In questa categoria oggi sono state inserite 175 poesie.
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I respiri profondi del buio
Niente di piu' bello e' ammirare i giochi del cielo, quando l'imbrunir porta via lucentezza e a tatto si risveglia la notte,
impalpabile ad orecchio umano i suoni notturni giocano, vivono e accompagnano il triste cammino del sonno.
In attesa di un nuovo giorno si fluttua con la mente,
i lenti silenzi notturni
i respiri profondi del buio,
quell’ultimo raggio di luna indica la rotta di quel piccolo momento che intercorre tra la vita lucente e il buio eterno.
segnalata da niko lunedì 31 ottobre 2005
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non temete anime
Non temete, voi anime
Il silenzio dei pineti nasconde la profondita' di cio' che non si conosce,
la nebbia che circonda i viali pare muta di ogni speranza,
solo una piccola fiamma riscalda quel granito che avvolge cio' che è stato di piu' caro a questo mondo.
Non temete, voi anime,
solo il cuore sa,
solo i ricordi non taceranno mai,
Gioite dei nostri dolori, soffrite della nostre felicita', giorno per giorno, ora dopo ora,
anche il filo della nostra vita si accorciera' e ci uniremo a voi.
Non temete, voi anime.
non basta un giorno solo per far rivivere le vostre ombre,
Non temete, voi anime
il tempo non potra' mai far dimenticare cio' che la morte ha tolto.
segnalata da niko lunedì 31 ottobre 2005
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Qui ti amo.
Negli oscuri pini si districa il vento.
Brilla la luna sulle acque erranti.
Trascorrono giorni uguali che s'inseguono.
La nebbia si scioglie in figure danzanti.
Un gabbiano d'argento si stacca dal tramonto.
A volte una vela. Alte, alte stelle.
O la croce nera di una nave.
Solo.
A volte albeggio, ed è umida persino la mia anima.
Suona, risuona il mare lontano.
Questo è un porto.
Qui ti amo.
Qui ti amo e invano l'orizzonte ti nasconde.
Ti sto amando anche tra queste fredde cose.
A volte i miei baci vanno su quelle navi gravi,
che corrono per il mare verso dove non giungono.
Mi vedo già dimenticato come queste vecchie àncore.
I moli sono più tristi quando attracca la sera.
La mia vita s'affatica invano affamata.
Amo ciò che non ho. Tu sei così distante.
La mia noia combatte con i lenti crepuscoli.
Ma la notte giunge e incomincia a cantarrni.
La luna fa girare la sua pellicola di sogno.
Le stelle più grandi mi guardano con i tuoi occhi.
E poiché io ti amo, i pini nel vento
vogliono cantare il tuo nome con le loro foglie di filo metallico
segnalata da Giulia sabato 29 ottobre 2005
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Ti amo,
amante, ti amo e m’ami e ti amo:
son corti i giorni, i mesi, la pioggia, i treni:
son alte le case, gli alberi, e siam più alti:
s’avvicina sulla sabbia la spuma che vuol baciarti:
emigrano gli uccelli dagli arcipelaghi
e crescono nel mio cuore le te radici di frumento.
Non v’è dubbio, amor mio, che la tempesta di
Settembre
Cadde col suo ferro ossidato sopra la tua testa
E quando, tra raffiche di spine ti vidi camminare
Indifesa,
presi la tua chitarra d’ambra, mi misi al tuo fianco,
sentendo che non potevo cantare senza la tua bocca,
che morivo se non mi guardavi piangendo nella pioggia.
Perché le pene d’amore sulla riva del fiume,
perché la cantata che in pieno crepuscolo ardeva
nella mia ombra,
perché si richiusero in te, chillaneja fragrante,
e restituirono il dono e l’aroma che abbisognava
il mio vestito sciupato da tante battaglie d’inverno?
BIMBA BRUNA E AGILE…
Bimba bruna e agile, il sole che Fa la frutta,
quello che rassoda il grano, quello che torce le alghe,
ha fatto il tuo corpo allegro, i tuoi occhi luminosi
e la tua bocca che ha il sorriso dell’acqua.
Un sole nero e ansioso ti si arrotola nei fili
Della nera capigliatura, quando stendi le braccia.
Tu giochi col sole come un ruscello
E lui ti lascia negli occhi due pozze oscure.
Bimba bruna e agile, nulla mi avvicina a te.
Tutto da te mi allontana, come dal mezzogiorno.
Sei la delirante gioventù dell’ape,
l’ebbrezza dell’onda, la forza della spiga.
Il mio cuore cupo ti cerca, tuttavia,
e amo il tuo corpo allegro, la tua voce sciolta e sottile.
Farfalla bruna dolce e definitiva
Come il campo di frumento e il sole,il papavero e l’acqua.
segnalata da Giuly la mejo sabato 29 ottobre 2005
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anomis_gemini
avverto in te l'indecisione,
avverto in te la tempesta,
ogni tua sensazione mi travolge come un'onda anomala,
soffriam come anime gemelle.
non celare segreti, non piangere di nascosto,
sussurra il tuo verbo, scaglialo nel vento,
tra dolore e gioia fallo giungere a me!
restero' qua fermo e con mantello di stelle
abbraccero' il tuo piu' umile, ma dolce sguardo.
perche' soffrir come gemelli.
rimembra il sole che ha accompagnato i nostri incontri, con sorriso languido anche la luna scrutava da lassu'.
abbatti le distanze, non far andar perdute le parole dette, fai morir d'invidia chi non puo'
come noi,
avere un'unica
Anima.
segnalata da Niko giovedì 27 ottobre 2005
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