che tutte le notti fan di sentinelle
ma c'e ne' TRE con nomi fatali
Marconi,Fermi e Colombo sul mare
nelle sue labbra e' diverso il sorriso
c'e anche l'inferno ,il purgatororio ,il paradiso
Ma ce n'e son TRE ancora piu belle
il Sole,la Luna,le Stelle
un altro TRE ci fa ripensare
il cielo la terra e anche il mare
TRE le parole che furon negate
TRE sulla croce i condannati
TRE i soldati di sentinella
dopo la morte trema la terra.
Risuscitava Iddio dell'amore
dopo TRE giorni ,ma ferito nel Cuore
a poco a poco si alzava pian piano
con un TRE nella sua mano
Vincenzo Riso - tratto da Poesie di un vicchiareddu piscaturi Isolano
segnalata da rossys lunedì 20 febbraio 2006
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categoria: Poesie
AMICA
Guardo in alto e vedo le stelle, poi le conto e alla fine le moltiplico per il numero di stelle che ho visto! quel numero rappresenta tutto il bene che ti voglio!
segnalata da JOLE venerdì 27 agosto 2010
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categoria: Poesie
un attimo
un attimo non è un numero, non una quantità, non un peso, l"attimo è invisibile, è inquantificabile, ma rimane nei nosri pensieri per sempre, direi che è immortale
nicola calandriello di pisticci ( MT)
segnalata da nicola giovedì 26 agosto 2004
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categoria: Poesie
La vincita
E' strano!!!!
Per anni ho chiuso gli occhi sperando di vincere un terno all'otto.
Mi alzavo la mattina sforzandomi di pensare cosa la mia mente poteva ricordare....di quello strano sogno così incolore.
Ma in quella melma strana di cieli opachi.....i numeri non c'erano e nemmeno le parole.
In una notte serena e misteriosa....in un cielo di stelle canterine....sentii una frase appena sussurrata da una piccola fata solitaria, che volteggiando tra una stella all'altra....mise assieme più note musicali......e con aria un pò sopra le righe iniziò a cantar. " La ricchezza nel sogno non cercar, poichè l'amor nella tua vita reale è la vincita più bella che il sogno ti può donar" !
Infondo i numeri non erano mai stati il mio pezzo forte......li avevo sempre odiati nella vita, come avrei potuto usarli nella sorte?
E' strano....adesso faccio sogni sereni e tranquilli e guardando gli occhi di colui che mi ha regalato la sorte....vedo il cielo.....le stelle.......e l'universo e sono felice per questo mio tenero amore immenso!
segnalata da Laura giovedì 30 giugno 2011
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categoria: Poesie
Non te ne andare....ti prego non te ne andare. Fai conto che i treni non possano partire....che gli aerei non possano decollare...che le strade non esistano. Fai conto che la terra sia un immenso fascio di fiori....quanti bei fiori colorati mi potrai regalare! Fai conto che il mondo sia il riflesso dell'universo quante stelle assieme potremo contare, e sorridere perchè il numero delle stelle è così infinito che non riusciremo a contarle in mille notti nemmeno con un ndito. Non te ne andare, ti prego non te ne andare, il mio sguardo triste e malinconico ed il tuo così laconico. Ma... se tu decidessi di non restare, allora, fammelo sapere perchè io possa per un lungo periodo riposare e scordare così il tuo bel volto!
segnalata da Laura lunedì 25 luglio 2011
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categoria: Poesie
amore mio
Il mio tempo ha il colore della notte... e ed Il silenzio mio ristagna in qul vorticece d'amore ingannevole del mio buio.. che solo io e l'altra anima possono percepire. i sensi.. sguardo e udito mio è un tutt'uno, quel continuo ticchettio risuona incessante nell'orecchio mio.. e l'occhio mio fisso su i dodici numeri neri.... ... Oddio!!! l'Eternità... avvolge l'anima mia.. nel buoi io che sono la luce Il mio tempo.. si è fermato sul quel buio silente di questa mia ed eterna notte..... Il mio tempoo!!
flo95 - tratto da floriana lombardo
segnalata da flo95 lunedì 25 marzo 2013
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categoria: Poesie
stelle cadenti
A volte è bello fermarsi e pensare ... mi capita spesso quando sono a casa col nulla intorno tranne che la musica ... e quello che mi viene in mente ora sono gli amici e sono un numero enorme, alcuni di loro però sono scolpiti nel mio cuore e rimarranno li in eterno e tra questi ci sei tu. Ogni volta rimango stupita da te e dal tuo carattere così dolce, sincero e affettuoso. Ho come l'impressione che non serva parlare per sentire il tuo pensiero e capirti ... anche se mi piace molto chiacchierare con te, e tu lo sai! E i pensieri si dissolvono, la musica è ormai cambiata, uno sguardo alla finestra, le stelle brillano di una luce intensa, e se ora vedessi una stella cadente? ... chissà....::::....
segnalata da carlo sabato 17 settembre 2005
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categoria: Poesie
Il viaggiatore
Inarrestabile ha viaggiato sin dalle perdute origini, attraversando infiniti vuoti,
galassie, nebule, ammassi stellari, ha visto nascere e morire un numero inimmaginabile
di stelle e pianeti, ha portato il suo respiro fin negli angoli più remoti dell'universo
sfiorando chissà quali meraviglie, è giunto sino a noi, suoi figli e schiavi, regalandoci
un alito del suo respiro e adesso chissà dov'è giunto e dove giungerà.
Il tempo mai s'è fermato e mai lo farà finchè l'universo stesso lo rincorrerà e lo
fermerà per iniziare un nuovo viaggio.
segnalata da vincenzo corsaro martedì 14 agosto 2012
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categoria: Poesie
Aspirazioni
Vorrei fare qualcosa di grande,
qualcosa di bello, di duraturo.
Vorrei diventare qualcuno,
uscire dall'anonimato,
far sì che il mio nome
non sia solo un numero.
. . .
Ma se non riesco a fare tutto questo,
vorrei almeno riuscire a conoscermi
e ad essere me stesso in ogni momento.
DiegoNicol - tratto da lle mie poesie di ragazzo
segnalata da FernyMax lunedì 10 luglio 2006
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categoria: Poesie
Oltre il giardino
Ho ritrovato
il libretto di istruzioni
per l'uso della vita
tra le nuvoli più soffici
del mio cassetto ...
mille pensieri
e un numero crescente di fate ,
oltre il giardino .
Ero nato
su un letto di emozioni
con quel dono
d'infinita pace in mano
ma non so come
e per colpa di chi l'avevo perso ...
In ogni pagina dorata
nulla di diverso,
le stesse , identiche parole :
"Non allentar mai la corda ,
non c'è nulla che pesa e vale
ricorda ...
la vita è uno stato mentale ".
segnalata da Carlo Bramanti domenica 16 febbraio 2003
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categoria: poesie
LE RAGAZZE
Il modo in cui le loro teste trovano sempre spazio sulle nostre spalle
Come sono carine quando dormono, com’è delicata la loro pelle.
La facilità con la quale si adattano tra le nostre braccia
Il modo in cui ti baciano e all’improvviso del male non c’è più traccia.
Come sono carine quando mangiano, dopo averti preparato la cena
Il modo in cui ci mettono ore a vestirsi, ma poi ne vale la pena.
Il modo in cui guardano il cielo, il modo in cui indicano una stella
Il modo in cui cercano complimenti anche se sanno che per te lei è la più bella.
Il modo in cui ti dice Sono solo un’amica
Il modo in cui ti senti quando vedi il suo numero in rubrica.
Il modo in cui ti baciano dopo che hai fatto qualcosa di carino per loro
Il modo in cui ti abbracciano quando le dici Ti amo, mio tesoro.
Il modo in cui dicono Mi manchi
Il modo in cui si lasciano prendere per i fianchi.
Il modo in cui sanno rendere speciale una giornata normale
Il modo in cui tu vorresti cambiare il mondo, perché non le faccia più male.
Ogni giorno è una nuova emozione che inizia
E non c’è foglio di carta che possa render loro giustizia
Le amiamo per milioni di motivi, ma non riusciamo a trovare le parole
Perché non è una cosa della mente ma del cuore.
LucaG - tratto da MyLyrics
segnalata da LucaG giovedì 4 settembre 2008
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categoria: poesie
NON GUARDARE INDIETRO
Pioggia fresca che cade sui miei capelli
Metto in moto l’auto e butto nel fango i gioielli.
Quando Lei mi appare nella strada sotto al sole
Sale in macchina con uno sguardo che vale mille parole.
Non c’è niente da perdere, cara
Percorreremo ogni singolo metro
Quindi punta gli occhi sulla strada
E non guardare indietro.
Percorriamo strade tortuose
Sotto una pioggia sfavillante
Il motore ruggisce
Tra le mani mi trema il volante
Tiro su il tettuccio
Le stelle ci faranno da tetto
Con il suo rossetto Lei
Mi scrive il suo nome sul mio petto.
Non c’è niente da perdere, cara
Non guarderemo il mondo da un vetro
Questa notte sfrecceremo nella notte
E non ci guarderemo indietro.
In mezzo alla pioggia noi correvamo
Abbiamo superato un forte uragano
E ora il nostro sogno non è poi così lontano.
Cara, se non credi nell’amore che ho per te
Incontriamoci stanotte sulla strada al numero 3
Ci muoveremo con la città nell’oscurità
E il tuo desiderio stanotte si avvicinerà.
Non c’è niente da perdere, cara
Il nostro passato è rimasto dietro
Ci divideremo la ricompensa
E non ci guarderemo indietro.
LucaG - tratto da MyLyrics
segnalata da LucaG domenica 27 luglio 2008
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categoria: Poesie
Mattina Sbagliata
Un suono secco, metallico,
Un'agonia di lamiere.
Nero, soltanto nero
Là fuori, le nubi
Sono in bilico
Fra il grigio
E il nero.
Poche lacrime
Mi bagnano, ancora
C'è speranza;
Ma poi la rabbia,
La rabbia di numeri mancati,
La rabbia di una strada
Che non può essere la mia.
Devo correre, correre,
Il mondo non aspetta...
Ma i miei passi diventano
Freddi e pesanti.
Ora guardo con tristezza
La nebbia che mi avvolge;
Ripenso ancora
Ai giorni di sole,
Prima di affogare
Nel pianto del cielo.
segnalata da Niso sabato 20 maggio 2006
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categoria: Poesie
Adesso ve ne
adesso vè ne
faccio una di bella
ma non criticatela
se cè di mezzo
là mozzarella
la maggior parte
delle donne sono
la mia ispirazione
solo che le metterei
dentro à un cannone
se non sei in grado
di mostrar là faccia
trova un angolo
ché combacia
A Venezia quando
avrete bisogno
di chiamare là lancia
ricordatevi di dare
al taxista
là mancia
se tu trovi nostalgia
prendi questo numero
3471498077
e telefona
à zia
chissà quando ché
incomincerà
la nostra storia
incontreremo il punto
di gioia
ma se tra noi
abbiamo
un rapporto coniugale
non sperare che
diventi casuale
Radame.Papalone - tratto da da me diretto
segnalata da Radames venerdì 20 dicembre 2013
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categoria: Poesie
Ghò verto
Ghò verto
un cassetto
E me xè vegnuo
In man
Nà fotografia
Me xè vegnuo
Fora ricordi
Con ea nostalgia
Ricordi de anni
E dai tempi lontani
Ricordi de all'ora
Mà che ancora
Ancu eo i me onora
Mi me ricordo
Ghò vogà
Con veci campioni
Che i gaveva ea forsa
De tanti leoni
Parlando de gare
De regate dè mare
Che solo a Venessia
Ancora se fà
Anca perchè sò
Sora d'età
Ma mi mè ricordo
Perchè ghò vogá
Ghò vogà
Con i Strighetta
Con lo Ciacci e Chinica
E con Fungher
Lino Beppi e Palmiro
I vogava fin all'ultimo respiro
Ghe Gera i veci Vignotto
Ma perchè i vinseva
Ghe voleva un terno all' lotto
Ma el numero uno
Gera
Vianello Gianfranco
Detto Crea
Perchè de regate
El ghe nà
fate nà marea
E le ghà vinte
Quasi tutte
Portando a casa
L'unica bandiera
con le tre punte
Mi ghò vogà
Con gondole vecie
E con gondole nove
Ma chè ancora adesso
Le piane sè muove
De regate n'è xè tante
Ma solo al primo
Ghe và le esultanse
Onori e bandiere
Riva fin al quarto
Ma el pensiero
Mio
Xè sempre
In alto.
Radames.Papalone - tratto da da mè diretto
segnalata da Radames venerdì 20 dicembre 2013
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categoria: Poesie
nasseriya
Nasseriya
La vita.
L’esistenza.
La morte.
Che scorrere, mai certo, sconcerto, sempre.
Morire. Quando, perché.
Fai, costruisci, erigi, rompi, distruggi, per cosa.
Mai chiedere. Non chiedere. La risposta può far male, tanto.
Io, figlio, padre, povero, ricco, chi sono, cosa sono.
Come sto, quando vivo, per cosa vivo.
Credo, non credo, perché… faccio, obbedisco, sempre… o quasi.
Assorbo quello che posso, elargisco quanto posso. Normalmente.
Sensazioni belle, brutte, definite, indefinite.
Penso. Questo è il dramma. Non dovremmo, ma dobbiamo, per restare vivi.
Vivi, ma per cosa.
24 ore al giorno, ti chiedi, ti imponi, rifletti, obbedisci.
I tuoi superiori, nel piccolo e nel grande. I superiori.
Vai, fai, e… torna.
Ma se non torni… è uguale, certo.
La differenza è che sei un eroe, per tutti.
Quasi per tutti, forse per coloro che ti devono considerare tale, perché è comodo, per tamponare le parole di disprezzo, di costernazione, di debolezza, di umana considerazione.
Ma i tuoi, quelli che contano, per loro, semplicemente, non ci sei più. Forse anche un eroe, ma non ci sei più. Solamente… ti ricorderanno.
Meglio un figlio “normale” vivo che un “eroe” morto.
Della pecora forse non apprezzi nulla, ti limiti a vederla, nella sua semplicità, nella sua modestia, nella sua limitatezza.
Del leone lodi la criniera, la forza, la fierezza… che fu.
Per me padre, si, è vero.
Per me uomo, no.
Ho lottato, e lotto per vivere, ma per cosa.
Voi avete vissuto e lottato per noi, per loro, per tutti.
Avete dato un senso alla Vostra esistenza, breve, troppo breve, ma intensa, troppo intensa.
Potessi mi cambierei con uno di Voi, che certo avrebbe da dare in misura grande.
E invece io sono qui e Voi in una bara, magari bella, di noce, preziosa, ma distesi, senza un alito di vita. Morti. Senza appello.
Meglio soli, in un viale coperto di foglie fradice, e col vento che ti sferza il viso, ma vivi, che esanimi, accompagnati nel fatidico viaggio da migliaia di persone, magari con un bel sole…
Non lo so. L’incertezza mi pervade. Però a me il vento e il freddo piacciono… e poi, non sono un eroe, non lo ero, e non lo sarò mai.
E le lacrime rubano spazio al raziocinio, fino ad esaurirsi, fino allo sfinimento, fino al dolore, che ti avvinghia il cervello, e ti fa capire tante cose che prima non prendevi neppure in considerazione.
Siete morti per un’azione selvaggia e sconsiderata, consapevoli del rischio, e forti nel viverlo.
Ora i forti devono essere quelli che restano. Non è facile, ma è più facile.
Per qualche giorno resterete eroi, poi forse neanche storia. Per quella ci vogliono i grandi numeri.
Nel cuore degli umili forse un po’ di più. Per adesso le lacrime, anche le mie.
Se è vero che esiste un altro mondo, etereo, costruito apposta per le disgrazie, allora Vi auguro di passare l’eternità con quella serenità che di sicuro non avete avuto finora.
Bruno
bigbruno - tratto da pensieri
segnalata da bigbruno martedì 27 dicembre 2005
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